Ti sei mai chiesto perché in alcuni giorni hai più appetito del solito e in altri meno?

Conosci l’influenza dei processi percettivi sul metabolismo?

E perché sei attratto da alcuni piatti in particolare?

Forse dietro a questa causa alimentare che può passare inosservata, si nasconde una semplice risposta: si è scoperto infatti, in che modo e in che percentuale, i colori possono influenzare la percezione del cibo e dell’appetibilità di un piatto.

Questa teoria attualmente è molto impiegata nel settore dell’enogastronomia che sfrutta a pieno la forza evocativa cromatica di una pietanza, applicata alla percezione del gusto dove l’impatto emozionale gioca forte: “dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei”.

Su questa linea di pensiero, viaggiano anche la Cromoterapia e lo Yoga, secondo i quali i colori posseggono vibrazioni energetiche specifiche che agiscono a livello inconscio, influenzando il metabolismo, il senso di fame e l’umore.

Varie studi ed esperimenti messi a punto dall’Università di Milano – Bicocca hanno dimostrato che esiste la correlazione fra colore-cibo anche in rapporto all’appetibilità di un piatto, basandosi sul metodo del Confronto a coppie di Thurstone, per verificare le scale di preferenza dei soggetti e compararne le differenze di genere.

A tale scopo è stato fornito un test ad un gruppo di individui campioni, in cui si chiedeva di scegliere una coppia preferita di cibo fra quelli presentati; l’immagine del cibo raffigurato era sempre lo stesso ma variava la presentazione, tramite un fondo di colore diverso.

A fine esperimento i risultati hanno confermato che gli uomini preferiscono il colore nero, mentre le donne prediligono il colore rosso e bianco.

Cosa celano a livello inconscio questi colori? Cosa vogliono comunicarci?

In questo caso ci è molto utile la Psicologia dei colori, ovvero la scienza secondo la quale i colori in rapporto all’individuo, trasmettono effetti psicologici ed emotivi variabile da persona a persona; così come proviamo in maniera spontanea attrazione o repulsione verso un determinato colore.

A tale scopo per chi desidera può approfondire l’argomento leggendo il libro “Il test dei colori di Max Luscher” determinante sullo sviluppo della propria personalità.

In che modo le nostre scelte cromatiche, possano determinare chi siamo? Vediamo in che modo i colori  “comunicano” con noi a livello inconscio.

L’influenza del rosso

Universalmente è conosciuto come il colore dell’energia, della passione e della sensualità. In alcuni studi è stato scientificamente provato che stimola l’appetito (infatti non è un caso che alcune confezioni di marchi famosi sono rosse e fanno leva sull’acquisto del prodotto alimentare) e che una tavola addobbata di rosso, permette di digerire e assimilare al meglio il cibo. Per alcuni ricercatori svizzeri invece il rosso è associato al divieto, e in alcuni casi, esso può agire sul senso di fame misurata, senza eccessi, controllando il consumi di alcolici e alimenti.

Nella cromocucina, di ispirazione Yoga, i cibi rossi quali i mirtilli, arance rosse, ciliegie, melograno, prugne, pomodori, fragole, rape rosse, peperoni rossi, cipolle rosse ecc. hanno molte proprietà antiossidanti ed energizzanti e sono consigliati per abbassare il rischio di tumori genitali, per abbassare la pressione sanguigna ed il colesterolo, e stimolare il sistema nervoso.

L’influenza dell’arancio

L’arancione è considerato dalle teorie orientali, il colore del sole, in quanto stimola a livello inconscio l’entusiasmo, la sinergia fisica e mentale, la felicità, la creatività, il fascino e il buonumore. Come stimolo percettivo induce al senso di appetito misurato e il senso di convivialità, il mangiare insieme a …

Fra i cibi di colore arancio segnaliamo le arance, pesche, albicocche, zucca, nespole,  mandarini, melone, carote, mango, papaya ecc. questi contengono i beta-carotene che ne dà il colore e numerose sostanze quali la Vitamina C che riducono il rischio di cancro, aumentano il colesterolo buono LDL, il collagene utile per la salute delle ossa, e aiutano a combattere i radicali liberi, cause di molte malattie e sono degli ottimi antinfiammatori.

L’influenza del colore giallo

Gli stimoli che esercita il colore giallo sull’uomo sono associati al piacere, all’allegria, allo sviluppo celebrale, all’energia psicofisica e in rapporto al cibo, invita al benessere, aumenta la golosità, al mangiare senza sforzo e induce il senso di sazietà.

In questa categoria rientrano i limoni, fichi gialli, ananas, pomodori gialli, peperoni gialli, mais, melone giallo, banane ecc questi alimenti presentano molte sostanze disintossicanti, contengono betacarotene, e presentano le nobili vitamine A, B e C. Fanno bene all’apparato gastro-intestinale, al cuore, sistema immunitario, rafforza il sistema nervoso, e aiutano la pelle.

L’influenza del colore verde

In generale è il colore associato alla natura e alla vita, alla freschezza, all’armonia con il prossimo, speranza, pace, equilibrio, favorisce la calma e la concentrazione. A livello incosnscio, i cibi verdi sono dei buoni sedativi per il sistema nervoso, aiuta a combattere il cattivo uomore e rallenta la capacità di assumere pasti velocemente, sollecitando un senso di fame meditativo.

Rientrano le verdure in lina generale, quali: broccoli, carciofi, asparagi, fagiolini, insalata, zucchine, odori tra cui sedano, prezzemolo, basilico, kiwi, pere, lime ecc

Questi cibi contengono molte sostanze benefiche, importantissime le fibre, l’acido folico, Vitamina C, beta-carotene che riducono il rischio di cancro, regolarizzano le funzioni digestive, incidono sul colesterolo buono LDL, e abbassano la pressione sanguigna.

L’influenza del colore blu-viola

L’accostamento dei colori blu-viola in genere sono associati alla calma, alla meditazione, introspezione, e favoriscono la diplomazia. I cibi di questo colore comunicano a livello inconscio il senso di tranquillità e agiscono come antidoti alla fame nervosa. La spegazione sta nel fatto che a livello di cibo risultano essere meno appetitose, e che in antichità l’uomo asociava il concetto di blu agli alimenti velenosi.

Presentare un piatto sui colori blu-viola può indurre il senso di apatia o perdita di appetito.

Gli alimenti quali i melanzane, prugne, more, mirtilli, ribes, more,uva, uvetta, cavolo rosso, carote viola ecc sono alimenti ricchi di fibra e di carotenoidi, alleati contro i tumori, prevengono le patologie cardiovascolari, l’invecchiamento cellulare.

L’influenza del colore nero

A livello emozionale e percettivo, il nero comunica eros, associato all’eleganza, al mistero, alla formalità; tendenzialmente lo si associa alla negatività, l’assenza di luce, all’aggressività al rifiuto ma nonostante ciò è il massimo della raffinatezza. A livello inconscio ci spinge alla fame, ci tenta golosamente e quasi in assenza di altri, comunicando un vero e proprio senso di evasione.

Sono di questo genere il cioccolato fondente, il caffè, il pepe nero, riso nero, soja, semi di papavero, fagioli, fichi ecc. Non è raro trovare cibi neri, soprattutto in oriente che tramandano da sempre l’utilizzo del thè nero, potente antiossidante, previene il cancro, ed è un’ottimo alleato per i reni.

L’influenza del colore bianco

Il bianco è il colore che trasmette per antonomasia, la purezza, la libertà, la pace, sincerità. E’ l’unione di tutti i colori del prisma che compongono la luce. Questo colore induce al pensiero dei cibi sani e leggeri  “light” (gli spot pubblicitari puntano su questo colore) che ci aiutano a mantenere la linea, e a bruciare i grassi, forse per questo che le donne ne sono attratte in quantità maggiore rispetto agli uomini.

Possiamo includere in questa categoria:  finocchi, rape, pere bianche, banane, zenzero, funghi, porri, fagioli, yogurt bianco, formaggi cremosi, cipolle, aglio, scalogno…

Questi alimenti contengono nutrienti come il beta-glucani, EGCG, SDG, e lignani che potenziano il sistema immunitario, inoltre riducono il rischio di colonpatie e della prostata, e controllano il bilanciamento dei livelli ormonali nel sangue.

Secondo il parere di esperti in materia, la percezione positiva o negativa dei colori sul cibo può influenzare in modo drastico la scelta di un determinato prodotto agroalimentare, procurando delle sensazioni gradevoli o spiacevoli. In alcuni casi è proprio l’organismo a scegliere per noi, nel senso che, può venire meno una vitamina o sostanza specifica nella nostra dieta che il nostro apparato si attiva per richiamarlo, attraverso i nostri sensi; il gusto è il principale mezzo su cui lavora.

In base all’esperimento suggerito dall’Università di Milano – Bicocca, che ha indagato mediante un test, in che modo i colori dei cibi presentati possano influire sul grado di appetibilità ha rivelato la differenza di genere maschile e femminile nel rapportarsi all’esperienza sensoriale del mangiare. Si traduce che i colori caldi (rosso-arancio) sono i preferiti dalle donne, in quanto accendono il desiderio di mangiare (alimenti grassi) e per “pentimento” a livello inconscio, passano poi al bianco (poveri di grassi) mentre gli uomini esprimono la preferenza nei colori freddi (blu-viola) tendenzialmente moderati a tavola, e al nero, percepito come un desiderio proibito da godere.

In sintesi: non si può sopravvivere senza colori!