Mi Auguro che questa Pasqua sia per te occasione di gioia, salute successo e gratificazioni In questi giorni un pensiero va a quanti oggi vivono una condizione di incertezza, disagio, paura e disperazione a causa del terremoto! A chi ha perso casa, a chi ha perso gli affetti, a chi ha perso la possibilità di vivere una vita serena. E’ singolare come tanta disperazione si sia manifestata nella settimana di passione. La luce della Resurrezione della Pasqua disperda le tenebre che oggi avvolgono il loro cuore il loro spirito, illumini i loro passi indichi la strada e dia loro la forza per andare avanti, per vivere, per sognare, per sperare e per ricostruire! “Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno,” [Luca 24:46] Auguri a te e famiglia
Buona Pasqua
Potrebbero interessarti anche questi:

“I Segreti della Mente Milionaria” di T. Harv Eker – Recensione
Quello che segue è un guest post di Raffaele Ciruolo, PNL practitioner, e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi. Raffaele ci posta La recensione di un interessante e nuovo testo di Harv Eker. “Il vostro reddito può crescere solo nella misura in cui crescete voi! Se volete cambiare i frutti per prima cosa dovete cambiare le radici. Se volete cambiare quello che è visibile dovrete cambiare ciò che è invisibile. I vostri pensieri conducono ai vostri sentimenti. I vostri sentimenti conducono alle vostre azioni. Le vostre AZIONI conducono ai vostri RISULTATI.” ( T. Harv Eker, dal libro “I Segreti della Mente Milionaria”) T. Harv Eker, mettendo in pratica gli stessi principi che insegna, è passato da nullatenente a multimilionario in soli 2 anni e mezzo! Attualmente è un leader mondiale nello sviluppo di metodi che portano alla ricchezza. Eker è fondatore e presidente di Peak Potentials Training, la scuola di crescita personale che ha avuto lo sviluppo più rapido in Nord America. Oltre 500.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo hanno partecipato ai suoi seminari. Io ho letto con molto interesse il best-seller “I Segreti della Mente Milionaria” di Eker e lo considero uno dei migliori libri sulla ricchezza: infatti contiene anche molti utilissimi consigli pratici. All’inizio di questo post ho inserito una citazione che, a mio parere, riassume bene il senso generale del discorso: per creare la ricchezza materiale è indispensabile partire dall’atteggiamento mentale (psicologia della ricchezza). Per prima cosa devi cambiare i tuoi pensieri rivolgendoli verso il successo, il denaro, la crescita e l’abbondanza. Non a caso il sottotitolo è “Il gioco INTERIORE della ricchezza”: il tuo mondo interiore crea il tuo mondo esterno. Tuttavia ciò che fa veramente la differenza è L’AZIONE: può essere utile visualizzare la ricchezza nella tua mente (come suggerisce il famoso libro “The Secret”), ma poi è necessario compiere azioni concrete per muoversi verso quella direzione. Se non ti muovi, rimani dove sei. Per stimolare ad agire Eker suggerisce di ripetere ad alta voce una serie di affermazioni positive: “AGISCO nonostante la paura”. “Agisco nonostante i dubbi”. “Agisco nonostante la preoccupazione”. “Agisco nonostante mi senta a disagio”. “Agisco quando non sono ben disposto”. Mi è piaciuta soprattutto la seconda parte del libro, in cui sono descritti i cosiddetti “files della ricchezza“, ossia gli atteggiamenti mentali che distinguono i ricchi dai poveri e dalla classe media. Li elenco brevemente: “1) Le persone ricche pensano “Io creo la mia vita“. Le persone povere pensano:”La vita mi accade.” 2) I ricchi giocano al gioco dei soldi per vincere. I poveri giocano al gioco dei soldi per non perdere. 3) I ricchi SI IMPEGNANO ad essere ricchi. I poveri vogliono essere ricchi. 4) Le persone ricche pensano in grande. Le persone povere pensano in piccolo. 5) Le persone ricche si concentrano sulle opportunità. Le persone povere si concentrano sugli ostacoli. 6) I ricchi ammirano le altre persone ricche e di successo. I poveri sono maldisposti nei confronti delle persone di successo. 7) Le persone ricche frequentano persone ricche, positive e di successo. I poveri frequentano delle persone negative e che non hanno successo. 8) Le persone ricche sono disposte a promuovere se stesse e il loro valore. Le persone povere hanno un’opinione negativa della vendita e della promozione. 9) Le persone ricche sono più grandi dei propri problemi. Le persone povere sono più piccole dei loro problemi. 10) I ricchi sono estremamente ricettivi. I poveri sono scarsamente ricettivi. 11) Le persone ricche scelgono di farsi pagare in base ai risultati. Le persone povere scelgono di farsi pagare in base al tempo. 12) Il pensiero del ricco “include”. Il pensiero del povero “preclude”. Le persone ricche pensano per inclusione (botte piena e moglie ubriaca). 13) Le persone ricche sono focalizzate sul valore del loro patrimonio netto. I poveri si concentrano sul reddito del loro lavoro. 14) Le persone ricche sanno gestire molto bene il loro denaro. I poveri riescono bene nel gestire male il denaro. 15) Le persone ricche fanno in modo che i loro soldi lavorino per loro anche di notte. I poveri lavorano sodo per i soldi. 16) Le persone ricche AGISCONO nonostante la paura. I poveri si lasciano bloccare dalla paura. 17) Le persone ricche continuano ad imparare e a crescere. I poveri pensano di sapere già.” ( T. Harv Eker, dal libro “I Segreti della Mente Milionaria”) In conclusione desidero sottolineare che non basta riprogrammare la mente (creando nuovi “files mentali” più produttivi e funzionali). Devi assumerti la piena RESPONSABILITA’: che tu sia ricco o che tu sia povero, dipende da te. E’ indispensabile anche LA FORMAZIONE: devi acquisire valide competenze teoriche per guadagnare ed investire, ma soprattutto è essenziale saperle APPLICARE (trasformandole in abilità pratiche). Un caro saluto. Raffaele Ciruolo Personal coach, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi https://langolodelpersonalcoaching.blogspot.com/ https://successomentale.com/ https://www.facebook.com/pages/Successo-Mentale-Positivo/288010427884575

Steve Jobs ;Vivere la vita prima di morire
Una lezione di vita dall’uomo che ha inventato il futuro I recenti Rumors sullo stato di salute del CEO della Apple, Steve Jobs, mi spingono a scrivere due righe sul blog di professioneformatore.it , e invitarti a rivedere il filmato e a rileggere la trascrizione di un discorso che a mio giudizio può essere considerato la sua più grande eredità. Il discorso tenuto alla Stanford University. Come forse saprai, Il 24 agosto 2011 Jobs si è dimesso dal ruolo di amministratore della Apple conservando il ruolo parzialmente marginale di direttore. Jobs ha giustificato la sua scelta con il peggioramento del suo stato di salute a seguito della riproposizione di un tumore che lo aveva attaccato già qualche tempo fa. Steve Jobs è uno dei personaggi pubblici più riservati al mondo ha sempre tenuto i suoi problemi di salute segreti come i brevetti e i progetti industriali della Apple, e poco si sa anche ora sulle sue attuali condizioni di salute, e del livello di gravità della malattia. Nel 2005 in un insolito discorso alla Stanford University in occasione della laurea degli allievi dell’ultimo anno, innanzi ad una platea di un migliaio di giovani americani candidati a diventare parte integrante della classe dirigente del Paese, jobs ha parlato della sua vita, di quando è stato adottato da bambino, della sua esperienza non troppo lineare con l’università, della fondazione della Apple, del suo allontanamento e del suo rientro nella azienda che aveva contribuito a fondare, della lotta con un tumore che lo ha perseguitato per lungo tempo, lo stesso male che sembra attaccarlo di nuovo in questi giorni. In quell’occasione Jobs si è scoperto e tutti abbiamo conosciuto uno dei personaggi più ispiranti mondo. Io stesso ho appreso molto da lui. Per migliorare le mie competenze di public speaking ho visto e rivisto i suoi keynote migliaia di volte. Ad oggi il miei stessi corsi di presentazioni efficaci, e Public speaking che trovi su professioneformatore.it sono in parte modellati sul suo esempio. Nel 2009, su questo blog, avevo già pubblicato il video e la traduzione integrale di quel discorso famoso del 2005 alla Stanford university che è poi passato alla storia con il nome di “siate affamati siate folli”. In quell’occasione jobs Ha parlato serenamente del suo rapporto con morte e in una battuta ha detto candidamente : “Se vivrai ogni giorno della tua vita come se fosse l’ultimo, un giorno prima o poi avrai sicuramente ragione.” Riflettendo sulla necessità di un approccio alla vita con assunzione di responsabilità forte, Jobs ha detto, “Ricordare che morirò presto è lo strumento più importante che abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita”. Non sappiamo ancora quali implicazioni avranno le sue dimissioni su una delle aziende più grande del mondo, la Apple una società che sotto la sua guida ha letteralmente inventato il nostro modo di vivere la tecnologia. Apple ha progettato il primo sistema operativo a finestre, la porta USB, i lettori mp3, ha reinventato il modo di concepire gli smartphone, i tablet, e migliaia sono i brevetti depositati, in questi anni. Tim Cook é il nuovo CEO di Apple e le Speculazioni sullo stato di salute (precaria) di Jobs sui blog, giornali e riviste sicuramente continueranno nei prossimi mesi, portando i fan di Apple a chiedersi: “Cosa significherà questo per il futuro dell’azienda?” E, per noi affamati consumatori di beni di consumo a marchio Apple, in che modo questo può influenzare il rilascio di nuovi prodotti. Ma, come ha detto lo stesso Jobs, dopo che Bloomberg aveva accidentalmente pubblicato un necrologio di 17 pagine “Le voci sulla mia morte sono molto esagerate”. Nel discorso che ti invito a rileggere e a rivederne il filmato si trova l’essenza del più grande insegnamento della vita di jobs. “Il vostro tempo è limitato, non può essere speso vivendo vita di qualcun altro.”

3 Modi per allontanare il pessimismo
Hey t’ho beccato sei un tipo pessimista ! Cosa ? sostieni il contrario? mi dici “no Luciano ti sbagli non sono un pessimista io !” Buon per te! Allora perché stai leggendo questo articolo ? Se non sei un pessimista, perché dovresti perdere tempo a leggere un articolo come questo? Se la tua attenzione è stata attratta dal questo titolo, scommetto che un po’ pessimista lo sei! Forse sei il tipo di persona che riesce a vedere, quasi sempre, la metà vuota di un bicchiere mezzo pieno, forse sei uno di quelli che pensa che il mondo andrà in a rotoli perché siamo intrinsecamente condannati (“oggi non è più come una volta“, “i giovani di oggi sono tutti persi“), e non riesci mai a comprendere appieno il senso di una grassa risata nel bel mezzo di una tempesta. Sei un po’ pessimista ammettilo ! Non c’è niente di male ad esserlo. Anche io lo ero un tempo sai ! Pensa che con un minimo sforzo, riuscivo a vedere sempre il lato negativo di ogni situazione. Fino a qualche tempo fa mi bastava un impegno mentale minimo per vedere il lato negativo di ogni situazione e pronunciavo frasi del tipo: “certo! sta andando tutto bene ma potrebbe andare sempre male” , “si però…non è tutto oro quello che luccica”, “stai attento che prima o poi si guastano le cose” e così via . Ho due notizie per te : una buona e una cattiva. Iniziamo subito da quella cattiva : tutto quello che pensi nella tua testa prima o poi diventerà realtà e non sto scherzando. Come sostiene la legge di Murphy se pensi che qualcosa andrà male, ad un certo punto, le cose andranno male sul serio . E te lo dico per esperienza . Credimi! Se pensi che il tuo bicchiere è sempre mezzo vuoto, allora diventerà sempre più vuoto. Se pensi che rapporti interpersonali sono difficili da gestire , allora ti troverai a sperimentare relazioni sempre più difficili; se pensi che i soldi arrivano solo con impegno e sacrificio, farai sempre più fatica ad ottenerli; se pensi che la vita é difficile ti ritroverai a vivere una esistenza assai travagliata. Questo è quello che capita quando il tuo il pilota automatico, il tuo inconscio è focalizzato sul pessimismo e sulle paure. Da piccolo, probabilmente anche i tuoi genitori ti dicevano di stare attento a non prendere cattive abitudini. Orbene, il pessimismo è una cattiva abitudine, come mettersi le dita nel naso. Quando si apprende l’abitudine al pessimismo, tutta la tua vita comincerà a andare in pezzi, perfettamente in linea con tutto quello che pensi. Te l’avevo detto: questa era una cattiva notizia! Ma c’è anche una buona notizia. Il pessimismo è una cattiva abitudine ma, ti sorprenderai nel sapere che, non dura per sempre. Nulla è scritto sulla roccia. Così Come hai appreso l’abitudine al pessimismo puoi anche apprendere l’abitudine all’ottimismo! Probabilmente ora, sei una persona pessimista ma, non è detto che tu debba rimanere pessimista tutta la vita. Cambiare è possibile. In questo articolo ti presento 3 brevi suggerimenti su come farlo : 1. Affronta quello che ti spaventa più “Affronta il tuo demone” dice il maestro all’allievo che, un giorno diventerà il guerriero più grande di tutti! Recentemente mi è tornato alla mente il film “Dragon, la vera storia di Bruce Lee”. Ogni appassionato dei arti marziali l’ha visto almeno una volta nella vita. Nel film, il maestro esorta l’allievo Bruce con queste parole: “….se non vincerai le tue paure di sempre, non potrai che trasmettere quel demone ai tuoi figli”. in questa frase è contenuta una grande saggezza. Infatti, le nostre paure condizionano non solo noi ma anche chi ci circonda. La paura è contagiosa. Affronta anche tu le tue paure allora! Hai paura di partire? Bene Parti! Hai paura di essere lasciato e rimanere solo? Isolati. Paura di rimanere senza soldi? Prova a vivere con pochissimo danaro! Hai paura di essere rimproverato da un vecchio amico che non senti da tanto tempo? Chiamalo! Questo è il modo più facile, efficace e potente per divenire consapevoli di una realtà : i tuoi timori sono solo costrutti mentali. La condizione di vita che tanto ci spaventa non è poi così male come sembra. La formula magica per vincere le proprie paure è affrontarle. Qualunque cosa ti spaventi di più, falla! Affronta quella che per te sembra essere la peggiore delle ipotesi. Se lo fai questo gesto avrà almeno due risultati positivi: in primo luogo, ti renderai conto che, quella condizione che tu reputi la peggiore delle ipotesi, non è, poi, così male. E in secondo luogo, il solo fatto di affrontare una tua paura ti trasmette un senso di grande potenza. Le paure non sono altro che limiti che ci auto-imponiamo. Se ho paura del buio eviterò di attraversare le stanze buie, se ho paura di guidare in autostrada mi limiterò a muovermi con la macchina in città, se ho paura di sbagliare e di essere giudicato, non mi metterò mai in gioco. Le tue paure sono tutte limitazioni, che ti auto-imponi. Affrontarle ci trasmette un senso di forza e di potere in quanto allarga la frontiera delle opportunità e sposta il limite delle cose possibili sempre più avanti. 2. Parla con il tuo io futuro Mi ricordo che da ragazzo appena laureato un mio amico, Mario, mi diceva sempre : “non ti avvilire se non hai ancora trovato la tua strada presto la troverai … Vedi ci si avvilisce perchè restringiamo l’orizzonte temporale“. Mario usava spesso questa espressione :”orizzonte temporale” . In effetti è proprio vero. Quando il nostro pensiero è concentrato solo sull’oggi, sul contingente, ogni problema ci sembra qualcosa di insormontabile. È probabile che la vita in questo momento ti stia presentando situazioni non del tutto rosee e forse stai vivendo diversi momenti grigi. Forse il tuo lavoro non ti gratifica come meriteresti, forse ti trovi ad attraversare un periodo di difficoltà economiche, forse le tue relazioni sentimentali non sono soddisfacenti quanto vorresti. Bene! Anche io attraverso questi momenti e proprio in questi momenti mi piace parlare con il mio io futuro. Hai capito bene parlo con il Luciano che sarà tra 5 o 10 anni. Non è un momento di follia ma, una tecnica efficace per rifocalizzarmi. Provo ad immaginare come sarò tra 5 anni ed avvio una conversazione con quella persona: ciao come va ? Bene? Hai ancora gli stessi problemi di 5 anni fa? In quelle conversazioni il mio Io futuro non ricorda neppure di aver avuto quei problemi 5 anni addietro. Il mio io futuro è sempre più sorridente e rilassato di me. Per quanto strana possa sembrare, questa tecnica è molto efficace. Quando allarghi l’orizzonte temporale con il quale guardi la tua vita, tutto sembra essere più semplice. Non mi credi ? Allora, prova a ricordare come era la tua vita 5 anni fa e prova a chiederti quali problemi avevi e come li hai superati? In molti casi non ricordi neppure di aver avuto problemi. Devi sforzasti per portare alla memoria eventuali difficoltà affrontate. E ti dirò di più: 5 anni fa non avresti neppure immaginato di fare tutte le cose che poi, hai realmente fatto. Personalmente 5 anni fa non avevo nemmeno immaginato di avere un blog, di essere presidente di una associazione ne tantomeno che sarei stato prossimo al matrimonio. Per citare solo un paio delle cose che mi stanno facendo felice in questo momento. 3. Aiuta incondizionatamente qualcuno Quando le cose nella vita procedono molto lentamente, quando mi sembra che i miei obiettivi si allontanino piuttosto che avvicinarsi, provo a far cominciare le mie giornate facendo un piccolo atto di gentilezza. Questa è una cosa che ho imparato con l’esperienza e non so spiegartela, non so spiegasti perché funziona. Quello che so ė che è proprio vero il vecchio adagio tratto dagli Atti degli Apostoli: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere“. Tutto quello che dai di solito ritorna amplificato. Dal mio punto di vista non si tratta di un richiamo morale, né di un imperativo religioso che ci arriva dall’esterno. L’inclinazione al dono è una caratteristica insita nel fondo del cuore di ogni uomo e di ogni donna: ogni persona avverte il desiderio di entrare in contatto con gli altri, e di vivere in armonia con il mondo che lo circonda. Il dono è il modo più immediato e semplice che conosciamo per entrare in relazione con il mondo che ci circonda. Per questo quando mi sembra che vada tutto storto provo ad aiutare qualcuno, così di punto in bianco. Può essere un cliente, un collega, un amico, o qualche sconosciuto che incontro per strada, qualcuno che chiede la carità agli angoli delle strade, qualcuno che mi vuole lavare un vetro della macchina al semaforo, o qualcuno che mi vuole vendere qualche braccialetto finto brasiliano. Mi fermo gli do qualche euro (un piccolo aiuto), scambio due parole e un sorriso. Il Primo vantaggio che ne ricevo è che aiutare gli altri sposta subito la mia attenzione dai miei problemi. Il secondo, e forse il più importante, è che i miei pensieri negativi vengono subito sostituiti. Quando tutto sembra andare male, mi riesce difficile smettere di pensare che non ci sono abbastanza risorse per tutti. Quando i miei obiettivi tardano a realizzarsi mi capita di pensare cose del tipo:” Non possiamo fare tutti carriera“, “non possiamo essere tutti in salute“, “non possiamo essere tutti ricchi“, “non possiamo essere tutti felici” e così via. Bene, aiutando qualcuno, gratuitamente, senza aspettarmi un ritorno immediato, i miei pensieri immediatamente si trasformano e si allontanano velocemente da questa mentalità pessimista. Il solo atto di dare un sostegno inaspettato (seppur piccolo) a qualcuno, invalida il modello di pensiero che formulo in quel momento: i miei pensieri si focalizzano immediatamente sull’abbondanza. Il pensiero dominate diventa: “c’è ne è abbastanza per tutti, gli aiuti arrivano anche dagli sconosciuti“.

7 suggerimenti rapidi per una migliore gestione del tempo
Sei una persona puntuale? Porti a termine i tuoi impegni nel tempo che ti sei prefissato? Sei in grado di portare a termine ciò che vuoi fare prima delle scadenze? Sei soddisfatto di quanto tempo dedichi alla tua famiglia, ai tuoi amici e al tuo benessere personale, o ti senti schiacciato dagli impegni di lavoro? Sei soddisfatto di come riesci a organizzare le tue giornate? Sei un buon manager del tuo tempo? Se la tua risposta ad almeno una di queste domande è “no”, significa che, probabilmente non sei molto soddisfatto di come gestisci il tuo tempo e le tue giornate! Gestione del Tempo e stress Gli psicologi sostengono che in realtà la causa dello stress non sia tanto riscontrabile nella quantità di cose una persona ha da fare ma, piuttosto nel fatto di non riuscire a portare a termine tutti i compiti che ci si era prefissati. Il tempo è la risorsa più democratica che esista. Il tempo è l’unica risorsa che ci rende tutti uguali. Ci sono persone che nascono più ricche di altri, persone che vivono in quartieri migliori, persone che per grazia della natura nascono più belle e più forti ma, tutti viviamo giornate di 24 ore! Quando parliamo di gestione del tempo non abbiamo alibi. Siamo tutti uguali. La nostra capacità di dominarlo fa la differenza se avremo o meno successo nella nostra vita. Sette consigli per una migliore gestione del tempo Ecco quindi 8 consigli su come imparare a gestire al meglio il proprio tempo evitare di farsi dominare dagli eventi imprevisti e continuare ad essere focalizzati verso il raggiungimento dei nostri obiettivi più importanti. Se vuoi essere un vero effective time mamager ( come dicono gli americani) comincia da questi brevi consigli. 1 Scrivi un piano giornaliero delle cose che hai da fare. Organizza la tua giornata prima di iniziarla. Scrivi il tuo piano al mattino presto o, meglio ancora, la notte prima di andare a dormire (in modo da memorizzarlo al meglio). Preparare un piano offre l’opportunità di avere una buona panoramica di come si svilupperà la giornata seguente e di organizzarla al meglio. Il tuo compito per la giornata sarà solo quello di aderire nel miglior modo possibile a quanto precedentemente programmato. 2 Stabilisci un limite massimo di tempo Stabilisci un limite massimo di tempo da dedicare ad ogni attività che devi svolgere. Un esempio:Completare il compito X entro le ore 10, il compito Y da 03:00, e la voce da Z 5:30 pm. Questo impedirà alle diverse attività di trascinarsi oltre misura e di erodere tempo prezioso riservato per altre attività. 3 Usa un calendario per pianificare e distribuire le attività nell’arco delle settimane. Molte persone commettono l’errore di organizzare il proprio tempo utilizzando come unità di misura il giorno. Ma in realtà il tempo che noi viviamo è suddiviso in settimane e mesi. I giorni della settimana tra di loro non sono indifferenti. I compiti che possono essere svolti il lunedì non è detto che possano essere svolti indifferentemente il martedì o il mercoledì. Avere un calendario è il passo fondamentale per la gestione delle attività quotidiane. Un calendario, grazie alla suddivisione del tempo in settimane e mesi ci offre la possibilità di pianificare nel medio periodo e di distribuire le attività equamente. Se si utilizza Outlook o Lotus Notes, il calendario è parte integrante del software di posta elettronica. Chi usa mac troverà facilmente sulla dashboard di osx l’applicazione Ical, chi invece preferisce le applicazioni on line troverà molto utile Google Calendar (è grande – lo uso). Qualunque sia la tua scelta è ancora meglio se riesci a sincronizzarla con il telefono cellulare e tutte le altre periferiche che utilizzi (Tablet, notebook etc. etc. ) – in questo modo, puoi accedere al tuo piano di lavoro, ovunque ti trovi e con tutti i tuoi orpelli tecnologici. 4 Datti come obiettivo quello di arrivare sempre per primo agli appuntamenti. Se quando hai un appuntamento, un incontro o una riunione ti dai come obiettivo quello di arrivare semplicemente in tempo, ti potrà capitare di arrivare in orario o in ritardo. Per esperienza ti dico che la maggior parte delle volte sarai in ritardo. Questo per un meccanismo psicologico molto semplice. La tua mente si concentrerà sulla stima del tempo minimo necessario e tralascerà la valutazione degli eventuali eventi imprevisti (che si chiamano per appunto imprevisti perché non stimabili a priori). Ma, se maturi una ferma decisione di essere sempre il primo a tutti i tuoi appuntamenti, sarà molto probabile che arriverai sempre puntuale. 5 Concentrati su un compito specifico. Gli uomini e le donne, diversamente dai computer non sono multi-tasking (multitasking è un termine utilizzato in informatica e indica la Capacità, da parte di un sistema operativo, di elaborare contemporaneamente più programmi e di gestirli l’uno indipendentemente dall’altro). Se cerchi di fare più cose contemporaneamente (parlare al telefono e rispondere alla posta elettronica, navigare su internet e compilare un foglio Excel etc etc ) stai sicuro che non otterrai nulla. Concentrati invece su un solo compito fondamentale alla volta. Quando lavori al computer chiudi tutte le applicazioni che non stai utilizzando in quel preciso momento, e chiudi anche tutte quelle applicazioni aperte non fanno altro che rubasti attenzione. Concentrati esclusivamente su quello che stai facendo in quel preciso momento . Sarai più efficiente e avrai molto più tempo da dedicare, successivamente, ad altre attività. 6 Blocca tutti i distrattori. Che cosa ti distrae di solito nel tuo lavoro? messaggi istantanei? Il bip di messanger o quello della chat di facebook? GLi squilli del telefonino? Il suono della posta elettronica? Personalmente non uso quasi mai le chat. Le poche volte che mi collego è quando ho voglia di contattare qualcuno in particolare e non sto svolgendo nessun compito. Quando sto facendo un lavoro importante, sono solito abbassare anche la suoneria del telefono come in questo momento che sto scrivendo questo articolo. In questo modo le telefonate ricevute vengono registrate (nell’archivio delle telefonate perse) e mi riservo di contattare successivamente le persone che mi hanno chiamato. Questo mi aiuta a concentrarmi meglio e ad essere più produttivo. 7 Stabilisci delle priorità. Poiché non è possibile fare di tutto, impara a privilegiare le cose realmente importanti e lascia andare tutto il resto. Applica il principio 80/20 che è un principio fondamentale nella definizione delle priorità. Individua le attività più importanti e che producono i maggiori risultati e concentrati su di esse. Fermati un istante! Scarica gratuitamente! L’articolo è estratto da “20 pillole time management” il nuovo report di ProfessioneFormatore.it completamente gratuito. Questo materiale se utilizzato correttamente, può ampiamente incrementare le tue competenze nel campo dell’efficienza personale e questo avrà un impatto diretto sul tuo futuro psicologico, emozionale, economico, e finanziario. I principi esposti in queste pagine, in forma di pillole, possono realmente cambiare in meglio la tua vita e dovrebbero essere applicati ogni giorno, sia nella tua attività professionale sia nella vita privata. Scarica Gratuitamente https://www.professioneformatore.it/time-management/