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Trovare Lavoro Anche con Questa Crisi
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101 desideri per cambiare la tua vita
Quanto siamo capaci desiderare e di sognare? Questa è una domanda davvero importante che oggi voglio portare alla tua attenzione!
Tempo addietro, durante le vacanze di natale per essere precisi, mi sono imbattuto in una esperienza interessante ! Leggendo un volume dedicato ad alcune tecniche di sviluppo personale ho trovato un esercizio all’apparenza semplice che poi si è rivelato molto più difficile di quello che riuscivo ad immaginare.
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Come trasformare la negatività in creatività
Sappiamo da molta letteratura e anche dalle nostre esperienze di vita che è bene evitare gli stati d’animo negativi, per esempio la malinconia, la tristezza, il senso di inadeguatezza e la rabbia.
Siamo abituati a temere e ad allontanare questo tipo di emozioni e dopotutto questo è un buon consiglio. Nessuno si augura di permanere in questo tipo di stati d’animo, perché spiacevoli e capaci di tenerci lontani dalle gioie piccole e grandi della vita. Quello che però voglio dirti, in questa occasione, è che ci sono delle ragioni scientifiche che inducono a riconsiderare le possibilità creative di tali emozioni.
In pratica, queste dinamiche negative del nostro essere possono stimolare alcune aree del cervello che hanno a che fare con la creatività, il problem solving e l’attenzione prolungata verso la soluzione di un problema. Insomma queste emozioni, insieme ai nostri talenti, possono far scattare soluzioni creative che risolvono lo stato negativo.
Chi è sempre in ottima forma emotiva tende ad un flusso più libero dei pensieri mentre chi è alle prese con frustrazioni di vario tipo è probabile che concentri le sue energie per superarle.
Gli studi di vari psicologi americani dimostrano che anche gli umori positivi ottengono risultati nell’ambito del problem solving ma che i risultati degli umori negativi siano capaci di andare maggiormente in profondità. Più precisamente gli stati positivi ed energici producono un pensiero largo ma poco profondo mentre quelli negativi producono visioni più ristrette ma anche più profonde.
Gli studiosi affermano che è probabile che il cattivo umore sia maggiormente collegato all’introspezione e quindi di conseguenza alla creatività.
Nessuno vuole suggeriti con questi studi che è meglio essere depressi o arrabbiati. Il punto è che in queste occasioni bisognerebbe evitare di essere passivi e scegliere un’attività che stimoli la creazione di idee, per esempio la scrittura, il lavoro di approfondimento e anche l’esercizio.
E’ questa allora la chiave del successo, non lasciare che rabbia, tristezza e frustrazione ci inghiottano in un vortice di passività e di autocommiserazione. Andare invece esattamente nella direzione opposta quella dell’auto espressione e della creatività: trovare soluzioni profonde partendo proprio dal punto in cui si è. Per esempio, cominciare mettendo per iscritto lo stato motivo nel quale si è immersi, descrivere l’angoscia e poi viaggiare verso la ricerca di soluzioni e possibili strade da seguire.
Proviamo adesso a fare una lista dei passaggi necessari a uscire dai momenti di crisi.
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Autostima: 5 Steps per incrementare la tua autoefficacia percepita
Ti sei mai chiesto qual è il tuo livello di autostima?
Riusciresti a darti un buon voto?
Sai cos’è l’autoefficacia percepita?
Ti piacerebbe conoscere il tuo stato di autoefficacia percepita?
L’autoefficacia percepita è un costrutto riguardante un processo cognitivo che è stato identificato dallo psicologo inglese Albert Bandura nel 1986.
L’autoefficacia percepita riguarda una serie di percezioni soggettive rispetto a:
Alle proprie aspettative di ottenere un esito positivo in determinate situazioni
alla pregnanza emotiva del compito in questione
alle qualità possedute ed alle proprie abilità reali
alle condizioni esistenti per lo svolgimento dello specifico compito
ai canoni di competenza percepita a riguardo dell’esclusivo frangente
È utile conoscere che le credenze che ciascuna persona ha riguardo la propria autostima ed efficacia nella gestione dei vari eventi va ad influenzare diversi livelli cognitivi. La suggestione ricade sulle aspirazioni, sugli sforzi messi in campo per l’ottenimento del risultato desiderato sulle scelte che verranno effettuate ed infine sulla qualità della prestazione e sulla capacità di gestire lo stress.
Le convinzioni di autostima innescano differenti meccanismi in base al tipo di azione considerata di volta in volta. (altro…)