Buttati! Ora o mai più, scopri come il web può renderti ricco e felice
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Se non sei già un nomade digitale, ti sarà senz’altro capitato di sognare di poter abbandonare il lavoro d’ufficio e riuscire a guadagnare viaggiando. Lavorare girando il mondo e gestire il proprio tempo in totale autonomia è quanto possono permettersi oggi molti professionisti del web. Giornalista freelance, web designer, photo editor, insegnante o interprete in rete, sono solo alcune delle professioni che possono essere svolte potendo cambiare a proprio piacimento la postazione di lavoro. Tra queste, una delle più invidiate è senza dubbio quella del travel blogger: non solo ha la possibilità di spostarsi ogni volta che ne ha voglia, ma è il viaggio stesso la risorsa principe del suo lavoro. Se anche tu vorresti diventare un blogger di viaggi, allora ti potranno interessare i consigli di Matthew, Ana Silva, Erin e Sankara, quattro tra i travel blogger più popolari in rete. (altro…)

10 domande che dovresti porti sul tuo posto di lavoro
Come va con il tuo lavoro? Come ti senti nel tuo attuale “posto di lavoro”? Bene? È davvero quello che volevi fare ? Ti senti abbastanza realizzato? Potrebbe sembrare strano che in un periodo come quello in cui viviamo caratterizzato da una crisi economica dalle dimensioni inaspettate parlare realizzazione professionale. Qualcuno potrebbe obiettare “già e tanto che ho un lavoro posso mica fare lo schizzinoso?” Come ho scritto anche nel mio Libro : “Lavoro trovarlo e cambiarlo anche con questa crisi“, è importante per il nostro successo professionale, sviluppare la capacità di scegliere un percorso professionale. È una verità del tutto contro intuitiva! Ma è una cosa davvero concreta. Solo facendo un lavoro che si è scelto maturiamo maggiori possibilità di emergere e distinguerai dalla massa. Viceversa se facciamo un lavoro solo per “sbarcare il lunario” sono alte le nostre possibilità di fallire! Non sempre tuttavia il posto di lavoro che ci ritroviamo a ricoprire è stato scelto in maniera consapevole. Anzi! Alle volte è il risultato di indicazioni e suggerimenti di altri. Come scrivo spesso nei miei articoli e come dico sempre in aula, noi uomini e donne ci muoviamo solo in due direzioni: “verso” e “via da”. Se la scelta del tuo lavoro è caratterizzata da un pensiero di fuga da una situazione spiacevole, come quando ti dici: “non voglio essere più uno sfigato disoccupato”, non farai altro che cercare alla rinfusa un qualunque tipo lavoro e accetterai qualsiasi cosa! Penserai: “Faccio tutto pur di non fare quello che facevo prima! Il disoccupato”. Ma, in questo modo ti ritroverai ad accettare lavori insoddisfacenti che, anche se a prima vista ti sembreranno una buona soluzione alla situazione di dolore che stai provando (lo status di sfigato disoccupato), da lì a breve, queste si trasformeranno in nuove situazioni di disagio. Ed ecco che ti renderai conto che: l’ambiente di lavoro non è quello che fa per te, il lavoro non è proprio quello che sai fare tu, i colleghi sono troppo differenti da te, la paga non è buona, le ore di lavoro sono troppe, il contratto non è quello che avresti sperato, le prospettive di carriera sono misere, e così via. Diversamente, quando ti muovi verso un obiettivo, verso un tuo ardente desiderio, tutte le tue azioni sono indirizzate. La tua attenzione è più orientata, e sarai portato in maniera del tutto inconsapevole a cercare le opportunità più in linea con le tue esigenze. La tua ricerca di lavoro si fermerà solo quando troverai quello che fa per te. A questo punto ti vorrei proporre una batteria di 10 domande per effettuare una verifica sincera del tuo lavoro! Prenditi un momento per fare una verifica realistica. Poniti queste domande e verifica quante risposte affermative riesci a dare. 1. Ne vale davvero la pena ( di fare quello che faccio)? In altre parole : il mio lavoro fa davvero fa la differenza per le persone ? Riesco a dare un aiuto concreto alle persone con le quali interagisco? Sto aggiungendo qualcosa di valore al mondo ? Ognuno di noi ha dentro di se la nozione del valore! Ognuno di noi inconsciamente o anche consapevolmente in cuor suo vuole fare qualcosa che sia di aiuto agli altri, qualcosa che rimanga, qualcosa che abbia un senso! Ogni lavoro ha in una qualche misura un utilità sociale . Ed è importante che noi ne siamo consapevoli. Io ho scelto la formazione come mestiere perchè l’impatto (il valore ) che si da al mondo è particolarmente esplicito. Fare qualcosa di utile nel lavoro ci fa sentire utili e può colmare lacune in altre aree personali e psicologiche della nostra vita. Quando facciamo qualcosa che percepiamo come utile ci sentiamo più motivati e siamo più attivi, più propositivi più collaborativi. 2.Il mio lavoro mi gratifica? Siamo tutti un po bambini! Ognuno di noi ha bisogno di ricevere gratificazioni da quello che fa! A tutti noi piace sentirci dire che abbiamo fatto un buon lavoro. E questo è ancora più soddisfacente quando i riesce ad ottenere un passaparola positivo sul nostro operato. Riesci ad aver un buon passaparola da quello che fai? 3. Sto imparando qualcosa? Se stai ancora crescendo e imparando qualcosa nel tuo lavoro allora vuol dire che stai investendo il tuo tempo. Ma se hai finito di imparare, e ripeti perennemente sempre le stesse esperienze allora forse è arrivato il tempo di cambiare. 4. Questo lavoro mi sta portando dove voglio arrivare? Questa esperienza ti sta preparando in modo utile per qualche altra cosa tu voglia fare? Ogni esperienza di lavoro può essere un’occasione per aggiungere qualche tassello in più al nostro percorso professionale oppure può rappresentare una deviazione nel percorso verso i nostri obiettivi. 5.Sono ben pagato? Chiediti se nel tuo attuale “posto di lavoro” ad una verifica obiettiva dei compiti responsabilità e azioni e il tuo contributo è equamente ricompensato . 6 Vado d’accordo con il mio capo? Un capo difficile può rendere il tuo tempo di lavoro una esperienza miserabile. Se a questa domanda rispondi “no” forse è il caso di cominciare seriamente a valutare i motivi per i quali persiste questa situazione. 7. Vado d’accordo con i miei colleghi? Un buon ambiente socievole e colleghi amichevoli possono far superare molti ostacoli e problemi sul lavoro. Inoltre se persiste una situazione di disaccordo con i tuoi colleghi questo potrebbe essere solo il segnale di un altro tipo di disagio e che non riesci ad integrarti nella cultura e nei valori predominanti dell’organizzazione con nella quale inserito. In altre parole potrebbe significare che non ti senti al tuo posto, non sei al tuo posto. 8. Sono autorizzato ad essere creativo e faccio le cose a modo mio? Questo elemento per alcune persone è un fatto molto importante. Per te quanto è importante avere autonomia? Considera comunque che a livelli di autonomia crescete corrispondono livelli di responsabilità crescenti. 9. Il mio equilibrio vita/ lavoro è abbastanza accettabile ? A Molte persone piacerebbe avere molto tempo a disposizione da poter trascorrere con i propri familiari. Nella maggior parte dei casi tuttavia, il lavoro è molto impegnativo così tutti accettiamo una qualche forma di equilibrio. Sei soddisfatto del livello di dell’equilibrio che sei riuscito a costruire? 10. Il mio ruolo professionale è abbastanza prestigioso? Questo ultimo elemento per molti è del tutto irrilevante mentre per altri ha un grande significato. Ma la domanda alla quale dovresti rispondere è questa: ti senti orgoglioso quando dici alla gente dove lavori e cosa fai? Che risultato hai ottenuto ? Ora prima di passare alle consclusioni dai un voto di importanza ad ogni domanda. Dai una quotazione. In linea generale Più risposte affermative dai a queste domande meglio è! Se dai 10 risposte affermative su 10 domande vuol dire che il lavoro che svolgi ti calza davvero a pennello! Qualora volessi utilizzare queste domande come un questionario di valutazione della tua situazione lavorativa in generale dovresti dare un voto ponderato ad ognuna di queste domande. In altre parole comincia a dare un valore ad ognuna di queste domande. Quanto è importante per te ogni singola parametro presentato in ogni domanda?. Ti faccio un esempio: se per te è fondamentale il “ruolo” e l’impatto sociale del tuo lavoro, il voto che dai al ruolo sociale avrà un impatto minore nella valutazione complessiva. Solo dopo aver stabilito i valori procedi con il conteggio delle risposte positive e di quelle negative. Bene se nelle domande che rappresentano elementi che giudichi fondamentali hai dato pochi “si” e molti “no” allora è davvero il momento di cambiare! Anche se c’è la crisi!

Manager: generare competenze o trasferire competenze?
Sono attratto dai molteplici spunti di formazione ed informazione che nel tempo ho avuto modo di acquisire in merito. Lavoro come area manager per una società finanziaria quindi i risultati che ci si attende da me sono prettamente numerici e con cadenza mensile. La pressione e la velocità sono davvero elevate. Gestisco anche un gruppo di dieci persone e devo riuscire a fare in modo che anche il team produca risultati in linea con le aspettative dell’azienda. (altro…)
E’ possibile inviare Lettere di presentazione su LinkedIn?
Che cosa hanno in comune i social network con la ricerca del lavoro ? che cosa hanno in comune Twitter, LinkedIn e Facebook con la tua ricerca del lavoro e le tue lettere di presentazione? Semplice ! Tutti e tre questi social network, allo stesso modo di una lettera di presentazione, possono aiutarti a creare il contatto iniziale per ottenere un colloquio di lavoro. Inoltre, la frequentazione di questi social network e l’utilizzo dei gruppi e dei metodi di ricerca interni, può farti venire a conoscenza di opportunità di lavoro prima che queste siano pubblicizzate e pubblicate con degli annunci su siti dedicati, che sono di solito a pagamento per le aziende. Anche in Italia si sta diffondendo sempre di più la pratica di cercare sui social network potenziali candidati, tra i propri contatti, prima di aprire una ricerca aperta a tutto il pubblico. Continua a Leggere l’articolo su Linkedin-marketing.it continua …E’ possibile inviare Lettere di presentazione su LinkedIn?.