Perché sorridere ti porta al successo?
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Gestione del tempo: 5 Modi per aumentare la propria produttività
La gestione del tempo è uno degli argomenti più gettonati su tutti i blog che parlano di formazione sviluppo personale. Il tempo è in effetti la risorsa più importante che abbiamo a disposizione per poter raggiungere i nostri obiettivi. Il tempo è anche la risorsa più democratica che esista. A qualunque ceto si possa appartenere, in qualunque famiglia si sia nati, il questa è l’unica risorsa che ci accomuna tutti. Indipendentemente da quanto siamo ricchi, belli, alti e fortunati le nostre giornate saranno sempre di 24 ore, le nostre settimane saranno sempre di 7 giorni, i nostri mesi sempre di 30 giorni. Essere efficaci nella Gestione del Tempo è una delle competenze più importanti sopratutto in questi anni di competizione globale e di riassestamento dei mercati. La nostra “capacità di gestione del tempo” è anche la misura della nostra produttività. La capacità produttiva di ciascuno di noi (a parità di fattori – tecnologia, know how, conoscenza, posizione di mercato etc.) è condizionata dal tempo che abbiamo a disposizione . Oggi la realtà che stiamo vivendo ci impone una maggiore attenzione verso il tema della produttività individuale. A tutti noi ci viene chiesto, anno dopo anno, di produrre di più con meno risorse. Dobbiamo imparare a fare sempre di più! Tuttavia non sempre disponiamo di tutto il tempo vorremmo avere, per portare avanti tutti i nostri progetti. La buona notizia che vorrei darti oggi è che per avere di più tempo a disposizione da dedicare a tutti nostri obiettivi non c’è bisogno di implementare complicati sistemi di organizzazione del lavoro o leggere voluminosi manuali di gestione del tempo. È possibile trovare tempo extra durante le nostre giornate semplicemente riorganizzando il modo in cui approcciamo i compiti che rientrano sotto la nostra responsabilità. Per farlo ho preparato una lista di 5 utili consigli relativi alle differenti aree della propria vita lavorativa. Dai un’occhiata a ciascuna delle seguenti aree e verifica se e dove è possibile apportare miglioramenti che ti permetteranno di dedicare più tempo alle cose sulle quali hai realmente bisogno di focalizzare la tua attenzione. 1. Comunicazione Efficace Forse non lo sai ma la comunicazione efficace ha molto in comune con la gestione del tempo!Una delle abilità più importanti in ogni attività professionale è, infatti, la comunicazione efficace. Ti sembrerà forse banale ma, i problemi di comunicazione e le incomprensioni sono tra le principali cause di dispersione di risorse. Quando comunichi con il personale, i fornitori e con i tuoi clienti, assicurati che tutte le istruzioni e le informazioni che intendi trasferire siano comprese esattamente nel modo in cui vuoi. Una delle cose che solitamente insegno nei miei corsi di comunicazione è il VALORE della ridondanza. Il semplice fatto di ripetere la stessa richiesta con parole diverse, alla fine di una conversazione, può fare una grande differenza e diminuire notevolmente la distanza (il gap) tra il risultato che tu desideri e quello che il tuo staff crede tu volessi. Quando si tratta di comunicazione, la CHIAREZZA dovrebbe essere sempre l’obiettivo numero uno. Potresti anche avere un Master in management, ma la persona con cui stai comunicando magari non ce l’ha. Usa un linguaggio semplice e vedrai che aumenterai notevolmente le probabilità che il tuo messaggio sia pienamente recepito. Solo parlando in modo chiaro, conciso e verificando che la persona con cui stai comunicando abbia davvero capito quello che hai detto, può farti risparmiare tempo prezioso ottenendo subito ciò che stai cercando. 2. Pianificazione La capacità di pianificare le proprie attività, oltre ad essere fondamentale per una efficace “gestione del tempo“, è una di quelle competenze che possono fare davvero la differenza tra chi ha successo nella vita e chi non ce l’ha. Questa è necessaria sia per i compiti di routine che per i grandi progetti. Tieni sempre un Planning annuale sulla scrivania in cui registrerai i progetti che si ripetono a scadenze fisse (annuale/mensile, etc.), in modo che potrai vedere a colpo d’occhio quando c’è bisogno di iniziare a raccogliere informazioni su di essi e dare impulso alle attività. Nel caso dei progetti di grandi dimensioni, pianifica il tutto dall’inizio. Un grande autore motivazionale Steven Covey nel suo i 7 pilastri del successo ripete spesso il concetto “Comincia pensando dalla fine”, sottintendendo l’importanza di una pianificazione dettagliata prima di avviare ogni singolo progetto. Scomponi gli obiettivi in piccoli passi e stabilisci una data entro la quale ogni passo dovrebbe essere completato. Delega qualunque compito che può essere svolto da qualcun altro, a costi ragionevoli ma, tieni sempre sotto stretto controllo, con il tuo planning, chi fa cosa e entro quando deve essere portata a termine. Una volta pianificato il tutto, sarai molto meno propenso a rimandare fino all’ultimo minuto. 3. Stabilisci le giuste PRIORITA’ Se ti accorgi di saltare da un’attività ad un’altra, e se ogni giorno hai la brutta sensazione di non aver concluso niente o devi sempre correre per finire entro le scadenze, forse questo è un segnale d’allarme che potrebbe voler dire che nella tua vita è necessario riorganizzare il modo in cui ti approcci alla pianificazione delle attività e forse dovresti cominciare a lavorare su una valida strategia per fissare le tue priorità. Stabilire le proprie priorità è il primo passo per un’efficace gestione del tempo. Ogni mattina scorri le tue e-mail e assegna le opportune priorità ai relativi contenuti. Una volta che sai cosa deve essere fatto, quanto è urgente, e quanto tempo è probabile che ci voglia per completarlo, aggiungi le attività in ordine di importanza al tuo programma per la giornata lavorativa. Uno degli elementi di maggiore distrazione e causa di mancanza di concentrazione è proprio la posta elettronica. Se da un lato l’eMail ha migliorato notevolmente la sfera delle opportunità di comunicazione, dall’altro ci ha resi sempre disponibili alle richieste di tutti. Impara a consultare la tua posta elettronica solo periodicamente (due o al massimo 3 volte al giorno è sufficiente). Quando arrivano le e-mail, dai la priorità a tutti gli elementi che hanno bisogno di attenzione e poi aggiungi questi al tuo programma di lavoro. Lascia tutte le altre (newsletter, deal di Groupon, offerte promozionali e quant’altro) per un secondo momento . Le leggerai quando avrai portato a termine i compiti più urgenti! Alla fine di ogni mese dai un’occhiata ai progetti in programma per il mese successivo e rifletti in anticipo su quando potresti iniziare a lavorare su questi, in modo che potrai cominciare il mese sapendo già cosa deve essere fatto. 4. Vincere la Procrastinazione Per molte persone questo è il più grande ladro di tempo con il quale si trova a convivere. La procrastinazione è un po’ come l’edera che nei boschi si arrampica sugli alberi e pian piano ne sottrae energia vitale! Rimandare è uno dei modi migliori per trovarsi ingolfati sotto scadenza. Se anche a te capita di vivere periodi che ti sembrano eccessivamente pieni di impegni, anche tu sei uno dei tanti che soffre di procrastinazione. La cosa più importante che dovresti fare, sarebbe riconoscere che anche tu sei affetto da questa forma di virus. Subito dopo identifica le attività che tendi a rimandare il più a lungo possibile. Una volta che sai quali sono le cose rimandi di più, cerca di comprendere il motivo per il quale continui a rimandarle e non vuoi farle subito. Forse sono troppo grandi per te, forse sono troppo noiose, o semplicemente ti sembrano uno spreco di tempo. Dopo aver individuato il ragionamento che sta dietro ai tuoi problemi di procrastinazione, potrai trovare facilmente una soluzione, come ad esempio la suddivisione, delle attività troppo impegnative e dei progetti di grandi dimensioni in parti più piccole, la pianificazione dei compiti noiosi in momenti della giornata dedicati esclusivamente a loro, e la delega di qualsiasi compito eccessivamente di routine da sembrare uno spreco di tempo. Elimina la procrastinazione dalla tua giornata di lavoro e vedrai che riuscirai a realizzare molto di più ogni giorno. 5. Saper DELEGARE gli incarichi In questi ultimi anni ho scoperto sulla mia stessa pelle che la delega è la vera e propria arma segreta (ninja) per un’efficace “gestione del tempo” e per un progressivo “aumento della prosperità personale“. Se disponi di uno staff che lavora per aiutarti, delega alcune delle tue attività di routine che possono essere svolte facilmente da qualcun altro. Se non disponi di uno staff inizia a valutare quali attività possono essere gestite in outsourcing, ricorrendo ad altri professionisti o fornitori di fiducia. Ricordati di comunicare le istruzioni in modo chiaro e assicurati che siano sempre pienamente comprese prima di lasciare il compito sotto la responsabilità dei tuoi impiegati e dei tuoi fornitori. Una volta che hai delegato qualcosa, ti basta fare solo un rapido esame per assicurarti che il tutto sia fatto correttamente e puntualmente. Ridistribuisci alcuni incarichi tra i membri del team e avrai più tempo libero per svolgere il tuo lavoro. In questo modo ti concentrerai sempre di più su attività a più alta specializzazione e valore aggiunto. Il sesto e il settimo consiglio sulla “gestione del tempo”, aggiungili tu! Pensi che questa lista di suggerimenti sulla “Gestione del tempo“possa essere utile a te e agli altri lettori di Porfessioneformatore.it? In tutta sincerità quale consiglio ti sentiresti di aggiungere a questa lista ? Sentiti libero di aggiungere un tuo consigli inviando un commento a questo Post qui sotto ! Risorse per migliorare la tua “Gestione del Tempo” Vuoi approfondire il tema della gestione del tempo ? Vuoi diventare un vero esperto di questa materia ed essere un grande manager di te stesso ? 20 consigli di time management (gestione del tempo) Puoi cominciare a sviluppare questa competenza ora gratuitamente scaricando il report 20 consigli di time management da questo indirizzo https://www.professioneformatore.it/time-management/ Questa risorsa è gratuita e messa a disposizione di tutta la comunità degli iscritti a professioneformatore.it Zen To Done Vuoi migliorare del 100% le tue competenze in termini di gestione del tempo ? Posso suggerirti di acquistare il capolavoro di Leo Babauta “Zen To done” tradotto in italiano da Leonardo di Paola e Viviana Taccione , Costa solo 9,70 ma il suo valore è ben più elevato.

Copywriting: 3 Pilastri dello storytelling management
Conosci l’importanza dello storytelling per promuovere e posizionare nel mercato nuovi prodotti o idee? Negli Stati Uniti e in gran parte dell’Europa lo storytelling è grandemente sviluppato. Quanto conta una buona storia per il tuo copywriting e qual è il suo scopo? Sai che le persone provano diffidenza verso la pubblicità, ma adorano le storie? Voglio rivelarti una grande verità: niente può mettere la quinta marcia al tuo copywriting ed al tuo marketing in generale più di un ottimo lavoro di storytelling. Noi esseri umani siamo attratti in modo irresistibile dalle storie. Se una storia ha quel giusto inizio, quel giusto piglio, una volta che hai cominciato a leggerla sarà impossibile smettere o lasciare a metà la lettura. Ecco perché il tuo prodotto non può non avere una storia! È fondamentale che tu trovi la tua storia, la storia di te collegata al tuo prodotto, alla sua scoperta. Descrivi te stesso in rapporto al tuo prodotto: che cos’era per te quel determinato problema prima che tu stesso lo risolvessi e ne scoprissi la soluzione? (altro…)
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Avere un atteggiamento positivo, sereno e accogliere l’altro con un sorriso porta più vantaggi che mostrarsi rabuiato, neutro o, peggio, incazzato nero.
Però è un’affermazione molto vicina alla scoperta dell’acqua calda.
Il fatto è che quando hai 51 anni, sei disoccupato di lunga durata (6 anni e non 6 mesi) e non sai in che modo utilizzare quelle competenze che possiedi (poche, tante?) sorridere come se uno avesse il sole in tasca diventa un pò difficile…..
Al massimo ti esce un ghigno sarcastico pieno di livore e risentimento controproducente.
Ma probabilmente non riesco a superare i miei limiti e resto nella mia bella zona di comfort fatta di depressione, frustrazione e senso di fallimento.
Se io non ce la faccio invito tutti gli altri disoccupati over 40 a sorridere alla vita perchè le emozioni positive portano al successo.
E dai, perchè non ridete?
Ciao Fabio,
Ti rispondo ponendoti la domanda al contrario:” arrabbiassi a che serve?”
Alla fin fine, un sorriso qualcosa di buono lo fa! ma, arrabbiarsi quale effetto positivo produce? Come ci risolve i problemi?
Certo comunica al mondo che abbiamo un disagio ma poi?
È vero la situazione generale é difficile! Per carità non voglio dire il contrario! io stesso ho mia buona dose di problemi da risolvere e ti assicuro non sono pochi e non sono semplici. La crisi c’è, le tasse aumentano e la prospettiva di benessere non sembra avvicinarsi.
Essere disoccupati in età avanzata in queste condizioni, certo è una situazione difficile, ma arrabbiarsi, e provare rancore a che serve?
Si può trovare il modo per andare avanti anche con i problemi cercando di essere persone migliori o no? Io penso comunque di si!
Tu che ne pensi?
O mi sono espresso male o non è arrivato il messaggio.
Sorridere quando ci si trova nella mia situazione, che poi è qualla di tanti altri è difficile, se non impossibile. Arrabbiarsi non risolve i problemi, certo ma non si può avere un interruttore ON/OFF che bypassa lo stato d’animo interiore dell’over 40, diciamo pure 50 senza prospettive.
Sentirsi frustrati, sfiduciati, depressi è deleterio. Sono d’accordo che NON SERVE ma non lo puoi cancellare con un colpo di spugna perchè non è politically correct. Non si tratta di provare rancore o di mandare a fare in culo l’impiegato delle poste che non c’entra niente con la nostra condizione. Solo che non mi viene da sorridere. Tutto qui.
Mi piacerebbe ascoltare anche commenti di dicoccupati over 40.
Ciao Fabio,
mi spiace che tu sia disoccupato, io ho 45 anni e presto dovro’ cercare un nuovo lavoro, mi occupo dell’area commerciale di un’azienda informatica, nonostante il mio lavoro sia molto apprezzato, a causa di problemi di liquidità aziendali e non avendo accettato compromessi sul mio compenso, mi hanno preannunciato che sarò il primo ad andare via, mi spiace per quello che mi sta per capitare, pero’ conosco il mio valore, il sorriso e’ nel mio DNA, un po’ per carattere e un po’ per “mestiere”,
sono pronto a ripartire anche facendo un qualsiasi altro lavoro, ma sempre con il sorriso.
Un augurio affinchè tu possa trovare il lavoro di cui hai bisogno.
luigi
Incredibilmente vero!!
Caro Luigi, grazie per le tue parole.
Sono certo che con la tua esperienza maturata nell’area commerciale (ossia front line a contatto con i clienti) troverai presto un’altra occupazione, probabilmente nella stessa qualifica, magari in un settore diverso che non sia l’azienda informatica. Certo bisognerà imparare tutto su un nuovo prodotto/servizio ma poi il resto mi sembra simile. Poi oltre alla professionalità che certamente possiedi pare che il sorriso, oltre ad essere uno skill proprio della tua figura professionale, fa parte del tuo BNA. Io magari non cercherei/accetterei qualsiasi altro tipo di lavoro ma cercherei di sfruttare il tuo bagalio di esperienze. Ti ci vedi forse a fare il pasticcere o il copywriter che scrive testi e slogan per un’agenzia pubblicitaria?
Perchè io è questo che facevo, un lavoro dietro le quinte in una sala macchine che poi qualcuno come te era incaricato di portare a conoscenza del cliente. Quindi il sorriso non è qualcosa di necessario per me. Aggiungici un carattere introverso/timido e hai il quadro completo.
Auguri.
Molto bello, grazie!
Credo che avevo bisogno di leggere questo articolo esattamente così com’è, forse mi tornerà utile riprenderlo in seguito.
Grazieeee 😀 😀 😀
Buongiorno,
voglio raccontarmi un fatto che mi è successo la settimana scorsa (prima di leggere questo utilissimo articolo). Nella mattinata ho accompagnato i miei figli a scuola e un signore distinto e di una certa età ha posteggiato la sua auto in doppia fila impedendomi di uscire (e io dovevo andare a lavoro!!). Dopo essersi fatto comodamente i fatti suoi è venuto a spostare la macchina con molta calma lamentandosi della mia impazienza in malo modo………non l’avesse mai fatto!!!!! Glie ne ho detto di tutti i colori, in modo deciso e anche educato (nonostante la mia ira) l’ho fatto sentire un verme. Gli ho detto che lui poteva essere mio padre e che mi dispiaceva che io a 36 anni dovevo fare a lui scuola di educazione, che non dava esempio ai bambini che entravano a scuola e che il suo senso civico era pari a quello dei cavalli che se pur belli da vedere fanno i loro bisogni in mezzo alla strada e puzzano….insomma chi più ne ha più ne metta.
La sera (dopo una giornate che non augurerei neanche al mio peggior nemico) per ovvi motivi di stanchezza (che non mi giustificano) ho lasciato la mia auto in doppia fila e quando sono uscita c’era un signore molto impaziente (a giusta ragione) per il mio atteggiamento incivile. Vi giuro lo avrei mandato volentieri a quel paese perchè non aveva avuto la pazienza di aspettarmi neanche 5 minuti ma poi ho chiesto perdono con un sorriso ammiccante e dispiaciuto dicendo che avevo sbagliato e facendo vedere che avrei spostato l’auto in maniera rapida. Morale: l’uomo ha cambiato espressione del viso e mi ha detto che avrebbe fatto la manovra verso dietro per lasciarmi il suo posto così da poter finire quello che stavo facendo. E’ vero “contenuto e contenitore” servono, quel giorno non avrei sopportato un altro diverbio. Saluti a tutti e vi auguro di sorridere.
Mi trovo completamente d’accordo con quanto scritto nell’articolo e ad essere sincera diverse volte persone di mia conoscenza come parenti, amici e perfino i professori all’università mi hanno detto che sorridendo si riesce più facilmente ad ottenere quello che desideriamo…perché innestiamo nel nostro interlocutore la serenità adatta a cercare di realizzare al meglio le nostre richieste.
Complimenti per l’articolo.
Per Marzia:
ci fai o ci sei? La mattina a ragione te la prendi con uno che ti blocca l’auto (con coloriti commenti sul suo senso civico, allusioni alle deiezione equine, ecc) e poi la sera fai altrettanto e te la cavi col sorrisetto? E il malcapitato di turno che “non ha avuto la pazienza di aspettare” che tu facessi i tuoi comodi addirittura esce a marcia indietro e ti lascia il posto con un prego si accomodi?
Francamente è poco credibile.
Hai usato il sorriso in maniera subdola e hai trovato il gonzo che c’è cascato. Io ho espresso le mie perplessità sull’articolo perchè ci sono momenti in cui non hai affatto voglia di mostrarti compiacente e sorridente ma ho l’impressione che il senso dell’articolo fosse altro.
Troppo facile cavarsela in modo truffaldino, peggio ammiccante.
E la mia filosofia di vita e professionale, confermo a pieno titolo.
Mario Mania Professione Sorriso
ma mi chiedevo se queste emozioni si trasmettono solo con un sorriso ecc…oppure devo pensare positivo anke io….cioe vado in un ristorante e dentro di me sono arrabiato pero sorrido..trasmetto sempre quell energia positiva
Dalla mia esperienza basta cominciare a sorridere poi tutto viene di conseguenza