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6 tappe della strada per il successo
Chi non ha mai vissuto un momento in cui il mondo gli stava crollando addosso? Cercare un modo per migliorare la propria condizione fa parte della natura umana ecco perché ognuno di noi è pieni di idee e progetti per il futuro. Può nel corso della vita di perdere il controllo e di smarrire la via che si era imboccata. Alle volte si ha anche la sensazione di aver imboccato un vicolo cieco e di non fare alcun passo avanti.
Per quanto programmiamo in anticipo le cose difficilmente nel percorso della nostra vita avremo la strada spianata, priva di ostacoli. Questo vale anche per chi è nato ricco, bello, in una famiglia importante. Queste persone non troveranno sempre la strada spianata di fronte e anche loro avranno una buona dose di difficoltà. L’essere umano è stato progettato dalla natura per progredire e per questo motivo siamo sempre tentati a porci delle sfide che ci diano l’opportunità di fare un bel passo in avanti. Per questo motivo si corre il rischio di “inciampare” sulle difficoltà ed è ancora più difficile, una volta caduti, scegliere se rialzarsi o continuare a lamentarsi per il ginocchio sbucciato.
Cosa si può fare quando questo accade? La parola chiave è perseverare, non arrendersi mai davanti alle difficoltà.
Come in ogni attività, capire dove si vuole arrivare è il primo passo per il successo. Ancora più importante, è la progettazione. Ecco a te le
6 Tappe verso il successo
Step 1 – Definisci il tuo obiettivo
L’obiettivo finale è spesso ampio e dispersivo. Suddividilo in sotto-obiettivi, così da affrontare piccoli problemi volta per volta. Il risultato finale sarà la somma dei risultati dei singoli sotto-obiettivi. Pensare in termini di piccoli passi, chiarirà la tua visione del problema e ti renderà sicuramente più sereno.
Tappa 2 – Riconosci le tue debolezze
Durante il cammino è possibile bloccarsi in vicoli ciechi. Se ci restiamo troppo a lungo, vuol dire che non siamo flessibili e aperti a nuove idee. Abbiamo anche bisogno di una persona di fiducia che ci dica quello che che non vorremo sentirci dire riguardo le nostre debolezze.
Tappa 3 – Riparti dal fallimento
Un fallimento non deve scoraggiare. Anzi, deve essere una buona occasione per capire dove si è sbagliato ed evitare di ripetere l’errore. La chiave è perseverare! La maggior parte dei personaggi famosi hanno fallito miseramente prima di avere successo.
Tappa 4 – Pensa positivo
Perseverare vuol dire pensare e dire cose positive. Ciò non significa rifiutare le emozioni negative, ma concentrarsi sulle soluzioni piuttosto che sul problema.
Essere negativi può solo demotivarti e portarti sulla strada del fallimento. Non lasciate che ciò accada!
Tappa 5 – Prepararsi prima di agire
Prima di iniziare la nuova attività, sarebbe bene imparare tutto il possibile sul prodotto, sul servizio, sulle abilità richieste e tutto ciò che vi consente di fare i primi passi verso il tuo obiettivo!
Tappa 6 – Ripercorrere i primi passi
Perseverare significa che potrebbe essere necessario ripercorrere i primi passi più di una volta. Bisogna provare, provare e riprovare. Ovviamente ri-pensando e ri-definendo il modo di agire. L’importante è non mollare mai.
Se hai un sogno, un desiderio ed una gran voglia di fare ed avere successo, allora prendi carta e penna e scrivi ciò che vuoi fare. Scomponilo in piccoli passi, preparati all’azione e parti per la strada per il successo.
Non mollate mai: la maggior parte delle persone rinuncia prima di un grande passo che sta per compiere.
L’onda anomala: le nuove strategie aziendali per trarre vantaggi dal web
Sai che un’onda anomala corre sul web?
Si tratta dell’onda anomala dei consumatori che sovvertono le regole del marketing, si ribellano alle prassi consolidate e pretendono di interagire con le aziende, di influire sulle loro decisioni.
Le imprese hanno dovuto adattarsi e modificare le proprie strategie e le proprie filosofie in questa nuova relazione instauratasi con il web; Una relazione un po’ forzata nei primi tempi con le aziende costrette a difendersi dai consumatori un po’ troppo attenti o addirittura sopra le righe che attentavano alla buona reputazione di una società.
Viviamo in un’epoca in cui bisogna necessariamente riuscire a convivere con le nuove tecnologie.
Tra queste Internet ovviamente la fa da padrone.
In questo momento qualcuno sta commentando i tuoi prodotti su un blog, tagliuzzando i tuoi spot su YouTube, aggiornando su Wikipedia la definizione della tua azienda o cercando alleati contro di te su qualche sito di social networking.
I blog, i forum, i social network, tanti strumenti alla portata di tutti, semplici da usare e potenzialmente distruttivi.
Che cosa pensi di fare per non essere spazzato via?
Cambiare per crescere: farsi cavalcare dall’onda anomala
“L’onda anomala” è il libro di Charlene Li Josh Bernoff ; l’uno esperto di web 2.0 mentre l’altro di tecniche per comprendere come le persone utilizzano e sfruttano le tecnologie a loro disposizione.
L’espressione “onda anomala” è utilizzata per indicare un insieme di voci, un brusio che viene a crearsi grazie ad internet e che vede unite più persone distanti fisiacamente tra loro, ma vicine nella causa che sentono propria e nella quale si riconoscono e sostengono tutti insieme.
Internet è divenuto nel breve periodo un mezzo tanto potente quanto efficace per aumentare la visibilità del marchio aziendale e accrescere le entrate da un punto di vista economico.
Internet è il mezzo necessario per le imprese che hanno dovuto affrontare dei percorsi di aggiornamenti e di svecchiamento per restare al passo con i tempi.
L’evoluzione costante delle tecnologie non è altro che il frutto delle accresciute esigenze della gente che hanno bisogno di confrontarsi con altre persone, di protestare.
Su Internet hai la possibilità di godere di spazi liberi, gratuiti e aperti a tutti dove poter esprimere le tue opinioni sugli argomenti più disparati.
Di fronte a questa invasione gli autori suggeriscono di non spaventarsi, ma piuttosto di cavalcare l’onda e di trarre dei vantaggi; un po’ come avviene nel jujitsu.
Infatti, quest’arte marziale giapponese ti consente di imbrigliare la potenza del tuo avversario in modo da sfruttarla a tuo vantaggio.
Quest’immagine diventa l’esempio che gli autori fanno per descrivere come ci si dovrebbe comportare nei confronti di questo cambiamento impetuoso tecnologico.
Quindi per incanalare la forza al meglio non bisogna limitarsi a parare un solo colpo ma imparare a riconoscere tutti i movimenti dell’avversario proprio come si fa nelle arti marziali.
Il metodo Post
Gli autori poi continuano sottolineando l’importanza di osservare prima se stessi, la propria azienda, i propri clienti e da li poi partire per creare una strategia più adatta, ma tendenzialmente i manager fanno il contrario.
Il metodo che gli autori propongono segue l’acronimo di Post che sta a significare :
P: per persona;
O: per obiettivi;
S: per strategie;
T: per tecnologie.
Gli autori forniscono, in aggiunta, un ricco corredo di storie aziendali emblematiche – da Procter & Gamble, a Dell, a Best Buy e molte altre –, spunti interessanti e consigli immediatamente traducibili in azione, aggiornando in modo chiaro manager e imprenditori sulle nuove frontiere della Rete e indicano la strada per sfruttare al meglio i più attuali canali di comunicazione con il mercato.
Ovviamente il tutto non è immediatamente traducibile in azione come un atteggiamento innato ed innaturale.
Basta cogliere pensieri specifici da incorporare gradualmente come: procedere a piccoli passi; padroneggiare un aspetto alla volta partendo dall’ascolto e di fondamentale importanza avere il supporto dei dirigenti per vivere l’azienda in modo differente.
L’onda anomala: l’evoluzione nell’utilizzo del web
Il testo è perfettamente attuale: descrive l’evoluzione avvenuta nell’utilizzo del web ed i risvolti nell’imminente futuro.
Sembra già tutto scritto: ognuno di noi dovrà uniformarsi alla nuova tecnologia e diventarne parte integrante per evitare di esserne travolto.
“L’onda anomala” è un testo pratico, ricco di informazioni, dettagliato, puntiglioso, tuttavia risulta comprensibile anche ai “non addetti ai lavori”. Stupisce la maestria dei due autori nel far convergere le loro idee non solo a livello concettuale, ma anche per quanto riguarda la stesura.
Essendo un testo impegnato, non è sempre fruibile. In sostanza è meglio dedicarsi alla lettura di questo testo con concentrazione, impegno e costanza. Evita una lettura troppo veloce ed approssimativa, si tratta di un libro di erudizione che necessita di tempo e di attenzione.
Crea la tua impresa! Ora è il momento giusto
Stai pensando anche tu da tempo di metterti in proprio? E’ un passo molto importante, significa diventare il capo di te stesso. Assumerti in prima persona le responsabilità e i vantaggi del lavoro autonomo, con la propria impresa.
Probabilmente non hai ancora messo in pratica i tuoi progetti, perché ti stai facendo domande sul capitale necessario, sui contatti che hai a disposizione e sull’esperienza che hai accumulato nel tuo settore.
Rilassati e prepara i tuoi passi con la massima cura, hai tutto il tempo per farlo e non ti costa nulla, solo un po’ di concentrazione.
(altro…)
“I Segreti della Mente Milionaria” di T. Harv Eker – Recensione
Quello che segue è un guest post di Raffaele Ciruolo, PNL practitioner, e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi. Raffaele ci posta La recensione di un interessante e nuovo testo di Harv Eker.
“Il vostro reddito può crescere solo nella misura in cui crescete voi! Se volete cambiare i frutti per prima cosa dovete cambiare le radici. Se volete cambiare quello che è visibile dovrete cambiare ciò che è invisibile. I vostri pensieri conducono ai vostri sentimenti. I vostri sentimenti conducono alle vostre azioni. Le vostre AZIONI conducono ai vostri RISULTATI.”
( T. Harv Eker, dal libro “I Segreti della Mente Milionaria”)
T. Harv Eker, mettendo in pratica gli stessi principi che insegna, è passato da nullatenente a multimilionario in soli 2 anni e mezzo! Attualmente è un leader mondiale nello sviluppo di metodi che portano alla ricchezza. Eker è fondatore e presidente di Peak Potentials Training, la scuola di crescita personale che ha avuto lo sviluppo più rapido in Nord America. Oltre 500.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo hanno partecipato ai suoi seminari.
Io ho letto con molto interesse il best-seller “I Segreti della Mente Milionaria” di Eker e lo considero uno dei migliori libri sulla ricchezza: infatti contiene anche molti utilissimi consigli pratici. All’inizio di questo post ho inserito una citazione che, a mio parere, riassume bene il senso generale del discorso: per creare la ricchezza materiale è indispensabile partire dall’atteggiamento mentale (psicologia della ricchezza).
Per prima cosa devi cambiare i tuoi pensieri rivolgendoli verso il successo, il denaro, la crescita e l’abbondanza. Non a caso il sottotitolo è “Il gioco INTERIORE della ricchezza”: il tuo mondo interiore crea il tuo mondo esterno.
Tuttavia ciò che fa veramente la differenza è L’AZIONE: può essere utile visualizzare la ricchezza nella tua mente (come suggerisce il famoso libro “The Secret”), ma poi è necessario compiere azioni concrete per muoversi verso quella direzione. Se non ti muovi, rimani dove sei.
Per stimolare ad agire Eker suggerisce di ripetere ad alta voce una serie di affermazioni positive:
“AGISCO nonostante la paura”.
“Agisco nonostante i dubbi”.
“Agisco nonostante la preoccupazione”.
“Agisco nonostante mi senta a disagio”.
“Agisco quando non sono ben disposto”.
Mi è piaciuta soprattutto la seconda parte del libro, in cui sono descritti i cosiddetti “files della ricchezza“, ossia gli atteggiamenti mentali che distinguono i ricchi dai poveri e dalla classe media. Li elenco brevemente:
“1) Le persone ricche pensano “Io creo la mia vita“. Le persone povere pensano:”La vita mi accade.”
2) I ricchi giocano al gioco dei soldi per vincere. I poveri giocano al gioco dei soldi per non perdere.
3) I ricchi SI IMPEGNANO ad essere ricchi. I poveri vogliono essere ricchi.
4) Le persone ricche pensano in grande. Le persone povere pensano in piccolo.
5) Le persone ricche si concentrano sulle opportunità. Le persone povere si concentrano sugli ostacoli.
6) I ricchi ammirano le altre persone ricche e di successo. I poveri sono maldisposti nei confronti delle persone di successo.
7) Le persone ricche frequentano persone ricche, positive e di successo. I poveri frequentano delle persone negative e che non hanno successo.
8) Le persone ricche sono disposte a promuovere se stesse e il loro valore. Le persone povere hanno un’opinione negativa della vendita e della promozione.
9) Le persone ricche sono più grandi dei propri problemi. Le persone povere sono più piccole dei loro problemi.
10) I ricchi sono estremamente ricettivi. I poveri sono scarsamente ricettivi.
11) Le persone ricche scelgono di farsi pagare in base ai risultati. Le persone povere scelgono di farsi pagare in base al tempo.
12) Il pensiero del ricco “include”. Il pensiero del povero “preclude”. Le persone ricche pensano per inclusione (botte piena e moglie ubriaca).
13) Le persone ricche sono focalizzate sul valore del loro patrimonio netto. I poveri si concentrano sul reddito del loro lavoro.
14) Le persone ricche sanno gestire molto bene il loro denaro. I poveri riescono bene nel gestire male il denaro.
15) Le persone ricche fanno in modo che i loro soldi lavorino per loro anche di notte. I poveri lavorano sodo per i soldi.
16) Le persone ricche AGISCONO nonostante la paura. I poveri si lasciano bloccare dalla paura.
17) Le persone ricche continuano ad imparare e a crescere. I poveri pensano di sapere già.”
( T. Harv Eker, dal libro “I Segreti della Mente Milionaria”)
In conclusione desidero sottolineare che non basta riprogrammare la mente (creando nuovi “files mentali” più produttivi e funzionali). Devi assumerti la piena RESPONSABILITA’: che tu sia ricco o che tu sia povero, dipende da te. E’ indispensabile anche LA FORMAZIONE: devi acquisire valide competenze teoriche per guadagnare ed investire, ma soprattutto è essenziale saperle APPLICARE (trasformandole in abilità pratiche).
Un caro saluto.
Raffaele Ciruolo
Personal coach, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi
https://langolodelpersonalcoaching.blogspot.com/
https://successomentale.com/
https://www.facebook.com/pages/Successo-Mentale-Positivo/288010427884575
Ciao Luciano, l’articolo è pieno di spunti interessanti, mi è piaciuta molto questa frase:”il termine di paragone per te stesso sei tu stesso”…oltre ai 2 ostacoli che hai già citato, ne noto un altro in molte persone:”focalizzarsi su cose negative per troppo tempo”. La nostra energia scorre dove poniamo la nostra attenzione, quindi se guardiamo i telegiornali su cosa ci concentriamo? Su cose belle o su cose negative? Quante persone continuano a ripensare a cose negative del loro passato e si rovinano il presente…il mio suggerimento è questo: analizzato il problema, focalizziamoci sulle soluzioni. Invece di fare l’elenco delle nostre sfortune, facciamo la lista delle nostre fortune. Invece di avere sempre dei motivi per essere tristi, troviamo dei motivi per sorridere…è semplice e porta piu’ risultati 🙂
A proposito di “lista delle proprie fortune”
ti suggerisco , se non lo hai letto già, The Magic di Ronda Byrne
30 giorni di esercizi in tema di ringraziamento delle proprie fortune
Si l’ho letto, davvero bello 🙂