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Time Management per chi lavora da casa
Oggi torniamo a parlare di Time Management. De resto è la competenza fondamentale per raggiungere i propri obiettivi e costruire una vita ricca di successi, libertà ed esperienze meravigliose. Come sai, più volte l’ho scritto nelle pagine di questo Blog, considero il tempo è la risorsa più democratica che esiste.
Ognuno di noi ha sempre e solo 24 ore a disposizione nell’arco di una giornata. I ricchi come i poveri, gli alti come i bassi, i belli come i brutti. Ecco perchè, dal mio punto di vista il “Time Management” è davvero la competenza fondamentale che ognuno di noi deve impegnarsi a sviluppare.
Da un po’ di tempo, ormai, la tecnologia ha reso disponibile la possibilità, per molti tipi di professione, di lavorare da casa. In questa maniera, molte persone evitano di sprecare tempo con l’andare e venire tra la casa e il posto di lavoro.
Voglio dirti, però, che non è tutto oro quello che luccica, anche nel lavoro da casa rimangono tante le occasioni di perdita di tempo e produttività. Anzi si moltiplicano a dismisura e sono alle volte più gravose dell’oretta che ci si impiega per arrivare in ufficio.
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Quando il Blog è “Carbon Neutral”
In questi ultimi tempi si parla tanto di ecologia e di impronta ecologica ma, Sapevi che anche avendo un blog si contribuisce all’inquinamento del nostro pianeta?
Secondo uno studio condotto da Alexander Wissner-Gross, PhD, fisico a Harvard University e attivista ambientale, Un sito di medio traffico che sviluppa 15.000 visite al mese ha un’impronta ecologica pari a quella di un albero.
E’ stato calcolato che un blog causa circa 0,02 g (0,0008 once) di anidride carbonica per ogni singola visita e quindi ipotizzando 15000 visite mensili (un valore medio per un blog) si ha un’emissione annuale di diossido di carbonio pari a 3,6 kg.
Questo dato è stato calcolato tracciando tutti i consumi di energia e di ossigeno effettuati per tenere un sito on line 24 ore su 24: l’immenso utilizzo di energia per tenere accesi da parte dei mainframe, computer, server, e per il loro raffreddamento e per la manutenzione periodica.
Lo stesso si può dire di tutti quei siti che sviluppano anche meno di 15000 visite. Il consumo di risorse è solo leggermente inferiore.
Devo essere sincero : Fino ad oggi non ci avevo mai pensato! e chi poteva immaginarlo che anche i siti web fossero un problema per l’ambiente! Ho appreso la notizia grazie ad alcuni bloggers americani che hanno aderito all’iniziativa Make it green.
Per fortuna Alexander Wissner-Gross e i suoi amici hanno anche proposto un modo per rimediare! Il progetto Make It green si propone di piantare un albero nella Plumas National Forest, in nord California. Per ogni blogger che aderisce al progetto sarà piantato un albero. Come mostra l’immagine che ho preso sul sito dell’iniziativa un albero assorbe circa 4,95 kg (8 libre) di diossido di carbonio ogni anno per cui basta piantare un albero per rendere un blog completamente neutro.
Anche tu può piantare il proprio alberello aderendo all’iniziativa. Sul sito https://www.kaufda.de/umwelt/carbon-neutral/ ci sono tutte le informazioni. Lo sforzo è veramente minimo. Se anche tu vuoi fare la differenza non devi far altro che scrivere un post sull’iniziativa come ho fatto io, inserire il logo nel tuo blog e inviare il link del tuo post a CO2-neutral@kaufda.de e da domani sul pianeta ci sarà un alberello in più ! In questo modo migliorerai la tua impronta ecologica, ossia la vostra richiesta di risorse nei confronti della natura.
Ce l’ho sulla punta della lingua…
Eppure fino a 5 minuti fa me lo ricordavo!
Aspetta, com’è che si chiama quello lì?
La lista dei brutti scherzi che ci gioca la memoria è davvero infinita, eppure a chi non è capitato di trovarsi in almeno una di queste imbarazzanti situazioni nella vita?
Presi dalle troppe cose da fare, dal ritmo frenetico della vita quotidiana e dai mille impegni sembra a volte che ci sfuggano dalla mente anche le cose più ovvie e che abbiamo sempre ricordato.
Da non sottovalutare inoltre la “comodità” di poter annotare tutto su cellulari, palmari, agende elettroniche e chi più ne ha più ne metta!
Attenzione! E’davvero un’arma a doppio taglio! Se infatti da un lato la tecnologia ci permette di avere a disposizione un’enorme massa di memoria “virtuale”, d’altro canto il messaggio sottile, che si insinua subdolo e strisciante nella nostra mente è “Devi scrivertelo sul cellulare, altrimenti finirai col dimenticartene!”. E’ un cane che si morde la coda: più uso supporti esterni, meno ricordo spontaneamente e meno ricordo spontaneamente, più mi verrà voglia di scrivere tutto!
La memoria funziona esattamente come un muscolo, è efficiente quando allenata, perde colpi quando non la usiamo.
E allora qual è il rimedio?
Il primo semplice (ma non scontato) è quello di iniziare gradualmente a bandire le “stampelle” elettroniche (sì, avete capito bene: stampelle! Cosa me ne faccio se ho le gambe perfettamente funzionanti? Di certo se continuo ad utilizzarle dopo un pò i miei muscoli cominceranno ad afflosciarsi).
Iniziamo dalle piccole cose: a meno che non si tratti di informazioni davvero importanti iniziamo a prendere l’abitudine di annotare le informazioni mentalmente nel nostro cervello. Noteremo che dopo un pò il compito diventerà spontaneo e naturale.
Se tuttavia questo non dovesse bastare, possono venirci in aiuto i suggerimenti degli antichi artisti della memoria (tra cui anche Cicerone). I supercervelloni dell’antichità erano infatti bravissimi a memorizzare creando delle immagini bizzarre e divertenti che rimanevano ben impresse nella loro memoria.
Facciamo una prova?
Nostro marito (o nostra moglie) ci chiede di comprare pane, latte e riso prima di rincasare…Compito arduo se non ho carta e penna a portata di mano, vero?
Un buon modo per memorizzare questo breve elenco potrebbe essere il seguente: mentre entro in macchina per tornare a casa immagino di trovarla piena di fragranti rosette appena sfornate, provo ad addentarle e vengo travolto da una cascata di latte e riso. Ovviamente nell’immaginare questa scena siate convincenti: riempitela di dettagli (il profumo del pane, il sapore del latte, la consistenza del riso) ed il ricordo è garantito!
La premessa su cui si fonda questo metodo è che la memoria si basi fondamentalmente sulle IMMAGINI. Se riesco a convertire i suoni in corrispondenti “film” mentali attiverò in men che non si dica la memoria a lungo termine, ma quel che conta di più è che tutto ciò sarà semplice e divertente!
Tuttavia se sentite che anche questo suggerimento non dovesse essere sufficiente vi consiglio vivamente di seguire uno dei nostri seminari specifici che insegnano a memorizzare, a leggere più rapidamente e a correggere la tendenza alla distrazione. In poche ore di lezione sarete in grado di leggere rapidamente e memorizzare informazioni di qualsiasi tipo!
Venite a seguire la nostra cena a base di Memoria e Lettura Veloce il 18 Novembre 2010 alle ore 20 presso il Gran Caffè La Caffettiera in via Filangieri 4, a Napoli
Foto in alto: austinevan https://www.flickr.com/photos/austinevan/
5 modi per fallire nella vita e negli affari
Ci sono tanti motivi per cui si verifica un fallimento. Certamente possono esserci anche molte cause ambientali. Quando le cose vanno male, è bene però concentrarsi su quello che dipende da noi, il resto risulterebbe tempo perso. Più proficuo invece analizzare quali possono essere i nostri difetti o le cose che dipendono strettamente da noi, per cambiarle.
Vediamo di fare insieme un elenco dei principali fattori che conducono al fallimento.
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ritengo interessante il vs sito vorrei visionare il materiale dawnload
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