Se sei alla ricerca di una strategia seria e collaudata per aumentare la tua produttività allora stai leggendo l’articolo giusto.
In questo articolo, vengono descritte le 13 migliori strategie (provate e testate) per aumentare la produttività personale. Nessun sistema di gestione del tempo serio dovrebbe prescindere da questi pilastri di organizzazione e produttività personale. Qualora imparassi e le adottassi tutte la tua produttività potrebbe avere una crescita davvero straordinaria. Eccole descritte di seguito una ad una:
1 . Impostare gli obiettivi di RISULTATO
Il passo iniziale consiste nel fissare obiettivi e traguardi raggiungibili in termini di risultato che si vuole ottenere. Nonostante potrebbe sembrare una pratica banale, non lo è affatto; infatti quando imposti degli obiettivi raggiungibili, focalizzi la tua energia verso le cose che desideri raggiungere che altrimenti non raggiungeresti. Questo ti rende automaticamente più produttivo perché sei focalizzato sul risultato che vuoi ottenere.
Per fornirti un esempio: se hai un blog, in cui scrivi regolarmente una media di 1-2 articoli a settimana e vuoi aumentare la frequenza, potresti fissare come obiettivo in termini di RISULTATO per il mese prossimo quello di scrivere 30 articoli (risultato), quindi una media di 1 articolo al giorno. In questo modo prefissandoti questo nuovo obiettivo, sarai indotto a scrivere molto di più di quanto fai di solito e di quanto faresti se non ti prefiggessi nulla, e naturalmente aumenterai la produttività in maniera sostanziale.
Bisogna essere chiari su che cosa esattamente si vuole raggiungere. Che cosa si vuole realizzare per il mese prossimo? Qual è l’obiettivo che ti farà sentire assolutamente euforico e pieno di orgoglio se lo otterrai? Impostalo come Tuo obiettivo. Successivamente suddividi quell’obbiettivo in sotto obiettivi settimanali. Infine, sulla base di questa programmazione puoi impostare i tuoi obiettivi quotidiani.
2 .Mantenere un ambiente di lavoro favorevole alla produttività
Verifica se il tuo ambiente di lavoro ti stimola a lavorare o ti è di ostacolo. A volte potresti scoprire che il luogo dove solitamente sei invece di incoraggiarti ti distrae! Chiediti qual è il tipo di ambiente che ti incoraggia a lavorare. Identificare un luogo ideale potrebbe richiedere l’investimento di un po’ di tempo in sperimentazione. Per esempio dopo aver provato diversi posti, potresti renderti conto che riesci ad essere più produttivo, e sei più a tuo agio, in luoghi tranquilli dove ci sono poche persone intorno, come la tua stanza a casa, il tuo studio, la biblioteca, o il bar vicino casa. Una volta identificato il luogo ideale cerca di passarci quanto più tempo possibile quando lavori.
Ovviamente chi è un lavoratore dipendente non può di certo scegliersi il proprio spazio di lavoro. Se questo è il tuo caso, modifica l’ambiente per renderlo il più familiare e gradevole possibile: organizza la scrivania e decorala con le tue foto preferite e citazioni che ti ispirano. Se nell’ambiente di lavoro ci si sente come a casa, sarà più facile e stimolante svolgere i propri compiti.
3 . Creare uno spazio di lavoro organizzato
Avere una scrivania ben organizzata senza dubbio contribuisce a migliorare la tua produttività . Se dispone di uno spazio di lavoro disordinato, ti sentirai disorganizzato e lenti. Non avrai nemmeno voglia di fare tanto dal momento che tutto intorno è caotico. La nostra mente funziona in questo modo. Il nostro inconscio percepisce tutte le informazioni che arrivano dall’esterno anche quando non vi concentriamo l’attenzione. Quindi uno spazio di lavoro disordinato pieno di oggetti rappresenta per la nostra mente un notevole carico di lavoro. DIversamente quando disponi di una bella, ordinata e organizzata postazione di lavoro, sarai ispirato a lavorare. Potrai trovare facilmente le cose, piuttosto che sprecare preziosi minuti per cercare qualcosa che hai visto in precedenza nella vostra pila di fogli. Se sei un lavoratore autonomo, è particolarmente importante essere organizzato e avere una scrivania ordinata.
Impara ad avere e mantenere pulita e ordinata la tua scrivania; sistema report, cartelle e documenti casuali in un unico raccoglitore; colloca penne e cancelleria nei supporti dedicati; lascia spazio sufficiente per il computer portatile e una zona di scrittura (alla vostra destra se siete destrorsi, altrimenti a sinistra per i mancini); utilizza post-it e fogli excel in modo da organizzare gli elenchi di tutte le attività; infine fissa dei giorni nei quali fai un po’ di pulizia e riassettare, per tenere le cose in ordine. Tutto questo crea uno spazio invitante per lavorare in qualsiasi momento della giornata.
4 . Porre le cose più importanti per prime
Stephen Covey in “le 7 regole del successo” analizza come queste riescano ad essere efficienti, ed individua 7 abitudini che le contraddistinguono; una delle più importanti è “First Things First”, che si riferisce al fatto di mettere le cose importanti prima di ogni altra cosa. E perché questo è importante? Perchéin un giorno ci sono circa un milione di cose che possiamo scegliere di fare e solo 24 ore. Alcune cose saranno importanti e poi faranno la differenza nella nostra capacità di ottenere successo, al contrario la restante parte sar senza importanza e non farà alcuna differenza. Dunque tra tutte queste attività, dobbiamo scegliere a cosa attribuire attenzione, altrimenti affogheremmo per sempre nel lavoro e non concluderemmo mai niente. Concentrati su ciò che è importante e abbandona quelle meno importanti.
Una domanda utile a filtrare i compiti per definire le priorità e sapere quali sono le attività davvero importanti è: “Questo compito farà la differenza per i prossimi 6 mesi?” Se la risposta è no o un piccolo sì, allora va messo da parte. Se si tratta di un grande sì, allora è bene darci attenzione. Naturalmente non possiamo mai dare una valutazione precisa al 100 %, in quanto non siamo in grado di prevedere il futuro, ma abbiamo conoscenze sufficienti per fare una buona valutazione. Per esempio, se l’obiettivo principale per quest’anno è quello di sviluppare il proprio blog, questa attività deve avere la priorità su qualsiasi altra attività. Quando si applica, poi, questa domanda ad un sottoinsieme di attività come ad esempio alle attività necessarie a gestire un blog, si focalizzerà l’attenzione su cose come: (1) pubblicare guest post sui blog altrui in modo da consentirci di entrare in contatto con nuovi lettori e aumentare la visibilità a medio termine; (2) Trovare nuovi tipi di articoli ( 3) scrivere il proprio eBook etc . Altre attività varie come controllare e-mail, selezionarle, modificare il sito e leggere i messaggi di Facebook/Twitter saranno messe in secondo piano.
5 . Organizza la tua gestione del tempo suddividendolo per compiti
Negli stati uniti si sta diffondendo molto nella gestione del tempo il termine “Time boxing” si riferisce al fatto di dover scchedulare i tuoi compiti entro intervalli precisi di tempo. Ad esempio, l’attività A viene sovolta dalle ore 9:00 alle 10:30 del mattino, poi l’attività B dalle 10:30 alle 13:00, poi l’attività C dalle ore 14 alle ore 16. L’organizzazione delle tue attività impedisce che si sovrappongano compiti.
Suddividi i tuoi compiti in base al tempo. Se imposti un periodo di tempo specifico e aderisci rigorosamente ad esso, troverai il modo per concludere il lavoro nel tempo stabilito.
6 . Utilizzare la regola 80/20
Nei corsi di “Gestione del Tempo” è ormai famoso il principio di Pareto dell’80/20. La cifra 80/20 si riferisce al fenomeno in cui natura e nella società l’80 % degli effetti è prodotto dal 20% delle cause. Il restante 20% può essere raggiunto dal restante 80 % delle cause.
Applicata alla gestione del tempo questa regola ci dice che si può ottenere l’80% dei nostri risultati con il solo 20% di sforzo. Occorre quindi concentrarsi su quel 20% di cose importanti per poi lasciare gli ultimi ritocchi ad un secondo momento.
Quando fai qualcosa e cerchi di portarlo a termine dimentica i piccoli dettagli che nessuno nota e che vedi solo tu. Puoi sempre rivedere il tuo lavoro in un secondo momento per portarlo alla perfezione.
La chiave è mettere a fuoco le tue energie per produrre l’80 % di quello che stai facendo, che è anche l’80% che conta di più.
7 . Prepara una lista separata per le “attività in entrata”
Se hai in una lista intera di cose da fare, ti potrebbe capitare nel corso della giornata di lavoro di dedicare attenzione ad altre cose che ti arrivano in modo del tutto casuale.
Ad esempio una certa cosa (che chiamiamo numero 1), addizionale rispetto ai compiti principali che ti eri prefissato di fare nell’arco della giornata, sopraggiunge e tu vuoi farla immediatamente poiché pensi ci vogliano solo 5-10 minuti. Successivamente fai lo stesso con il compito aggiuntivo numero 2, numero 3…. fino al numero 15. Dopo un po’ capisci che queste cose richiedono molto tempo e non ti hanno nemmeno fatto ottenere un risultato significativo. Non solo, così facendo metti in secondo piano il vero lavoro e, probabilmente, non riesci mai a finirlo per la fine del giornata. Nonostante ciò potresti pensare di essere molto produttivo, avendo finito tutti questi compiti marginali, ma in realtà è soltanto “falsa produttività”.
La soluzione sta nell’usare una lista separata per i compiti urgenti, principali e mettere tutti i compiti aggiuntivi in una lista diversa. Così sarai concentrato sugli obiettivi quotidiani più importanti e alla fine della giornata potrai cancellarli dalla tua lista. Inoltre raggruppando i compiti urgenti simili e svolgendoli nello stesso arco di tempo, scoprirai di poterli sempre terminare in poco tempo rispetto a quanto avreste impiegato se li avesti svolti separatamente, nel corso della giornata lavorativa.
8 . Migliorare le TUE abilità
I nostri limiti di produttività provengono nella maggior parte dei casi da limitazioni nel nostro livello di competenza. Migliorando le nostre abilità aumentiamo la nostra produttività e saremo più competitivi. E ‘come aggiornare un software con le nuove versioni in modo da potere fare più cose. Le nostre competenze sono i nostri strumenti che ci aiutano a creare. Abbiamo bisogno di strumenti migliori per creare prodotti migliori.
Tornando all’esempio citato prima del blog, se si vuole scrivere una media di un articolo al giorno, è necessario imparare a mantenere o aumentare lo standard qualitativo delle cose che scriviamo, scrivendo nel minor tempo possibile. Per farlo dobbiamo documentarci e diventare sempre più esperti della materia che trattiamo e a queste competenze aggiungere abilità specifiche di copywriting . Tutto questo senza dubbio, ci aiuterà a scrivere più velocemente.
Chiediti quali competenze chiave usate nel tuo lavoro. Come puoi aggiornarle per diventare più produttivo.
9 . Conoscere le proprie motivazioni
Sicuramente ti sarà capitato di trovarti in momenti nei quali ti senti davvero ispirato, mentre altre volte sei totalmente bloccato. E’ una situazione molto comune, che capita ad ognuno di noi. Quando giungono questi momenti di “paralisi mentale” significa che hai perso contatto con ciò che ti spinge a fare le cose, con le tue passioni; quindi se sei a conoscenza dei tuoi “inneschi motivazionali”, la ragione per la quale fai le cose, è possibile ristabilire il contatto con essi e riavviare la tua produttività.
Per esempio, ci si può sentire ispirati a lavorare al proprio blog, ed esserlo ancora di più sapendo di avere un obiettivo da raggiungere (il raggiungimento di un tot di abbonati in un mese), o quando c’è un motivo più grande di te, quando percepisci il lavoro come una missione (come quando ad esempio scrivi sul blog per promuovere un’ideale). Quali sono i tuoi “inneschi motivazionali”? Quali sono stati i momenti in cui hai sentito la spinta? Come è possibile integrare questi inneschi nella tua vita quotidiana per rafforzare la tua motivazione?
10 . Utilizza gli spicchi di tempo
Utilizzare “spicchi” di tempo significa considerare i piccoli ritagli di tempo che hai tra un evento e un altro come momenti di produttività. Gli Spicchi di tempo di solito compaiono durante i tempi morti, come l’attesa di bus/treni, il viaggio in Treno l’attesa in aeroporto, etc. Preparati delle attività da fare durante i ritagli ti tempo. TI stupirai di quanto si possa fare in un breve lasso di tempo. Alcune attività potrebbero includere l’ascolto di podcast di crescita personale lo scrivere articoli o documenti sul proprio portatile. In un viaggio di 40 minuti, si può realizzare circa il 20% di un articolo, circa 400-500 parole oppure si può lavorare
11 .Controllare i progressi
Controllare i progressi è essenziale per sapere come si sta lavorando. Si può lavorare freneticamente per ore e giorni interi, ma se non si agisce responsabilmente, ad un certo punto si rallenterà. Dunque fai una revisione settimanale delle tue attività, ovviamente alla fine della settimana, ad esempio ogni sabato/domenica mattina: rivedi i tuoi progressi rispetto alla settimana prima. Se sei in linea con gli obiettivi prefissati, sii soddisfatto di te stesso; se invece ti sei allontanato, cerca di capire che cosa è andato storto. In questo modo potrai programmare un piano d’azione per la settimana successiva, per raggiungere gli obiettivi. Alla fine del mese fai una revisione mensile.
12 . Svegliarsi presto
Questa è una cosa un po soggettiva, quindi ognuno agisce in base alla propria esperienza. Ci sono persone il cui metabolismo è più veloce al mattino presto (allodole) e persone che riescono a continuare a stare svegli anche molte ore la sera tardi (i gufi). Indipendentemente dal tipo di metabolismo che abbiamo, indipendentemente dal fatto che siamo più “gufi” o più “allodole”, alzarsi presto la mattina comporta una serie di vantaggi sulla nostra produttività. Innanzitutto l’esposizione alla luce per un numero di ore prolungato aiuta a mantenere alto il morale, la motivazione e il proprio livello di energia. E’ un fatto ormai acclarato che gli uomini necessitano per stare bene di esporsi alla luce del sole. Altro vantaggio è che cominciando prima una giornata si ha più tempo a disposizione per fare le cose. Se comincio a lavorare alle 8 e tutti gli uffici aprono alle 9 avrò 1 ora di tempo a disposizione per prepararmi alle cose che dovrò affrontare. Quando si lavora velocemente si portano a termine un numero maggiore di compiti e questo ci motiva a mantenere l’iniziativa, e fare ancora più cose.
Un’altra ragione per cui svegliarsi presto può aiutare è la quiete del mattino che rappresenta un ambiente favorevole per lavorare e programmare le nostre giornate. Svegliarsi presto (ad esempio alle 06:00 del mattino), e non sentire assolutamente nulla intorno a noi, è oggettivamente piacevole, rispetto all’udire i centinaia di rumori a cui siamo abituati al giorno d’oggi; dunque il momento ideale per pensare progettare organizzare!
13 . Ricordare di Riposare
Non siamo macchine o robot. Quando arriva il momento, abbiamo bisogno di riposare, di dormire per recuperare la nostra energia, in modo che possiamo continuare il giorno successivo. Ricorda che il termine produttività fa riferimento alla qualità delle cose che si fanno, non alla quantità delle ore trascorse in un ufficio. Quando si sceglie di continuare a lavorare nonostante la stanchezza anche se si è ancora in grado di produrre qualcosa, lo si farà ad un ritmo molto lento; invece quando ci si riposa, si possono ottenere risultati migliori ed in minor tempo, anche se paradossalmente il numero totale di ore trascorse in realtà è nettamente inferiore.
RISORSE PER MIGLIORARE LA TUA “GESTIONE DEL TEMPO”
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“Sorridi quando vedi gli altri. Sorridi quando si parla al telefono. Sorridi quando sei da solo. Un sorriso è contagioso, ed è L’ARMA più preziosa che abbiamo per CAMBIARE il mondo”
geniale questa frase….tutto l’articolo merita di essere letto e riletto, ma questa frase merita di essere studiata e trasmessa al mondo intero…………
Ciao Luciano.
3. Sviluppa la Mindfulness. Cosa intendi quando dici di vivere sempre il qui e ora?Se uno ha delle consapevolezze che gli arrivano su esperienze fatte?Di solito sembra che uno parli a se stesso!
Se invece vede immagini positive del futuro?
Se intendevi solo che non conta vivere il passato o avere preoccupazioni inutili o mentali ti do ragione!
7. Frequenta persone positive.Su questo ci sto lavorando bene concentrandomi su chi voglio essere ed incontrare.Gente che pensa di essere positiva non la frequento come prima.Mi sento proprio che mi sto creando la vita come voglio io sempre di più.
Per il resto va tutto bene quello che hai scritto!
Aggiungo che ci sono cose che prima di integrare ho letto e sentito 20-30 volte!
Buon pomeriggio!
Ciao Juri
Quando parlo di mindfulness intendo vivere pienamente nel momento attuale. Con attenzione e pienezza di pensiero.
Pensare al futuro in modo positivo è ok ! è una cosa che fa bene e motiva .
E’ bello anche saper godere del momento attuale. Vivere troppo nel futuro ci fa perdere di vista quello che di bello e positivo abbiamo già.
Se siamo concentrati a vedere sempre al futuro come il luogo della realizzazione dei nostri desideri e della nostra felicità ci fa trascurare la bellezza del momento attuale!
in questo senso parlo di vivere il qui e ora
Quando uno pianifica troppo le cose non è che è troppo mentale?Mi rendo conto che un conto è una pianificazione sui propri obiettivi a larghe vedute e un’altra cosa è stare molto tempo per pianificare degli obiettivi che poi non si verificano visto le variabili.In fondo uno non può modificare ogni cosa.
Qui ho sentito molti pareri in merito.Qualcuno dice che certi individuo fanno senza scrivere gli obiettivi ma avere lo stesso grandi risultati.
E’ stata smentita quella statistica dove chi scriveva i propri obiettivi precisi erano quelli che poi nella vita hanno ottenuto grandi risultati.
Perdonami se sono uscito un pò fuori tema del post!
Cosa dici?
Grazie mille.
Buona serata!
Ciao Juri
Scrivere i propri obiettivi non è indispensabile.
L’importante è sapere con chiarezza cosa si vuole.
La tecnica di scriversi gli obiettivi si è diffusa negli ultimi anni per un semplice motivo .
Vivendo nella società dell’informazione siamo continuamente bombardati di notizie fatti e immagini. Ogni uomo e ogni donna oggi devono gestire migliaia e migliaia di stimoli informativi in più di 30-40 anni fa.
Scrivere gli obiettivi serve per mantenersi focalizzati con maggiore semplicità e con minore sforzo. Ecco tutto.
Tu intendi sapere cosa si vuole nei minimi dettagli?Io tra 5 anni posso immaginare dove sono, ma non è che conoscpo precisamente ogni passo che farò.Ho scritto degli obiettivi a grandi linee con quello che mi piace fare.Mi visualizzo che ho già realizzato l’intento e che faccio la vita che desidero.
Ho scritto vari obiettivi diversi con le varie scadenze.
Grazie mille.
Buon pomeriggio!
Mi chiedi :”Tu intendi sapere cosa si vuole nei minimi dettagli?”
Alle volte si e alle volte no .
Quando penso ad un obiettivo mi immagino tutto : colori luci sensazioni tattili. Lo faccio da quando ero bambino . E’ un po come vivere quel sogno.
Ad esempio uno dei miei sogni/obiettivi è possedere una jaguar. Alle volte mi immagino a guidarla, la vedo la sento e la tocco in ogni suo dettaglio. Provo anche l’effetto al tatto del rivestimento del pomello del cambio.
Altro mio desiderio è quello di avere una famiglia felice. Mentre sono solo in macchina e guido, alle volte immagino di avere un figlio sul seggiolino di fianco e di parlargli mentre lo accompagno alla palestra.
Ho scoperto che questo modo di procedere fa bene, perchè ti aiuta ad avvicinarti sempre di più all’obiettivo, allinea il tuo inconscio e ti prepara mentalmente a quegli eventi. Non voglio farla troppo lunga … la cosa è più o meno questa se immagini una famiglia felice e di essere un bravo educatore per i tuoi figli e sin da ora cominci a parlare a loro con autorevolezza (e ti riempi di dettagli) è un po come se ti preparassi a vivere quella cosa. E’ come un allenamento. Quando poi ti troverai a vivere la tua famiglia il tuo inconscio ti guiderà in automatico a dire e fare le cose giuste. Esattamente allo stesso modo di come ti guida quando fai un esame e ti sei tanto preparato per sostenerlo.
Adesso se vuoi e se credi sia opportuno per TE e per la tua Realtà scrivere questi obiettivi e questi dettagli puoi scriverli. Se ritieni che sia superfluo evita.
Sta a te la scelta! Io personalmente faccio in questo modo : Gli obiettivi Li scrivo . I dettagli me li tengo per me ! Ma li penso!
Grazie mille Luciano!
Cosi’ è più chiaro!
Il carattere per mia esperienza è profondamente ostacolante e irrimediabile almeno che alcune delle energie che lo hanno in certi casi così profondamente squilibrato non muoiano….puo’ diventare così assurdamente angosciante che l’unico rimedio per la propria accettazione è la morte di chi ha generato in una persona tali schemi di sofferenza che sono i suoi schemi di maladattamento.
mi correggo…irrimediabile in certi casi…nel mio percorso di vita che non vorrei affatto vivere è stato così…
Sono pienamente d’accordo con Luciano. Tuttavia devo ammettere di aver assistito,nella mia mente, ad una reazione diversa da quella sopra indicata (Se questi ci danno l’impressione di farci raggiungere gli obiettivi desiderati o di superarli tendiamo a ripeterli).
Io infatti ho subito un lento processo di cambiamento di una parte del mio carattere durante gli anni dell’adolescenza, nonostante i comportamenti fatti in passato mi avevano sempre assicurato buoni risultati. Sono sempre stata una ragazza simpatica e gentile,ma lo ero soprattutto con le persone che già conoscevo e avevo una certa confidenza,mentre con chi non conoscevo preferivo mantenere le distanze, mi comportavo educatamente ma evitavo di dare la possibilità a chiunque di conoscermi, a parte i casi eccezzionali di persone particolarmente carismatiche in grado di coinvolgermi. Crescendo invece sono cambiata molto daqst punto di vista.Si è vero mantenere le distanze spesso è un gran vantaggio,è un’arma di difesa,una corazza anti fregature…tuttavia ,ad un certo punto, è nata in me l’esigenza di aprirmi verso gli altri. Sono diventata più confidenziale e socievole,ma ho sempre tenuto da parte la capacità di difendere i miei “confini” psicologici. Per molto tempo ho continuato a comportarmi in questo modo,ho conosciuto un mare di persone e in questomodo ho allargato lamia cerchia di conoscenze che da un lato mi ha giovato. Ma come in tutte le cose anche questo nuovo approccio con ilmondo mi ha provocato dei danni. Infatti il fatto di istituire diversi rapporti confidenziali con le persone accresce la possibilità di ricevere delusioni e pugnalate( la probabilità di essere delusa da qualcuno aumenta in maniera proporzionale alla quantità di persone che iniziano a far parte della tua vita,piùpersone conosci più è facile essere deluso) …. ne ho viste tante nel corso degli anni,ne ho ricevute tante pugnalate. Ecco adesso la mia reazione è,invece, analoga a quella affrontata precedentemente nel tuo articolo. Sto selezionando i comportamenti sbagliati del mio passato in modo da creare nel mio carattere una variante capace sia di stabilire rapporti sociali con le persone sia di tutelare i miei “confini mentali” (la mia corazza). Nella mia testa c’è ancora molto caos ed è in atto un processo di riordino delle idee. Sto rafforzando i miei valori e i miei ideali che stavano diventando relativi. Il mio carattere è in uno stato confusionale,se così posso definirlo. Ci vorrà del tempo per rendermi conto dei cambiamenti effettivi del mio carattere. Temo di non riuscire a trovare un vero e proprio equilibrio!!
ps. non ho mai fatto studi sull’argomento,tutto ciò che ho scritto è frutto di una lunga riflessione personale. pertanto vi pregherei di non tener molto conto delle imprecisioni espressive.
Bello l’articolo, Maria ha ragione bisogna partire con un soriso, soridere quando si e’ da soli, sorridere con gli altri, sorridere e’ contagioso e fa bene a te e agli altri.
A volte è difficile……a causa del nostro carattere accumuliamo fallimenti a ripetizioni è li che credo ci voglia un cambiamento , cosi’ non va, cosi’ non funziona. Punto e a capo. Io non mi considero una persona di ‘carattere’, sono molto malneabile e accondiscendente, e subisco la vita in modo passivo. Prendo quello che viene, mi accontento. Non sparo per prima e cado giu’ morto stecchito, ‘La guerra di Piero’, per me sapere che non posso cambiare è come sapere di essere condannata a morire.
Ero considerata una perosna solare, positiva, entusiasta, ma la mia paura di far rimanere male le persone, non mi ha mai permesso di essere diretta, schietta., quindi una persona insicura per definizione, e la gente se ne approfitta, e ognuno con me fa quel che vuole. Mi chiedo posso cambiare??? Se il comportamento e’ la somma deile nostre scelte per la sopravvivenza …io per sopravvivere devo cambiare, e dopo tutte queste pezze in faccia …un po’ di carattere mi verra’ fuori…(parolaccia)
un saluto
Serena
l’articolo sembra tropo povero, serio, incerto,randagio ( ma non ti ofendere ) alla bellezza non serve caratere
Tutto giusto, ma senza esagerare. Creare un ambiente stimolante e ottimista ci serve come l’acqua ma anche riconoscere la propria tristezza (non tentare di coprirla o nasconderla) è importante. Essa è un segnale di qualcosa che non funziona o non ci basta. Anche la vita senza dolore sarebbe un paradiso ma…non ci accorgeremmo mai di farci male