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I segreti per reinventarsi
Ci sono delle situazioni nelle nostre vite che richiedono un cambiamento. Perché qualcosa non va come dovrebbe andare. Perché il nostro precedente percorso ci ha portato in un vicolo cieco. Vediamo insieme quali sono le strategie da mettere in campo per un cambiamento radicale, non un semplice miglioramento ma un cambio drastico di direzione.
La prima cosa da fare è collegarsi, connettersi. Uno delle possibilità più grandi sono i social media e in particolare LinkedIn. I social possono essere anche un grande perdita di tempo, se ti limiti a contare i “mi piace” suoi tuoi post. Usato però nella giusta maniera sono uno strumento potente per ottenere dei punti di vista diversi. In particolare i social ti permettono di connetterti a persone che nessun altro canale tradizionale ti avrebbe mai permesso. Ciò che conta dunque sono le connessioni reali che questi mezzi potenzialmente veicolano.
Hai la possibilità di influenzare ed essere influenzato da una moltitudine di persone che era impossibile raggiungere solo pochi anni fa. Puoi ricostruire in questo modo la tua autorevolezza, il tuo potere personale ma solo se hai la capacità di colpire il tuo interlocutore. In passato per raggiungere lo stesso risultato avresti dovuto avere tempo e denaro che in questa fase storica, con questi mezzi non sono necessari.
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Come trasformare la negatività in creatività
Sappiamo da molta letteratura e anche dalle nostre esperienze di vita che è bene evitare gli stati d’animo negativi, per esempio la malinconia, la tristezza, il senso di inadeguatezza e la rabbia.
Siamo abituati a temere e ad allontanare questo tipo di emozioni e dopotutto questo è un buon consiglio. Nessuno si augura di permanere in questo tipo di stati d’animo, perché spiacevoli e capaci di tenerci lontani dalle gioie piccole e grandi della vita. Quello che però voglio dirti, in questa occasione, è che ci sono delle ragioni scientifiche che inducono a riconsiderare le possibilità creative di tali emozioni.
In pratica, queste dinamiche negative del nostro essere possono stimolare alcune aree del cervello che hanno a che fare con la creatività, il problem solving e l’attenzione prolungata verso la soluzione di un problema. Insomma queste emozioni, insieme ai nostri talenti, possono far scattare soluzioni creative che risolvono lo stato negativo.
Chi è sempre in ottima forma emotiva tende ad un flusso più libero dei pensieri mentre chi è alle prese con frustrazioni di vario tipo è probabile che concentri le sue energie per superarle.
Gli studi di vari psicologi americani dimostrano che anche gli umori positivi ottengono risultati nell’ambito del problem solving ma che i risultati degli umori negativi siano capaci di andare maggiormente in profondità. Più precisamente gli stati positivi ed energici producono un pensiero largo ma poco profondo mentre quelli negativi producono visioni più ristrette ma anche più profonde.
Gli studiosi affermano che è probabile che il cattivo umore sia maggiormente collegato all’introspezione e quindi di conseguenza alla creatività.
Nessuno vuole suggeriti con questi studi che è meglio essere depressi o arrabbiati. Il punto è che in queste occasioni bisognerebbe evitare di essere passivi e scegliere un’attività che stimoli la creazione di idee, per esempio la scrittura, il lavoro di approfondimento e anche l’esercizio.
E’ questa allora la chiave del successo, non lasciare che rabbia, tristezza e frustrazione ci inghiottano in un vortice di passività e di autocommiserazione. Andare invece esattamente nella direzione opposta quella dell’auto espressione e della creatività: trovare soluzioni profonde partendo proprio dal punto in cui si è. Per esempio, cominciare mettendo per iscritto lo stato motivo nel quale si è immersi, descrivere l’angoscia e poi viaggiare verso la ricerca di soluzioni e possibili strade da seguire.
Proviamo adesso a fare una lista dei passaggi necessari a uscire dai momenti di crisi.
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Lavorare con l’intelligenza Emotiva
[….. È il peggior incubo di chiunque debba parlare in pubblico. Il mio amico, uno psicologo, si era recato in aereo dalla East Cost alle Hawaii per tenere una relazione a un congresso di ufficiali di polizia. Aerei in ritardo e coincidenze saltate gli avevano fatto perdere una notte di sonno, lasciandolo al tempo stesso esausto e in preda al jetIag (Traducibile con “mal di fuso orario”) – e il suo discorso era proprio in apertura, al mattino. Fin dal principio, l’idea di tenere quel discorso lo aveva messo in apprensione, dal momento che avrebbe assunto una posizione controversa.., Ora, lo sfinimento stava rapidamente trasformando quell’apprensione in vero e proprio panico.
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Il messaggio arriva dritto al cuore e commuove.
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