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4 regole d’oro da rispettare quando cerchi lavoro
Forse qualcuno non avrà piacere nel leggere questo articolo, forse le cose che leggerai ti sembreranno un po’ retoriche. Mi rincresce se questa serie di consigli per la ricerca di lavoro potrebbe sembrare quasi una predica. Sappi comunque che non è mia intenzione recitare in questo luogo la parte del moralizzatore. Se mi conosci e mi segui sai bene che il personaggio del predicatore non mi si addice troppo. Tuttavia penso sia opportuno scrivere due righe per ricordare quali sono le regole d’oro che vanno rispettate quando si cerca lavoro e considerando che il mio obiettivo è che voglio che tu abbia successo e poiché mi rendo conto che tutti noi siamo propensi agli errori ed al comportamento narcisistico durante una ricerca, ecco alcune cose che è bene tenere sempre a mente. 1. Vivi con determinazione e serenità La ricerca di lavoro può essere stressante, ma non è la fine del mondo. Nel corso della vita ho dovuto imparare molte cose sullo stress! Lo stress è uno stato psicologico naturale che tutti viviamo nel momento in cui siamo sottoposti a nuovi stimoli e nuove richieste dall’ambiente esterno, e il nostro stato di equilibrio (omeostasi) viene alterato. La sensazione di fastidio che noi alle volte percepiamo quando siamo sotto stress è in realtà indotta dall’idea di non poter far fronte contemporaneamente a tutte le richieste che ci vengono dall’esterno. E questa situazione, se protratta per lungo tempo, può diventare anche patologica. Cercare lavoro è di per sé una attività stressante:ci sono tante cose da fare e i tempi stringono! Ma ti assicuro non è esattamente la fine del modo! Alle volte quando si cerca lavoro si può percepire anche uno stato di ansia se si pensa a quante sono le cose da fare e sopratutto se non ci si è dati un serio programma di attività. Tuttavia, se ci facciamo prendere dall’ansia e dai pensieri negativi rischiamo di fallire nei nostri sforzi. Essere senza lavoro è una situazione impegnativa ma non è qualcosa che dovrebbe alterare la tua identità (chi sei) o il tuo comportamento in società o durante i colloqui. Sii lungimirante (pensa a lungo termine) e usa lo stress come fattore motivante. Come ti sentiresti se ti dicessi che un selezionatore ti ha scartato non in base alla tua preparazione tecnica ma perché avevi le occhiaie, o perché rispondevi a scatti e questo ha comunicato una sensazione di immaturità personale? Per questo, ascolta il mio consiglio: Pianifica le attività di ricerca, ed evita confusione e distrazioni, e svolgi ogni giorno i compiti che ti sei assegnato. Vivi con serenità questo momento, perché se hai fatto tutto quello che c’era da fare, e ogni giorno investi con metodo il tuo tempo nelle attività di ricerca stai sicuro che i risultati arriveranno presto. 2. Sii onesto Quando i risultati tardano ad arrivare può essere allettante forzare la verità. La gente lo fa sempre nei curriculum, nelle lettere di accompagnamento, durante gli eventi di networking e, penosamente, durante i colloqui. Perché dolorosamente? Perché questo fa più male che bene, specialmente a lungo termine. Nel mio eBook parlo spesso della necessità di non camuffare il tuo vero “io” e di prendersi il tempo per decidere cosa si vuol fare veramente., nella vita. Perciò rivedi il tuo curriculum e assicurati di essere il tuo più grande sostenitore (il capo banda della tua “claque”). Ma non attribuirti meriti per cose che non hai fatto né premi che non ti sei guadagnato. 3. Cerca di fare dei piccoli favori lungo la strada. Spesso chi cerca lavoro percepisce la propria realtà come un campo di battaglia con un sacco di persone da calpestare o da sconfiggere. Quasi fossimo gladiatori al Colosseo ai tempi dell’antica Roma o nel fil di High lander “ne resterà soltanto uno“. Ma nella realtà non è così. Durante il tuo percorso troverai gente che è rimasta bloccata e ha bisogno di una nuova prospettiva, di un aiuto o di qualche consiglio amichevole. Ma tu potresti pensare di essere troppo debole o troppo piccolo per aiutarlo dicendo: “ma chi sono io per fornire un aiuto valido? Io sono nella sua stessa barca! Ansi meglio che non gli faccio sapere niente di come mi sto muovendo io”. Bene ! Questo modo di pensare è totalmente sbagliato. Come dico sempre non c’è nessuno che è troppo piccolo, troppo debole, troppo povero, per dare una mano a qualcun altro. Anzi ti dirò di più : Secondo me tu sei eccezionalmente qualificato proprio perchè stai nella sua stessa barca. I tuoi consigli derivano da esperienze recenti e i tuoi contatti provengono da selezionatori qualificati o da manager che assumono il personale oggi in questo momento. Invece una persona che già lavora che sia un dipendente di una multinazionale, un lavoratore autonomo, un imprenditore o quant’altro, ha superato da tempo quella condizione ed è sicuramente meno informato di te! Quando trovi qualcuno più in difficoltà offri il tuo sostegno gratuitamente! Vedrai che quel gesto di generosità sarà velocemente ripagato. C’è anche un altro motivo per cui è importante aiutare gli altri:la circolazione delle informazioni e la condivisione di opportunità. Pensaci : ci sono opportunità di lavoro che per te non vanno bene e non sono abbastanza all’altezza delle tue aspettative e competenze ma che per qualcun altro potrebbero essere una occasione d’oro. Viceversa, la persona che stai aiutando oggi, domani potrebbe girarti informazioni preziose. 4. RISPETTO! Nella ricerca di lavoro come nella vita ci vuole rispetto per le persone che incontri. Rispetta il tempo dei manager e dei reclutatori. Mostrerai rispetto quando ti renderai conto che essi hanno degli impieghi a tempo pieno con un’enorme quantità di altri candidati da esaminare. Fai di tutto in occasione del colloquio per posizionare fortemente la tua candidatura davanti a loro e poi fai un passo indietro. Le e-mail quotidiane per verificare la tua posizione non serviranno a niente per farti assumere prima, ne tanto meno le continue telefonate. Rispetta la reputazione del tuo network. Se qualcuno ti ha fornito un contatto, per favore non abusarne. E ti prego di non cercare di far credere alla gente di avere una relazione con questa persona più stretta di quanto non sia in realtà. Rispetta le persone che cercano lavoro dando loro il beneficio della tua esperienza, anche se tu hai ben 10 anni più di loro. Non puoi mai sapere da dove arriverà il tuo prossimo contatto, giusto? Queste sono quattro cose che ho imparato ben presto nella vita. A volte tutti abbiamo bisogno di un promemoria per seguirle di nuovo in certe occasioni. E la ricerca di lavoro è un’ottima occasione per farlo. Mi farebbe piacere adesso conoscere anche la tua opinione: Quali lezioni segui? E quali regole vedi che vengono violate là fuori? Risorse Vuoi approfondire il tema della ricerca di lavoro e della carriera ? Vuoi diventare un vero esperto di questa materia ed essere un grande Leader di te stesso ? Lavoro – Trovarlo e Cambiarlo anche con Questa Crisi Puoi cominciare sin da subito a imparare ad affrontare i colloqui di lavoro in maniera sempre vincente! Scopri le tecniche più efficaci e i segreti più nascosti per trovare sempre lavoro e fare una brillante carriera a questo indirizzo https://www.professioneformatore.it/trovare-lavoro/ L’eBook costa pochissimo ma vale veramente tanto!

3 Aree nelle quali dovresti investire con la crisi
I need a dollar, dollar is what i need, and if I share with you my story would you share you dollar with me Sono queste le parole del recente successo di Aloe Black ” I Need a Dollar“, una canzone dal sond veramente esagerato, accompagnato da una voce soul in stile Motown anni ’70. Appena ascoltata, la prima volta, sono rimasto immediatamente colpito. La black music mi è sempre piaciuta tanto e, in particolare, la motown ’70 ’80. Di sicuro l’avrai ascoltata anche tu I need a dollar ! Le radio la danno in continuazione. Ma indovina un po di cosa parla questa canzone? Parla di un tipo che perde il lavoro, e finisce per fare il barbone. Questa canzone parla di CRISI o meglio della CRISI. Se non te ne sei accorto c’è la crisi ! Anche la soul music ce lo dice ! E sembra che il nostro paese, l’Italia stia facendo davvero tanta fatica a venirne fuori, nonostante la ripartenza dell’economia americana, i trend di crescita positivi delle economie nord-europee, le rassicurazioni delle istituzioni finanziarie internazionali, e del governo. Per di più, i media riportano solo cattive notizie e rappresentano un malcontento crescente generale nel paese, dimostrato anche dalle recenti manifestazioni dei lavoratori e dei cosiddetti giovani precari. In questo contesto, fatto di difficoltà oggettive ed informazione costantemente negativa, è facile per tanti, perdere la speranza, abbandonarsi al vittimismo e al fatalismo. Ma è arrivato il momento di dire : “Basta!”. E’ arrivato il tempo di guardare in faccia alla realtà e provare a fare le scelte giuste per attraversare questi tempi da protagonisti e non più da vittime. Capire la crisi Come ho scritto anche da altre parti, la crisi viene da lontano, non certo da quest’ultima bolla speculativa dei mutui americani. Certo la crisi dei mutui americani ha dato una notevole spallata alla nostra fragile economia nazionale ma, c’è da dire che tutto il modello di sviluppo economico italiano, incentrato sul ruolo trainante dell’Operatore Pubblico è entrato in crisi ben più di 15 anni fa. In questi tempi possiamo dire che stiamo vivendo un vero e proprio periodo di transizione. Le riforme strutturali degli anni 90 (l’apertura dei mercati internazionali che ha esposto le aziende nazionali alla globalizzazione e alla conseguente concorrenza di gruppi industriali stranieri a maggiore capitalizzazione, le riforme giuslavoristiche che hanno introdotto anche in Italia la flessibilità, le privatizzazioni delle aziende pubbliche e la liberalizzazione dei mercati calmierati e monopolistici), e le recenti crisi finanziare stanno rendendo il mercato del lavoro un posto davvero molto competitivo. Oggi è davvero difficile scegliere un’area di attività, o un business nel quale investire. Se fino a ieri una laurea in ingegneria garantiva una luminosa carriera in una grande azienda e una laurea in giurisprudenza consentiva l’accesso alle migliori professioni liberali e a livelli di reddito di eccellenza, oggi tutto questo non è più vero, anzi semmai è vero proprio il contrario. L’unica cosa certa sembra essere il cambiamento! Oggi non c’è nulla che garantisca un posto fisso! E nulla garantisce nemmeno una carriera! Evitando di approfondire in questo articolo tutti gli aspetti che caratterizzano la crisi economica e il cambiamento epocale che la nostra economia sta vivendo, c’è da dire che, per tutti i lavoratori esclusi i dipendenti del pubblico impiego, esiste realmente a tutt’oggi la possibilità di rimanere di rimanere senza lavoro, anche in nel breve periodo. Anche se quello che dico, a molti potrà sembrare un presagio di sventura da esorcizzare con qualche esotico spergiuro, oggi non c’è realtà aziendale capace di garantire una carriera professionale nel lungo periodo a chiunque. I tempi che viviamo sono tempi di cambiamento e incertezza. Quindi, a mio giudizio c’è solo un a cosa da fare : prendere atto del fatto che solo il cambiamento è l’unica certezza, e almeno per quanto possibile, iniziare a proteggersi contro una eventuale tragedia futura. In questo articolo ho individuato 3 aree nelle quali sarebbe opportuno, per ognuno di noi, investire in questo tempo di incertezza, per abbattere il rischio di rimanere senza lavoro e senza prospettive. 1. Acquisire una educazione finanziaria A scuola e all’università non ci viene insegnato come gestire il danaro, così dobbiamo imparare a farlo da soli. Provando, riprovando e alle volte anche sbagliando. Di sicuro chi ha frequentato la ragioneria o la facoltà di economia e commercio avrà appreso alcune basi in materia competenza finanziaria, come la nozione di bilancio, di conto corrente, libretto degli assegni, cambiali e operazioni di credito al consumo ma, comunque sia, nessuno di noi è stato preparato ad affrontare il gioco del denaro, ne tanto meno ad affrontare una crisi di liquidità e solo pochissime persone hanno una conoscenza pratica della gestione dei “flussi di cassa.” Capiamoci, dal mio punto di vista, avere una educazione finanziaria non significa avere conoscenza nozionistica delle operazioni e dei mezzi di pagamento e delle principali operazioni sui mercati . Quando parlo di educazione finanziaria intendo riferirmi ad una competenza a carattere gestionale in materia di “danaro”. Quando parlo di competenza gestionale intendo che bisogna saper utilizzare il danaro in modo tale che questa risorsa frutti qualcosa. Quando parlo di competenza in materia finanziaria, in altre parole, intendo che bisogna sapere come fare a far lavorare il danaro per noi al nostro posto. Non intendo certo sapere come fare a spenderlo. Recentemente ho cominciato a leggere il nuovo libro di Robert Kiyosaki , la “Cospirazione dei ricchi.” Il volume traccia il quadro che Robert Kiyosaki ha dell’economia globale ed esplora il motivo per cui la gente stia attraversando questi tempi turbolenti. L’autore offre le sue soluzioni ai problemi finanziari e spiega cosa abbia portato al caos economico di oggi e come superarlo. La cosa più interessante di tutto il volume è che l’autore dimostra che quello che può sembrare il peggiore dei momenti che l’economia globale stia attraversando, sia in realtà un’opportunità senza precedenti. Lo ripeto per kiyosaki stiamo incontrando un’opportunità senza precedenti. Per Robert, (che ha anche scritto anche il bestseller “Padre Ricco Padre Povero” del quale ti consiglio vivamente la lettura) capire la nostra storia economica, così come sviluppare la capacità di saper leggere le nuove tendenze (prima fra tutti il fenomeno internet), saranno di grandissimo beneficio a tutti noi durante questo periodo di tempo ricco di incertezze. C’è da aggiungere inoltre che, sono realmente poche le persone che hanno una reale competenza nella gestione del danaro. Pertanto raccomando non solo a tutti la lettura di questo libro ma, (come suggerisce lo stesso Kiyosaki) anche trovare qualcuno che sia ricco (che riesca a guadagnare soldi anche quando smette di lavorare) e imparare da lui a gestire il danaro. Dando uno sguardo a tutti i migliori autori internazionali in materia di danaro e ricchezza, una competenza sembra essere fondamentale per tutti loro: La capacità di far lavorare il danaro per proprio conto e generare rendite. E questa capacità nasce solo da una corretta educazione finanziaria. Sviluppare una buona competenza gestionale del danaro ha almeno 2 effetti positivi: Il primo è che imparando, prima a risparmiare e poi a far fruttare i nostri risparmi attraverso investimenti oculati svilupperemo la possibilità di generare piccole rendite. Il secondo sarebbe il fatto che di fronte ad una nuova crisi di qualunque natura avremmo comunque un paracadute. Infatti, potendo sostenere il nostro reddito da lavoro con delle entrate a carattere passivo (delle rendite per l’appunto) potremmo affrontare più facilmente i periodi di cambiamento. 2. Il tuo personal branding Mamma mia che parolone Americano ! Che significa personal brand ? in parole semplici significa avere un proprio marchio. Come trovi scritto anche su wikipedia : “Il personal branding è l’arte di vendere se stessi con modalità simili a quanto avviene con altri prodotti commerciali. A differenza di altre discipline di miglioramento personale, il personal branding suggerisce di concentrarsi oltre che sul valore espresso anche sulle modalità di promozione.” La competenza di investire nel proprio personal brand sta diventando una vera e propria competenza critica per la nostra stessa sopravvivenza professionale. Come ho scritto oltre un anno fa in “Quanto hai a cuore la tua immagine on line“, internet ormai è diventato così tanto pervasivo che non abbiamo più privacy e la distinzione tra vita pubblica e vita privata si è assottigliata tantissimo. Pensaci ! Fino a qualche tempo fa solo poche persone dovevano curare la propria immagine pubblica. Solo i politici, i capitani d’azienda , i calciatori e le star del cinema, erano esposte al giudizio pubblico dai mezzi di informazione tradizionali ( radio, televisione e giornali) ma, oggi con internet siamo tutti esposti al giudizio della gente come in una gigantesca vetrina. Ci sono due cose che dovresti sapere : proteggere la tua immagine, il tuo personal brand, è un qualcosa che non puoi trascurare perchè Internet e i social network hanno reso possibile a chiunque condividere fotografie immagini racconti che ti riguardano. Il comportamento on line, tuo e delle persone che frequenti, potrebbe un giorno pregiudicare le tue opportunità di carriera. Ti faccio un esempio: vai ad una festa bevi un po’ di più del dovuto. Il tuo comportamento esce fuori dal seminato e c’è qualcuno che ti fa delle foto mentre ubriaco balli sui tavoli. Quelle foto nei prossimi giorni finiranno su facebook ed influenzeranno non solo la tua immagine pubblica di oggi ma anche quella di domani (su internet tutto viene conservato). Sai una cosa è sempre più diffusa la pratica di cercare informazioni personali su internet. Quando invii un curriculum dove pensi che i selezionatori che recuperino informazioni? Secondo i risultati du una indagine pubblicata sul quotidiano “La repubblica” ad aprile 2011 ben 7 direttori del personale su 10 cercano informazioni in internet sui candidati prima di assumerli. E di cosa vanno alla ricerca? In primis il profilo di facebook, ma anche gli interventi sui forum, sui blog e qualunque altra traccia lasciata su Internet! C’ è da aggiungere inoltre che oggi è facilissimo per chiunque acquistare un dominio internet con il tuo nome e e cognome oppure iscriversi ad un social spacciandosi per te. Un tuo concorrente potrebbe creare un profilo facebook con il tuo nome o con il nome della tua attività semplicemente per rendere difficile farti trovare su internet. In secondo luogo, promuovere il tuo brand è una attività che dovrebbe diventare parte integrante delle azioni di ricerca di lavoro in questi tempi difficili, in quanto crea opportunità di visibilità di consenso e approvazione da altre persone, al fine di assicurarsi un nuovo lavoro senza sforzo. Considera che oggi siamo tutti sul mercato. Cambiare lavoro è qualcosa che oggi fa parte della nostra realtà. Prima o poi tutti ci confrontiamo (che per un motivo chi per un altro) con la ricerca di nuove opportunità di lavoro e dobbiamo essere preparati per farlo al meglio. Ottenere le risorse digitali a proprio nome, (come il tuo nome di dominio e profili sui social network), è fondamentale, in quanto ci permette di controllare e decidere l’immagine che sarà legata al nostro nome oltre a consentirci di creare un gruppo di persone che in qualche modo ci segue e riconosce la nostra professionalità. 3. Costruire relazioni forti Conosci la teoria dei 6 gradi di separazione? In base a questa teoria ogni persona che abita sulla Terra può essere collegata a qualunque altra attraverso una catena di conoscenze personali con non più di 5 intermediari. In altre parole tu sei collegato a chiunque (compreso Obama e Madonna) da una catena di soli 5 max 6 persone (amici conoscenti parenti). Nel mio eBook “Lavoro Trovarlo e cambiarlo anche con questa Crisi” parlo tanto di questa teoria ed in particolare delle tecniche per creare e gestire reti di relazioni utili a carattere professionale. In quest’articolo tuttavia, non mi soffermerò sulla disamina della teoria dei 6 gradi di separazione ma, voglio parlarti dell’importanza dei legami deboli e di come questi andranno a cambiare in questo periodo di crisi. Un concetto importante quando si parla di “Reti dei relazioni” e quando si progetta un sistema di promozione della propria professionalità è quello dei “legami deboli”. Mark Granovetter negli anni ’70 ha pubblicato due articoli sulle modalità con cui le persone cercano e trovano lavoro ed ha avanzato l’ipotesi che i risultati maggiori nelle azioni di ricerca provengono dai cosiddetti legami deboli. Secondo Granovetter la società è strutturata in cluster (grappoli, gruppi) altamente connessi, o cerchie molto ristrette di amici dove tutti conoscono tutti (il gruppo di amici della palestra, il gruppo degli ex colleghi di scuola, gli amici del circolo del golf, etc etc ) . Pochi legami con l’esterno mettono in contatto i differenti gruppi di aggregazione con il resto del mondo (coloro che frequentano gruppi differenti mettono in relazioni persone che altrimenti non avrebbero un legame). Questi legami svolgono una funzione critica nella intermediazione, sono detti “legami deboli” in contrapposizione ai legami forti. Nella ricerca di nuove opportunità di lavoro ad esempio può essere utile uscire fuori dalla cerchia di amicizie note per affidarsi a legami deboli in grado di aprire la comunicazione verso altri cluster o gruppi di individui. Nella ricerca di nuove opportunità di lavoro dunque è fondamentale uscire fuori dalla cerchia di amicizie note per affidarsi a legami deboli in grado di aprire la comunicazione verso altri cluster o gruppi di individui. Secondo questa teoria sono i legami deboli, gli amici degli amici degli amici, che ci mettono in condizione di trovare quello che cerchiamo. Orbene, i legami deboli funzionano benissimo in fasi di espansione economica (quando ce n’è per tutti per intenderci) ma, nei periodi di recessione perdono la loro forza espansiva. Tornando all’esempio della ricerca del lavoro: un persona che nella raffigurazione della propria rete professionale rappresenta un legame debole molto probabilmente favorirà per un’occasione di impiego qualcuno che gli è più vicino (legame forte) piuttosto di una persona che conosce appena. Durante questa crisi economica, i legami forti stanno acquisendo sempre più valore. Del resto è sempre così, nei periodi di difficoltà le persone tendono a creare gruppi omogenei (si stringono tra di loro) . La competenza chiave nella quale è opportuno investire in questo periodo di crisi è per l’appunto la costruzione di nuovi legami forti. Quindi occorre capire, innanzituto chi, tra il gruppo di legami deboli, si vuole avere vicino e quali sono le persone che si ritiene possano effettivamente prendersi cura di noi e diventare il vostro “rifugio sicuro”, nel prossimo futuro. I tuoi familiari e gli amici di sempre, ci si augura che siano presenti al momento opportuno ma, a questi, occorre aggiungere anche altre persone: nuovi amici, clienti, fornitori, colleghi etc etc. Le relazioni hanno un valore molto più grande del denarconsentono consentono di costruire un nostro brand personale e con il passaparola ci aiutano a raggiungere nuovi clienti e nuove opportunità di lavoro e carriera. Oltre a investire nella tua formazione finanziaria e il tuo personal brand , un consiglio che posso darti è quello di trascorrere almeno 10 ore alla settimana per trasformare le parte dei tuoi legami deboli in legami forti e farti nuovi amici.

10 modi per creare una giornata positiva
Quante volte ci diciamo “oggi ho avuto proprio una giornata storta!” e ancora “la giornata è cominciata proprio male oggi!”. Ti sei mai chiesto : Come mai delle giornate sono così belle mentre delle altre sono così terribili? Bene per esperienza ti dico che non esistono giornate negative. Esistono solo eventi. Il “come” reagiamo a questi eventi cambia la nostra percezione della positività o della negatività della giornata. Dipende solo da noi! E’ una nostra scelta il “come reagire” ai fatti che la vita ci presenta giorno per giorno. In questo breve articolo vorrei proporti una serie di tecniche per rendere ogni tua giornata più POSITIVA, più produttiva e più piacevole. 1. Usa le affermazioni Leggi e ascolta “affermazioni positive” in modo da poter cominciare la giornata con un dialogo interno positivo. Ricordati che l’inconscio non comprende il “non”. Se dici “non voglio essere malato”, non dai a te stesso una chiara immagine dello stato di salute che vuoi godere. E l’inconscio percepirà unicamente “malato”. Formula piuttosto una affermazione del genere: “sto cominciando a guarire, già oggi mi sento un po’ più a mio agio con il mio corpo, anche il mio aspetto è più sano”. Parla a te stesso formulando frasi sempre al positivo. Comincia in questo modo: Prima di formulare una frase in merito ad una cosa che vorresti possedere e che pensi di non avere al momento (es. la salute) comincia con questa sequenza di parole:”sto cominciando a migliorare il mio stato di …… (salte, benessere finanziario, lavoro etc. etc.). 2. Intenzione Imposta la tua volontà sull’avere ogni mattina giornata positiva! Svegliati la mattina con l’intenzione di vivere una bella giornata, piena di incontri interessanti, e ricca di soddisfazioni professionali. Ricordati che sei sempre tu, e solo tu, che puoi scegliere quale atteggiamento avere di fronte agli eventi che accadono ogni giorno! 3. Sviluppa la Mindfulness La parola Mindfulness significa presenza mentale o consapevolezza. Cerca di tenere la tua attenzione concentrata nel momento presente e di essere sempre attento a quello che fai, nel preciso istante in cui lo fai. Evita di vagare con il pensiero tra mille preoccupazioni, idee e progetti quando svolgi un qualunque compito nella giornata ma, al contrario concentrati sul momento attuale, su ciò fai in quel preciso istante. 4. Collega una attività frequente ad un pensiero positivo La vita è piena di cose che facciamo di frequente, di attività che ripetiamo in maniera routinaria: la strada che percorriamo da casa all’ufficio, la spesa alimentare che facciamo al solito supermercato etc. etc.. Collega uno di questi eventi a qualcosa di piacevole ed arricchente per te. Ad esempio: se usi la metro per recarti a lavoro potresti sfruttare quel tempo per leggere un libro che ti piace e che ti fa stare bene; se per andare a lavoro percorri in auto sempre la stessa strada frutta quell’occasione per fermarti 2 minuti in un posto dove si gode la vista di un bel panorama o dove vedi qualcosa di particolarmente piacevole e bello per te. Fai in modo che le tue abitudini diventino u’occasione per richiamare la mente ad avere un pensiero positivo in più al giorno. 5. Gratitudine Sviluppa un atteggiamento di gratitudine. Tieni da parte un diario e appunta ogni giorno tre cose di cui sei grato. Cose semplici di cui essere comunque contento, al di là di tutti gli ostacoli e di tutte le preoccupazioni quotidiane. Ti faccio un esempio: potresti essere grato per la tua casa, per il fatto che lavori mentre tanti sono disoccupati, per il libro che hai tra le mani, per il tuo corpo, per la tua ragazza, per i tuoi figli, perché hai i capelli neri, perché fuori c’è il sole o perché sei ancora vivo e hai ancora la forza di godere di tutti i doni di cui disponiamo su questa terra. Ognuno se vuole, ha tante cose nella sua vita di cui essere sinceramente grato. Trovarle ed elencarle ti risulterà sempre più semplice. Fai questo esercizio quotidianamente e dopo i primi 4-5 giorni di pratica, queste cose ti sembreranno così tante che non ti basterà una pagina di diario per elencarle tutte. 6. Circondati di oggetti e materiali che ti ispirano Leggi letture motivanti, biografie di grandi uomini della storia, guarda fotografie di posti meravigliosi dove ti piacerebbe viaggiare, circondati delle foto delle tue migliori vacanze durante le quali sei stato contento e felice, ascolta canzoni dai testi positivi e ispiranti, canti di passione, libertà, speranza e positività. Tutto questo terrà sempre alto il tuo umore, >durante la giornata> e ti riempirà di energia. 7. Frequenta persone positive Circondati di persone positive e di mentori, gente che si è costruita una esistenza felice con le proprie mani, gente che in tutte le difficoltà della vita trova sempre il tempo per rivolgere un sorriso agli altri, persone che sono riuscite a realizzare i propri sogni. Queste persone ti aiuteranno a rimanere concentrato sul tutto il positivo che c’è nel mondo. 8. Gentilezza Sviluppa l’abilità alla Gentilezza. Cerca di essere gentile con te stesso, sopratutto quando parli con il tuo io interiore. Evita di rivolgerti a te stesso con frasi del tipo “devi fare questo, devi fare quest’altro”. Utilizza piuttosto frasi e verbi più dolci e gentili come “potrei fare questo” . Si gentile anche con chi ti circonda, rivolgiti a loro sempre con un sorriso, chiedi sempre “permesso” quando entri in una stanza e quando gli altri ti aprono le porte del loro cuore. 9. Coltiva la Fede Coltiva una incrollabile fiducia sul fatto che in ogni situazione troverai sempre opportunità per la tua crescita personale e opportunità professionali. Per quanto brutta possa sembrare una situazione una difficoltà, che incontri nella vita, abbi fede che in essa vi troverai i semi di una nuova felicità e di nuove opportunità crescita personale. 10. Sorridi Sorridi quando vedi gli altri. Sorridi quando si parla al telefono. Sorridi quando sei da solo. Un sorriso è contagioso, ed è l’arma più preziosa che abbiamo per cambiare il mondo. Con affetto Luciano Cassese Piaciuto il nostro articolo ? invialo a chi pensi possa fare piacere ! [email_link] Articolo di Luciano Cassese Luciano Cassese Presidente AFP Associazione Formatori Professionisti https://www.professioneformatore.it/info/autore/ https://www.studiocassese.it luciano.cassese@professioneformatore.it Creative Commons Licenze L’articolo che hai appena letto è rilasciato sotto licenza Creative Commons. Tu sei libero di produrre altre opere derivate, distribuire, comunicare al pubblico o esporre in pubblico il contenuto dell’articolo alle seguenti condizioni: 1) Devi attribuire a noi la paternità dell’opera citandoci e LINKANDOCI(es: “By ProfessioneFormatore“); 2) non puoi usare quest’opera per fini commerciali; 3) Condividere allo stesso modo; Hai trovato interessante questo articolo? 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Network marketing: truffa o opportunità di guadagno?
Il motivo per cui ho deciso di scrivere questo articolo è la constatazione che sul web e anche attraverso il passaparola quotidiano esistono delle opinioni davvero strane sul “network marketing”. Diciamo che le opinioni spesso sono molto polarizzate, il che significa che forse siamo ancora lontani da una conoscenza obiettiva di questo tipo di lavoro. Puoi trovare opinioni molto sbilanciate e spesso poco obiettive ma legate ad un approccio esclusivamente emotivo. Da un lato ci sono quelli che parlano di network marketing come una formula magica per fare soldi. In genere, questo tipo di sponsor, quelli che la fanno molto facile per capirci, punta tutto sulla ingenuità del suo interlocutore, facendogli credere che basta che compri il kit di prodotti e diffonda con il passaparola il suo entusiasmo ad amici e parenti. Questo semplice metodo gli garantirebbe un rapido allargamento della sua rete di acquirenti e affiliati. Sull’altra sponda del fiume invece c’è chi garantisce che il network marketing sia addirittura una truffa vera e propria, illegale o quantomeno molto oscura nei sui metodi di lavoro. Questo tipo di persone tende a diffondere l’idea che sia un modo per adescare poveri illusi e fargli spendere dei soldi senza nessuna opportunità di guadagno lecita. Bene, quello che voglio dirti in questa occasione è che io conosco molto bene il network marketing (detto anche multilevel marketing), perché ho studiato molto l’argomento e perché lavoro anche io in questo campo. (altro…)