Hey t’ho beccato sei un tipo pessimista !

Cosa ? sostieni il contrario? mi dici “no Luciano ti sbagli non sono un pessimista io !”

Buon per te!

Allora perché stai leggendo questo articolo ? Se non sei un pessimista, perché dovresti perdere tempo a leggere un articolo come questo?

Se la tua attenzione è stata attratta dal questo titolo, scommetto che un po’ pessimista lo sei!

Forse sei il tipo di persona che riesce a vedere, quasi sempre, la metà vuota di un bicchiere mezzo pieno, forse sei uno di quelli che pensa che il mondo andrà in a rotoli perché siamo intrinsecamente condannati (“oggi non è più come una volta“, “i giovani di oggi sono tutti persi“), e non riesci mai a comprendere appieno il senso di una grassa risata nel bel mezzo di una tempesta.  Sei un po’ pessimista ammettilo ! Non c’è niente di male ad esserlo.

Anche io lo ero un tempo sai ! Pensa che con un minimo sforzo, riuscivo a vedere sempre il lato negativo di ogni situazione. Fino a qualche tempo fa mi bastava un impegno mentale minimo per vedere il lato negativo di ogni situazione e pronunciavo frasi del tipo: “certo! sta andando tutto bene ma potrebbe andare sempre male” , “si però…non è tutto oro quello che luccica”, “stai attento che prima o poi si guastano le cose” e così via .

Ho due notizie per te : una buona e una cattiva. Iniziamo subito da quella cattiva : tutto quello che pensi nella tua testa prima o poi diventerà realtà e non sto scherzando. Come sostiene la legge di Murphy se pensi che qualcosa andrà male,  ad un certo punto, le cose andranno male sul serio . E te lo dico per esperienza . Credimi!

Se pensi che il tuo bicchiere è sempre mezzo vuoto, allora diventerà sempre più vuoto. Se pensi che rapporti interpersonali sono difficili da gestire , allora ti troverai a sperimentare relazioni sempre più difficili; se pensi che i soldi arrivano solo con impegno e sacrificio, farai sempre più fatica ad ottenerli;  se pensi che la vita é difficile ti ritroverai a vivere una esistenza assai travagliata.

Questo è quello che capita quando il tuo il pilota automatico, il tuo inconscio è focalizzato sul pessimismo e sulle paure.

Da piccolo, probabilmente  anche i tuoi genitori ti dicevano di stare attento a non prendere cattive abitudini. Orbene, il pessimismo è una cattiva abitudine, come mettersi le dita nel naso.  Quando si apprende l’abitudine al pessimismo,  tutta la tua vita comincerà a  andare in pezzi, perfettamente in linea con tutto quello che pensi. Te l’avevo detto: questa era una cattiva notizia!

Ma c’è anche una buona notizia. Il pessimismo è una cattiva abitudine ma, ti sorprenderai nel sapere che, non dura per sempre. Nulla è scritto sulla roccia. Così Come hai appreso l’abitudine al pessimismo puoi anche apprendere l’abitudine all’ottimismo!

Probabilmente ora, sei una persona pessimista ma, non è detto che tu debba rimanere pessimista tutta la vita. Cambiare è possibile. In questo articolo ti presento  3 brevi suggerimenti su come farlo :

 

1. Affronta quello che  ti spaventa più

Affronta il tuo demone” dice il maestro all’allievo che, un giorno diventerà il guerriero più grande di tutti!

Recentemente mi è tornato alla mente il film “Dragon, la vera storia di Bruce Lee”. Ogni appassionato dei arti marziali l’ha visto almeno una volta nella vita.  Nel film, il maestro esorta l’allievo Bruce con queste parole:

“….se non vincerai le tue paure di sempre,
non potrai che trasmettere quel demone ai tuoi figli”.

in questa frase è contenuta una grande saggezza. Infatti, le nostre paure condizionano non solo noi ma anche chi ci circonda. La paura è contagiosa.

Affronta anche tu le tue paure allora! Hai paura di partire? Bene Parti! Hai paura di essere lasciato e rimanere solo? Isolati. Paura di rimanere senza soldi? Prova a vivere con pochissimo danaro! Hai paura di essere rimproverato da un vecchio amico che non senti da tanto tempo? Chiamalo!

Questo è il modo più facile, efficace e potente per divenire consapevoli di una realtà : i tuoi timori sono solo costrutti mentali. La condizione di vita che tanto ci spaventa non è poi così male come sembra. La formula magica per vincere le proprie paure è affrontarle. Qualunque cosa ti spaventi di più, falla!  Affronta quella che per te sembra essere la peggiore delle ipotesi.

Se lo fai questo gesto avrà almeno due risultati positivi: in primo luogo, ti renderai conto che, quella condizione che tu reputi la  peggiore delle ipotesi, non è, poi, così male. E in secondo luogo, il solo fatto di affrontare una tua paura ti  trasmette un senso di grande potenza.

Le paure non sono altro che limiti che ci auto-imponiamo. Se ho paura del buio eviterò di attraversare le stanze buie, se ho paura di guidare in autostrada mi limiterò a muovermi con la macchina in città, se ho paura di sbagliare e di essere giudicato, non mi metterò mai in gioco. Le tue paure sono tutte limitazioni, che ti auto-imponi. Affrontarle ci trasmette un senso di forza e di potere in quanto allarga la frontiera delle opportunità e sposta il limite delle cose possibili sempre più avanti.

2. Parla con il tuo io futuro

Mi ricordo che da ragazzo appena laureato un mio amico, Mario, mi diceva sempre : “non ti avvilire se non hai ancora trovato la tua strada presto la troverai … Vedi ci si avvilisce perchè restringiamo l’orizzonte temporale“.

allontanare il pessimismo Mario usava spesso questa espressione :”orizzonte temporale” . In effetti è proprio vero. Quando il nostro pensiero è concentrato solo sull’oggi, sul contingente, ogni problema ci sembra qualcosa di insormontabile.

È probabile che la vita in questo momento ti stia presentando situazioni non del tutto rosee e forse stai vivendo diversi momenti grigi.  Forse il tuo lavoro non ti gratifica come meriteresti, forse ti trovi ad attraversare un periodo di difficoltà economiche, forse le tue relazioni sentimentali non sono soddisfacenti quanto vorresti. Bene! Anche io attraverso questi momenti e proprio in questi momenti mi piace parlare con il mio io futuro. Hai capito bene parlo con il Luciano che sarà tra 5 o 10 anni.

Non è un momento di follia ma, una tecnica efficace per rifocalizzarmi. Provo ad immaginare come sarò tra 5 anni ed avvio una conversazione con quella persona: ciao come va ? Bene? Hai ancora gli stessi problemi di 5 anni fa?

In quelle conversazioni il mio Io futuro non ricorda neppure di aver avuto quei problemi 5 anni addietro. Il mio io futuro è sempre più sorridente e rilassato di me.

Per quanto strana possa sembrare, questa tecnica è molto efficace. Quando allarghi l’orizzonte temporale con il quale guardi la tua vita, tutto sembra essere più semplice. Non mi credi ? Allora, prova a ricordare come era la tua vita 5 anni fa e prova a chiederti quali problemi avevi e come li hai superati? In molti casi non ricordi neppure di aver avuto problemi. Devi sforzasti per portare alla memoria eventuali difficoltà affrontate.  E ti dirò di più: 5 anni fa non avresti neppure immaginato di fare tutte le cose che poi, hai realmente fatto. Personalmente 5 anni fa non avevo nemmeno immaginato di avere un blog, di essere presidente di una associazione ne tantomeno che sarei stato prossimo al matrimonio. Per citare solo un paio delle cose che mi stanno facendo felice in questo momento.

3. Aiuta incondizionatamente qualcuno

Quando le cose nella vita procedono molto lentamente, quando mi sembra che i miei obiettivi si allontanino piuttosto che avvicinarsi, provo a far cominciare le mie giornate facendo un piccolo atto di gentilezza.

Questa è una cosa che ho imparato con l’esperienza e non so spiegartela, non so spiegasti perché funziona. Quello che so ė che è proprio vero il vecchio adagio tratto dagli Atti degli Apostoli: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere“. Tutto quello che dai di solito ritorna amplificato.

Dal mio punto di vista non si tratta di un richiamo morale, né di un imperativo religioso che ci arriva dall’esterno. L’inclinazione al dono è una caratteristica  insita nel fondo del cuore di ogni uomo e di ogni donna: ogni persona avverte il desiderio di entrare in contatto con gli altri, e di vivere in armonia con il mondo che lo circonda. Il dono è il modo più immediato e semplice che conosciamo per entrare in relazione con il mondo che ci circonda.

Per questo quando mi sembra che vada tutto storto provo ad aiutare qualcuno, così di punto in bianco. Può essere un cliente, un collega, un amico, o qualche sconosciuto che incontro per strada, qualcuno che chiede la carità agli angoli delle strade, qualcuno che mi vuole lavare un vetro della macchina al semaforo, o qualcuno che mi vuole vendere qualche braccialetto finto brasiliano. Mi fermo gli do qualche euro (un  piccolo aiuto), scambio due parole e un sorriso. Il  Primo vantaggio che ne ricevo è che aiutare gli altri sposta subito la mia attenzione dai miei problemi.

Il secondo, e forse il più importante, è che i miei pensieri negativi vengono subito sostituiti. Quando tutto sembra andare male, mi riesce difficile smettere di pensare che non ci sono abbastanza risorse per tutti. Quando i miei obiettivi tardano a realizzarsi mi capita di pensare cose del tipo:” Non possiamo fare tutti carriera“, “non possiamo essere tutti in salute“, “non possiamo essere tutti ricchi“, “non possiamo essere tutti felici” e così via. Bene, aiutando qualcuno, gratuitamente, senza aspettarmi un ritorno immediato, i miei pensieri immediatamente si trasformano e si allontanano velocemente da questa mentalità pessimista.

Il solo atto di dare un sostegno inaspettato (seppur piccolo) a qualcuno, invalida il modello di pensiero che formulo in quel momento: i miei pensieri si focalizzano immediatamente sull’abbondanza. Il pensiero dominate diventa: “c’è ne è abbastanza per tutti, gli aiuti arrivano anche dagli sconosciuti“.

 

 

 

 

 

Autore: Luciano Cassese

Luciano Cassese CEO Fosforo24 Fondatore ed editore di Professioneformatore.it Trainer, Speaker, Self Marketing Coach, Imprenditore On Line Appassionato Marketing, Sviluppo Personale, Meditazione https://www.lucianocassese.it