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Aumentare l’autostima: un paio di consigli pratici
Vuoi aumentare la tua autostima? Ti piacerebbe fin da subito capire cosa fare per stimarti di piu’?
Allora seguimi con attenzione perché ti fornirò dei consigli pratici che puoi applicare fin da subito per migliorare.
Su internet trovi decine e decine di siti che “vendono” l’idea che l’autostima sia qualcosa dentro di te tipo un contenitore e che più è pieno e più sei pronto a compiere chissà quali intrepide azioni ma non è così. Esistono migliaia di definizioni di autostima, a me piace definirla così: l’immagine che ognuno ha di sé. Semplice e concisa.
Se ognuno ha un idea di se stesso allora il potere per migliorare ce l’ha già. Deve solo tirarlo fuori. Quindi è l’insieme delle credenze che tu hai di te e puoi cambiarle. 😉
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Ecco come generare contatti usando LinkedIn
Come generare contatti usando LinkedIn?
In questi ultimi anni, LinkedIn è cresciuto fino a raggiungere e superare la quota di 100 milioni di utenti iscritti in tutto il mondo mondo. Anche in Italia sta crescendo a ritmi sempre più incalzanti ma non tutti i suoi utenti lo usano in maniera corretta.
Ma non tutti usano Linkedin in modo corretto sfruttandone tutte le sue reali potenzialità. In tanti considerano la piattaforma come un semplice sito dove inserire il proprio curriculum vitae aspettando che qualcuno li noti. Ma LinkedIn è ben altro! LinkedIn è una piattaforma straordinaria per generare contatti a carattere professionale, trovare clienti, fornitori e partner.
In questo articolo sul mio nuovo Blog interamente dedicato al Self marketing e dal nome “LinkedIn -Marketing” parlo proprio di questo e presento 4 semplici modi per promuoversi e generare contatti su questa piattaforma.
Mi piacerebbe sapere la tua opinione sullo strumento e sulle risorse gratuite che condivido on line . Ecco il link all’articolo
Come generare contatti usando LinkedIn.
https://www.linkedin-marketing.it/blog/senza-categoria/come-generare-contatti-usando-linkedin/
Copywriting: 3 Pilastri dello storytelling management
Conosci l’importanza dello storytelling per promuovere e posizionare nel mercato nuovi prodotti o idee?
Negli Stati Uniti e in gran parte dell’Europa lo storytelling è grandemente sviluppato.
Quanto conta una buona storia per il tuo copywriting e qual è il suo scopo?
Sai che le persone provano diffidenza verso la pubblicità, ma adorano le storie?
Voglio rivelarti una grande verità: niente può mettere la quinta marcia al tuo copywriting ed al tuo marketing in generale più di un ottimo lavoro di storytelling.
Noi esseri umani siamo attratti in modo irresistibile dalle storie. Se una storia ha quel giusto inizio, quel giusto piglio, una volta che hai cominciato a leggerla sarà impossibile smettere o lasciare a metà la lettura.
Ecco perché il tuo prodotto non può non avere una storia!
È fondamentale che tu trovi la tua storia, la storia di te collegata al tuo prodotto, alla sua scoperta. Descrivi te stesso in rapporto al tuo prodotto: che cos’era per te quel determinato problema prima che tu stesso lo risolvessi e ne scoprissi la soluzione? (altro…)
Come trasformare la negatività in creatività
Sappiamo da molta letteratura e anche dalle nostre esperienze di vita che è bene evitare gli stati d’animo negativi, per esempio la malinconia, la tristezza, il senso di inadeguatezza e la rabbia.
Siamo abituati a temere e ad allontanare questo tipo di emozioni e dopotutto questo è un buon consiglio. Nessuno si augura di permanere in questo tipo di stati d’animo, perché spiacevoli e capaci di tenerci lontani dalle gioie piccole e grandi della vita. Quello che però voglio dirti, in questa occasione, è che ci sono delle ragioni scientifiche che inducono a riconsiderare le possibilità creative di tali emozioni.
In pratica, queste dinamiche negative del nostro essere possono stimolare alcune aree del cervello che hanno a che fare con la creatività, il problem solving e l’attenzione prolungata verso la soluzione di un problema. Insomma queste emozioni, insieme ai nostri talenti, possono far scattare soluzioni creative che risolvono lo stato negativo.
Chi è sempre in ottima forma emotiva tende ad un flusso più libero dei pensieri mentre chi è alle prese con frustrazioni di vario tipo è probabile che concentri le sue energie per superarle.
Gli studi di vari psicologi americani dimostrano che anche gli umori positivi ottengono risultati nell’ambito del problem solving ma che i risultati degli umori negativi siano capaci di andare maggiormente in profondità. Più precisamente gli stati positivi ed energici producono un pensiero largo ma poco profondo mentre quelli negativi producono visioni più ristrette ma anche più profonde.
Gli studiosi affermano che è probabile che il cattivo umore sia maggiormente collegato all’introspezione e quindi di conseguenza alla creatività.
Nessuno vuole suggeriti con questi studi che è meglio essere depressi o arrabbiati. Il punto è che in queste occasioni bisognerebbe evitare di essere passivi e scegliere un’attività che stimoli la creazione di idee, per esempio la scrittura, il lavoro di approfondimento e anche l’esercizio.
E’ questa allora la chiave del successo, non lasciare che rabbia, tristezza e frustrazione ci inghiottano in un vortice di passività e di autocommiserazione. Andare invece esattamente nella direzione opposta quella dell’auto espressione e della creatività: trovare soluzioni profonde partendo proprio dal punto in cui si è. Per esempio, cominciare mettendo per iscritto lo stato motivo nel quale si è immersi, descrivere l’angoscia e poi viaggiare verso la ricerca di soluzioni e possibili strade da seguire.
Proviamo adesso a fare una lista dei passaggi necessari a uscire dai momenti di crisi.
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ritengo interessante il vs sito vorrei visionare il materiale dawnload
Ciao Mary
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