Potrebbero interessarti anche questi:
“I Segreti della Mente Milionaria” di T. Harv Eker – Recensione
Quello che segue è un guest post di Raffaele Ciruolo, PNL practitioner, e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi. Raffaele ci posta La recensione di un interessante e nuovo testo di Harv Eker.
“Il vostro reddito può crescere solo nella misura in cui crescete voi! Se volete cambiare i frutti per prima cosa dovete cambiare le radici. Se volete cambiare quello che è visibile dovrete cambiare ciò che è invisibile. I vostri pensieri conducono ai vostri sentimenti. I vostri sentimenti conducono alle vostre azioni. Le vostre AZIONI conducono ai vostri RISULTATI.”
( T. Harv Eker, dal libro “I Segreti della Mente Milionaria”)
T. Harv Eker, mettendo in pratica gli stessi principi che insegna, è passato da nullatenente a multimilionario in soli 2 anni e mezzo! Attualmente è un leader mondiale nello sviluppo di metodi che portano alla ricchezza. Eker è fondatore e presidente di Peak Potentials Training, la scuola di crescita personale che ha avuto lo sviluppo più rapido in Nord America. Oltre 500.000 partecipanti provenienti da tutto il mondo hanno partecipato ai suoi seminari.
Io ho letto con molto interesse il best-seller “I Segreti della Mente Milionaria” di Eker e lo considero uno dei migliori libri sulla ricchezza: infatti contiene anche molti utilissimi consigli pratici. All’inizio di questo post ho inserito una citazione che, a mio parere, riassume bene il senso generale del discorso: per creare la ricchezza materiale è indispensabile partire dall’atteggiamento mentale (psicologia della ricchezza).
Per prima cosa devi cambiare i tuoi pensieri rivolgendoli verso il successo, il denaro, la crescita e l’abbondanza. Non a caso il sottotitolo è “Il gioco INTERIORE della ricchezza”: il tuo mondo interiore crea il tuo mondo esterno.
Tuttavia ciò che fa veramente la differenza è L’AZIONE: può essere utile visualizzare la ricchezza nella tua mente (come suggerisce il famoso libro “The Secret”), ma poi è necessario compiere azioni concrete per muoversi verso quella direzione. Se non ti muovi, rimani dove sei.
Per stimolare ad agire Eker suggerisce di ripetere ad alta voce una serie di affermazioni positive:
“AGISCO nonostante la paura”.
“Agisco nonostante i dubbi”.
“Agisco nonostante la preoccupazione”.
“Agisco nonostante mi senta a disagio”.
“Agisco quando non sono ben disposto”.
Mi è piaciuta soprattutto la seconda parte del libro, in cui sono descritti i cosiddetti “files della ricchezza“, ossia gli atteggiamenti mentali che distinguono i ricchi dai poveri e dalla classe media. Li elenco brevemente:
“1) Le persone ricche pensano “Io creo la mia vita“. Le persone povere pensano:”La vita mi accade.”
2) I ricchi giocano al gioco dei soldi per vincere. I poveri giocano al gioco dei soldi per non perdere.
3) I ricchi SI IMPEGNANO ad essere ricchi. I poveri vogliono essere ricchi.
4) Le persone ricche pensano in grande. Le persone povere pensano in piccolo.
5) Le persone ricche si concentrano sulle opportunità. Le persone povere si concentrano sugli ostacoli.
6) I ricchi ammirano le altre persone ricche e di successo. I poveri sono maldisposti nei confronti delle persone di successo.
7) Le persone ricche frequentano persone ricche, positive e di successo. I poveri frequentano delle persone negative e che non hanno successo.
8) Le persone ricche sono disposte a promuovere se stesse e il loro valore. Le persone povere hanno un’opinione negativa della vendita e della promozione.
9) Le persone ricche sono più grandi dei propri problemi. Le persone povere sono più piccole dei loro problemi.
10) I ricchi sono estremamente ricettivi. I poveri sono scarsamente ricettivi.
11) Le persone ricche scelgono di farsi pagare in base ai risultati. Le persone povere scelgono di farsi pagare in base al tempo.
12) Il pensiero del ricco “include”. Il pensiero del povero “preclude”. Le persone ricche pensano per inclusione (botte piena e moglie ubriaca).
13) Le persone ricche sono focalizzate sul valore del loro patrimonio netto. I poveri si concentrano sul reddito del loro lavoro.
14) Le persone ricche sanno gestire molto bene il loro denaro. I poveri riescono bene nel gestire male il denaro.
15) Le persone ricche fanno in modo che i loro soldi lavorino per loro anche di notte. I poveri lavorano sodo per i soldi.
16) Le persone ricche AGISCONO nonostante la paura. I poveri si lasciano bloccare dalla paura.
17) Le persone ricche continuano ad imparare e a crescere. I poveri pensano di sapere già.”
( T. Harv Eker, dal libro “I Segreti della Mente Milionaria”)
In conclusione desidero sottolineare che non basta riprogrammare la mente (creando nuovi “files mentali” più produttivi e funzionali). Devi assumerti la piena RESPONSABILITA’: che tu sia ricco o che tu sia povero, dipende da te. E’ indispensabile anche LA FORMAZIONE: devi acquisire valide competenze teoriche per guadagnare ed investire, ma soprattutto è essenziale saperle APPLICARE (trasformandole in abilità pratiche).
Un caro saluto.
Raffaele Ciruolo
Personal coach, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi
https://langolodelpersonalcoaching.blogspot.com/
https://successomentale.com/
https://www.facebook.com/pages/Successo-Mentale-Positivo/288010427884575
Come Essere Felici Insieme (Recensione)
Quello che segue è un guest post di Raffaele Ciruolo, PNL practitioner, e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi. Raffaele ci posta La recensione di un interessante e nuovo testo di Roy Martina.
Pare che oggi la problematica della “comunicazione uomo-donna” sia sempre più diffusa: guardando un video dell’autorevole esperto John GRAY (autore del celebre bestseller “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere“) ho sentito che “in Italia ogni 4 minuti avviene una separazione”.
L’ultimo libro che ho letto su questo argomento è “COME ESSERE FELICI INSIEME – Prevenire le frustrazioni nelle relazioni” di Roy MARTINA (ediz. tecniche nuove):
“Questo libro è una guida per tutti coloro che vogliono ottenere il meglio dalle loro relazioni. È un libro che vi cambierà la vita, che siate o non siate in coppia …”.
Dato che sono un personal coach (e uno degli strumenti principali del coaching è l’uso delle “domande potenti”) mi hanno colpito in particolare le seguenti sette domande:
“1) Ho abbastanza sicurezza per me stesso e per l’altro? Ho creato un legame? Sono superficiale o vado in profondità?
2) Sono troppo serio, dogmatico, pesante? Si ride? C’è spazio per la spontaneità e la giocosità?
3) Sono rispettoso? Accetto pienamente l’altro? Faccio resistenza?
4) Do fiducia all’altro? Lo faccio con chiarezza? Sono compassionevole?
Voglio il meglio per l’altro?
5) Sono sincero o ipocrita? Oso comportarmi in modo sincero? Nascondo qualcosa?
6) Cosa dice la mia intuizione? COSA VOGLIO? Sono entrato in sintonia? Controllo che lo sia anche l’altro?
7) Sono consapevole e oso mostrarmi per quello che sono?”. (Roy Martina)
Nel libro “Come essere felici insieme” ho trovato molto utili anche le “Dieci abitudini per una superrelazione” e i “Dieci consigli per una relazione più felice”.
Comunque tutto il volume è ricco di validi suggerimenti e quindi lo consiglio senz’altro.
Vorrei segnalare brevemente anche altri due testi che avevo letto in precedenza:
1) “RAVVIVARE LA VITA DI COPPIA – 52 brillanti idee per dare nuova vita alla propria storia d’amore!” di Sabina Dosani e Peter Cross, ediz. HOBBY & WORK .
2) “Il piccolo libro degli AMORI A DISTANZA”di Caroline Tiger, ediz. PIEMME .
Dott. Raffaele Ciruolo
PNL practitioner, e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi
Blog: https://langolodelpersonalcoaching.blogspot.com/
www.facebook.com/pages/dipingiamo-la-vita/112432908777204
10 modi per migliorare i casi di bassa autostima
Ti sei mai soffermato a capire qual è il tuo attuale livello di autostima? Come ti condiziona la vita ciò? Che cos’è esattamente l’autostima?
Caratteristiche tipiche
L’autostima è quel processo di natura soggettiva ed anche mutevole, che quindi cambia con il tempo ed in base alle situazioni della vita.
Essa è dunque un processo dinamico mediante il quale ogni persona, in ogni momento della sua vita si auto giudica. Ogni persona considera il proprio valore personale mediante le sue stesse auto percezioni, impressioni che ha di se stessa, che esamina in maniera attenta e soprattutto giudicante. L’autostima, la valutazione e l’apprezzamento che si ha di se stessi, va da un estremo completamente negativo in cui la persona si reputa incapace di poter fare qualsiasi cosa ad un altro completamente positivo, nel quale ella crede di poter fare senza alcun problema qualunque genere di cosa.
(altro…)
Meditazione per il successo nel business
Ci sono tanti personaggi famosi che hanno messo al centro della loro vita la meditazione. Sting è uno dei più famosi personaggi che la promuove attraverso la pratica dello yoga. Steve Jobs praticava regolarmente la meditazione tutti i giorni. Tra gli altri personaggi famosi che ne promuovono la pratica possiamo citare Angelina Jolie, David Lynch,Tiger Woods, Gwyneth Paltrow Martin Scorzese, Paul McCartney e Clint Eastwood e tanti altri.
Vorrei fare una premessa: questo non è un articolo che parla di Religione. come sai non è mia abitudie parlare di religione. Qui si fa riferimento alla sola pratica della meditazione declinata in qualunque versione e tradizione : buddista, laica, cristiana etc.
La meditazione è un’attività molto importante che tutti prima o poi dovrebbero fare, quindi voglio essere anche io tra quelli che te ne suggeriscono la pratica.
La ricerca ha da tempo dimostrato che gli effetti benefici sono tanti per il tuo organismo. Per esempio meditare può: alleviare l’insonnia, aumentare le difese immunitarie, abbassare la pressione sanguigna. Benefici sono stati registrati anche per la sindrome del colon irritabile, per le allergie, l’asma, è utilizzata anche per il trattamento della depressione, l’ansia e lo stress in genere.
La meditazione non serve solo ad alleviare condizioni patologiche, anche se sei davvero in forma, può tornarti utile per una maggiore creatività, una migliore memoria e per evitare l’invecchiamento delle capacità cognitive.
(altro…)