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Cogito Ergo Brand, i consigli dei filosofi per il tuo marketing
Hai mai pensato di accostare uno dei concetti cardini del marketing come il branding alla filosofia occidentale?
C’è chi lo ha fatto: Thom Braun, autore del testo Cogito Ergo Brand. In questo testo Braun compie un vero e proprio excursus storico e filosofico sul tema del “branding”.
Il testo è lontano anni luce da una tradizionale lettura filosofica: il manuale si rivolge proprio a tutti gli interessati ad approfondire in materia di marketing.
Sapevi che le teorie filosofiche del passato possono guidarti oggi nella tua attività, nella tua impresa e, perché no, nel tuo progetto?
Le origini del branding: la filosofia greca antica
Eraclito: la mutevolezza del brand
Eraclito è uno dei tanti filosofi che ritroviamo all’interno di questo testo. Eraclito è il filosofo del “Panta Rei” del “Tutto scorre”: con lo scorrere ci indica qualcosa che muta, che è destinata a scomparire con il passare del tempo.
Il “Panta Rei è un ottima rappresentazione della mutevolezza a cui è soggetto il branding. Chi è il soggetto del cambiamento a cui ci riferiamo se non il mercato? Il mercato è in continuo divenire.
Socrate: la ricerca del vero
Socrate è uno dei tre grandi filosofi della storia della filosofia antica è il fondatore della “Maieutica” l’arte di partorire la verità.
Si per Socrate la cosa più importante era quella di cercare la verità.
Socrate non ha mai scritto nulla: il filosofo trasmetteva le sue conoscenze oralmente, in incontri che Braun paragona a veri e propri workshop aziendali e che considera un ottimo metodo per sviluppare il brainstorming.
Platone: idee e cose
Il filosofo greco distingue due diversi ordini di realtà, il primo è il mondo sensibile fatto di cose mutevoli e imperfette, il secondo è il mondo intellegibile fatto di idee perfette e immutabili.
Le cose sensibili sono copie imperfette delle idee, per Platone le idee sono valori verso i quali la realtà deve tendere finalisticamente.
Come Platone distingue due ordini di realtà anche il brand possiede due diversi livelli uno superficiale che appartiene alla realtà e uno immutabile che invece è l’aspetto del brand.
Aristotele: principi del brand
Aristotele definisce il mondo dell’esperienza l’unico mondo possibile.
Ecco a te alcuni principi aristotelici che possono aiutarti a capire come funziona un brand:
Materia : Di che cosa è fatto un brand?
Efficienza: Chi produce o propone il brand?
Forma: Cosa da al brand al forma tramite la quale si può identificare un brand?
Fine: Per quale motivo esiste il brand?
Cogito Ergo Sum o Cogito Ergo Brand?
Cartesio con Cogito Ergo Sum, frase latina che tradotta significa “Penso dunque Sono” vuole dimostrare che l’uomo esiste attraverso la messa in discussione della realtà e di se stesso. Cartesio è il filosofo del dubbio, l’uomo deve giungere alla certezza di essere cosa pensante (res cognitans) senza mai lasciarsi attrarre dalle fale realtà (res extensa). Braun applica la teoria filosofica cartesiana al brand. Come ti starai chiedendo?
Mente e Brand
Sorprendendoci dicendoci che il brand esiste solo nella nostra mente. Che cos’è il brand? Un pensiero.
Tu marketer cosa puoi fare per promuovere il tuo brand? E’ fondamentale capire ciò che la gente pensa, solo quando avrai capito ciò che la gente desidera ciò che la gente pensa che potrai sviluppare il tuo marchio.
Credi anche tu che Cartesio sia stato l’iniziatore dell’analisi del mercato incentrata sui consumatori? Due sono i pensieri contrastanti, il primo è lo storico “Dualismo Cartesiano” per il quale anima e corpo sono separate, il secondo è la negazione del dualismo stesso attraverso Spinoza che non accetta la divisione tra anima e corpo. Cosa indichiamo con separazione tra pensiero e materia nel branding?
Quando pensiamo al brand, il pensiero indica l’idea del brand che il consumatore costruisce mentre con materia indichiamo ciò che realmente il brand è.
Tra realtà e finzione
Con Leibniz riflettiamo su ciò che è vero e su ciò che non lo è.
Braun applica questa opposizione alla filosofia del brand, è necessario separare sempre ciò che vorremmo che il consumatore pensasse del brand e ciò che il brand è in realtà.
Per poter compiere una corretta analisi del brand bisogna quindi lavorare proprio su cosa vorremmo realizzare, cosa vogliamo che il brand diventi?
Tra coscienza ed esperienza
La riflessione empiristica trova la sua realizzazione attraverso Locke, per il filosofo inglese tutto ciò che conosciamo passa attraverso la coscienza. La nostra coscienza è composta dalle varie informazioni che recepiamo dal mondo esterno, questo è rintracciabile nel brand, tutto ciò che un consumatore sa di un brand deriva dall’esperienza che ha avuto con esso.
Il brand tra ragione e sentimento
E’ possibile associare il brand al sentimento? O alla ragione? Rousseau mette al centro della riflessione sul branding i sentimenti. Il brand va percepito con il cuore e non con la ragione. Il brand dovrebbe secondo il filosofo stesso conformare le persone ad un determinato comportamento e colpire al cuore di essi.
L’atteggiamento giusto per approcciarsi al brand
Dal filosofo austriaco Popper, l’autore acquisisce il tipo di approccio critico nei confronti del marketing e di conseguenza del branding. L’essere critici nei confronti del brand aiuta a migliorare il brand stesso.
Conclusioni
Il testo di riferimento analizza in maniera molto dettagliata la filosofia del branding.
E’ un vero e proprio manuale di guida per tutti i marketer curiosi di capire come si può sviluppare al meglio il proprio brand.
Un interessante lettura del cambiamento del mercato e del marketing stesso, in un’innovativa reinterpretazione filosofica delle teorie del passato che ritroviamo ancora oggi utili per la realizzazione del proprio progetto.
Punti di forza:
La scrittura molto fluida e il linguaggio semplice permettono una chiara comprensione degli argomenti storici e filosofici trattati. Il punto di vista scelto per l’analisi del mercato è originale e innovativo.
Punti di debolezza:
Le numerose teorie filosofiche presenti possono indurre il lettore a non concentrarsi sull’obiettivo principale del testo, cioè quello di aiutare a sviluppare al meglio il proprio brand. La scarsità di esempi pratici non fornisce al lettore un metodo efficace per applicare le teorie espresse.
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SummaryReviewer Cogito Ergo Brand - recensione Review Date 2016-08-18Reviewed Item Cogito Ergo Brand, i consigli dei filosofi per il tuo marketingAuthor Rating 3
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Con la bella stagione si sa, cresce la voglia di vacanza e se la maggior parte dei viaggiatori sceglie un soggiorno fuori porta all’insegna del relax o del divertimento. Dato il particolare momento economico però, c’è chi sceglie di risparmiare standosene direttamente a casa e chi, invece, stabilisce di fare della propria vacanza un investimento. Come? Ebbene, a dispetto della crisi, sappiate sono sempre più numerosi coloro che fanno le valigie per iscriversi in prestigiose scuole che offrono corsi di lingue all’estero.
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Secondo l’università di Berkeley lo stress cronico comporta cambiamenti cronici nella struttura celebrale. Lo studio mostra che lo stress induce inizialmente la creazione di nuove cellule responsabili del buon funzionamento della memoria, solo se lo stress si manifesta in maniera discontinua. (altro…)
Sono laureata in Lettere moderne con indirizzo giornalistico; ho quasi 24 anni, una discreta conoscenza dell'inglese, un pò di francese e ho un master triennale in counseling psico-sociale e di comunità. Sono interessata alle attività che proponete. Mi piacerebbe poter collaborare con voi al termine del mio attuale stage all'ufficio-stampa del teatro S. Carlo, che si concluderà tra pochi giorni. Distinti saluti.
E' vero, quando dico che faccio il formatore molti capiscono "informatore farmaceutico".
Immaginate che non esiste neanche un codice Ateco all'Agenzia delle Entrate come Formatore!!
Comunque secondo me, che sono un ragazzo molto pratico e poco "psicologo"…formatore è semplicemente colui che riesce a trasmettere competenze mettendo al centro il ruolo di ogni discente, ovviamente facendogli passare una giornata divertente imparando cose apparentemente noiose!! Il successo è dovuto al mix tra competenza, simpatia, sensibilità e integrità morale!!!
buongiorno, di che tipo di requisiti legali dev'essere in possesso una persona per poter praticare la professione come "formatore" laura anche ??? o diplomi o autorizzazioni per poter praticare ?? . sta solo all'individuo saper praticare e sentirsi pronto dopo aver sostenuto corsi di pnl ecc..o non necessariamente ?
Gentile Uberto
La Professione del formatore non è ancora una professione riconosciuta e codificata dall’operatore pubblico! Per fortuna
Non occorre un titolo di studio particolare. Certo la Laurea può aiutare ma non è un requisito necessario ne sufficiente .
Se sei realmente bravo puoi cominciare a provare proponendoti al mercato. Sarà poi il mercato a premiarti o meno per i risultati che riuscirai a portare
io sarei molto interessata a intraprendere questa nuova strada, mi è sempre piaciuta come figura ma non sono mai riuscita a frequentare nessun corso. a tal proposito volevo avere delle informazioni a riguardo cioè ci sono corsi per diventare formatori, io sono una psicologa ma mi piacerebbe scoprire anche questo mondo. ringrazio antipatamente per la risposta.
Buona sera Nuviana
Innanzitutto congratulazioni per aver scelto di entrare nel mondo della formazione professionale e di intraprendere la carriera di formatrice.
In questo articolo sul mio blog ho parlato tanto di come si diventa formatore e di quali siano i percorsi migliori. Leggilo troverai tutte le risposte : https://www.professioneformatore.it/come-si-diventa-formatore/
A presto
luciano cassese
Buongiorno…io ho conseguito la laureata triennale Scienze dei Beni Culturali e la magistrale in storia dell’arte. Sono 4 anni che lavoro presso un ente di formazione professionale. ..mi occupo della gestione dei corsi..di tutoraggio e monitaraggio delle attività svolte in classe. Vorrei intraprendere la carriera di formatore…scoprire nuove realtà…mi piacerebbe ricevere quotidianamente la vostra new letter cn articoli correlati.
Buon giorno Maddalena
L’ho iscritta alla nostra newsletter settimanale come da sua richiesta
Finalmente la condivisione di un ruolo che 15 anni fa con la laurea in scienze della formazione sembrava un extraterrestre!
finalmente si parla della figura del formatore
Siete dei grandi
mi è piaciuto