Quante volte hai sentito dire che se sorridi la vita ti sorriderà?
Quante volte hai sentito dire che, per avere successo, bisogna essere positivi e sorridere alla vita?
Suppongo veramente tante ! Già solo se leggi professioneformatore.it l’avrai sentito un sacco di volte! Quasi fino alla noia !
Ma …. È vero? Funziona davvero così?
Un po’ dappertutto, sia sui libri di self Help, che periodicamente arrivano da oltre oceano, sia dai tanti formatori come me, che cercano di aiutare la persone a esprimere tutto il loro pieno potenziale, si sente dire che per avere successo nella vita, ed ottenere ciò che si vuole bisogna necessariamente sorridere e mostrare positività.
Ma è proprio così? Ma non si può essere semplicemente se stessi?
Giorni addietro, mi trovavo a passeggiare per via Chiaja con Sergio, un mio caro amico dei tempi del liceo che mi sollevava proprio questa obiezione dicendo: “ma perchè diamine non me ne posso stare in grazia di Dio e manifestare tranquillamente il mio stato d’animo. Sono stanco di questa diffusa cultura all’ottimismo. Ci sono un sacco di cose che non vanno per il verso giusto: i rifiuti, l’inquinamento, la cultura consumistica, perché dovrei fare la parte dell’americano positivone, che non si rende conto dei problemi seri dell’umanità e sorride sempre”.
Ti sembra familiare?
Anche alcuni miei lettori in passato mi hanno sollevato obiezioni simili. Ecco perché ho deciso di scrivere due righe sull’importanza del sorridere per ottenere quello che si vuole dalla vita.
Prima di parlartene però vorrei fare una premessa ed invitarti ad avere un atteggiamento critico. Non credere a nulla di quello che leggi in questo post ma, con metodo scientifico appena puoi verifica tu stesso quello che ti dico.
Adesso mettiti comodo e leggi con calma.
Una piccola premessa : è tutta Questione di comunicazione
Indiscutibilmente, la vita ci pone, ogni giorno, innanzi a delle sfide. Grandi o piccole che siano, la vita ci pone delle sempre delle sfide.
Una commissione nuova, il traffico, arrivare puntuali in ufficio, incontrare un nuovo cliente, passare negli uffici di una pubblica amministrazione per ottenere dei certificati, sono tutte piccole sfide che quotidianamente affrontiamo.
È mia personale convinzione, (e non solo mia, c’è una vastissima letteratura in merito) che, gli esseri umani affrontano e vincono le loro sfide attraverso la comunicazione.
Pensaci bene! Questo è valido sia nella vita privata che nel lavoro.
Quando abbiamo un problema nella nostra vita privata in famiglia o con la fidanzata riusciamo a superarlo veramente e a riportare l’armonia solo parlando, confrontandoci e cercando una soluzione basata sull’amore e la stima reciproca.
Quando abbiamo un problema al lavoro (una sfida per l’appunto), e non riusciamo ad interagire con un cliente difficile, o con il nostro capo, nella maggior parte dei casi questo è un problema di comunicazione. Non riusciamo a comunicare efficacemente il nostro valore e le nostre capacità, le nostre idee oppure non riusciamo a comprendere le esigenze di chi ci sta di fronte.
La nostra principale attività al mondo è la comunicazione. La comunicazione scritta ed orale ha cambiato il corso della storia, ha liberato gli schiavi, ha fatto scoppiare guerre, ha creato nuove nazioni, ha reso possibile il progresso scientifico e tecnologico, ha portato pace dove c’erano le guerre, ha causato il successo e il fallimento di tanti.
L’uomo è un animale che comunica, continuamente!
Il primo assioma della comunicazione del resto recita in questo modo: “non possiamo non comunicare” e questo è molto vero! Anche quando sei in silenzio stai comunicando, comunichi una volontà chiara di non parlare, di non esprimerti o, un distacco. Una delle cose che ho imparato quando ho cominciato questo mestiere più di 10 anni fa è che la comunicazione non è fatta solo di contenuto ma anche e sopratutto di contenitore. Cioè quando comunichiamo con qualcuno non è tanto importante quello che diciamo (il contenuto per l’appunto), quanto il modo in cui lo diciamo, (il contenitore).
Ti faccio un esempio: se vedi una scena una ragazza dice ad uomo “ti stai comportando proprio male sai!” che significa questa frase ? Dipende dal modo in cui viene formulata!
Se ci pensi un attimo questa frase può avere almeno due significati completamente opposti a seconda del tono e dell’espressione del viso con le quali viene pronunciata.
Se la ragazza in questione ha un tono nervoso, parla a scatti, con voce alta, e il viso è aggrottato in una smorfia di rigida tensione, vuol dire che sta seriamente rimproverando il suo interlocutore, ed è in atto una situazione di conflitto.
Viceversa, se la stessa frase è accompagnata da un’espressione del viso ammiccante, con la testa leggermente piegata verso il basso, lo sguardo che punta verso gli occhi del suo interlocutore, un tono di voce caldo e un volume basso, può voler significare tutt’altro, Come ad esempio la presenza di un rapporto intimo tra i due e semmai l’approvazione di di una asserzione o l’accettazione di un invito precedente formulato dal ragazzo.
La stessa frase come vedi può significare rifiuto/conflittualità oppure accettazione/complicità. Due significati completamente opposti!
Allo stesso modo se senti un uomo pronunciare una fare del genere : “mio fratello è proprio un gran figlio di ….“puoi attribuire un significato positivo o negativo solo interpretando il tono e l’espressione facciale di chi pronuncia questa frase.
Nel trattare le abilità comunicative è necessario dare il dovuto risalto a tutti gli elementi che contribuiscono a rendere efficace la comunicazione. Quando si sente parlare di comunicazione, la nostra mente pensa al linguaggio tradizionale, alle parole, come lo strumento comunicativo per eccellenza. In genere tendiamo a sottovalutare tutti gli altri elementi che utilizziamo per trasmettere il nostro messaggio con più forza.
Questi strumenti sono: le parole, i toni di voce, il linguaggio non verbale (rappresentato dalla gestualità, dalla posizione del corpo, dalla mimica facciale, dal sorriso, dal contatto visivo ecc.).
Una immagine vale molto di più 1000 parole !
Se andiamo a valutare l’efficacia comunicativa degli strumenti indicati scopriremo delle belle sorprese.
Già negli anni sessanta un grande scienziato Albert Mehrabian si pose il problema di capire quale fosse il livello di efficacia comunicativa dei tre strumenti che avevano a disposiIone le persone : parole, toni della voce, gestualità ed espressioni.
Nei suoi studi egli osservò come, in una normale comunicazione, la ricezione del messaggio (ma sarebbe più corretto parlare di efficacia comunicativa) sia data solo per il 7% dalle parole, per il 38% dai toni di voce e per il 55% dal linguaggio non verbale cioè i movimenti del corpo e le espressioni del viso.
Cosa vuol dire questo ? Che nella comunicazione non è importante quello che diciamo ma come lo diciamo. E, se vogliamo avere relazioni positive dobbiamo curare bene il modo come ci rapportiamo agli altri.
Come mai si dice che le emozioni sono contagiose?
Una cosa che mi sono sempre chiesto è : “come mai la comunicazione non verbale ha così tanto peso nell’economia complessiva della comunicazione ? ”
La risposta mi è venuta qualche anno dopo i miei primi studi di comunicazione quando ho scoperto il lavoro di Goleman sull’intelligenza emotiva (in questa pagina trovi anche una interessante recensione di uno dei suoi libri più famosi), che per me è stato non solo illuminante ma, una vera e propria fonte di ispirazione.
Per Goleman alcuni comportamenti dell’uomo compresa la comunicazione non verbale sono il frutto di qualcosa di istintivo e inconsapevole. Appartengono alla parte emotiva dell’intelligenza umana, che è anche la parte predominante e più primordiale.
La comunicazione non verbale è così qualcosa che nasce con l’evoluzione della specie umana. La nostra mente razionale è gestita dalla parte più giovane (in termini evolutivi) del nostro cervello. Le cellule del nostro cervello deputate a produrre e gestire pensieri razionali (del tipo se a =b e b=c anche a=c) sono localizzate nei lobi pre-frontali apparteneti a quella parte di cervello, la neocorteccia, che solo gli uomini hanno sviluppato. Gli animali, i rettili, i mammiferi e persino i primati non ce l’anno. Diversamente la parte più antica del cervello l’archeocorteccia, quella parte di cervello che l’uomo condivide con i rettili e i mammiferi è deputata a gestire informazioni a carattere emotivo. E quali sono le informazioni a carattere emotivo?
Sono tutte quelle informazioni legate alla sopravvivenza, dell’individuo o della specie.
Ad esempio quando tocco il fuoco e mi scotto la mano, quella sensazione di dolore mi fa ricordare per tutta la vita che il fuoco è una cosa pericolosa, viceversa il sapore del delle cose un po grasse e dolci ci piace un po a tutti perchè il latte materno (nutrimento e sopravvivenza)che era dolce e grasso.
Goleman si spinge anche oltre e spiega come mai le reazioni emotive (quando ci incazziamo di brutto) sono difficili da gestire e esplodono senza darci la possibilità di controllarle.
Diversamente dalla mente razionale che è il prodotto della parte più giovane del cervello e è molto lenta, la parte del cervello che gestisce le informazioni a carattere emotivo è veloce è reattiva perché è deputata alla funzione più importante del corpo : la sopravvivenza. Del resto le cellule del cervello deputate alla gestine di queste informazioni emotive l’amigdala è localizzata nella archicorteccia in continuità con le cellule del cervello che gestiscono il movimento.
Quando siamo bambini e ci scottiamo con il fuoco apprendiamo una informazione a carattere emotivo(fuoco=dolore=rischio di sopravvivenza). La prossima volta che avvicinano la mano ad una sorgente di calore immediatamente e istintivamente staccano velocemente la mano dalla fonte di calore.
Cosa succede ? La mano tocca la fonte di calore, l’amigdala percepisce un pericolo e immediatamente manda il segnale di movimento alle cellule che gestiscono il movimento. Il tutto senza elaborare l’informazione. Questo tipo di meccanismo è un meccanismo reattivo basato sul modello stimolo -risposta. Ad uno stimolo corrisponde una risposta immediata e istintintiva.
Le emozioni sono il nostro pilota automatico per la sopravvivenza.
L’uomo si è evoluto fino ad arrivare in cima alla catena alimentare grazie alla sua capacità di comunicare.
Facci caso! L’uomo non ha artigli, non ha zanne, non é veloce nella corsa. Fisicamente è una schiappa. È il più debole degli animali della savana.
Tuttavia grazie alla sua capacità di comunicare ė diventato il padrone del pianeta (con tutti gli effetti negativi del caso). Grazie alla capacità di comunicazione l’uomo ha potuto cacciare in gruppo, costruire utensili scambiando elementi di informazione, scappare ai grandi predatori.
Ma questo è stato reso possibile non dalla comunicazione verbale ma, piuttosto dalla mimica facciale. Recenti studi hanno dimostrato che gli uomini, prima di parlare già utilizzavano da millenni le espressioni del viso.
Solo gli uomini hanno una gamma di espressioni ed una mimica facciale tanto ricca. Anche gli animali hanno una comunicazione non verbale, hanno una gestualità con la quale comunicano ma, non hanno la ricchezza delle espressioni facciali unica degli uomini.
E questa capacità di comporre espressioni con il viso ha permesso agli uomini di sopravvivere. Infatti, se pensi che gli uomini primitivi che vivevano nella savana, quando percepivano un pericolo, come la presenza di un grande predatore disegnavano sul loro volto l’espressione della paura. Chiunque si trovava nei pressi, immediatamente capiva che stava per succedere qualcosa di sgradevole e cominciava ad agitarsi, pronto a scappare.
La comunicazione non verbale è un tipo di comunicazione molto veloce in quanto comunica emozioni attraverso una immagine. Non c’è bisogno di spiegare. Pensa a quegli uomini primitivi se quando dovevano dare l’allarme (in silenzio per non indispettire l’animale feroce ) iniziavano a dire aiuto aiuto sta arrivano una bestia che mi sembra un leone. È molto più lento e goffo dell’immagine di un volto impaurito.
La comunicazione ed in particolare la mimica facciale è un modo immediato di trasmettere emozioni. Fa tu stesso la prova . Fai la faccia della paura e pronuncia un suono senza senso “ah” con tono tremolante in un luogo affollato. Tutti si gireranno nella tua direzione con un’espressione almeno preoccupata, qualcuno dirà anche “che succede”.
Ecco perchè le emozioni sono contagiose ! Perchè fanno parte del programma di sopravvivenza del genere umano.
Allo stesso modo si trasmettono anche le emozioni positive. Se ascolti delle persone ridere di gusto dopo un po’ ti verrà da ridere anche a te. Se non mi credi prova a vedere questo video del dottor Madan Kataria un medico indiano che ha inventato lo yoga della risata. Ti assicuro che se guardi i suoi esercizi finalizzati a ridere senza motivo, ti verrà da ridere anche a te.
Ecco perché sorridere ti porta al successo!
E così siamo arrivati alla fine di questo lungo articolo, a formulare una risposta alla domanda che ci siamo posti all’inizio: perchè sorridere ci porta al successo?
Semplice perché ci aiuta a comunicare emozioni positive.
E così se quando ti rechi presso un ufficio del Comune sorridi, trasmetti all’impiegato una emozione positiva che lo fa predisporre in uno stato d’animo sereno.
Viceversa se ci vai con un’espressione crucciata, trasmetti una emozione negativa che nella sua mente si trasforma in un messaggio di pericolo.
Se l’impiegato è sereno sarà felice di aiutarti ma se percepisce un pericolo istintivamente farà di tutto per ostacolarti. E la cattiva notizia è che il suo comportamento è inconscio, inconsapevole. Lui non sa che sta recependo una emozione negativa e non sa perché guardandoti percepisce una emozione negativa. Ma inconsciamente farà di tutto per combatterti o quantomeno allontanarti.
Allo stesso modo quando incontri un nuovo cliente se sorridi , predisporrai il tuo interlocutore in uno stato emotivo aperto all’accoglienza in quanto sta percependo una emozione positiva. Lui sarà più disposto ad ascoltarti e a darti credibilità. Semplice !
Nelle piccole sfide che la vita ogni giorno ci pone, abbiamo due scelte, contrapporci e combattere, ponendoci come un potenziale pericolo verso i nostri interlocutori di tutti i giorni oppure, provare a comunicare emozioni positive e trovare tanti piccoli alleati.
Se sorridi sarà più semplice chiudere un contratto con un nuovo cliente, sarà più semplice farsi aiutare da un impiegato di un ufficio pubblico a disbrigare una pratica amministrativa, sarà più facile ottenere tutti i piccoli risultati che messi insieme uno dopo l’altro disegnano la strada verso il raggiungimento dei tuoi tanti obiettivi.
Italo Cillo una persona alla quale non ho potuto fare a meno di affezionarmi, seguire i suoi podcast è stato un immensa illuminazione per me che ero e sono tutt’ora alla ricerca di verita, Grazie per averti incontrato sul mio percorso e avermi illuminato un pezzo di strada, ti sono immensamente grato Antonio
Persona straordinaria.. assolutamente straordinaria. C’è poco altro da aggiungere 🙁
Ma di quale malattia è morto?
l’80% delle persone che oggi lavorano online lo devono a lui.! un animo nobile , troppo giovane per andar via così !! i tuoi insegnamenti rimarranno indelebili! Parole toccanti le tue luciano…..a presto
Grazie Luciano perché hai chiarito i dubbi che avevo anch’io riguardo questo triste lutto e il senso della vita. Italo ha donato tanto nella sua breve ma intensa vita e rimarrà per sempre nel mio cuore e in quello di molte persone.
Proprio perchè Italo è stato una di quelle persone che dedicano la vita intera allo Sviluppo Personale, alla Meditazione, alla cura della salute e all’alimentazione sana. La sua fine come tanti che ho conosciuto (psicoanalisti, esperti di respiro consapevole, maestri yoga, buddisti, che hanno terminato la loro vita anzitempo, dimostra l’inutilità di quanto divulgava e divulgano i suoi pari. Dimostra che nulla si può contro l’impermanenza. Un abbraccio all’uomo comunque.
Sei un idiota : un babbeo intriso del peggior nichilismo : il tuo generalizzare , la tua faciloneria , il tuo pressappochismo , si infrangono contro la logica : il cancro ha ragioni ben precise per manifestarsi ( vedi : magazine .5lb .eu | www. carcinomaepatico .it ) , e per “rimanere” , e per “vincere” : la Meditazione , la cura della Salute , e l’Alimentazione sana , sono tutte cose che producono risultati CONCRETI e sperimentabili , dunque non sono affatto inutili : inutile sei tu , mediocre cacasenno , buco nero di disfattismo , talmente vuoto di autostima , da necessitare la predazione emozionale degli altri per sentirti appagato , e rassicurato : impermanente come una scoreggia all’olezzo di cipolla rossa , tu sei
Ciao Aleister
Ho riflettuto a lungo se rispondere o meno a questo tuo commento ricco di insulti gratuiti e alla fine ho deciso di farlo anche perché non ho mai censurato nessuno.
Prima di commentare un mio articolo mi aspetterei che tu lo leggessi per lo meno!
Sono convinto che tu non abbia letto con attenzione quanto ho scritto …
Confondere il dolore emotivo per la dipartita di un amico e di un maestro per nichilismo mi sembra eccessivo.
Questo articolo è un saluto a una persona che per me è stata molto importante e che mi ha cambiato la vita.
Ricevere insulti gratuiti da una persona che non conosce nè me nè la persona di cui parlo in questo articolo, perdonami se te lo dico, mi sembra pretestuoso e MOLTO presuntuoso da parte tua.
Ogni tanto bisogna anche censurare qualcuno (per il bene di tutti).
Italo Cillo, un grande uomo.
Data la mia età, non l’ho seguito nello Sviluppo Personale e Meditazione, ma in Cerchia Ristretta ha dato il “LA” alla mia formazione di infomarketing nel 2009.
Se sono ancora sulla breccia lo devo a lui, un uomo vero, sincero, buono e altruista.
Quanto mi dispiace la sua dipartita.
E’ stato proprio un grande uomo.
Hai notato che noi discepoli abbiamo un forma di espressione inconfondibile?
Grazie a te Luciano di questo post che lo ricorda.
ma di preciso di cosa e’ morto?
Un brutto male
Si, sarà morto di un brutto male però non me lo aspettavo da lui, dopo che ho acquistato i corsi di cucina della moglie dove proponeva un’alimentazione pari ad elisir di lunga vita. Peraltro corso seguito da una fattura intestata ad azienda di Malta, noto paradiso fiscale. Tante belle parole che mi hanno incantato, per cui ho speso i miei soldi, scoprendo che sotto sotto c’era solo fuffa mascherata al meglio.
Addio Italo.
Ciao Marco
Italo non è morto per qualcosa di collegato all’alimentazione …
Ma è stato colpito da un male FULMINANTE che non aveva nulla a che fare con l’alimentazione.
Ad ogni modo penso che Nulla possa realmente allungarci la vita …
I prodotti della moglie di Italo sono ottimi prodotti e ci aiutano a stare meglio …
La questione qui non Quanto tempo vogliamo CAMPARE ma in che modo Vogliamo Vivere .
Come ho scritto : Queste cose ci aiutano a vivere Bene e a lasciare una buona eredità
Già il dubbio viene e forte. Un po’ di trasparenza aiuterebbe
Purtroppo i Cillo sotto questo punto di vista si sono sempre dimostrati estremamente contradditori e poco credibili. Senza contare che la moglie di Italo ha un’attività totalmente illegale e passabile di denuncia per abuso di professione medica, considerando che non ha alcun titolo per fare diete e dare consigli alimentari. Il tutto con il rispetto per la morte di Italo.
Matteo Forse si forse no !
Intanto l’articolo è un personale necrologio su Italo Cillo e un ringraziamento alla persona che mi ha insegnato l’arte del marketing on line, e con questo mi ha aiutato a cambiare in meglio la mia vita per un certo periodo di tempo. Io sono dell’idea che quando si riceve qualcosa di buono, indipendentemente dalla persona che te lo dona bisogna sempre ringraziare più e più volte.
L’articolo, Scritto un paio di anni fa non è un apologia della famiglia Cillo, ne tanto meno un tentativo di santificare l’operato di vita di quest’uomo.
Non so a cosa ti riferisci quando dici “i Cillo sotto questo punto di vista si sono sempre dimostrati estremamente contraddittori” ! Se potessi specificarlo forse potremmo intavolare una discussione proficua per tutti i lettori.
Per quanto riguarda La moglie di Italo, Francesca Cillo, che io ricordi, non ha mai detto di essere un medico, e non ha mai sostenuto che i medici hanno torto (come fanno la maggior parte dei santoni stravaganti come Panzironi) anzi semmai è vero il contrario. Francesca ha sempre sostenuto di essere una Naturopata e di vendere “consigli alimentari”.
Anche qui non posso metterci la mano sul fuoco perchè personalmente non le ho mai chiesto di mostrarmi il Titolo della scuola di Naturopatia. Del resto se volessi chiedere il titolo di studio a tutte le persone che incontro sarebbe davvero difficile lavorare (si va un po’ a fiducia).
Personalmente non ho mai seguito la dieta di Francesca CILLO, anzi non ho mai seguito una dieta, ho sempre fatto da me in questo campo (documentandomi e seguendo le indicazioni della Piramide alimentare e degli scritti di Berrino e degli altri dell’istituto tumori) e mi trovo molto bene (45 anni e sono in perfetto peso forma).
Non posso quindi giudicare i prodotti che vende Francesca Cillo (i suoi consigli alimentari) non avendoli testati in prima persona. Ad ogni modo per quello che ne so (per esperienze di amici) i suoi consigli sono cose semplici e anche cose abbastanza condivisibili (che io faccio da sempre) come mangiare meno cereali raffinati, meno zuccheri, meno carne, e più cereali integrali e più verdure. Per giunta il suo programma di consigli alimentari dura solo un paio di mesi quindi se pure il regime alimentare proposto fosse squilibrato, durando poco ci sarebbe comunque tempo per recuperare. Ma anche queste dichiarazioni vanno prese con le pinze.
Ti ripeto comunque non posso giudicare la bontà del suo prodotto non avendolo provato, (e non mi interessa minimamente nemmeno provarlo) ma posso sostenere con certezza che lei non ha mai sostenuto di essere medico anzi ci tiene a dire di essere una Naturopata.
Forse mi sono spiegato male. Sto parlando di qualcosa di molto pratico, che ha a che fare con la legge italiana.
La sign.a Forcella è un’autentica fuorilegge, visto che prescrive vere e proprie diete senza avere alcuna laurea che possa abilitarla a tale professione, scadendo a tutti gli effetti nell’abuso di professione medica.
Tutto ciò prescinde dalla bontà delle cose che dice, comunque discutibile a dirla tutta.
Matteo ti ripeto non ho mai acquistato prodotti di Francesca Cillo. Quindi non posso confermare ne quello che dici.
Non mi risulta che prescriva vere e proprie diete. Ad ogni modo l’articolo è su Italo non su Francesca.
Sì invece, prescrive vere e proprie diete. Sono stato nel suo programma quindi lo so. (tra l’altro anche dare semplici consigli alimentari è vietato dalla legge)
Ho un grande rammarico per non averlo conosciuto personalmente, ma i suoi insegnamenti rimarranno per sempre, grazie anche ad una bellissima famiglia diventata erede e testimonianza della sua infinita saggezza.
Grazie…
Bellissimo post. E’ proprio come dici: per quanto possiamo essere salutisti, non c’è alcun modo di avere controllo sulla morte. Possiamo solo goderci il viaggio, al meglio di quanto possiamo 🙂
Ho appreso la notizia solo adesso, e sono affranto.
Nel mare magnum di falsi guru che infestano oggi l’Internet Marketing, Italo era una perla rara. L’unico a cui mi sono davvero ispirato…
Grazie per i tuoi insegnamenti.
Ho appreso solo ora della mancanza di Italo, una vera tristezza. Riposa in pace Maestro.
Non piango mai ma stavolta non sono riuscito a trattenere le lacrime. Non ho mai conosciuto personalmente Italo ma mi sembra di conoscerlo da sempre. Lo ringrazio per tutto quello che ho imparato. Giuseppe
Grazie Luciano per questo bellissimo articolo… mi ha regalato un lampo di consapevolezza.