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Bisogni educativi speciali BES, DSA e PDP facciamo un po’ di chiarezza
L’articolo che segue è un articolo di Cinzia Parmi Insegnante e autrice del sito Mammastyle.it
Essere genitore oggi non è certo semplice: fra i salti mortali per riuscire a portare il bambino a scuola e arrivare al lavoro in tempo; i mille corsi pomeridiani e i variegati campus estivi, è difficile star dietro a tutto quello che circonda la crescita di un figlio.
Man mano che le varie realtà si fanno avanti, si prende confidenza con le diverse sfaccettature di ogni situazione: se il bimbo sta male, si scopre che il genitore ha diritto a dei giorni di permesso dal lavoro, se il bambino vuole imparare a nuotare occorre sottoporlo a una visita medica con elettrocardiogramma,… e se il ragazzo presenta particolari problematicità a scuola è un BES.
Prima che le maestre diano questa comunicazione alla famiglia, molti genitori non sanno nemmeno che, dal 2012, anche in Italia c’è una normativa che regolamenta i Bisogni Educativi Speciali, meglio noti come BES.
E la prima e naturale reazione alla scoperta che questa realtà riguarda il proprio figlio è chiedersi quali siano i problemi del bambino, se lui sia diverso dagli altri e – se sì – in che cosa.
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Linkedin il social network che farà crescere il tuo Business
Conosci Linkedin?
No ! Gravissimo ! il tuo marketing personale ne risentirà notevolmente !
Non sei su linkedin ? Stai perdendo Opportunità !
Sai una Cosa ? Nel momento in cui scrivo questo report LinkedIn® è in assoluto il più famoso social network professionale, supera i 100 milioni di membri in 50 nazioni. Ad ottobre 2009 erano 200 milioni, a maggio 2010 circa 70 milioni. Un ritmo di crescita in crescita nell’ordine dei 3 milioni al mese.
Il 56% degli iscritti risiede fuori dagli Stati Uniti. U.S.A., India, U.K e Brasile sono i paesi col maggior numero di iscritti (quest’ultimo è anche quello che cresce più velocemente). Gli utenti europei sono oltre 22.100.000 e le nazioni che mostrano un maggiore interesse sono l’Olanda, la Francia e l’Italia.
Gli italiani su LinkedIn® hanno superato 1.700.000 (a maggio dello scorso anno erano circa 1 milione).
Gli utenti LinkedIn® nel complesso rappresentano il più grande pubblico al mondo di professionisti e persone influenti e ad alto livello di reddito. Non solo gli utenti di LinkedIn® hanno un elevato livello di istruzione (oltre l’80% ha laurea), ma sono anche persone che hanno un discreto successo da un punto di vista retributivo. Il reddito medio delle famiglie dei partecipanti a livello mondiale degli utenti LinkedIn® è di circa 108.000 $ all’anno, e oltre il 20% degli utenti di LinkedIn® sono dirigenti di aziende medie e grandi dimensioni e multinazionali. Più del 60% sono persone che hanno un’influenza diretta sulle decisioni chiave dell’azienda in merito ad acquisti di prodotti o servizi.
E questa è una delle cose più interessanti di LinkedIn® a dispetto di quanto network possa far crescere il proprio business le sue reali potenzialità rimangono ancora del tutto sconosciute alla gran parte dei suoi utenti.
La maggior parte degli italiani si iscrive su LinkedIn® ignorando completamente le potenzialità dello strumento. Il boom di iscritti degli ultimi due anni Italia è dovuto per lo più agli effetti della crisi e tutti quelli che vi si iscrivono lo fanno come se si stessero registrando sull’ennesimo sito di ricerca del lavoro, o nella speranza di inviare un po’ di email di spam pubblicitario a indirizzi acquisiti a basso costo senza considerare il fatto che questo social e ben altro!
LinkedIn® è oggi lo strumento più potente in assoluto che abbiamo per creare reti professionali e sviluppare le nostre attività a basso costo.
Sul mio nuovo blog parlo proprio di questo… Come usare Linkedin Per trovare clienti e fare promozione di se stessi!
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6 cose che ci insegna la Ricchezza delle Nazioni di Adam Smith
In questo articolo ho deciso di recensire un classico della letteratura economica: “La Ricchezza delle Nazioni” di Adam Smith. Quello di oggi è un articolo un po’ inconsueto su queste pagine di professioneformatore.it. Come sai su questa rivista non ci occupiamo di “teoria economica“.
Sono sempre stato un appassionato studioso di economia, da quando ero un giovane studente della facoltà di Scienze Politiche (più di 20 anni fa ormai), ma il vero motivo per cui ho deciso di scriverlo e pubblicarlo in questi giorni, è perché spero che in questo momento di festa, in questi giorni in cui tutti si fermano e si prendono il tempo per stare un po’ di più con se stessi, per re-incontrare i propri valori e ri-scoprire le cose che più stanno a cuore, possa essere di ispirazione a quanti si interessano di formazione e sviluppo personale.
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Steve Jobs ;Vivere la vita prima di morire
Una lezione di vita dall’uomo che ha inventato il futuro
I recenti Rumors sullo stato di salute del CEO della Apple, Steve Jobs, mi spingono a scrivere due righe sul blog di professioneformatore.it , e invitarti a rivedere il filmato e a rileggere la trascrizione di un discorso che a mio giudizio può essere considerato la sua più grande eredità.
Il discorso tenuto alla Stanford University.
Come forse saprai, Il 24 agosto 2011 Jobs si è dimesso dal ruolo di amministratore della Apple conservando il ruolo parzialmente marginale di direttore. Jobs ha giustificato la sua scelta con il peggioramento del suo stato di salute a seguito della riproposizione di un tumore che lo aveva attaccato già qualche tempo fa.
Steve Jobs è uno dei personaggi pubblici più riservati al mondo ha sempre tenuto i suoi problemi di salute segreti come i brevetti e i progetti industriali della Apple, e poco si sa anche ora sulle sue attuali condizioni di salute, e del livello di gravità della malattia.
Nel 2005 in un insolito discorso alla Stanford University in occasione della laurea degli allievi dell’ultimo anno, innanzi ad una platea di un migliaio di giovani americani candidati a diventare parte integrante della classe dirigente del Paese, jobs ha parlato della sua vita, di quando è stato adottato da bambino, della sua esperienza non troppo lineare con l’università, della fondazione della Apple, del suo allontanamento e del suo rientro nella azienda che aveva contribuito a fondare, della lotta con un tumore che lo ha perseguitato per lungo tempo, lo stesso male che sembra attaccarlo di nuovo in questi giorni.
In quell’occasione Jobs si è scoperto e tutti abbiamo conosciuto uno dei personaggi più ispiranti mondo. Io stesso ho appreso molto da lui. Per migliorare le mie competenze di public speaking ho visto e rivisto i suoi keynote migliaia di volte. Ad oggi il miei stessi corsi di presentazioni efficaci, e Public speaking che trovi su professioneformatore.it sono in parte modellati sul suo esempio.
Nel 2009, su questo blog, avevo già pubblicato il video e la traduzione integrale di quel discorso famoso del 2005 alla Stanford university che è poi passato alla storia con il nome di “siate affamati siate folli”. In quell’occasione jobs Ha parlato serenamente del suo rapporto con morte e in una battuta ha detto candidamente : “Se vivrai ogni giorno della tua vita come se fosse l’ultimo, un giorno prima o poi avrai sicuramente ragione.”
Riflettendo sulla necessità di un approccio alla vita con assunzione di responsabilità forte, Jobs ha detto, “Ricordare che morirò presto è lo strumento più importante che abbia mai incontrato per fare le grandi scelte della vita”.
Non sappiamo ancora quali implicazioni avranno le sue dimissioni su una delle aziende più grande del mondo, la Apple una società che sotto la sua guida ha letteralmente inventato il nostro modo di vivere la tecnologia. Apple ha progettato il primo sistema operativo a finestre, la porta USB, i lettori mp3, ha reinventato il modo di concepire gli smartphone, i tablet, e migliaia sono i brevetti depositati, in questi anni.
Tim Cook é il nuovo CEO di Apple e le Speculazioni sullo stato di salute (precaria) di Jobs sui blog, giornali e riviste sicuramente continueranno nei prossimi mesi, portando i fan di Apple a chiedersi: “Cosa significherà questo per il futuro dell’azienda?” E, per noi affamati consumatori di beni di consumo a marchio Apple, in che modo questo può influenzare il rilascio di nuovi prodotti. Ma, come ha detto lo stesso Jobs, dopo che Bloomberg aveva accidentalmente pubblicato un necrologio di 17 pagine “Le voci sulla mia morte sono molto esagerate”.
Nel discorso che ti invito a rileggere e a rivederne il filmato si trova l’essenza del più grande insegnamento della vita di jobs. “Il vostro tempo è limitato, non può essere speso vivendo vita di qualcun altro.”