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Quello che segue è un articolo di Emanuele Properzi autore del blog ScrittoreVincente.com. Emanuele ha un curriculum di tutto rispetto laurea e dottorato in Ingegneria esperto di promozione Libraria, autore del romanzo “Apologia del piano B“, caso editoriale online del 2009. Autore del Corso Multimediale di Autopromozione Libraria: BESTSELLER COURSE PREMIUM EDITION . Sono l’autore dell’ebook e corso multimediale “Promuovi il Tuo Libro” editi da Bruno Editore. In questo articolo Emanuele ci parla di “come vendere le prime 1000 copie dei nostri libri” buana lettura e Fanne profitto!
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9 domande che promettono di cambiarti la vita
Sviluppare la “capacita di porsi le domande giuste” sta diventando uno dei tormentoni di questo blog.
Ebbene si! La capacità di pensare in modo positivo e produttivo è una delle abilità che io considero fondamentali per il proprio successo professionale.
Le domande, come sai, sono lo strumento fondamentale per indirizzare l’attenzione e il pensiero verso obiettivi predefiniti. Se hai mai seguito qualche corso di vendita saprai di sicuro che un venditore abile non è chi racconta a memoria tutti i vantaggi del proprio prodotto ma colui che sa porre le giuste domande finalizzate ad spingeste la conversazione e l’attenzione dell’interlocutore dove vuole. (altro…)
51 consigli per avere una vita migliore
Quanto adoro le liste !
Se segui professioneformatore.it già da tempo e non sei capitato qui per caso ti sarai reso conto che adoro le liste negli articoli, in quanto in poco spazio concentrano grandi quantità di informazioni.
“Voglio una vita migliore” . Non sai quante volte mi sono sentito ripetere questa frase quando faccio aula. In tutti i miei corsi sia che faccia aule di marketing personale che di orientamento La richiesta di una “Vita Migliore” sembra essere la principale richiesta dei miei allievi. Chi può biasimarli! Dietro questa richiesta si nascondono però altri tipi di richiesta. Quando chiedo cosa intendi con “Vita Migliore“, le risposte sono le più varie e fanno riferimento alla capacità di vivere più serenamente, raggiungere più risultati, avere chiarezza di obiettivi e semplificarsi l’esistenza!
Il tema della semplificazione e del miglioramento della propria vita attraverso piccoli accorgimenti è tra gli argomenti di crescita e sviluppo personale che mi ha sempre affascinato di più. Forse perché io stesso ho una vita frenetica e piena di impegni, per non dire incasinata, forse perché il mio sogno è di costruirmi una vita semplice lineare e produttiva come il modello proposto da Leo Babauta nel suo blog. E ad essere sincero anche io mi dico spesso “voglio una vita migliore” !
Girando in rete in questi anni ho raccolto, tra i vari siti americani che si occupano di sviluppo personale e time management, migliaia di consigli su come “ottenere una vita migliore”. Tra i tanti ho selezionato questi 51 consigli che spero siano per te un spunto per confrontarti con questo tema che mi affascina tanto e una fonte di ispirazione per migliorare la qualità della tua vita. Va da se che questa lista è una selezione del tutto personale di “tips”. Quando hai finito di leggerla se vuoi puoi lasciarmi un feedback oppure puoi aggiungerne qualcuna anche tu!
Ecco a te i 51 consigli su come ottenere “Una vita migliore” di Luciano Cassese.
1. Segui il principio del rasoio di Occam : « È inutile fare con tanto di più, quello che si può fare con meno. »
2. Circondati di cose belle, perché quando lo fai ti ricordi il motivo per il quale lavori.
3. Evita di trascorrere il tuo tempo con persone negative che assorbono la tua energia la tua vitalità e che ti trasmettono tristezza.
4. Trascorri un po’ del tuo tempo in una lenta contemplazione della natura, ti aiuterà a raccogliere idee e ispirazioni che ti saranno poi utili per far decollare i tuoi progetti professionali. È così che sono nati i miei progetti migliori.
5. Identifica cosa è importante per te, scegli le tue priorità, e dedicati a quelle. Lascia cadere quelle attività che non portano gioia nella tua vita e non ti avvicinano ai tuoi sogni. Ripetiti questo consiglio di un grande uomo: “il nostro tempo è troppo breve per vivere la vita di qualcun altro” S.Jobs.
6. Trascorri il tuo tempo con le persone che ami. Fai diventare questa azione una abitudine. Dopo un po’ ti renderai conto che ti guarirà dall’ansia.
7. Segnati tutti i passaggi che compi per completare ogni attività nella quale sei impegnato più spesso e trova un modo per semplificare e accorciare il processo. Ottimizza i tempi delle azioni routinarie e libera il tempo per quelle attività che ti portano velocemente verso i tuoi obiettivi e che ti fanno stare bene .
8. Crea rituali, routine, e tradizioni. Ti aiuteranno a gestire le priorità della vita. Fai come si fa per festeggiare il compleanno. Il compleanno è l’occasione per gioire della presenza di una persona nella tua vita. Allo stesso modo inventa occasioni e rituali per festeggiare le cose belle che hai. In questo modo ti ricorderai delle cose importanti e delle persone che ami, e lo farai con il pilota automatico.
9. Sii spontaneo ma non rude.
10. Acquista, ogni volta che puoi, cibo biologico e prodotti locali.
11. Trova uno sport o un’attività fisica che ti piace e svolgila spesso. Forse questo ti sembrerà banale ma lo sport aiuta a vivere meglio. Se ti muovi non solo consumi calorie ma, produci endorfine che fanno bene al morale e ti danno l’opportunità di stare meglio.
12. Fai un po’ di meditazione. La meditazione non è una cosa faticosa ma un modo per ascoltare la tua vera voce interiore. Impara a fare silenzio nella tua mente. Non sono certo un assiduo praticante ma quando la pratico mi da tanti risultati. Provaci anche tu ci troverai un tesoro inaspettato!
13. Segui le tue intuizioni. Ascolta la tua voce interiore . Cerca più spesso dentro te stesso le risposte che ti servono. Fallo con fiducia e ci troverai delle grandi opportunità. I miei progetti migliori sono nati così.
14. Sdraiti su un bel Prato di tanto in tanto.
15. Quando serve, vai piano (rallenta) rilassati.
16. Smettila di lottare continuamente.
17. Lascia andare il passato. Non pensare continuamente alle cose di ieri. I ricordi sono spesso una zavorra pesante che non ci fa decollare.
18.Vai a piedi dovunque puoi arrivarci oppure usa la bici. Usa un po’ di meno l’auto e il motorino.
19.Tieni solo una o al massimo due carte di credito, e tieni sotto controllo le spese a debito.
20.Segui la legge di Parkinson’s: imposta un limite di tempo per ogni compito ed attieniti ad esso
21. Apri le finestre e fai entrare spesso aria fresca
22. Fai sport regolarmente .
23. Vivi con il tuo significato
24. Dormi di più . Ti aiuterà ad essere più produttivo più efficace e più efficiente.
25. Fai solo una cosa alla volta e fai tutto con la piena presenza mentale.
26. Ridi spesso, ti fa bene all’umore alla salute e al successo personale e negli affari.
27. Non preoccuparti di piacere necessariamente a tutti.
28. Impara a dire no in modo costruttivo.
29. Impara a delegare .
30. Paga qualcuno per sbrigare le cose che non ami fare come fare la dichiarazione dei redditi, le faccende domestiche, le pratiche amministrative.
31. Crea un menù a base di cibi sani e naturali e nutriti regolarmente con quelli.
32. Crea una lista di cose semplici che ti apportano piacere e di modi per celebrare la vita (feste, ricorrenze, anniversari) e indugia spesso in queste cose.
33. Alzati sempre presto la mattina.
34. Decidi con chiarezza cosa vuoi dalla vita. Niente complica di più la propria esistenza come l’avere obiettivi vaghi.
35. Componi la tua definizione di successo; assicurarsi che ti incoraggi a lottare per raggiungere i tuoi desideri autentici e allo stesso tempo ti permetta di godere il viaggio che stai intraprendendo. Ispirati a quello che diceva Christopher Morley sul successo: “C’è un solo tipo di successo. Per poter passare la vita a modo tuo. ”
36. Smettila di paragonarti continuamente agli altri. La vera gara nella vita è con se stessi!
37.Sii leale. Sii onesto. Sii affidabile. Sii generoso. Rispetta gli altri.
38. Sviluppa abitudini positive come ad esempio :fare regolare esercizio fisico e risparmiare mensilmente almeno il 10% del tuo reddito.
39. Elimina almeno due abitudini negative all’anno, come fumare, o guardare troppa televisione.
40. Identifica le 4 o 5 cose più importanti della tua vita. Leo Babauta per esempio ha identificato la sua famiglia correre regolarmente, scrivere, e leggere come le 4 cose più importanti della sua vita. Le tue quali sono?
41. Svuota la tua casella di posta elettronica.
42. Utilizza un semplice sistema di archiviazione semplice.
43. Smettila di cercare di cambiare le persone. Perdi solo energie. Gli altri sono già perfetti così come sono.
44. Pianifica il tempo delle tue vacanze ogni anno. Le vacanze non solo sono importanti per il tuo riposo ma, anche come fonte di idee e ispirazioni!
45. Affronta un solo obiettivo alla volta, invece di cercare di portare avanti molte cose assieme.
46. Abbandona il mito della perfezione e scegli di essere sempre “il meglio che puoi”.
47. Quando organizzi il tuo tempo, invece di avere tonnellate di elementi in un’incredibilmente lunga lista di cose da fare, tieni separati i progetti dai singoli compiti. I progetti rappresentano gli obiettivi di alto livello, mentre le attività sono i punti di azione individuale che sono necessari per completare ogni progetto.
48. Concediti il lusso di essere te stesso.
49. Tieni sempre a mente il vecchio adagio: un posto per ogni cosa ogni cosa a suo posto.
50. Ripulisci il tuo spazio dalle cose vecchie. Sbarazzarti di tutto ciò che ti ricorda di persone o di tempi passati che possano riportarti alla memoria ricordi infelici.
51. Non prendere più del necessario.
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Chi è e cosa fa un formatore?
Quando mi chiedono: “che lavoro fai?” io rispondo sempre, ormai da 15 anni, “il formatore“!
Tuttavia capita ancora oggi che le persone rimangano perplesse a sentire questa parola, non riuscendo ad incasellarmi in una professione tradizionale e mi rispondano “il che ? l’informatore?“. Negli ultimi tempi per far capire subito di cosa sto parlando ho identificato una espressione semplice ma al contempo efficace quanto sintetica: “faccio i corsi di formazione“.
In due anni di vita di questo di blog ho ricevuto tante domande di persone interessate alla professione del formatore, in tanti mi hanno chiesto come si fa a diventare un formatore. E in effetti quella del formatore è una attività professionale che affascina tanti, ne è testimone il numero sempre crescente degli iscritti ai di corsi di laurea in “Scienze della formazione” e in “formazione degli adulti”. Ma cos’è e cosa fa un formatore?
In queste brevi righe vorrei provare a identificare una serie di tratti comuni utili, un domani, a formulare una definizione del mestiere di formatore e provando a tracciarne i confini del ruolo e degli ambiti operativi . >
Quella del formatore è una professione relativamente giovane diffusa in italia a ridosso anni ’70 per rispondere alle esigenze di aggiornamento e riconversione delle professionalità degli operai delle grandi aziende. Nel corso degli anni si sviluppa poi intorno a 4 tipologie di mercato che sono: le attività di formazione finanziata da risorse pubbliche, le attività autofinanziate dagli stessi corsisti, la formazione privata e la formazione aziendale. L’analisi del mercato della formazione professionale è un argomento ampiamente trattato nel filmato che trovi all’indirizzo web: https://www.professioneformatore.it/primo-piano/quali-sono-le-opportunita-di-mercato-per-un-formatore/ e quindi lo tralascieremo nel corso di questo articolo.
Non è semplice definire la figura professionale del formatore, sono tante scuole di riferimento e che si propongono di offrire percorsi di sviluppo delle competenze utili all’esercizio della professione ma, nessuna di esse aderisce ad una definizione considerata universale e standard.
Quindi, qualora si volesse ritagliare una “definizione di formatore” penso sia utile partire dall’analisi del suo ruolo professionale. Proviamo, quindi, a chiederci: Cosa fa il formatore? e cosa differenzia un formatore da un docente di scuola o da un professore universitario?
Diversamente da un docente di scuola o Universitario, che lavora sulle conoscenze dell’individuo il formatore (sia in ambito tecnico sia in ambito personale, motivazionale) lavora sulle competenze dell’individuo sulle sue skill, come direbbero gli anglosassoni.
Il formatore è una persona incaricata di sviluppare competenze nei suoi soggetti clienti. Siano essi un gruppo classe o un individuo singolo.Ma la competenza è sempre qualcosa che appartiene alla sfera personale del cliente, non è una cosa che può essere trasferita ma, è qualcosa che deve svilupparsi.
Il formatore è, fondamentalmente, un facilitatore dello sviluppo delle competenze. Cioè la sua azione è finalizzata a rendere semplice, veloce ed efficiente il processo di “Sviluppo” di nuove competenze.
Se partiamo dalla definizione classica di competenza (come un’insieme coordinato di risorse personali che permette lo svolgimento eccellente di una specifica mansione in un determinato processo produttivo) possiamo definire il formatore come quella persona che rende più semplice ed efficiente il processo di acquisizione delle risorse personali di lavoratore.
Il formatore quindi lavora per lo più su un Saper Fare e un Saper Essere di un lavoratore, piuttosto che sul Sapere.
La differenza principale quindi rispetto alle altre professioni dell’insegnamento (docente di scuola e professore universitario) la ritroviamo proprio nell’oggetto del suo operare.
Il formatore non trasmette concetti ma agisce come veicolo e acceleratore nello sviluppo di competenze da parte del cliente. E’ più vicino quindi alla figura professionale dell’allenatore sportivo che spiega tecniche, introduce tattiche di gara, mostra esercizi ginnici, motiva e accompagna l’atleta verso le sue migliori performance.
Piaciuto il nostro articolo ? invialo a chi pensi possa fare piacere !
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o invia l’articolo a qualcuno a cui potrebbe interessare
sì, piaciuto, darei un consiglio a chi vuol aumentare-rammentare oserei dire la propria stima in sè, ecco:
prendete un lato di voi da bambino/bambina che vi piace, una cosa minima va bene lo stesso e scrivetela su un fogliettino tipo post-it ed incollatela dentro il vostro portafogli o diario o borsetta, vi ricorderà chi siete!
buon cammino
pippo 8
Ciao Pippo grazie per questa tip davvero utile e immediata
Ciao Luciano,
bell’articolo hai dato numerosi spunti di riflessione mi è piaciuto e cercherò di metterlo in pratica specie dove dici che occorre saper gestire gli stati d’animo in questo trovo un pò di difficoltà sono emotiva..
Quello che mi sento di consigliare e che faccio io stessa quando mi trovo a dover superare un ostacolo che vedo difficoltoso è ripensare a un momento difficile a come sono riuscita a superarlo e ripensare alla soddisfazione che ho provato.
Poi mi dico “se in quell’occasione c’è l’ho fatta riuscirò anche in questa” e mettere in atto di buona lena tutti gli accorgimenti necessari senza pensar troppo e soffermandomi sui piccoli progressi che ottengo.
Così esco dalle difficoltà, non bisogna dar retta alle paure e timori che albergano dentro ciascuno di noi e per far ciò la concentrazione e il “darsi da fare” funzionano alla grande almeno per me.
Ti rinnovo la mia stima per quello che porti avanti utile a tutti noi
Buon Business
Riccarda
E’ piaciuto anche a me l’articolo, aggiungerei anche magari di coltivare un qualche interesse per poter rendersi conto che in un contesto diverso si è più considerati e quindi capire meglio come uscire da un’eventuale situazione difficile.
Ottimi spunti su cui lavorare! Credo che il nostro linguaggio interno sia fondamentale per accrescere la nostra autostima: all’inizio, come hai detto tu, non è semplice ma poi piano piano diventa automatico. Io per esempio cerco sempre di eliminare le affermazioni negative che mi faccio (tipo “non riesco”) e le sostituisco con domande potenzianti (tipo “Cosa posso fare per fare questa cosa al meglio?”) e devo dire che fin’ora ho sempre ottenuto ottimi risultati.
Altra cosa importantissima, come hai detto tu, sperimentare sensazioni di trionfo: io, nel mio piccolo, ad ogni minimo (minimo minimo) risultato positivo che ottengo esulto di gioia. Esagerata? Può essere, ma ciò mi fa stare bene quindi perché non farlo?!?
Grazie per questo bellissimo articolo!
Ciao Luisa grazie per questo feedback !
Non sei per niente esagerata anzi ! Esultare per ognipiccolo successo crea una mentalità da Vincente.
Io spesso mi ritrovo a pensare che la vita dovrebbe essere presa con uno spirito sportivo. Ci si diverte in quello che si fa e si compete “per vincere” . Quando si vince si esulta, se non si vince si è soddisfatti lo stesso perché si è giocata una bella partita e dalla sconfitta si possono apprendere sempre noe cose che prima non si erano prese in considerazione!
Ciao e grazie di nuovo
grazie, un articolo davvero interessante che condivido in toto.
nella nostra professione di Operatori Tecnici Subacquei siamo costantemente chiamati a confrontarci con i nostri limiti e a cercare il modo migliore di superarli. gioire dei successi, anche minimi, infonde la necessaria positività per affrontare, un passo alla volta, le sfide più dure. nell’attività di formazione lavoriamo molto sull’autostima e sulla preparazione emozionale, ma non basta la scuola, è necessario l’esercizio quotidiano.
nella subacquea professionale le difficoltà sono multiple e quotidiane e si annidano ovunque…sfuggire ai meccanismi automatici dei nostri pensieri, capaci di generare stati di agitazione è una necessità, oltre che un dovere nei confronti della squadra che si fida di noi. molto del nostro lavoro è improntato sulla fiducia reciproca, che si realizza e si mantiene con la quotidianità delle risposte agli stimoli esterni. se un elemento della squadra perde il controllo, gli altri lo affiancano e lo riportano alla condizione dei sicurezza e lo aiutano a superare il blocco, ritrovando la giusta autostima per continuare il proprio lavoro.
seguirò con attenzione gli sviluppi di questa interessante discussione.
Cristina