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Come lavorare online da freelance. In tutto il mondo.
Quello che segue è un guest post di Alberto, del Team Italia di twago, piattaforma online per freelance.
In tempi di grandi mutazioni economiche l’economia digitale è considerata da molti una prospettiva fondamentale e irrinunciabile. Ma cosa significa questo per il lavoro e per le aziende? Due parole vengono subito in mente: start-up e lavoro freelance.
La scena delle start-up si sta sviluppando anche in Italia, dopo aver dato una scossa all’economia dell’Europa centrale e settentrionale. E’ noto che in Italia persistono alcuni ostacoli culturali e alcune complicazioni burocratiche che hanno rallentato la scommessa delle start-up. Ma forse non tutti i mali vengono per nuocere e, oggi che specifiche difficoltà di crescita sono evidenti a chiunque, alcune resistenze potrebbero essere superate. Si potrebbe cioè prendere atto della necessità di modi nuovi di produrre ricchezza, di nuovi modi di lavorare e valorizzare l’intelligenza e la formazione di migliaia di giovani. L’economia digitale si presenta come habitat naturale per una simile evoluzione. Il web è capace di abbattere una serie di costi legati alla classica organizzazione aziendale e alla sua logistica. Ecco perchè le start-up di successo hanno trovato nelle possibilità offerte dalla rete il modo migliore di lavorare partendo dal patrimonio di saperi degli esperti dell’IT.
Basterebbe fare oggi una passeggiata a Berlino per vedere come le start-up possano diventare un propulsore fondamentale della crescita di un paese. Come ha attestato pochi mesi fa Techcrunch, Berlino ha infatti superato Londra nella classifica ideale delle “Mecche” per start-up. La città alternativa e underground di un tempo ha fatto della creatività non convenzionale una risorsa, aprendo un mercato nuovo, digitale, che guarda al futuro. E che sembra pronto più di altri di assorbire capacità di giovani provenienti da tutta Europa. La città un tempo divisa da un muro è oggi il crocevia reale e virtuale della rete mondiale.
E non è un caso che Berlino sia oggi anche capitale del lavoro freelance. Il lavoro freelance si presenta come un’evoluzione naturale del lavoro nella web economy. Le specializzazioni richieste sul web sono sempre più specifiche e approfondite, per ogni singola fase di un progetto produttivo. Ecco perchè per diverse di queste mansioni conviene affidarsi ad un esperto del settore. Al tempo stesso sono sempre di più i professionisti che preferiscono lavorare di volta in volta con un cliente diverso, gestendo in maniera autonoma il proprio capitale di formazione, esperienza e specializzazione.
A Berlino è nata da un paio d’anni anche twago, piattaforma di intermediazione online per lavoro freelance. Ecco quindi l’incontro concreto tra start-up e lavoro freelance. Un incontro che si basa su un secondo incontro. Quale? L’incontro tra un’azienda che deve sviluppare un progetto e l’esperto freelance che è capace di realizzarlo al meglio. All’azienda basta postare il proprio progetto sulla piattaforma di twago e aspettare le varie offerte di freelance da tutto il mondo. Al freelance basta un login nella piattaforma per scegliere quale progetto è più adatto a lui. Una volta trovato l’accordo tra azienda e freelance il team della piattaforma segue tutto l’iter del progetto, fino al successo finale.
Il web e i suoi strumenti hanno reso possibile l’emergere delle start-up. Tra queste start-up ci sono quelle che hanno puntato sulle potenzialità del lavoro freelance. Attori economici e protagonisti che fino a dieci anni fa non si sarebbero mai potuti incontrare oggi lo fanno nello spazio di un accesso ad un portale online.
Chi saprà cogliere le coordinate di un nuovo modo di produrre e di lavorare proporrà automaticamente anche un nuovo modo di crescere economicamente.
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[….. È il peggior incubo di chiunque debba parlare in pubblico. Il mio amico, uno psicologo, si era recato in aereo dalla East Cost alle Hawaii per tenere una relazione a un congresso di ufficiali di polizia. Aerei in ritardo e coincidenze saltate gli avevano fatto perdere una notte di sonno, lasciandolo al tempo stesso esausto e in preda al jetIag (Traducibile con “mal di fuso orario”) – e il suo discorso era proprio in apertura, al mattino. Fin dal principio, l’idea di tenere quel discorso lo aveva messo in apprensione, dal momento che avrebbe assunto una posizione controversa.., Ora, lo sfinimento stava rapidamente trasformando quell’apprensione in vero e proprio panico.
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5 semplici strategie per comprendere se sei un vero leader.
Quello che segue è un guest post di Salvatore Fiananese Coach e Trainer di Leadership personale, internet marketer e blogger. In questo articolo salvatore ci mostra 5 strategie per verificare se si è veri leader o meno.
La prima strategia per comprendere se sei una vero leader è la decisione.
Spesso nella vita quotidiana tendiamo a rimandare le nostre decisioni di tutti i giorni. Se ci pensi, anche se non sei consapevole, prendi sempre delle decisioni. La domanda è: “prendi decisioni perchè l’hai deciso davvero tu oppure ha deciso qualcun’altro per te?”
E sì, molto spesso le scelte che facciamo sono determinate dai nostri programmi mentali, ossia pensieri che stanno nella nostra testa e che in qualche modo decidono per noi.
Si dice che quando pronunci la parola, ho deciso, in realtà essa è solo la verbalizzazione della decisione reale presa qualche minuto prima dal tuo inconscio. E come se, in qualche modo, quando pronunci la frase dai una semplice spiegazione alla tua mente sull’azione che vuoi compiere in quel momento. La verità è che non la comandi tu, ma qualcosa di molto più potente.
La seconda strategia è la capacità di essere integro e onesto con te stesso.
Vediamo meglio cosa significa essere onesti? Semplicemente dire le cose come stanno, senza girarci tanto intorno. Viviamo in una società dove, per piacere sempre a tutti ed essere educati nel modo di fare e di essere, non esprimiamo la nostra vera opinione, quella autentica.
Beh se pensi a un vero leader lui esprime sempre ciò che pensa, con garbo ed eleganza ma lo fa senza peli sulla lingua, perchè è come se dovesse rispettare un suo codice d’onore interno. Esatto! Una specie di contratto con se stesso, con la sua coscienza. Se non lo rispettasse, sentirebbe subito dei fastidi, generalmente all’altezza dello stomaco.
Onestà è la virtù dei forti, dicevano gli antichi. Beh, forse avevano proprio ragione perchè quanto si è onesti e integri con il proprio sè, con il proprio codice d’onore, si vede lontano un kilometro, già guardando la camminata della persona. Nella società di oggi, purtroppo, l’integrità e l’onestà sono valori molto molto rari.
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