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Contrariamente a quanto si pensa, la vita di chi seleziona il personale non è per niente facile. Di solito il selezionatore, o il dirigente di turno, viene percepito dal nostro immaginario come qualcuno che ci sottopone ad un esame nel quale dobbiamo dimostrare chissà che cosa, quasi un maestro cattivo e inflessibile pronto a cogliere ogni nostra piccola imperfezione o defaiance nella nostra performance. Nella realtà non è così. Nella vita di tutti i giorni i dirigenti e gli addetti alla selezione del personale si trovano a fronteggiare problemi seri e si fanno carico di una grande responsabilità. Negli ultimi anni il mercato del lavoro è cambiato tanto in tutti i suoi aspetti (non mi stancherò mai di dirlo) e questi cambiamenti si riflettono anche sulla selezione del personale. Cosa devi sapere su un colloquio di lavoro? In una economia sempre più globale e veloce le aziende sono chiamate ad adattarsi ai cambiamenti in temi brevi, e in modo efficace, con risorse sempre più ridotte. Inoltre, nel periodo storico in cui viviamo definito anche come “economia della conoscenza” ogni lavoratore è portatore di un Know how e di un saper fare unico! Le persone sono il vero patrimonio di ogni azienda. Con tempi brevi, budgets ridotti e minori opportunità di assunzione, ogni colloquio di lavoro conta veramente tanto. Molte aziende oggi non si possono più permettere di organizzare processi di selezione lunghi con svariati colloqui, prove tecniche e selezioni di gruppo. Ogni incontro con ogni singolo candidato diventa ( per carenza di risorse) un’opportunità da sfruttare al meglio e in questo contesto il selezionatore deve dare il meglio di se, in quel quarto d’ora di intervista. Infine, la pressione subita da un selezionatore, aumenta notevolmente, quando per svariati motivi organizzativi, molte persone intervengono nelle decisioni riguardo il reclutamento di nuovi collaboratori e i dirigenti delle risorse umane focalizzano il loro interesse solo sull’ottenimento ROI (“return on investment”: redditività del capitale investito) significativo per le nuove assunzioni. Infine, va ricordato che Se il processo di selezione viene svolto in modo superficiale e si decide di assumere personale scadente, gli effetti negativi di tale scelta si risentiranno per mesi o addirittura per anni, sull’intera azienda. Tutto questo, implica che i selezionatori sono molto prudenti prima di prendere decisioni, e si mostrano anche scettici e diffidenti verso le dichiarazioni dei candidati. La domanda alla quale proverò a dare una risposta oggi con questo post è quindi questa : Come fare, per indurre un selezionatore a sciogliere tutte le sue riserve e a scegliere proprio te? Ho selezionato una serie di 5 piccoli consigli che ari aiuteranno a farti scegliere nel minor tempo possibile. 5 consigli per superare un colloquio di lavoro 1. Riduci quanto più possibile il rischio del selezionatore Assicurati di non mostrasti mai a nessun potenziale datore di lavoro come un “investimento arrischiato”. Cura il tuo brand personale. Digita su Google il tuo nome per renderti conto di cosa vedrà il selezionatore quando farà lo stesso. Passa in rassegna i tuoi profili e i contenuti condivisi nei social network, come LinkedIn, Twitter e Facebook. Internet rende il processo di assunzione più trasparente. Renditi conto che il tuo curriculum vitae è un documento sintetico e organizzato per schemi e pertanto non potrà mai raccontare tutta la tua storia. Le aziende però sono fatte di persone e non di titoli ed etichette. Ed alle persone interessa sapere con chi hanno a che fare. Nessun selezionatore si fermerà mai alla lettura del tuo curriculum, ma tutti cercheranno di approfondire, di conoscerti meglio, di considerare tutte le sfaccettature del tuo carattere. E digiteranno su GOOGLE il tuo nome! Sai quali sono i risultati che propone GOOGLE quando qualcuno ricerca il tuo nome? Riesci ad averne un minimo controllo? Devi sapere in anticipo se ti mostri come un “ingaggio rischioso” e, in tal caso, provvedi immediatamente a riparare la situazione, supporta il tuo brand personale (immagine personale) on line con contenuti positivi, scrivi articoli su blog famosi, fai interventi su forum tecnici e così via. A questo proposito voglio darti una piccola anteprima! In autunno uscirà qualcosa di veramente interessante in tema di self Marketing e personal brand su www.professioneformatore.it quindi continua a seguirmi! 2. Mostrati appassionato e impegnato Una recente ricerca sui colloqui di lavoro ha rivelato una fatto importante: i candidati che dimostrano una passione sincera per il lavoro tendono a prendere il sopravvento sugli altri candidati. A questo proposito gli altri indicatori chiave sono: il tuo “spessore culturale”, la tua personalità e il tuo stile. Se dimostri un sincero interesse intellettuale e riesci a trasmettere passione per il lavoro che andrai a svolgere avrai sicuramente una marcia in più. Se mostri entusiasmo comunichi al tuo interlocutore che affronterai quel lavoro con interesse sincero e dedizione, non baderai certo alle pause sindacali e all’orario e che sei disposto sempre a dare il meglio di te! Perché ti piace e ti diverti. Al contrario se ti mostri smorto darai l’impressione di chi non perderà occasione per lamentarsi, fare una pausa in più e giustificassi per un lavoro riuscito male (“non è colpa mia se non va bene! È colpa del capo che non mi ha dato istruzioni utili a fare bene il mio lavoro”). Prova per un attimo a metterti nei panni di un selezionatore , tu chi preferiresti ? Una persona capace di trasmettere entusiasmo o una persona smorta? 3.Cerca di introdurti nell’azienda in anticipo La maggior parte dei candidati conosce le aziende solo attraverso il canale della selezione, incontra solo le persone presenti nel programma di selezione e solo nel giorno del colloquio. Questo è un grave errore ! Prova a metterti nei panni dell’Amministratore Delegato di una azienda e rispondi a questa domanda:”Perché mai dovrei assumere una persona che mi ha sempre ignorato?” Di conseguenza cerca di creare un legame prima del colloquio nelle aziende per le quali aspiri a lavorare. Il beneficio è ovvio: sarai avvantaggiato dal punto di vista dell’”adattamento” perché sarai in grado di determinare meglio se e in che modo potresti avere successo nell’azienda. Inoltre, se riesci a creare delle relazioni all’interno dell’azienda avrai un vantaggio enorme sui tuoi concorrenti. Uno dei membri dello staff che conosci già potrebbe riferire un commento positivo su di te a qualcuno dei componenti del team di selezionatori, la qual cosa accresce sempre le tue possibilità di ottenere il lavoro. Nel mio libro “Lavoro – Trovarlo e Cambiarlo anche con Questa Crisi“, ho dedicato un intero capitolo alla costruzione di relazioni per trovare lavoro e fare carriera. 4. Mostra subito il meglio di te Le prime impressioni si formano velocemente, specialmente quando si tratta di stabilire se sei la persona giusta per il lavoro in questione. Se non puoi entrare in contatto con un dipendente dell’azienda prima del colloquio, dimostra la tua energia e dai risposte incisive. Sii pronto a raccontare grandi cose riguardo al tuo ruolo specifico nelle precedenti aziende. Quando ti viene chiesto “mi parli di lei” fornisci informazioni che illustrano caratteristiche forti e attraenti. E termina la risposta con esempi rilevanti di come hai avuto un impatto positivo nelle tue precedenti occupazioni, dei risultati e degli obiettivi raggiunti. 5.Preparati referenze significative Le tue referenze sono importanti per i selezionatori e per lo staff di responsabili delle risorse umane. Assicurati che le tue referenze siano al corrente della telefonata in arrivo e che siano disposte ad aiutarti. Predisporre le tue referenze ti farà avere successo quando otterrai quella solida raccomandazione che il manager sta cercando. Un selezionatore che crede veramente in te, senza riserve, ti inseguirà mentalmente nel corridoio, appena te ne andrai. E questo comporta che egli combatterà per te anche quando si arriverà alla negoziazione dello stipendio. Vuoi quel posto di lavoro? Dai al manager o al selezionatore tutte le ragioni giuste per assumerti. Risorse Vuoi approfondire il tema della ricerca di lavoro e della carriera ? Vuoi diventare un vero esperto di questa materia ed essere un grande Leader di te stesso ? Lavoro – Trovarlo e Cambiarlo anche con Questa Crisi Puoi cominciare sin da subito a imparare ad affrontare i colloqui di lavoro in maniera sempre vincente! Scopri le tecniche più efficaci e i segreti più nascosti per trovare sempre lavoro e fare una brillante carriera a questo indirizzo https://www.professioneformatore.it/trovare-lavoro/ L’eBook costa pochissimo ma vale veramente tanto!
Illuminante. Magari più dirigenti applicassero questi sani e semplici principi.
Grande insegnamento di umiltà. Questo è il punto che parecchi devono ancora superare. Grazie per l'insegnamento.
Interessanti considerazioni, anch'io trovo che siano l'umilta' e l'onesta' di fondo che devono prevalere, assieme alla capacita' di focalizzarsi sull'obiettivo. C'e' chi si distrae e si perde, c'e' chi si focalizza solamente e travolge tutto e tutti per raggiungere l'obiettivo.
Interessante…. Un modo per riflettere su alcuni comportamenti che spesso si adottano inconsapevolmente.
Bell'articolo, tematiche importanti e che condivido. Sto facendo un lavoro dove mi sarebbe utile utilizzare questo tuo post: posso usarlo?
Certo Sarah puoi usarlo tranquillamente …. cita da qualche parte la fonte 😉
Il tuo formidabile articolo mi ha fatto riflettere che diverse delle tue indicazioni le applico inconsapevolmente, istintivamente, questo dovrebbe farmi sentire a posto, invece mi rendo conto che per eccellere nella materia devo applicare tutte le tue regole in maniera piu' organica ed efficace. Ti aggiornero' (feedback) tra qualche tempo
Ottimo articolo. L'ìatteggiamento giusto e' quello che "compensa" il crollo delle certezze della nostra società "liquida" (rubi un termine coniato da Bauman). Il leader e' colui che sa inspirare una narrazione lineare oramai persa. Chi comincia oggi a lavorare non pensa piu' a lungo termine, per cui gli stimoli quali la carriera, la fedelta' aziendale, che portava ad una serena pensione, non esistono piu'. Il leader deve puntare sul rafforzamento dell'Io del suo collaboratore, sulla sua capacita' di resistere e superare le difficoltà. Lui ne sara' grato e motivato.
Concetti drammaticamente chiari e semplici (verità, chiarezza, linguaggio, comunicazione, … ), carichi di una potenzialità infinita se applicati nativamente. Intendo: se le hai in te ne puoi essere consapevole e quindi svilupparle e potenziarle. Se non le hai difficilmente assumeranno quella caratteristica unica di qualità innata naturalmente efficace. In ogni caso, grazie per le riflessioni cariche di contenuti che porgete da questo sito, a me personalmente utilissime e che non manco mai di segnalare ad amici e conoscenti. Grazie ancora e continuate così.
Pubblicazione superlativa. Grazie molte.
L'ho rilanciato come link sul mio status di LinkeIN.
Il mercato di oggi richiede grande flessibilità e sicuramente la formazione motivazionale fa la differenza..trovare le sicurezze dentro di se..consente a chiunque di conquistare il mondo..indipendetemente dal mondo dove sta andando…
oratrice motivazionale
Carla Rotondo
Un articolo chiaro, diretto e pieno di ottimi spunti !!
L'applicazione di questi sette, chiari e semplici concetti può essere utilissima sia in un ambiente d'aula, sia se si voglia trasportarli in un'attività lavorativa.
Grazie !! Ne userò buona parte per la mia professione..
Stefano dP
Ciao a tutti!
Complimenti Luciano!Noto in ogni articolo che riesci a sviscerare i concetti molto comuni e noiti facendo notare particolari che altri non vedono.E’ una tua dote sicuramente.
Un mio amico mi dice spesso: “se continui a fare le stesse cose otterrai sempre gli stessi risultati”.
Non si rende conto che:” se continua a dirmi le stesse cose gli risponderà sempre allo stesso modo!”.
Io mi sto rendenco conto che il dialogo è importantissimo e bisogna cambiare parole se vedi che non si procede nella comunicazione.Molti, anche bravi,sono duri nel capire questa cosa e non sono flessibili.
Buon pomeriggio a tutti!
Mi occupo di formazione professionale dal 1991. Non ho mai iniziato, purtroppo, un percorso universitario ma unendo una naturale dote comunicativa, la passione per la condivisione delle competenze e delle conoscenze e gli studi tecnici superiori da me affrontati e superati, in questi poco più di 20 anni, ho formato persone di diverse fasce di età ed estrazione socio-culturale.
Oggi, alla soglia dei 44 anni, vorrei poter iniziare un percorso universitario ma, obiettivamente, non saprei che indirizzo intraprendere.
Eventuali indicazioni sono ben accette, intanto Vi ringrazio per gli ottimi contenuti del blog e del sito che, in alcuni casi, ho fatto miei per affrontare situazioni personali e professionali.
Cordialmente
Biagio Di Salvo
Un’idea stupenda.. ti capisco perfettamente perchè ho provato le stesse cose nel mio percorso di vita e guarda caso anch’io son laureata in Scienze Politiche. Ora che a giorni mi ritroverò di nuovo sul campo.. di battaglia o di ricerca di lavoro.. spero che i tuoi spunti mi siano d’aiuto, visto che probabilmente non ho chiara la meta..
Ho letto con interesse l’articolo in quanto prossimo ad un incarico che avrà tra gli obiettivi proprio il miglioramento della produttività aziendale. Ho trovato molti spunti interessanti che mi potranno aiutare ad affrontare con maggior consapevolezza la prossima sfida. F.B.
Sono molto contenta di aver letto questo articolo era proprio ciò che cercavo. Il mio lavoro, infatti, consiste nel raggiungere gli obiettivi attraverso un team di lavoro e, a sua volta il mio ruolo di coordinatrice , mi spingei sempre più a raggiungere determinati obiettivi che sono conseguenziali al raggiungimento di risultai di ciascun collaboratore. Pertanto faccio i miei complimenti per queste consderazioni che già domani applicherò e spero di leggerne nuovamente altre.
Grazie Anna
Mi fa piacere che l’articolo sia stato utile
a presto
Ho letto con attenzione e dovizia di particolari l’articolo in argomento. In realtà spesso mi imbatto in questo tipo di considerazioni e riflessioni in quanto nel mio lavoro… atipico rispetto alla molteplicità degli utenti di linked in occorre essere ben consapevoli dei rischi che si corrono nella perdita della motivazione dei propri collaboratori. La mia esperienza da oltre 10 anni come Ufficiale dell’Esercito mi ha insegnato che motivazione, squadra e leadership (non solo del “capo” ma di tutti ai vari livelli) sono i necessari elementi per una perfetta riuscita di qualsiasi attività.
Nel leggere quanto pubblicato ho evidenziato però un aspetto a mio avviso solo un po trascurato… la ricerca e consolidamento della unicità d’intenti e di scopi che io solitamente la immagino e la disegno ai miei interlocutori come un arcobaleno… non importa il colore che si segue nel guardare un arcobaleno nel cielo o che si salti da un colore all’altro dello stesso…. ma la cosa importante è che lo stesso inizi per tutti e termini per tutti nello stesso punto…
E’ un esempio semplice che uso per sviluppare le individualità… motivare la ricerca di soluzioni… ed incentivare il singolo nella scoperta della propria importanza per la collettività stimolando il clima organizzativo e facendo sentire ognuno parte di un tutt’uno.
Complimenti per le Osservazioni.
IT ARMY – OFFICER – Mauro
Ottimo è davvero utile
Concordo, riflessioni molto interessanti. Sono nuovo nel ruolo di manager e tutte quest informazioni sono fondamentali. Grazie.
Trovo molto interessante l’ osservazione che fai in merito alla mancanza di motivazione intesa come contrapposizione tra gli obiettivi dell’azienda e gli obiettivi del lavoratore. Cercherò di fare tesoro da questa osservazione, grazie per averlo condiviso con i tuoi lettori.
Il punto che mi ha fatto più riflettere è quello dell’importanza sui feedback. Molto spesso per mancanza di voglia e/o di tempo si tende (o per lo meno, IO non tendo) a non dare i feedback positivi, concentrandosi solo sugli aspetti che non vanno. Credendo, in modo sbagliato, che il silenzio sia sintomo del “visto che non mi critica e non mi dice nulle, vorrà dire che va bene così” si cade, come giustamente sostieni, nell’apatia completa dei dipendenti.
Grazie per il tuo articolo, inizierò da subito a mettere in pratica i tuoi consigli!
Ciao Carlotta Grazie per il commento
si hai proprio ragione dare feedback positivi e non solo negativi è una delle cose più importanti che possiamo fare e che troppo spesso ci dimentichiamo di fare.
RIFLETTERE PER CRESCERE
Non puoi insegnare qualcosa ad una persona.
Puoi solo aiutarla a scoprirla dentro di se”.
Galileo Galilei
Ciò che ascolto, dimentico.
Ciò che vedo, ricordo.
Ciò che faccio, comprendo.
Confucio
Non si apprende senza voler apprendere e senza per proprio conto cercare.
Socrate
Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere nuovi occhi.
Proust
Il vero sapere è conoscere le cause.
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Il talento si forma nel silenzio, il carattere nel vortice della vita
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E se il sole può donare al cielo il suo arcobaleno più bello solo dopo un temporale, anche la vita, forse, ci maltratta un po’ per poterci offrire qualcosa di prezioso.
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Ho sempre pensato che la vita non si ferma dove finiscono le linee di gesso del campo
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Non permettere che qualcuno venga da te e che poi vada via senza essere migliore e più contento
Madre Teresa di Calcutta – Anjeza Gonxhe Bojaxhiu
La mente libera vola oltre gli orizzonti, là dove i pensieri si incontrano.
La paura ai cambiamenti ed alla esplorazione di nuovi percorsi ed idee è il limite della visione stessa
Amedeo Baldini
Il mio obiettivo è la linea dell’orizzonte.
Mi muovo verso la linea dell’orizzonte, passo dopo passo, osservo che la distanza appare immutata, sono consapevole che l’obiettivo si concretizza nella volontà
Amedeo Baldini
Ciao Amedeo
Grazie infinite per queste citazioni
HO IMPARATO QUALCOSA IN PIU DI CIO CHE PRIMA DI LEGGERE SAPEVO…
HO RISCONTRATO ALCUNE COSE CHE PER PRATICITA E LAVORO FACCIO OGNI GIORNO …
LEGGERE QUESTO INTERESSANTE ARTICOLO è UNA BELLA E SANA CRESCITA PROFESSIONALE !!!
GRAZIE
Ciao, interessante articolo. Mi ci sono ritrovato e ho tratto diversi spunti di riflessione.
Un articolo che ti apre gli occhi! Sono questi gli spunti che vorrei trovare più spesso lungo il mio percorso! Vorrei improntare una tesi proprio su alcuni dei tuoi punti se me lo concedi e utilizzare il tuo articolo citando ovviamente la fonte . Posso ?
certo che puoi