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Quando ti dicono : Costa troppo!
Chi conosce il mondo del lavoro, dell’azienda e della libera professione deve confrontarsi molte volte con l’obiezione che riguarda il prezzo del prodotto o servizio offerto. “Sei Troppo Caro” oppure “Costa troppo”
Quante volte ti sei sentito dire “sei troppo caro” o che la concorrenza ha delle offerte migliori delle tue?
Bene, voglio dirti che è una situazione sicuramente spiacevole! Ridurre il prezzo molto spesso vuol dire ridurre i profitti, la marginalità o la qualità del proprio prodotto o servizio.
La maggior parte delle volte l’obiezione riguardo al prezzo nasconde qualcosa di diverso. Molto più spesso, chi cerca di contrattare il prezzo lo fa perché ha una bassa considerazione del valore reale di ciò che tu stai vendendo.
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Stress: tecniche di ASMR per combatterlo
E tu hai mai provato tecniche di ASMR quando sei sotto stress?
Sai che il cervello umano è predisposto per creare facilmente nell’organismo degli stati di accelerazione sotto stress?
Ad esempio, a partire come in quei momenti in cui c’è bisogno di scappare da un pericolo, il cervello cerca di organizzare velocemente un tentativo di fuga, mettendo in atto tutte le risorse disponibili in quel momento, ecco come anche lo stress rientra nei meccanismi di sopravvivenza della specie.
Per fortuna non capita tutti i giorni di dover scappare da un leone, questo però significa che nei tempi moderni la funzione dello stress è cambiata ed è molto meno produttiva e di gran lunga molto più controproducente, facendo perdere di vista gli obiettivi.
Le stesse risorse che in passato ti hanno tenuto lontano dalle belve che ti volevano sbranare, sono quelle che oggi ti fanno sentire inadeguato e stressato rispetto all’ambiente, visto che manca di solito, oggi, un’animale che ti stia per aggredire.
Cosa succede quando ti senti stressato? (altro…)
10 domande che dovresti porti sul tuo posto di lavoro
Come va con il tuo lavoro?
Come ti senti nel tuo attuale “posto di lavoro”? Bene? È davvero quello che volevi fare ? Ti senti abbastanza realizzato?
Potrebbe sembrare strano che in un periodo come quello in cui viviamo caratterizzato da una crisi economica dalle dimensioni inaspettate parlare realizzazione professionale.
Qualcuno potrebbe obiettare “già e tanto che ho un lavoro posso mica fare lo schizzinoso?”
Come ho scritto anche nel mio Libro : “Lavoro trovarlo e cambiarlo anche con questa crisi“, è importante per il nostro successo professionale, sviluppare la capacità di scegliere un percorso professionale. È una verità del tutto contro intuitiva! Ma è una cosa davvero concreta. Solo facendo un lavoro che si è scelto maturiamo maggiori possibilità di emergere e distinguerai dalla massa. Viceversa se facciamo un lavoro solo per “sbarcare il lunario” sono alte le nostre possibilità di fallire!
Non sempre tuttavia il posto di lavoro che ci ritroviamo a ricoprire è stato scelto in maniera consapevole. Anzi! Alle volte è il risultato di indicazioni e suggerimenti di altri.
Come scrivo spesso nei miei articoli e come dico sempre in aula, noi uomini e donne ci muoviamo solo in due direzioni: “verso” e “via da”. Se la scelta del tuo lavoro è caratterizzata da un pensiero di fuga da una situazione spiacevole, come quando ti dici: “non voglio essere più uno sfigato disoccupato”, non farai altro che cercare alla rinfusa un qualunque tipo lavoro e accetterai qualsiasi cosa! Penserai: “Faccio tutto pur di non fare quello che facevo prima! Il disoccupato”. Ma, in questo modo ti ritroverai ad accettare lavori insoddisfacenti che, anche se a prima vista ti sembreranno una buona soluzione alla situazione di dolore che stai provando (lo status di sfigato disoccupato), da lì a breve, queste si trasformeranno in nuove situazioni di disagio. Ed ecco che ti renderai conto che: l’ambiente di lavoro non è quello che fa per te, il lavoro non è proprio quello che sai fare tu, i colleghi sono troppo differenti da te, la paga non è buona, le ore di lavoro sono troppe, il contratto non è quello che avresti sperato, le prospettive di carriera sono misere, e così via. Diversamente, quando ti muovi verso un obiettivo, verso un tuo ardente desiderio, tutte le tue azioni sono indirizzate. La tua attenzione è più orientata, e sarai portato in maniera del tutto inconsapevole a cercare le opportunità più in linea con le tue esigenze. La tua ricerca di lavoro si fermerà solo quando troverai quello che fa per te.
A questo punto ti vorrei proporre una batteria di 10 domande per effettuare una verifica sincera del tuo lavoro!
Prenditi un momento per fare una verifica realistica. Poniti queste domande e verifica quante risposte affermative riesci a dare.
1. Ne vale davvero la pena ( di fare quello che faccio)?
In altre parole : il mio lavoro fa davvero fa la differenza per le persone ? Riesco a dare un aiuto concreto alle persone con le quali interagisco? Sto aggiungendo qualcosa di valore al mondo ?
Ognuno di noi ha dentro di se la nozione del valore! Ognuno di noi inconsciamente o anche consapevolmente in cuor suo vuole fare qualcosa che sia di aiuto agli altri, qualcosa che rimanga, qualcosa che abbia un senso!
Ogni lavoro ha in una qualche misura un utilità sociale . Ed è importante che noi ne siamo consapevoli. Io ho scelto la formazione come mestiere perchè l’impatto (il valore ) che si da al mondo è particolarmente esplicito. Fare qualcosa di utile nel lavoro ci fa sentire utili e può colmare lacune in altre aree personali e psicologiche della nostra vita. Quando facciamo qualcosa che percepiamo come utile ci sentiamo più motivati e siamo più attivi, più propositivi più collaborativi.
2.Il mio lavoro mi gratifica?
Siamo tutti un po bambini! Ognuno di noi ha bisogno di ricevere gratificazioni da quello che fa! A tutti noi piace sentirci dire che abbiamo fatto un buon lavoro. E questo è ancora più soddisfacente quando i riesce ad ottenere un passaparola positivo sul nostro operato.
Riesci ad aver un buon passaparola da quello che fai?
3. Sto imparando qualcosa?
Se stai ancora crescendo e imparando qualcosa nel tuo lavoro allora vuol dire che stai investendo il tuo tempo. Ma se hai finito di imparare, e ripeti perennemente sempre le stesse esperienze allora forse è arrivato il tempo di cambiare.
4. Questo lavoro mi sta portando dove voglio arrivare?
Questa esperienza ti sta preparando in modo utile per qualche altra cosa tu voglia fare?
Ogni esperienza di lavoro può essere un’occasione per aggiungere qualche tassello in più al nostro percorso professionale oppure può rappresentare una deviazione nel percorso verso i nostri obiettivi.
5.Sono ben pagato? Chiediti se nel tuo attuale “posto di lavoro” ad una verifica obiettiva dei compiti responsabilità e azioni e il tuo contributo è equamente ricompensato .
6 Vado d’accordo con il mio capo?
Un capo difficile può rendere il tuo tempo di lavoro una esperienza miserabile. Se a questa domanda rispondi “no” forse è il caso di cominciare seriamente a valutare i motivi per i quali persiste questa situazione.
7. Vado d’accordo con i miei colleghi?
Un buon ambiente socievole e colleghi amichevoli possono far superare molti ostacoli e problemi sul lavoro. Inoltre se persiste una situazione di disaccordo con i tuoi colleghi questo potrebbe essere solo il segnale di un altro tipo di disagio e che non riesci ad integrarti nella cultura e nei valori predominanti dell’organizzazione con nella quale inserito. In altre parole potrebbe significare che non ti senti al tuo posto, non sei al tuo posto.
8. Sono autorizzato ad essere creativo e faccio le cose a modo mio?
Questo elemento per alcune persone è un fatto molto importante. Per te quanto è importante avere autonomia?
Considera comunque che a livelli di autonomia crescete corrispondono livelli di responsabilità crescenti.
9. Il mio equilibrio vita/ lavoro è abbastanza accettabile ?
A Molte persone piacerebbe avere molto tempo a disposizione da poter trascorrere con i propri familiari. Nella maggior parte dei casi tuttavia, il lavoro è molto impegnativo così tutti accettiamo una qualche forma di equilibrio. Sei soddisfatto del livello di dell’equilibrio che sei riuscito a costruire?
10. Il mio ruolo professionale è abbastanza prestigioso?
Questo ultimo elemento per molti è del tutto irrilevante mentre per altri ha un grande significato. Ma la domanda alla quale dovresti rispondere è questa: ti senti orgoglioso quando dici alla gente dove lavori e cosa fai?
Che risultato hai ottenuto ?
Ora prima di passare alle consclusioni dai un voto di importanza ad ogni domanda. Dai una quotazione.
In linea generale Più risposte affermative dai a queste domande meglio è! Se dai 10 risposte affermative su 10 domande vuol dire che il lavoro che svolgi ti calza davvero a pennello!
Qualora volessi utilizzare queste domande come un questionario di valutazione della tua situazione lavorativa in generale dovresti dare un voto ponderato ad ognuna di queste domande.
In altre parole comincia a dare un valore ad ognuna di queste domande. Quanto è importante per te ogni singola parametro presentato in ogni domanda?. Ti faccio un esempio: se per te è fondamentale il “ruolo” e l’impatto sociale del tuo lavoro, il voto che dai al ruolo sociale avrà un impatto minore nella valutazione complessiva.
Solo dopo aver stabilito i valori procedi con il conteggio delle risposte positive e di quelle negative. Bene se nelle domande che rappresentano elementi che giudichi fondamentali hai dato pochi “si” e molti “no” allora è davvero il momento di cambiare! Anche se c’è la crisi!
Lingue straniere 3X: un nuovo metodo per l’apprendimento veloce
Anche per te rappresenta un ostacolo conoscere solo l’italiano impedendoti così di viaggiare all’estero?
Hai bisogno di trasferirti in Australia per lavoro e non conosci l’inglese?
Credi di avere perso più di un’occasione solo perché non conosci una lingua straniera?
Enrico Sigurtà ti propone una sua visione del problema attraverso il suo libro, Lingue straniere 3X . Si tratta di un vero e proprio viaggio nell’apprendimento di una nuova lingua attraverso l’esperienza dell’autore.
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Sono laureata in Lettere moderne con indirizzo giornalistico; ho quasi 24 anni, una discreta conoscenza dell'inglese, un pò di francese e ho un master triennale in counseling psico-sociale e di comunità. Sono interessata alle attività che proponete. Mi piacerebbe poter collaborare con voi al termine del mio attuale stage all'ufficio-stampa del teatro S. Carlo, che si concluderà tra pochi giorni. Distinti saluti.
E' vero, quando dico che faccio il formatore molti capiscono "informatore farmaceutico".
Immaginate che non esiste neanche un codice Ateco all'Agenzia delle Entrate come Formatore!!
Comunque secondo me, che sono un ragazzo molto pratico e poco "psicologo"…formatore è semplicemente colui che riesce a trasmettere competenze mettendo al centro il ruolo di ogni discente, ovviamente facendogli passare una giornata divertente imparando cose apparentemente noiose!! Il successo è dovuto al mix tra competenza, simpatia, sensibilità e integrità morale!!!
buongiorno, di che tipo di requisiti legali dev'essere in possesso una persona per poter praticare la professione come "formatore" laura anche ??? o diplomi o autorizzazioni per poter praticare ?? . sta solo all'individuo saper praticare e sentirsi pronto dopo aver sostenuto corsi di pnl ecc..o non necessariamente ?
Gentile Uberto
La Professione del formatore non è ancora una professione riconosciuta e codificata dall’operatore pubblico! Per fortuna
Non occorre un titolo di studio particolare. Certo la Laurea può aiutare ma non è un requisito necessario ne sufficiente .
Se sei realmente bravo puoi cominciare a provare proponendoti al mercato. Sarà poi il mercato a premiarti o meno per i risultati che riuscirai a portare
io sarei molto interessata a intraprendere questa nuova strada, mi è sempre piaciuta come figura ma non sono mai riuscita a frequentare nessun corso. a tal proposito volevo avere delle informazioni a riguardo cioè ci sono corsi per diventare formatori, io sono una psicologa ma mi piacerebbe scoprire anche questo mondo. ringrazio antipatamente per la risposta.
Buona sera Nuviana
Innanzitutto congratulazioni per aver scelto di entrare nel mondo della formazione professionale e di intraprendere la carriera di formatrice.
In questo articolo sul mio blog ho parlato tanto di come si diventa formatore e di quali siano i percorsi migliori. Leggilo troverai tutte le risposte : https://www.professioneformatore.it/come-si-diventa-formatore/
A presto
luciano cassese
Buongiorno…io ho conseguito la laureata triennale Scienze dei Beni Culturali e la magistrale in storia dell’arte. Sono 4 anni che lavoro presso un ente di formazione professionale. ..mi occupo della gestione dei corsi..di tutoraggio e monitaraggio delle attività svolte in classe. Vorrei intraprendere la carriera di formatore…scoprire nuove realtà…mi piacerebbe ricevere quotidianamente la vostra new letter cn articoli correlati.
Buon giorno Maddalena
L’ho iscritta alla nostra newsletter settimanale come da sua richiesta
Finalmente la condivisione di un ruolo che 15 anni fa con la laurea in scienze della formazione sembrava un extraterrestre!
finalmente si parla della figura del formatore
Siete dei grandi
mi è piaciuto