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Chi è il formatore?
Sarà l’età, ma le parole devono pur avere un senso, e quando questo senso non si riesce a ritrovare a volte si sente il bisogno di ripartire dai fondamentali, perché una sensazione di smarrimento ogni tanto ci assale, nonostante si appartenga ad una comunità di pratica in cui le condivisioni dovrebbero produrre vicinanze, insiemi, ibridazioni, non MoNadismo.
Allora, riprendendo la domanda iniziale, mi ritorna l’eco dei miei primi passi nella formazione – parlo di trenta anni fa – in cui si sottolineava la distinzione tra formazione e addestramento.
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Giorno del Ringraziamento
Oggi è il giorno del ringraziamento!
Il Giorno del Ringraziamento (thanksgiving day in inglese) è una festa molto particolare, è una ricorrenza della tradizione americana e a me piace festeggiarla per il valore simbolico che ha acquisito nel corso del tempo.
La ricorrenza nasce nel 1621, quando nella Colonia fondata dai Padri pellegrini, di Plymouth, nel Massachusetts, dopo un inverno rigido in cui molti di loro perirono a causa delle malattie, gli abitanti delle celebrarono il successo del loro primo raccolto organizzando una festa di ringraziamento alla quale invitarono i Nativi americani.
Questa ricorrenza mi piace per un motivo: è una occasione per fermarsi e dire grazie per tutto quello che si ha nella vita. E’ il giorno per ricordarsi che ognuno di noi ha tante cose di cui essere grato ed almeno oggi è bene ricordarsi delle cose e delle persone che ogni giorno arricchiscono la nostra vita con un sorriso, una parola di incoraggiamento un’indicazione, un informazione un gesto di gentilezza o quant’altro.
Quindi come ogni anno anche quest’anno è venuto il momento di dire grazie.
GRAZIE
Grazie a Dio che non mi ha lasciato mai solo!
Grazie a mia Madre che è sempre tanto cara e cucina divinamente!
Grazie alla mia fidanzata MariaRosaria che è tanto paziente e mi sopporta in tutte le mie fissazioni!
Grazie al mio socio della provincia di Avellino Antonio perché è un punto di riferimento costante oltre ad essere con le sue competenze il miglio compagno di avventura che mi potessi trovare!
Grazie al mio maestro di arti marziali che mi prepara sempre al meglio, e pretende sempre il meglio!
Grazie ai miei collaboratori : Ernesto, Michele, Giovanni, Floriana. Persone che hanno condiviso e condividono con me la visione di fare formazione in certo modo, come una missione con entusiasmo e con serietà!
Grazie agli amici e ai soci dell’AFP che hanno condiviso con me un sogno e lo condividono tutt’ora!
Grazie a chi ha collaborato con me a professione formatore!
Grazie a quanti in questi anni mi hanno sostenuto anche solo con un sorriso!
Grazie a quanti in un modo o nell’altro mi hanno indicato la strada da seguire!
Grazie a te e a tutti i lettori di professione formatore !
Grazie a te che hai commentato i miei articoli e grazie anche se non lo hai mai fatto!
Grazie a tutti
Oggi ci ricordiamo che la vita è una avventura straordinaria
Fai anche tu la tua lista di persone da ringraziare e falla oggi !
Articolo di Luciano Cassese
Luciano Cassese
Presidente AFP
Associazione Formatori Professionisti
https://www.professioneformatore.it/info/autore/
https://www.studiocassese.it
luciano.cassese@professioneformatore.it
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Come trasformare la negatività in creatività
Sappiamo da molta letteratura e anche dalle nostre esperienze di vita che è bene evitare gli stati d’animo negativi, per esempio la malinconia, la tristezza, il senso di inadeguatezza e la rabbia.
Siamo abituati a temere e ad allontanare questo tipo di emozioni e dopotutto questo è un buon consiglio. Nessuno si augura di permanere in questo tipo di stati d’animo, perché spiacevoli e capaci di tenerci lontani dalle gioie piccole e grandi della vita. Quello che però voglio dirti, in questa occasione, è che ci sono delle ragioni scientifiche che inducono a riconsiderare le possibilità creative di tali emozioni.
In pratica, queste dinamiche negative del nostro essere possono stimolare alcune aree del cervello che hanno a che fare con la creatività, il problem solving e l’attenzione prolungata verso la soluzione di un problema. Insomma queste emozioni, insieme ai nostri talenti, possono far scattare soluzioni creative che risolvono lo stato negativo.
Chi è sempre in ottima forma emotiva tende ad un flusso più libero dei pensieri mentre chi è alle prese con frustrazioni di vario tipo è probabile che concentri le sue energie per superarle.
Gli studi di vari psicologi americani dimostrano che anche gli umori positivi ottengono risultati nell’ambito del problem solving ma che i risultati degli umori negativi siano capaci di andare maggiormente in profondità. Più precisamente gli stati positivi ed energici producono un pensiero largo ma poco profondo mentre quelli negativi producono visioni più ristrette ma anche più profonde.
Gli studiosi affermano che è probabile che il cattivo umore sia maggiormente collegato all’introspezione e quindi di conseguenza alla creatività.
Nessuno vuole suggeriti con questi studi che è meglio essere depressi o arrabbiati. Il punto è che in queste occasioni bisognerebbe evitare di essere passivi e scegliere un’attività che stimoli la creazione di idee, per esempio la scrittura, il lavoro di approfondimento e anche l’esercizio.
E’ questa allora la chiave del successo, non lasciare che rabbia, tristezza e frustrazione ci inghiottano in un vortice di passività e di autocommiserazione. Andare invece esattamente nella direzione opposta quella dell’auto espressione e della creatività: trovare soluzioni profonde partendo proprio dal punto in cui si è. Per esempio, cominciare mettendo per iscritto lo stato motivo nel quale si è immersi, descrivere l’angoscia e poi viaggiare verso la ricerca di soluzioni e possibili strade da seguire.
Proviamo adesso a fare una lista dei passaggi necessari a uscire dai momenti di crisi.
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Crescita personale: I consigli di Lelio Canavero per migliorare la tua vita
Crescita personale: come liberare il tuo talento
Sai che la mente umana non fa distinzione tra una cosa vividamente immaginata ed una realmente vissuta?
Sicuramente ti sarà capitato di svegliarti in piena notte per via di quello che stavi sognando, in pratica il tuo corpo e la tua mente hanno reagito a quello che stavi sognando come se fosse veramente accaduto.
Come puoi usare questo principio per migliorare la tua vita?
Semplice, devi solo immaginare la persona che vuoi diventare.
Basta rendersi conto che ogni cosa viene creata due volte: la prima a livello mentale quando viene pensata e la seconda quando viene realizzata.
L’immaginazione è l’inizio del processo di creazione. Immaginare nitidamente ciò che vuoi che accada aumenta le possibilità che questo succeda realmente. (altro…)
Il secondo e il terzo video sono uguali.
Ho corretto l’errore