Credi davvero che esista una persona con un bagaglio culturale che comprenda tutto lo scibile del sapere umano?

Tutti hanno qualcosa da imparare. È stata la curiosità il motore trainante dell’evoluzione umana, dalla preistoria alla società moderna, e lo sarà anche tra mille anni. Il segreto? Confrontarsi.

 Il confronto è la chiave dell’evoluzione!

Fin dagli albori del tempo, la razza umana è stata mossa da una innata curiosità nei confronti del mondo circostante. Dalla ruota al fuoco, dalla macchina da scrivere ai tablet, dall’automobile all’aeroplano con motore a reazione: dall’invenzione più elementare alla più complessa, è stata sempre la curiosità, il fascino dell’ignoto e soprattutto il confronto con gli altri a portare l’uomo a concepire le più importanti scoperte della storia.

Non si tratta solo della creatività e dell’arguzia intellettuale del singolo: la chiave del successo è il confronto. Certo l’idea geniale della Mela di Newton può arrivare più facilmente se hai la mente affinata, se capiti nel posto giusto al momento giusto o se sei nato sotto la stella del talento intellettuale. Tuttavia non credere che i più grandi scienziati della storia abbiano fatto tutto da soli: menti come quelle di Einstein, Tesla, Galileo Galilei e Leonardo Da Vinci di certo hanno arricchito la propria conoscenza confrontandosi con i propri pari, con talenti provenienti da altre discipline e, perché no, anche con persone senza alcun talento particolare.

Forse non ci crederai: interrogare gli altri e in particolare porre delle domande, è il più importante generatore di conoscenza che esista.

Perché questo accade? Perché è importante fare domande?

  1. Facendo domande apprendiamo di più su tutto ciò che ci circonda

Basta che pensiamo per un attimo a un bambino. Il suo processo di crescita avviene per apprendimento e la maggior parte delle cose che assorbe deriva dalle risposte che i genitori gli danno. “Mamma, perché non posso bere il caffè?” oppure “Papà perché non sei a casa con la mamma la mattina?”. Sono solo alcune delle domande che ti pone tuo figlio per affacciarsi sul mondo in cui vive. Questo vale per la mente più acerba come per quella più sviluppata. Pensa agli scienziati che lavorano in laboratorio su ricerche ambiziose: canalizzano i loro sforzi operando in team e integrano le proprie competenze con quelle degli altri per avere una visione di insieme.

 

  1. Interagire con gli altri aiuta i rapporti sociali

Può sembrarti banale: le persone che sono intimorite dal rapportarsi agli altri hanno più difficoltà ad andare avanti nella vita. Chi socializza, chi cerca aiuto e chi si fida degli altri ha più strade da percorrere. Questo vale in qualsiasi occasione, specialmente in lavorativo. Quale migliore occasione di porre una domanda ad uno sconosciuto può aiutarti a socializzare?

 

  1. Più chiediamo, più strade si apriranno

Spesso, soprattutto con l’avanzare dell’età, tendiamo a focalizzarci su alcuni procedimenti, ad esempio in ambito lavorativo, che possono risultare inefficaci nel tempo. Chiedere consiglio a colleghi, anche se più giovani, può darci una visione su un campo che prima ci risultava quasi sconosciuto e potremmo imparare a districarci meglio in più situazioni.

 

  1. Fare domande arricchisce te e chi ti sta intorno

Gli psicologi concordano sul fatto che l’apprendimento non è mai un processo unilaterale in cui un soggetto A trasmette della conoscenza a un soggetto B. Il vero apprendimento è un processo bilaterale e la conoscenza è il risultato di una interazione tra più soggetti, che sviluppa un flusso di conoscenza che ricade su tutti i soggetti coinvolti, anche su chi risponde.

 

  1. Fare domande aiuta a fare domande

Il gioco di parole sta a indicare che, quando abbiamo bisogno di qualcosa, allenandoci a chiederla impareremo a ripetere e a migliorare questa operazione in futuro, per ottenere risposte sempre più precise e attinenti al nostro problema e quindi impareremo a risolverlo al meglio.

 

  1. Le domande aprono la mente

Il cervello, ogni volta che viene sollecitato su un argomento che conosce poco, apre un nuovo sentiero cognitivo. Cerca insomma di attrezzarsi per far fronte a un argomento che conosce poco. Fare domande ti aiuta a sviluppare nuovi sentieri cognitivi e con questo si aprono nuove opportunità e nuove capacità di problem solving.

 

  1. Le domande generano felicità

Conoscere i problemi che hai, confrontandoti con gli altri, può aiutarti a risolverli. Chi non sarebbe felice se trovasse, anche nella persona dalla quale non si aspetterebbe alcun aiuto, la soluzione a tutti i suoi mali? Spesso la soluzione è dietro l’angolo e basta poco – ad esempio una domanda – per trovarla.

 

  1. Il potere definitivo della domanda

Qual è in realtà il potere definitivo del chiedere qualcosa? La conoscenza naturalmente. La conoscenza al giorno d’oggi è tutto. Sapere significa poter fare. Più sai e più strade si aprono davanti ai tuoi occhi. Questo vale per il lavoro, per le relazioni di coppia, per le amicizie e per la vita in generale. D’altra parte sapere è potere e tale bagaglio di conoscenze si raggiunge principalmente grazie alle domande.

 

Chiedi sempre e comunque

Alla luce di quanto detto cerca, ogni volta che non sai qualcosa, o semplicemente vuoi ricevere maggiori chiarimenti, di fare domande. Non occorre necessariamente che sia qualcuno che ne sa più di te: alle volte ci aiuta anche conoscere il semplice parere degli altri, anche se questi altri non sono luminari in materia. Non essere timido quindi, ma osa, anzi: domanda.

 

 

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