Sai che passeggiare fra gli alberi è un potente antistress?

Hai idea di quanto ti possa fare bene una passeggiata fra gli alberi?

Alberi ed umore

È stato dimostrato che quando le persone si trovano a passeggiare fra gli alberi il battito cardiaco rallenta e la pressione si abbassa. In più, questo tipo di passeggiata va a migliorare rapidamente il tono dell’umore.

Uno studio condotto nel 2010 ha riscontrato che passeggiare nei boschi sono strettamente connesse alla diminuzione dei livelli di ansia e malumore. Addirittura un esperimento condotto nel 2012 ha dimostrato che anche solo guardare fotografie di foreste migliora l’umore.

Foreste e diminuzione dei livelli dello stress e della frequenza cardiaca

Sono stati condotti due diversi esperimenti su due diversi gruppi di studenti, entrambi mandati a dormire in mezzo ad una foresta per due giorni, mentre altri due gruppi hanno dormito in città per le stesse due notti.

Il primo studio ha rilevato che i ragazzi che avevano dormito nella foresta avevano livelli di cortisolo più bassi, ovvero dell’ormone dello stress, rispetto ai colleghi che invece avevano dormito in città.

L’altro studio ha rilevato che gli studenti che avevano trascorso le due notti nella foresta presentavano una diminuzione della frequenza cardiaca rispetto al gruppo di controllo rimasto a dormire in città.

I ricercatori, come riportato da Scandinavian Journal of Forest Research, ritengono che gli stati stressanti possono essere alleviati con la terapia della foresta.

Passeggiare fra gli alberi: maggiore attenzione e riduzione dei pensieri negativi

Una recente ricerca dell’Università di Stanford ha riscontrato inoltre che passeggiare fra gli alberi è rigenerante per il cervello e che dopo aver passeggiato la propria attenzione è maggiore.  Il biologo Gregory Bratman ha pubblicato questo studio sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

La ricerca ha coinvolto una quarantina di persone di città. Il campione è stato suddiviso in due gruppi, ad entrambi i gruppi è stato chiesto di fare una passeggiata di novanta minuti; un gruppo è stato condotto a passeggiare in un parco, l’altro invece è stato portato a passeggiare in una zona molto trafficata.

Ciascun partecipante ha dovuto compilare un questionario prima e dopo la camminata di un’ora e mezza. Il questionario ha indagato la tendenza alla formulazioni di pensieri negativi di tipo autoreferenziale, che fanno aumentare il rischio di entrare in depressione.

L’esperimento ha anche previsto scansioni celebrali della corteccia prefrontale subgenuale pre e post passeggiata. Quest’area celebrale si attiva in maniera particolare quando si stanno avendo dei pensieri di natura negativi ed è connessa all’autostima.

I risultati dello studio hanno mostrato che il gruppo di persone che era andato a passeggiare in un parco, ha manifestato una diminuzione dei pensieri negativi rilevata tramite l’esame celebrale. Inoltre, anche i questionari hanno rilevato un cambio dell’umore in positivo dei pensieri negativi.

Passeggiare fra gli alberi: livelli di concentrazione

Il Giornale dei Disturbi dell’Attenzione (2008) riporta un esperimento in cui i partecipanti venivano portati ad un momentaneo stato di stress acuto in cui essi esaurivano così la propria concentrazione; poi un gruppo rimaneva a riposare in studio, un altro andava a passeggiare in città ed un altro nei boschi.

Il gruppo che era andato a passeggiare nei boschi ritornava rigenerato, a differenza degli altri due che erano ancora sotto stress al termine dell’esperimento.

Secondo Bratman, in generale, stare a contatto con la natura, persino per un breve tempo, riduce i pensieri negativi spesso associati a stati patologici, questo perché secondo il biologo l’organismo umano riceve notevoli benefici dall’esposizione alla natura.

Passeggiare fra gli alberi: funzionamento della memoria a breve termine

Camminare fra gli alberi favorisce un miglioramento nel funzionamento della memoria a breve termine, questo è stato dimostrato da uno studio condotto dall’Università del Michigan su due gruppi di studenti, cui è stato inizialmente somministrato un test per la memoria a breve termine.

Un primo gruppo è stato condotto a passeggiare nei pressi di un arboreto, mentre l’altro gruppo è stato portato a passeggiare in città. Al termine della passeggiata, ai due gruppi è stato nuovamente somministrato il test.

Il risultato del test ha mostrato che il gruppo che aveva camminato vicino agli alberi è riuscito a totalizzare un 20% di risposte corrette al test in più rispetto ai ragazzi che invece avevano effettuato la passeggiata in città. La rivista Psychological Science (2008), riporta tutti i risultati precisi.

Natura ed infiammazioni

Secondo il Journal of Cardiology (2012) passare del tempo fra la natura favorisce la riduzione delle infiammazioni.

Inoltre, camminare fra i boschi rafforza il sistema immunitario.

È stato dimostrato che camminare fra i boschi migliora la salute, viene rafforzato il sistema immunitario e si riduce lo stress. È stato il Dottor Aaron Michelfelder, docente di medicina all’Università di Chicago, a spiegare che una passeggiata nei boschi è ancora più salutare di una normale camminata.

Un altro studio del 2008 ha riscontrato che le persone a stretto contatto con la natura per quattro giorni hanno manifestato di avere una capacità di risoluzione dei problemi maggiore del 50% rispetto alla media delle persone che conducono una vita normale.

Michelfelder sostiene che sia possibile combattere lo stress, andando a passeggiare nei boschi, questo perché spiega che per stare in salute è indispensabile prendersi cura dei bisogni del proprio corpo, uno stato di tensione continua logora infatti l’intero organismo, esponendolo a stress ed a malattie.

Passeggiare fra la natura: prevenzione delle malattie cardiovascolari

Infatti, lo stress è fra le cause scatenanti delle malattie cardiovascolari, una ricerca scientifica fatta dai ricercatori dell’Università di Buffalo sostiene che una passeggiata mattutina tra la natura è in grado di prevenire le malattie cardiovascolari.

I ricercatori, inoltre, sostengono che una passeggiata mattutina sia un antistress sia per gli adulti e persino per i bambini, che oggigiorno sono sempre più precocemente stressati, inoltre spiegano che le malattie cardiovascolari possono mettere radici nell’organismo, creando squilibri interni, sin dalla tenera età.

Passeggiare fra gli alberi: prevenzione dello stress

Il pediatra James Roemmich ritiene che sia molto importante che i bambini vengano protetti dallo stress. Egli ritiene che farlo sia piuttosto semplice, si tratta di portare i bambini a passeggiare al mare o in montagna o almeno nei parchi.

Questa costante abitudine di portare i bambini a passeggiare a contatto con la natura costituisce secondo il pediatra un importante fattore di protezione dal rischio di sviluppare precocemente malattie legate allo stress.

Uno studio nazionale olandese dichiara che la presenza di spazi verdi negli ambienti vitali delle persone procura i migliori stati di salute possibili. Diversi studi giapponesi hanno riscontrato che tutte quelle aree che hanno una densa copertura forestale presentano i tassi di mortalità più bassi.

14 benefici antistress di una passeggiata fra gli alberi:

  • Diminuisce la pressione sanguigna.
  • Diminuzione della frequenza cardiaca.
  • Diminuisce l’ansia.
  • Migliora il tono dell’umore.
  • Riduce i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress.
  • Aumenta le capacità dell’attenzione.
  • Incrementa le capacità della memoria a breve termine.
  • Diminuzione di pensieri negativi.
  • Rigenera dallo stress e dall’esaurimento mentale.
  • Favorisce la concentrazione.
  • Favorisce la riduzione delle infiammazioni.
  • Viene rafforzato il sistema immunitario.
  • Incrementa la capacità di risoluzione dei problemi.
  • Aiuta la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Ora è venuta anche a te voglia di andare a passeggiare fra gli alberi?