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Quello che segue è un Guest post di Nicolò Corrente Web Marketer, blogger, copywriter e coach di Web marketing. In questo articolo parla di “Come fare blogging per aumentare la Brand Awareness aziendale” Buona lettura a tutti
«Hai visitato il mio blog?»
Questa è la domanda che dovresti rivolgere ogni volta che parli con una persona interessata al tuo brand personale, un potenziale cliente o partner, ovvero chiunque abbia un qualsiasi motivo personale o professionale per avvicinarsi al tuo blog.
Già amico mio, ma questa non è la domanda più importante. Il nocciolo della questione è “ il tuo blog svolge alla perfezione il compito per cui è nato?”
Scommetto che avrai letto centinaia di articoli, ebook, libri su come bloggare alla perfezione, ma quello che forse molti si dimenticano di dire, fra segreti, strategie, tools e widget vari, che una e solo una è la chiave per farti diventare un’autorità nel tuo business.
Qual è quindi la missione del tuo blog personale o aziendale? VENDERE.
Ok, ora non venirmi a dire, ma io non vendo prodotti fisici, e non ho un e-commerce, quindi a cosa vuoi che mi serva un blog?
Lascia che ti sveli il segreto dei segreti, la chiave del successo, il Santo Graal della realizzazione personale.
Sei pronto?
(altro…)
Gestione del tempo: rendere efficiente il proprio lavoro in 7 semplici passi
Il tema della gestione del tempo è fortemente correlato con l’efficienza. “Trovarsi con l’acqua alla gola” è il modo di dire che eviteremmo volentieri di pronunciare. Le nostre giornate sono colme di impegni, e ci sentiamo soffocati dal poco tempo a disposizione per portare a termine tutte le nostre attività. Tutto ciò può essere fonte di stress ed insoddisfazione.
Ecco 7 consigli su come implementare un corretto sistema di gestione del tempo utile ad evitare che ciò accada.
1 Eliminate le distrazioni
Siamo circondati da distrazioni di ogni genere che ci rubano tempo ed attenzione senza darci niente in cambio. Se vogliamo aumentare la nostra produttività non ci resta che:
Silenziare (o eventualmente) i telefoni quando si lavora, sempre se non aspetti una chiamata importante. Quando finisci una sessione di lavoro riaccenderai il telefonino e richiamerai chi ti ha cercato.
Niente social, chat ed e-mail. Se lavori al computer, lascia aperte solo le applicazioni e/o le pagine del browser utili per il tuo lavoro. E’ buona norma comunque lavorare scollegati
Se lavori in ufficio, prega i tuoi colleghi di non interromperti per il tempo necessario a svolgere una determinata attività, salvo emergenze.
2 Fermati e ricaricati
Non siamo degli automi che possono lavorare senza sosta. Abbiamo bisogno di ricaricare le batterie di tanto in tanto. Quando gli occhi incominciano ad appesantirsi, allora prendeti una pausa. Costringerti a lavorare senza sosta non è efficiente e porterà ad un ovvio calo delle prestazioni. E’ buona norma fermarsi e:
Uscire per una breve passeggiata, lasciandosi avvolgere dai raggi del sole (quando c’è).
Fare esercizio fisico, ad esempio degli squat (piegamenti sulle gambe) o push-up (Piegamenti sulle braccia) su una parete.
Se non sei osservato, potresti saltellate (di gioia). Nella migliore delle ipotesi ti sentirai immersi di energia positiva, nel peggiore dei casi ti sentirai stupido e riderai di te stesso! Questo ti farà produrre endorfine che ti ricaricheranno facilmente.
3 Definisci quale priorità hanno i tuoi impegni
Quando si è sommersi di cose da fare, è facile sentirsi sopraffatti e non sapere da dove incominciare. Prendi carta e penna e scrivi l’elenco delle cose che hai da fare. Ad ognuno di essi assegna un voto di priorità, da 1 a 5. Svolgi prima i compiti più difficili ed importanti, così da eliminare le più grandi fonti di stress ed ansia.
4 Suddividi il tuo obiettivo
Spezzettando il tuo obiettivo in piccoli passi settimanali e quotidiani, non ti sembrerà così difficile da raggiungere. Ogni obiettivo è solo un insieme di sotto-obiettivi più piccoli e raggiungibili in poco tempo.
Ti sorprenderai nel constare quanto potrai accelerare il processo di realizzazione del tuo scopo principale.
5 Utilizza della Musica di sottofondo
Fai come me ascolta della musica durante i tuoi compiti! Ti aiuterà a mantenere la concentrazione. Ascoltare Musica per aumentare la concentrazione e la propria produttività è sostenuto a gran forza dalle ricerche della dottoressa Teresa Leisuk dell’Università di Miami. La sua ricerca ha suggerito che la musica è utile a portare l’ascoltare in uno stato mentale più positivo e più ricettivo per nuove idee.
6 Scegli il momento adatto per fare ogni cosa
Durante la giornata ci sono momenti in cui siamo più attivi ed altri in cui ci sentiamo fiacchi. C’è chi preferisce iniziare al mattino e chi la sera. Diventa consapevole del momento più produttivo per te e pianifica le tue giornate di conseguenza. .
7 Comincia la tua giornata con una LISTA
All’inizio di ogni giorno, chiediti: “Quali sono le tre cose più importanti che devo fare oggi?” Il tuo istinto vi porterà a scrivere ciò che ritenete più importante. Le altre attività si accoderanno di seguito.
Tu quale consiglio aggiungeresti?
Scrivilo qui sotto nei commenti
RISORSE PER MIGLIORARE LA TUA “GESTIONE DEL TEMPO”
Vuoi approfondire il tema della gestione del tempo ? Vuoi diventare un vero esperto di questa materia ed essere un grande manager di te stesso ?
20 consigli di time management (gestione del tempo)
Puoi cominciare a sviluppare questa competenza ora gratuitamente scaricando il report 20 consigli di time management da questo indirizzo https://www.professioneformatore.it/time-management/
Questa risorsa è gratuita e messa a disposizione di tutta la comunità degli iscritti a professioneformatore.it
Zen To Done
Vuoi migliorare del 100% le tue competenze in termini di gestione del tempo ? Posso suggerirti di acquistare il capolavoro di Leo Babauta “Zen To done” tradotto in italiano da Leonardo di Paola e Viviana Taccione , Costa solo 9,70 ma il suo valore è ben più elevato.
Ecco come generare contatti usando LinkedIn
Come generare contatti usando LinkedIn?
In questi ultimi anni, LinkedIn è cresciuto fino a raggiungere e superare la quota di 100 milioni di utenti iscritti in tutto il mondo mondo. Anche in Italia sta crescendo a ritmi sempre più incalzanti ma non tutti i suoi utenti lo usano in maniera corretta.
Ma non tutti usano Linkedin in modo corretto sfruttandone tutte le sue reali potenzialità. In tanti considerano la piattaforma come un semplice sito dove inserire il proprio curriculum vitae aspettando che qualcuno li noti. Ma LinkedIn è ben altro! LinkedIn è una piattaforma straordinaria per generare contatti a carattere professionale, trovare clienti, fornitori e partner.
In questo articolo sul mio nuovo Blog interamente dedicato al Self marketing e dal nome “LinkedIn -Marketing” parlo proprio di questo e presento 4 semplici modi per promuoversi e generare contatti su questa piattaforma.
Mi piacerebbe sapere la tua opinione sullo strumento e sulle risorse gratuite che condivido on line . Ecco il link all’articolo
Come generare contatti usando LinkedIn.
https://www.linkedin-marketing.it/blog/senza-categoria/come-generare-contatti-usando-linkedin/
10 domande che dovresti porti sul tuo posto di lavoro
Come va con il tuo lavoro?
Come ti senti nel tuo attuale “posto di lavoro”? Bene? È davvero quello che volevi fare ? Ti senti abbastanza realizzato?
Potrebbe sembrare strano che in un periodo come quello in cui viviamo caratterizzato da una crisi economica dalle dimensioni inaspettate parlare realizzazione professionale.
Qualcuno potrebbe obiettare “già e tanto che ho un lavoro posso mica fare lo schizzinoso?”
Come ho scritto anche nel mio Libro : “Lavoro trovarlo e cambiarlo anche con questa crisi“, è importante per il nostro successo professionale, sviluppare la capacità di scegliere un percorso professionale. È una verità del tutto contro intuitiva! Ma è una cosa davvero concreta. Solo facendo un lavoro che si è scelto maturiamo maggiori possibilità di emergere e distinguerai dalla massa. Viceversa se facciamo un lavoro solo per “sbarcare il lunario” sono alte le nostre possibilità di fallire!
Non sempre tuttavia il posto di lavoro che ci ritroviamo a ricoprire è stato scelto in maniera consapevole. Anzi! Alle volte è il risultato di indicazioni e suggerimenti di altri.
Come scrivo spesso nei miei articoli e come dico sempre in aula, noi uomini e donne ci muoviamo solo in due direzioni: “verso” e “via da”. Se la scelta del tuo lavoro è caratterizzata da un pensiero di fuga da una situazione spiacevole, come quando ti dici: “non voglio essere più uno sfigato disoccupato”, non farai altro che cercare alla rinfusa un qualunque tipo lavoro e accetterai qualsiasi cosa! Penserai: “Faccio tutto pur di non fare quello che facevo prima! Il disoccupato”. Ma, in questo modo ti ritroverai ad accettare lavori insoddisfacenti che, anche se a prima vista ti sembreranno una buona soluzione alla situazione di dolore che stai provando (lo status di sfigato disoccupato), da lì a breve, queste si trasformeranno in nuove situazioni di disagio. Ed ecco che ti renderai conto che: l’ambiente di lavoro non è quello che fa per te, il lavoro non è proprio quello che sai fare tu, i colleghi sono troppo differenti da te, la paga non è buona, le ore di lavoro sono troppe, il contratto non è quello che avresti sperato, le prospettive di carriera sono misere, e così via. Diversamente, quando ti muovi verso un obiettivo, verso un tuo ardente desiderio, tutte le tue azioni sono indirizzate. La tua attenzione è più orientata, e sarai portato in maniera del tutto inconsapevole a cercare le opportunità più in linea con le tue esigenze. La tua ricerca di lavoro si fermerà solo quando troverai quello che fa per te.
A questo punto ti vorrei proporre una batteria di 10 domande per effettuare una verifica sincera del tuo lavoro!
Prenditi un momento per fare una verifica realistica. Poniti queste domande e verifica quante risposte affermative riesci a dare.
1. Ne vale davvero la pena ( di fare quello che faccio)?
In altre parole : il mio lavoro fa davvero fa la differenza per le persone ? Riesco a dare un aiuto concreto alle persone con le quali interagisco? Sto aggiungendo qualcosa di valore al mondo ?
Ognuno di noi ha dentro di se la nozione del valore! Ognuno di noi inconsciamente o anche consapevolmente in cuor suo vuole fare qualcosa che sia di aiuto agli altri, qualcosa che rimanga, qualcosa che abbia un senso!
Ogni lavoro ha in una qualche misura un utilità sociale . Ed è importante che noi ne siamo consapevoli. Io ho scelto la formazione come mestiere perchè l’impatto (il valore ) che si da al mondo è particolarmente esplicito. Fare qualcosa di utile nel lavoro ci fa sentire utili e può colmare lacune in altre aree personali e psicologiche della nostra vita. Quando facciamo qualcosa che percepiamo come utile ci sentiamo più motivati e siamo più attivi, più propositivi più collaborativi.
2.Il mio lavoro mi gratifica?
Siamo tutti un po bambini! Ognuno di noi ha bisogno di ricevere gratificazioni da quello che fa! A tutti noi piace sentirci dire che abbiamo fatto un buon lavoro. E questo è ancora più soddisfacente quando i riesce ad ottenere un passaparola positivo sul nostro operato.
Riesci ad aver un buon passaparola da quello che fai?
3. Sto imparando qualcosa?
Se stai ancora crescendo e imparando qualcosa nel tuo lavoro allora vuol dire che stai investendo il tuo tempo. Ma se hai finito di imparare, e ripeti perennemente sempre le stesse esperienze allora forse è arrivato il tempo di cambiare.
4. Questo lavoro mi sta portando dove voglio arrivare?
Questa esperienza ti sta preparando in modo utile per qualche altra cosa tu voglia fare?
Ogni esperienza di lavoro può essere un’occasione per aggiungere qualche tassello in più al nostro percorso professionale oppure può rappresentare una deviazione nel percorso verso i nostri obiettivi.
5.Sono ben pagato? Chiediti se nel tuo attuale “posto di lavoro” ad una verifica obiettiva dei compiti responsabilità e azioni e il tuo contributo è equamente ricompensato .
6 Vado d’accordo con il mio capo?
Un capo difficile può rendere il tuo tempo di lavoro una esperienza miserabile. Se a questa domanda rispondi “no” forse è il caso di cominciare seriamente a valutare i motivi per i quali persiste questa situazione.
7. Vado d’accordo con i miei colleghi?
Un buon ambiente socievole e colleghi amichevoli possono far superare molti ostacoli e problemi sul lavoro. Inoltre se persiste una situazione di disaccordo con i tuoi colleghi questo potrebbe essere solo il segnale di un altro tipo di disagio e che non riesci ad integrarti nella cultura e nei valori predominanti dell’organizzazione con nella quale inserito. In altre parole potrebbe significare che non ti senti al tuo posto, non sei al tuo posto.
8. Sono autorizzato ad essere creativo e faccio le cose a modo mio?
Questo elemento per alcune persone è un fatto molto importante. Per te quanto è importante avere autonomia?
Considera comunque che a livelli di autonomia crescete corrispondono livelli di responsabilità crescenti.
9. Il mio equilibrio vita/ lavoro è abbastanza accettabile ?
A Molte persone piacerebbe avere molto tempo a disposizione da poter trascorrere con i propri familiari. Nella maggior parte dei casi tuttavia, il lavoro è molto impegnativo così tutti accettiamo una qualche forma di equilibrio. Sei soddisfatto del livello di dell’equilibrio che sei riuscito a costruire?
10. Il mio ruolo professionale è abbastanza prestigioso?
Questo ultimo elemento per molti è del tutto irrilevante mentre per altri ha un grande significato. Ma la domanda alla quale dovresti rispondere è questa: ti senti orgoglioso quando dici alla gente dove lavori e cosa fai?
Che risultato hai ottenuto ?
Ora prima di passare alle consclusioni dai un voto di importanza ad ogni domanda. Dai una quotazione.
In linea generale Più risposte affermative dai a queste domande meglio è! Se dai 10 risposte affermative su 10 domande vuol dire che il lavoro che svolgi ti calza davvero a pennello!
Qualora volessi utilizzare queste domande come un questionario di valutazione della tua situazione lavorativa in generale dovresti dare un voto ponderato ad ognuna di queste domande.
In altre parole comincia a dare un valore ad ognuna di queste domande. Quanto è importante per te ogni singola parametro presentato in ogni domanda?. Ti faccio un esempio: se per te è fondamentale il “ruolo” e l’impatto sociale del tuo lavoro, il voto che dai al ruolo sociale avrà un impatto minore nella valutazione complessiva.
Solo dopo aver stabilito i valori procedi con il conteggio delle risposte positive e di quelle negative. Bene se nelle domande che rappresentano elementi che giudichi fondamentali hai dato pochi “si” e molti “no” allora è davvero il momento di cambiare! Anche se c’è la crisi!
Ho letto questo testo molti anni fa e l’ho trovato affascinante, non solo un riferimento per la vita di ogni giorno ma anche un ottimo strumento in ambito formativo, sia per adulti che per adolescenti.
Mi fa piacere vedere che altri professionisti ne rilevino l’efficacia.
Buona giornata,
Maria Carla
mi trovo da qualche settimana nella situazione di dover affrontare le situazioni e le relative sensazioni provate dai protagonisti del libro alla perdita del formaggio. La lettura di questo libro mi ha permesso di reagire riflettendo quanto fatto da Ridolino considerando il cambiamento “forzato” non come la fine del mondo ma come un nuovo inizio. Il futuro fa ancora paura ma “Se non cambi, rischi di scomparire”-
Sono capitata oggi per caso su questo sito – ho visto quel video sul “potere delle parole”, veramente affascinante. Ho trovato questo articolo molto interessante. Leggerò il libro appena possibile.
Patrizia
Ho trovato l’articolo molto interessante.
Vorrei riceverne altri e partecipare ai vostri forum.
Grazie
Lorenzo
ciao Lorenzo
Se vuoi puoi iscriverti alla news letter
trovi il box di iscrizione già nell’home page
http://www.professioneformatore.it
Ho letto il libro in fretta tempo fà . Considero quanto detto dall’ autore una allegra provocazione, dal momento che Libertà, Lavoro, Cambiamento, Risorse, Bisogni sono concetti talmente alti definibili kantianamente come ” Fini ” , che considerarli semplici strategie o peggio solo ” mezzi ” per poter essere soddisfatti e felici, mi pare francamente molto riduttivo. Volendo comunque in ogni caso allargare un po’ la cosa nei termini della provocazione, si intuisce che il cambiamento nel momento in ci diventa la sola strada possibile dinnanzi ad uno di noi, deve trovare apertura di mente, meglio se in territorio positivo. L’ironìa, trova sempre terreno fertile, ma proporlo a persone che non abbiano intelligenza adeguata o sensibilità, non per colpa loro, mi pare francamente inopportuno.
Finirà che un libro così, farà bella mostra in librerie o consessi snob o tirato fuori nelle conversazioni fra vecchi amici con ampie possibilità economiche che necessitano della “lucidatura alle medaglie” quando si ritrovano dopo qualche tempo e sono alla ricerca di un buon argomento per scaldare una conversazione che langue.
Silvio Antonio.
L’ho letto ieri sera, è fantastico. Nella mia mente ho tutto più chiaro, sono nella fase in cui sto comprendendo se forse mi hanno spostato il formaggio o è sempre lì e devo solo cambiare atteggiamento…