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Personal Branding: 3 passi forndamentali per essere efficaci
Quello che segue è un guest post di Alessandro Bartolocci, collega FORMATORE esperto nello sviluppo di Abilità Trasversali Blogger Alessandro si definisce un professionista che “Aiuta individui e organizzazione a trovare le migliori soluzioni per il loro sviluppo professionale”. In questo articolo Alessandro ci parla di “Personal Branding”. Buona lettura!
Il personal branding è uno degli argomenti più in voga negli ultimi tempi.
Forse consapevoli che nessuno, se non noi stessi, può pensare al nostro futuro professionale, forse sempre più coscienti di avere la necessità di crearsi una propria identità professionale, molti di noi stanno applicando a se stessi concetti che un tempo riguardavano solo ed esclusivamente il marketing dei prodotti.
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I quadranti del cashflow – recensione
Hai mai pensato che ricchezza e serenità economica dipendano da una specifica educazione alla gestione dei flussi di denaro?
Per Robert Kiyosaki, imprenditore e formatore di successo, autore di bestseller come Padre ricco, padre povero e appunto I quadranti del cashflow, i problemi di soldi delle persone dipendono principalmente dal fatto di non essere mai state istruite adeguatamente nella gestione dei flussi di denaro.
Questa ignoranza è aggravata dai riflessi psicologici legati alla gestione del denaro: è dura essere razionali nei confronti di qualcosa che controlliamo poco ma che è fondamentale per sopravvivere. Di conseguenza la paura predomina sulla logica e ci porta a ignorare il reale andamento del flusso di denaro.
I quadranti del cashflow è un libro controverso: gli errori tipografici e la pubblicità al network marketing lo rendono alle volte difficile da leggere; in molti lamentano una certa scarsità di consigli pratici, tuttavia è un libro affascinante, istruttivo e stimolante.
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Ce l’ho sulla punta della lingua…
Eppure fino a 5 minuti fa me lo ricordavo!
Aspetta, com’è che si chiama quello lì?
La lista dei brutti scherzi che ci gioca la memoria è davvero infinita, eppure a chi non è capitato di trovarsi in almeno una di queste imbarazzanti situazioni nella vita?
Presi dalle troppe cose da fare, dal ritmo frenetico della vita quotidiana e dai mille impegni sembra a volte che ci sfuggano dalla mente anche le cose più ovvie e che abbiamo sempre ricordato.
Da non sottovalutare inoltre la “comodità” di poter annotare tutto su cellulari, palmari, agende elettroniche e chi più ne ha più ne metta!
Attenzione! E’davvero un’arma a doppio taglio! Se infatti da un lato la tecnologia ci permette di avere a disposizione un’enorme massa di memoria “virtuale”, d’altro canto il messaggio sottile, che si insinua subdolo e strisciante nella nostra mente è “Devi scrivertelo sul cellulare, altrimenti finirai col dimenticartene!”. E’ un cane che si morde la coda: più uso supporti esterni, meno ricordo spontaneamente e meno ricordo spontaneamente, più mi verrà voglia di scrivere tutto!
La memoria funziona esattamente come un muscolo, è efficiente quando allenata, perde colpi quando non la usiamo.
E allora qual è il rimedio?
Il primo semplice (ma non scontato) è quello di iniziare gradualmente a bandire le “stampelle” elettroniche (sì, avete capito bene: stampelle! Cosa me ne faccio se ho le gambe perfettamente funzionanti? Di certo se continuo ad utilizzarle dopo un pò i miei muscoli cominceranno ad afflosciarsi).
Iniziamo dalle piccole cose: a meno che non si tratti di informazioni davvero importanti iniziamo a prendere l’abitudine di annotare le informazioni mentalmente nel nostro cervello. Noteremo che dopo un pò il compito diventerà spontaneo e naturale.
Se tuttavia questo non dovesse bastare, possono venirci in aiuto i suggerimenti degli antichi artisti della memoria (tra cui anche Cicerone). I supercervelloni dell’antichità erano infatti bravissimi a memorizzare creando delle immagini bizzarre e divertenti che rimanevano ben impresse nella loro memoria.
Facciamo una prova?
Nostro marito (o nostra moglie) ci chiede di comprare pane, latte e riso prima di rincasare…Compito arduo se non ho carta e penna a portata di mano, vero?
Un buon modo per memorizzare questo breve elenco potrebbe essere il seguente: mentre entro in macchina per tornare a casa immagino di trovarla piena di fragranti rosette appena sfornate, provo ad addentarle e vengo travolto da una cascata di latte e riso. Ovviamente nell’immaginare questa scena siate convincenti: riempitela di dettagli (il profumo del pane, il sapore del latte, la consistenza del riso) ed il ricordo è garantito!
La premessa su cui si fonda questo metodo è che la memoria si basi fondamentalmente sulle IMMAGINI. Se riesco a convertire i suoni in corrispondenti “film” mentali attiverò in men che non si dica la memoria a lungo termine, ma quel che conta di più è che tutto ciò sarà semplice e divertente!
Tuttavia se sentite che anche questo suggerimento non dovesse essere sufficiente vi consiglio vivamente di seguire uno dei nostri seminari specifici che insegnano a memorizzare, a leggere più rapidamente e a correggere la tendenza alla distrazione. In poche ore di lezione sarete in grado di leggere rapidamente e memorizzare informazioni di qualsiasi tipo!
Venite a seguire la nostra cena a base di Memoria e Lettura Veloce il 18 Novembre 2010 alle ore 20 presso il Gran Caffè La Caffettiera in via Filangieri 4, a Napoli
Foto in alto: austinevan https://www.flickr.com/photos/austinevan/
Buon rientro Luciano! 🙂
Fantastiche le foto… ora mi ascolto questo mp3!
1abbraccio a te e tutti!
Josè
Ben rientrato Luciano,
Come sai ti seguo da un pò…questo viaggio è anche un mio sogno che realizzerò ben presto (coast to coast in auto partenza da New York). Attendo gli altri podcast… il primo è stato interessante e condivido pienamente quello che pensi…a presto
Paolo Travagnin
Ciao Luciano,
ho ascoltato con grande piacere questo tuo podcast, che ho trovato molto interessante. Come al solito da te si può solo imparare.
Continua così…
Ciao a tutti.
Grande post molto utile.Bisogna essere diversi e trovare nuove strade.Mi rendo sempre più conto di questo fatto.Nel mio caso sono stato cosi’ fin da piccolo.Sono un contrarian,anche se non in borsa ovviamente.
Juri.