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Impara a gestire al massimo con il One Minute Manager
One Minute Manager di Kenneth Blanchard e Spencer Johnson (1981) è un piccolo e prezioso volume che risolve uno dei maggiori problemi di tutti: la gestione del tempo.
Dopo decenni di ponderosi tomi sulla scienza del management e sul comportamento organizzativo, The One Minute Manager ha portato una ventata d’aria fresca. La psicologia comportamentale degli anni Ottanta assume la forma semplice e accattivante di un racconto: un giovane cerca in tutto il mondo l’esempio di un grande manager, ma non riesce a trovarne uno che unisca alla simpatia e al buon rapporto con i dipendenti la determinazione e l’attenzione per i risultati. La risposta gli viene da un manager che lavora non molto distante da lui e che accetta di incontrarlo subito per parlare del suo modo di gestire il personale; ed è a questo punto che inizia l’allegoria del manager in un minuto. La diffidenza nei confronti di un metodo di gestione del personale che richiede soltanto un minuto è naturale e spontanea, ma il successo di vendita di questo testo indica che ci deve essere qualcosa di realmente fondato in questa teoria.
Gli elementi principali della gestione one minute sono tre:
Assegnazione degli obiettivi one minute
Concordate gli obiettivi (non più di cinque o sei) con le vostre risorse e scriveteli su singoli pezzi di carta. Da questo momento in poi le risorse conoscono esattamente i loro compiti e le aspettative del capo.
Questo tipo di assegnazione degli obiettivi funziona perché “la fonte principale di motivazione delle persone è il riscontro riguardo ai risultati”.
Lode one minute
Le risorse dovrebbero leggere spesso gli obiettivi e fornire resoconti dettagliati sullo stato del lavoro; questo perché il manager possa “sorprendere la risorsa intenta a compiere bene qualcosa”, la lode one minute sarà l’immediato riscontro positivo riguardo all’azione svolta.
La sua efficacia è legata alla motivazione: è raro trovare qualcuno che sappia fare tutto subito e bene, “per questo motivo, il segreto per formare qualcuno nello svolgimento di un nuovo compito consiste […] nel coglierlo mentre fa qualcosa più o meno bene, fino a che non impara”
Sgridata efficace
Se una persona non svolge bene un compito, pur avendo le competenze necessarie, il manager provvederà a rivolgerle una “sgridata efficace”. Questo richiamo è nei confronti dell’azione o del comportamento, mai della persona; dopo il rimprovero, il manager dovrà ricordare alla risorsa quanto i suoi standard siano apprezzati.
Le “sgridate efficaci” funzionano poiché sono la forma più equa di riscontro nel correggere un rendimento inferiore alla media. Una volta che gli obiettivi sono stati fissati e le aspettative sono trasparenti, di norma la persona capisce quando il rimprovero è giusto e il manager viene rispettato per aver “detto la pura verità”. Inoltre, poiché il rimprovero è rapido e focalizzato su una specifica azione genera meno risentimento.
La gestione dell’one minute manager esprime in maniera simbolica il concetto che gestire le persone può essere meno complicato di quanto pensiamo. Non c’è bisogno di riunioni fiume per discutere obiettivi e problemi. Occorre investire un po’ di tempo nello stabilire gli scopi, ma successivamente i contatti fra il capo e i subordinati possono essere ridotti al minimo. Essere chiari sugli obiettivi salva una grandissima quantità di energia che può essere impiegata efficacemente in altri settori.
Si potrebbe osservare che le strutture organizzative orizzontali e l’enfasi con cui oggi si parla del lavoro di team, rendano questo libro meno attuale; tuttavia senza le competenze basilari nella gestione del personale, i veri leader difficilmente otterranno qualche risultato. Essi dovranno creare degli ambienti di lavoro rilassati in cui la gente disponga di tutto il tempo necessario per perseguire degli obiettivi importanti, inoltre ciascuno sa esattamente qual è il suo ruolo: così emergeranno sia la trasparenza che la chiarezza di intenti.
Puoi acquistare questo libro direttamente on line da questo : “Link”
Kenneth Blanchard è uno fra i consulenti manageriale più conosciuti al mondo.
Nato negli Stati Uniti nel 1939 si è laureato alla Cornell University in Governement and Philosophy completando il suo dottorato in amministrazione e management.
Nei primi anni ottanta è professore di Leadership and Organizational Behavior alla University of Massachusetts di Amherst. Scrive e conduce molte ricerche nell’area della leadership, della motivazione e della gestione dei cambiamenti.
Nel 1982 insieme a Spencer Johnson sviluppa il concetto del “One Minute Manager” che lo porta a pubblicare una serie di libri tradotti in più di 20 lingue ottenendo, così, un successo in tutto il mondo. Il suo fenomenale best-seller L’One Minute Manager (scritto con Spencer Johnson) ha venduto più di nove milioni di copie ed è stato tradotto in 25 lingue. “Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso”. (Kenneth Blanchard)
Puoi Trovare tutti i suoi libri in questa pagina
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Articolo di Luciano Cassese
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Coaching: 8 regole per dare un feedback efficaci !
Quello che segue è un guest post di Gianfranco Nocilla, che ci parla di come somministrare in maniera efficace e professionale i feedback.
Gianfranco è un career coach, accreditato dall’International Coach Federation. Un paio di mesi di mesi fa ha lanciato un blog interamente dedicato al career coaching www.gianfranconocillacoach.it
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TRAINER A 360°: LE BASI DEL MARKETING SEMPLIFICATO
Il mondo è cambiato
Ci sono due concetti importanti che devi capire, prima di andare a fondo in questa lezione.
Prima di tutto, non puoi saltare dalla sedia ogni volta che senti la parola “marketing”
Il marketing ha molte forme e io da anni, anzi, decenni, applico quella più congeniale a chi ama occuparsi del proprio lavoro, dello studio, della creazione di know how.
Quindi non sarà poi così tremendo il nostro viaggio assieme nello studio e approfondimento del marketing del formatore.
Secondo, devi capire che da anni ormai, non sei più nel mercato dei seminari e della formazione.
Sei nel mercato dell’informazione e anche l’informazione, come il marketing, può avere molte forme.
Dunque, non dovresti ragionare solo in termini di seminari “live”, dal vivo, ma tu puoi e dovresti guadagnare anche online, impacchettando la tua conoscenza in programmi e “infoprodotti” per i tuoi clienti.
Devi trasformare quello che è nella tua mente in qualcosa di tangibile.
Webinar / Videotraining…
Special report / Summary …
Audiotraining, Audiosummary/ Podcast…
Mappe mentali /Checklist …
Spesso mi viene chiesto perché produco il mio capitale intellettuale, in così tante forme così facilmente accessibili. E la risposta è:
Voglio essere oggetto di interesse e attenzione attraverso nuove idee e vero valore.
Le proprietà intellettuali in qualunque forma sono il biglietto da visita dei formatori eccellenti.
Non voglio creare alcuna barriera all’ingresso alla mia proprietà intellettuale.
I BENEFICI DEGLI INFOPRODOTTI DIGITALI
Permettono ai partecipanti di continuare nella crescita iniziata con libri/corsi/coaching ;
Forniscono valore aggiunto e entrate supplementari;
Producono entrate da parte di chi non vuole o non può assistere agli eventi dal vivo;
Procurano credibilità, visibilità e contribuiscono a creare il brand;
Sono una manifestazione di leadership di pensiero;
MA
Se sono mal realizzati abbattono la tua credibilità e immagine;
La chiave della vendita dei prodotti/servizi di un formatore,
sia dal vivo che digitali, è nella loro creazione.
L’errore è pensare in termini di prodotti o servizi da offrire ai clienti,
invece che di soluzioni a problemi urgenti e pressanti del tuo mercato.
Meglio specificare:
dar vita a soluzioni irresistibili non è frutto di intuito o fortuna
ma di strategie da seguire e applicare.
Fissa bene in mente i 2 principali modi per creare Vero Valore:
1) Risolvere problemi (bisogni, frustrazioni)
2) Rispondere a desideri (spesso inconsci)
Ecco quindi le 2 domande leggendarie per capire cosa creare
(e poi come relazionarti nel marketing)
Qual è la più grande frustrazione della tua nicchia di mercato?
Qual è il più grande desiderio della tua nicchia di mercato?
(Ricorda che le persone comprano sulle emozioni e poi giustificano con la ragione)
Conoscere e studiare tutto il possibile del tuo prospect, è importantissimo per poi incorporare nel tuo marketing le informazioni chiave e così relazionarti al meglio.
La maggior parte dei tuoi prospects:
Non sta avendo successo in…/Ha molta paura di…/Non ha idea di come…
Combatterebbe per …/ Da valore enorme a…/ Ha l’obiettivo di…
E’ anche importante conoscere bene i competitor per poi differenziarti il più possibile.
In sintesi: guarda ciò che fanno i tuoi competitor e non fare le stesse cose
(è esattamente l’opposto di quello che fa la maggioranza di esperti, formatori, coach…
non ben pagati!)
Fai un benchmarking del tuo mercato con queste 7 domande:
Quali problemi comuni esistono?
(incorporali nei tuoi prodotti/servizi e nel marketing)
Quali soluzioni comuni esistono?
(differenziati nei tuoi prodotti/servizi)
Quali benefici gli promettono?
(studia le lettere di vendita e testimonianze)
Quali bonus gli offrono?
Quali prezzi sono dominanti?
Quali termini e condizioni di pagamento?
Come gli stanno vendendo? Qual è il flusso di vendita?
E ora immagina una lettera di presentazione di un prodotto/servizio, creata mettendo insieme le risposte ottenute dalle precedenti domande…sarebbe esplosivo!
I’ve got your back,
Max
PS: se vuoi capirci di più di marketing per la formazione, o vuoi iniziare a promuoverti nel modo più giusto e profittevole distinguendoti dalla massa dei formatori mediocri, allora dai un’occhiata al mio corso Trainer Legend:
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