Sviluppo personale | Professione Formatore https://www.professioneformatore.it Risorse per formatori e coach eccellenti Mon, 21 Dec 2015 17:14:51 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.7.12 3 cose che ci insegna la meditazione per aumentare la produttività https://www.professioneformatore.it/3-cose-che-la-meditazione-puo-insegnarci-per-aumentare-la-produttivita/ https://www.professioneformatore.it/3-cose-che-la-meditazione-puo-insegnarci-per-aumentare-la-produttivita/#comments Mon, 04 Jul 2011 07:00:00 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=16971 La produttività personale è uno di quei temi che interessa tutti noi sempre di più, visti i tempi che corrono. Ognuno di noi indipendentemente dagli obiettivi che si è dato, dal lavoro che svolge e dal suo livello di professionalità personale, è presumibilmente interessato ad apprendere nuove tecniche che aiutino ed implementino costantemente un proprio […]

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La produttività personale è uno di quei temi che interessa tutti noi sempre di più, visti i tempi che corrono.

Ognuno di noi indipendentemente dagli obiettivi che si è dato, dal lavoro che svolge e dal suo livello di professionalità personale, è presumibilmente interessato ad apprendere nuove tecniche che aiutino ed implementino costantemente un proprio sistema di gestione del tempo e di produttività personale.

Il tempo è la risorsa più importante che ognuno di noi ha a disposizione e saperlo gestire ed ottimizzarne l’allocazione sembra essere una priorità nel momento storico in cui viviamo. A tutti noi oggi viene chiesto di fare di più con minore risorse e in tempi brevi. Ma cosa c’entra la meditazione con la gestione del tempo?

Tante delle cose che si leggono in giro sul tema produttività personale e sulla gestione del tempo fanno riferimento al modo di organizzare le giornate, a come organizzare il nostro spazio di lavoro, modi innovativi per gestire la nostra casella di posta elettronica, scrivere e fare liste , ordinare le cartelle, e molto altro. Tutte azioni concrete, che ci spingono in qualche modo a creare routine ed automatismi che ci permettano di destinare tempo ed attenzione a compiti di maggiore importanza.

Tutte queste tecniche possono essere davvero molto utili, tuttavia, a mio giudizio, non sono del tutto sufficienti da sole a raggiungere l’obiettivo dell’aumento della produttività individuale, perché non si occupano di uno dei più grandi ostacoli che a volte ci impedisce di svolgere il nostro lavoro nei migliori dei modi: la nostra mente.

In molti trascurano l’importanza della mente nella gestione personale.

Sono sicuro che anche tu hai fatto l’esperienza di costavate che, se la tua attenzione è discontinua, se stai attraversando un momento “no” e ti senti pigro e demotivato, oppure sei ansioso perché preoccupato su quello che penseranno gli altri sul tuo lavoro, ti sarà molto difficile migliorare le tue performance, e non importa quanto sia ben organizzata la tua lista di cose da fare. Se non sei concentrato e presente a te stesso, difficilmente impiegherai in modo produttivo il tuo tempo. Le ore passeranno, le giornate passeranno e tu sarai sempre al punto di partenza.

A dispetto di quello che pensa la maggior parte delle persone la meditazione non è qualcosa che serve solo ai santoni indiani ma è una tecnica che offre risultati concreti sopratutto in termini di produttività personale. Anche e sopratutto a chi vuole diventare una persona di successo.

La meditazione è lo strumento più potente che io abbia trovato per disciplinare la mia mente.

Si dice che per ottenere buoni risultati con la meditazione occorra esercitare la pratica almeno 15 minuti al giorno ogni giorno. Io a dir la verità non sono così assiduo. Devo essere sincero con te ! Non sono mai stato molto disciplinato con la pratica ma, per quanto poco e male mi ci dedichi ottengo comunque un grande risultato.

La meditazione è una pratica finalizzata a disciplinare la propria mente!

Praticare la meditazione da seduto e sforzandomi di focalizzare l’attenzione su qualcosa (sia il mio respiro, un oggetto che sto guardando, sulla ripetizione di una sillaba, o su qualunque altra cosa) ha avuto potenti effetti sulla mi attenzione, la mia capacità di concentrazione e la motivazione al lavoro .

Inoltre ciò che ho scoperto sulle idée e le tecniche usate in meditazione può essere applicato anche alla vita di tutti i giorni quando sto seduto alla mia scrivania per lavorare ad un progetto. Ogni volta che mi sento frustato, posso usare uno degli strumenti che descriverò in questo articolo per reimpostare la mia concentrazione e la pace mentale.

Essere presenti nel qui e ora

Quando si fa meditazione per un po di tempo si impara a concentrarsi sul proprio respiro, e si cerca il più possibile di non farsi prendere da ricordi del passato o da preoccupazioni per il futuro. Ho scoperto che questa tecnica non è solo utile durante la meditazione ma anche quando stiamo al lavoro.

Se non hai mai praticato questa tecnica provala anche tu! Trova uno spazio tranquillo nella tua casa o nel tuo ufficio. Sudditi comodamente, assicurati di non essere disturbato per almeno 15 minuti, chiudi gli occhi e dopo aver contato da 10 ad 1 focalizza l’attenzione sul tuo respiro. Ascolta il tuo respiro le ispirazioni e le espirazioni. Non contrastare gli altri pensieri che ti si manifestano! Lasciali andare e concentrati solo sul respiro e sul movimento dei polmoni. Fatta spesso vedrai che in breve tempo diventerà una vera e propria “competenza”.

Quando sarai a lavoro e ti troverai nella condizione in cui devi concentrare le tue energie mentali su un determinato compito questa competenza ti tornerà davvero utile.

Quando ci accorgiamo di essere distratti, o notiamo un calo di produttività, Possiamo focalizzarci sul nostro respiro per far ritornare la nostra attenzione a questo determinato momento. Quasi magicamente la nostra attenzione ritornerà su quello che stiamo facendo.

Alcuni insegnati di meditazione spiegano il motivo per il quale questo esercizio funziona, affermando che ogni qual volta focalizziamo la nostra attenzione su ciò che succede nel nostro corpo, la nostra consapevolezza ritorna al momento presente.

Se ti chiedessi di prestare attenzione al tuo respiro, probabilmente inizieresti a farlo nel modo in cui respiravi cinque anni fa ma, ti focalizzerai sull’atto e sull’esperienza del respiro di questo preciso momento . Quando la tua attenzione ritorna al presente i ricordi e le preoccupazioni che avrebbero potuto importunarla, sbiadiscono, e puoi facilmente ritornare al tuo lavoro.

Lasciare andare le emozioni

Quando si esercita la pratica della meditazione abbiamo modo di osservare dall’esterno i nostri stessi pensieri.
Durante la meditazione, come in generale nella nostra vita normale, alle volte, emergono pensieri ed emozioni scomode come l’ ansia, il rancore, la noia, etc. etc. .

Gli insegnanti di meditazione, a tal proposito, ci invitano a non cercare di combattere e contrastare queste emozioni quando si manifestano. Contrastarle le rende semplicemente più forti e ci distoglie dalla pratica.

Occorre invece lasciarci andare a queste sensazioni, piuttosto che respingerle via per pensare a qualcosa di piacevole.

Questo metodo una volta padroneggiato, è utile non solo nella pratica della meditazione ma, può risultare utile anche quando abbiamo difficoltà nel portare avanti il nostro lavoro, come accade quasi a tutti di tanto in tanto.

Quando ci sentiamo annoiati o frustrati sul lavoro, la maggior parte di noi ha l’abitudine di mettersi a fare qualunque altra attività che gli permetta di distrarsi – come ad esempio controllare le e-mail, mettersi a giocare a solitario, chattare su facebok, o altro ancora. Il problema è che, quando ci distraiamo dalle emozioni che non ci piacciono, tendiamo a distogliere ancor di più la nostra attenzione dal nostro lavoro.

Facendo così, inevitabilmente, i pensieri e le sensazioni difficili ritorneranno appena siamo di nuovo operativi sul lavoro. Invece di cercare di “scappare” da queste sensazioni difficili, respira con calma, rilassati e lascia che queste sensazioni passino da sé.

Come penso noterai anche tu, queste emozioni spiacevoli passeranno rapidamente, e potrai ritornare facilmente al tuo lavoro. Più ci si esercita a farlo più risulterà naturale.

Migliorare la capacità di attenzione

La meditazione aiuta notevolmente a incrementare le nostre capacità di attenzione. Chi medita spesso sviluppa una maggiore capacita di focalizzare l’attenzione su oggetti specifici.

Per farlo ci si serve di una esercitazione molto semplice, basata su tecniche di meditazione proposta dai professionisti zen.

Scegli un oggetto nella stanza, non importa cosa, per esempio, un punto fisso sulla parete, o su di un pezzo di carta sulla tua scrivania. Ora, per cinque minuti, tieni semplicemente il tuo sguardo fisso su quell’oggetto. Durante questo esercizio molto probabilmente la tua attenzione non riuscirà a mantenersi costante sull’oggetto, forse inizierai a pensare a determinati avvenimenti passati o a cose che riguardano il futuro, o, ancora, inizierai a guardarti intorno, alla ricerca di qualcosa di più interessante; in tal caso, cerca di ritornare di nuovo all’oggetto di partenza. Con un po’ di esercitazione vedrai riuscirai molto meno a distrarti ovvero comincerai a sviluppare una curva dell’attenzione più lunga. Come puoi bene immaginare, una volta esercitata questa competenza ti ritornerà molto utile per aumentare la tua produttività.

Se sei interessato a scoprire le meraviglie della meditazione:

 

Libera la Mente - Libro
Dovunque Tu Vada, Ci Sei Già

Voto medio su 5 recensioni: Da non perdere

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9 domande che promettono di cambiarti la vita https://www.professioneformatore.it/9-domande-che-promettono-di-cambiarti-la-vita/ https://www.professioneformatore.it/9-domande-che-promettono-di-cambiarti-la-vita/#respond Mon, 09 May 2011 07:00:31 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=16754 Sviluppare la “capacita di porsi le domande giuste” sta diventando uno dei tormentoni di questo blog. Ebbene si! La capacità di pensare in modo positivo e produttivo è una delle abilità che io considero fondamentali per il proprio successo professionale. Le domande, come sai, sono lo strumento fondamentale per indirizzare l’attenzione e il pensiero verso […]

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Sviluppare la “capacita di porsi le domande giuste” sta diventando uno dei tormentoni di questo blog.

Ebbene si! La capacità di pensare in modo positivo e produttivo è una delle abilità che io considero fondamentali per il proprio successo professionale.

Le domande, come sai, sono lo strumento fondamentale per indirizzare l’attenzione e il pensiero verso obiettivi predefiniti. Se hai mai seguito qualche corso di vendita saprai di sicuro che un venditore abile non è chi racconta a memoria tutti i vantaggi del proprio prodotto ma colui che sa porre le giuste domande finalizzate ad spingeste la conversazione e l’attenzione dell’interlocutore dove vuole.

La stessa cosa si può dire per il nostro dialogo interno.

Se ti soffermi un attimo, provi a rilassasti,  e  cominci ad osservarti, ti accorgerai che i pensieri, nella nostra mente sono formulati come  un dialogo. In altre parole parliamo con noi stessi!

E come in ogni dialogo le domande indirizzano la conversazione verso sviluppi più o meno utili e  produttivi. Le domande che ci poniamo, influenzano la qualità dei nostri pensieri.

Domande giuste producono risposte (pensieri) giuste, domande sbagliate producono risposte sbagliate!

A questo punto, cosa penseresti se ti dicessi che c’è un libro che ti suggerisce le domande più utili al tuo successo personale ? O meglio …. Se ti dicessi che c’è un libro che ti aiuta a focalizzare la tua attenzione sul tutto quello di cui hai bisogno per avere successo nella vita? Ti sembra quasi incredibile vero?

Bene questo libro c’è ! Ed è il libro che ti vado a recensire oggi!

Se solo potessi di Max Formisano è un libro che ti propone 9 domande che promettono di cambiarti la vita, in quanto ti fanno focalizzare sulle migliori soluzioni alle domande di crescita e sviluppo personale e professionale. Con la maestria del migliore dei venditori Max formula domande argute che spingono immediatamente il lettore a focalizzassi su tutte le opportunità di crescita che ha nel momento stesso in cui legge.

Queste domande sarebbero le più importanti nel processo di crescita personale, frutto dell’esperienza di Max Formisano come formatore e coach specializzato in programmazione neurolinguistica.

Ecco in breve le 9 domande di Se solo potessi:

1. Se solo tu potessi avere una salda autostima, come cambierebbero le tue azioni nel quotidiano?

2. Se solo tu potessi vivere di più nel presente, quanto si arricchirebbe la tua vita?

3. Se solo tu potessi liberarti da alibi, scuse e lamentele, che risultati raggiungeresti?

4. Se solo tu potessi smetterla di accumulare teoria e applicassi ciò che sai, a quali traguardi arriveresti?

5. Se solo tu potessi (davvero) capire gli altri, quanto si arricchirebbe la tua esistenza?

6. Se solo tu potessi scegliere le convinzioni più utili da usare, che salto farebbe la tua vita?

7. Se solo tu potessi (davvero) imparare agli errori, quanti ne eviteresti in futuro?

8. Se solo tu potessi migliorare ciò che fai allenandoti mentalmente, dove arriveresti?

9. Se solo tu potessi crescere velocemente, ergendoti sulle spalle di giganti, che cosa saresti disposto a fare?

Tutti punti fondamentali, evidentemente (e non a caso abbondantemente affrontati dalla letteratura di settore), con l’autore che oscilla nella sua esposizione tra autostima, comunicazione, motivazione, convinzioni, linguaggio, profezie che si autoavverano, posizioni percettive, etc.

Max con questo testo si rivela un autore arguto e divertente, ed offre un punto di vista alle tematiche dello sviluppo personale da italiano. E devo dire finalmente! Era da parecchio che si sentiva il bisogno di un autore italiano che trattasse argomenti legati allo sviluppo personale.

Il testo diversamente da tanti altri testi simili è anche sintetico. Solo 189 pagine scritte in modo molto fluente si leggono davvero in un solo fine settimana! Parafrasando una espressione dello stesso Max … il testo è tutto nocciolo!

Non può proprio mancare in nessuna biblioteca personale!

 

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titolo: Se Solo Potessi…
autore : Max Formisano
editore: Franco Angeli Editore
9 Domande che cambieranno la tua vita


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Non hai mai tempo di leggere? https://www.professioneformatore.it/non-hai-mai-tempo-di-leggere/ https://www.professioneformatore.it/non-hai-mai-tempo-di-leggere/#comments Fri, 15 Oct 2010 15:34:42 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=15649 Quante volte, fin da bambini, mentre studiavamo ci siamo sentiti ripetere “Se non capisci, leggi più piano”? Niente di  più sbagliato! È infatti opinione diffusa che la comprensione di  un testo sia inversamente proporzionale alla velocità alla quale lo si legge. Studi specifici hanno però accertato un dato sorprendente: quanto più si rallenta, tanto più […]

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Quante volte, fin da bambini, mentre studiavamo ci siamo sentiti ripetere “Se non capisci, leggi più piano”?

Niente di  più sbagliato! È infatti opinione diffusa che la comprensione di  un testo sia inversamente proporzionale alla velocità alla quale lo si legge. Studi specifici hanno però accertato un dato sorprendente: quanto più si rallenta, tanto più la nostra comprensione risulta compromessa.

Ma perché si verifica questo fenomeno?

La spiegazione è molto semplice: perché il nostro cervello è perfetto! Sì, proprio così: date le straordinarie capacità del nostro processore mentale, se non viene fornita un’adeguata quantità di stimoli, il cervello si annoia e inizia a pensare ad altro. È questo il motivo per cui capita di arrivare alla fine di una pagina, perdere la concentrazione e ritrovarsi a pensare a tutt’altro.

Come si può, quindi, ottimizzare il processo della lettura per impiegare meno tempo e ridurre la tendenza alla distrazione?

Le tecniche di lettura veloce si basano su un assunto semplice quanto naturale: tutti possiamo imparare a leggere veloce esattamente come tutti impariamo a leggere( lentamente) a scuola. Da bambini – prima di imparare a leggere – il nostro campo visivo corrisponde ad un’ellisse di circa 15 centimetri quadrati. Imparando a sillabare, però, perdiamo questa capacità e continuiamo a leggere parola-per-parola. Le tecniche di lettura veloce quindi permettono di recuperare una capacità naturale e cioè quella di percepire 3-4 parole ad ogni colpo d’occhio. Ciò comporta l’incremento della comprensione oltre naturalmente alla diminuzione dei tempi di lettura.

Ma non finisce qui! Per sviluppare al massimo la nostra efficienza è indispensabile unire le tecniche di lettura veloce alla moderna metodologia delle mappe mentali che permettono di racchiudere l‘80% del contenuto di un testo in appena il 20% delle parole.

Le mappe mentali si basano su un approccio al testo “attivo” e dinamico. Attraverso la metodologia attiva diventa semplice e divertente estrapolare da un testo le informazioni effettivamente rilevanti; in questo modo si costruisce una conoscenza chiara, profonda e multidisciplinare della materia che andiamo a mappare mentalmente.

Le mappe mentali sono state sistematizzate dallo psicologo londinese Tony Buzan che ha messo a punto inoltre efficaci ed efficienti metodologie di appredimento non solo per studenti ma anche per manager, dirigenti, lavoratori.

Quest’argomento ti appassiona e vorresti saperne di più? Non perdere la nostra “Cena con formatore” il 18 Novembre 2010 alle ore 20 presso la Briefing Room del Gran Caffè La Caffettiera Napoli via Filangieri n. 2.

 

 

 

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10 modi per creare una giornata positiva https://www.professioneformatore.it/10-modi-per-creare-una-giornata-positiva/ https://www.professioneformatore.it/10-modi-per-creare-una-giornata-positiva/#comments Mon, 11 Oct 2010 23:10:32 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=15503     Quante volte ci diciamo “oggi ho avuto proprio una giornata storta!” e ancora “la giornata è cominciata proprio male oggi!”. Ti sei mai chiesto : Come mai delle giornate sono così belle mentre delle altre sono così terribili? Bene per esperienza ti dico che non esistono giornate negative. Esistono solo eventi. Il “come” […]

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Quante volte ci diciamo “oggi ho avuto proprio una giornata storta!” e ancora “la giornata è cominciata proprio male oggi!”.

Ti sei mai chiesto : Come mai delle giornate sono così belle mentre delle altre sono così terribili?

Bene per esperienza ti dico che non esistono giornate negative. Esistono solo eventi. Il “come” reagiamo a questi eventi cambia la nostra percezione della positività o della negatività della giornata. Dipende solo da noi! E’ una nostra scelta il “come reagire” ai fatti che la vita ci presenta giorno per giorno. In questo breve articolo vorrei proporti una serie di tecniche per rendere ogni tua giornata più POSITIVA, più produttiva e più piacevole.

 

 

1. Usa le affermazioni

Leggi e ascolta “affermazioni positive” in modo da poter cominciare la giornata con un dialogo interno positivo. Ricordati che l’inconscio non comprende il “non”.  Se dici “non voglio essere malato”, non dai a te stesso una chiara immagine dello stato di salute che vuoi godere. E l’inconscio percepirà unicamente “malato”. Formula piuttosto una affermazione del genere: “sto cominciando a guarire, già oggi mi sento un po’ più a mio agio con il mio corpo, anche il mio aspetto è più sano”. Parla a te stesso formulando frasi sempre al positivo. Comincia in questo modo: Prima di formulare una frase in merito ad una cosa che vorresti possedere e che pensi di non avere al momento (es. la salute) comincia con questa sequenza di parole:”sto cominciando a migliorare il mio stato di …… (salte, benessere finanziario, lavoro etc. etc.).

 

2. Intenzione

Imposta la tua volontà sull’avere ogni mattina giornata positiva! Svegliati la mattina con l’intenzione di vivere una bella giornata, piena di incontri interessanti, e ricca di soddisfazioni professionali. Ricordati che sei sempre tu, e solo tu, che puoi scegliere quale atteggiamento avere di fronte agli eventi che accadono ogni giorno!

 

3. Sviluppa la Mindfulness

La parola Mindfulness significa presenza mentale o consapevolezza. Cerca di tenere la tua attenzione concentrata nel momento presente e di essere sempre attento a quello che fai, nel preciso istante in cui lo fai. Evita di vagare con il  pensiero tra mille preoccupazioni, idee e progetti quando svolgi un qualunque compito nella giornata ma, al contrario concentrati sul momento attuale, su ciò fai in quel preciso istante.

 

4. Collega una attività frequente ad un pensiero positivo

La vita è piena di cose che facciamo di frequente, di attività che ripetiamo in maniera routinaria: la strada che percorriamo da casa all’ufficio, la spesa alimentare che facciamo al solito supermercato etc. etc.. Collega uno di questi eventi a qualcosa di piacevole ed arricchente per te. Ad esempio: se usi la metro per recarti a lavoro potresti sfruttare quel tempo per leggere un libro che ti piace e che ti fa stare bene; se per andare a lavoro percorri in auto sempre la stessa strada frutta quell’occasione per fermarti 2 minuti in un posto dove si gode la vista di un bel panorama o dove vedi qualcosa di particolarmente piacevole e bello per te. Fai in modo che le tue abitudini diventino u’occasione per richiamare la mente ad avere un pensiero positivo in più al giorno.

 

5. Gratitudine

Sviluppa un atteggiamento di gratitudine. Tieni da parte un diario e appunta ogni giorno tre cose di cui sei grato. Cose semplici di cui essere comunque contento, al di là di tutti gli ostacoli e di tutte le preoccupazioni quotidiane. Ti faccio un esempio: potresti essere grato per la tua casa, per il fatto che lavori mentre tanti sono disoccupati, per il libro che hai tra le mani, per il tuo corpo, per la tua ragazza, per i tuoi figli, perché hai i capelli neri, perché fuori c’è il sole o perché sei ancora vivo e hai ancora la forza di godere di tutti i doni di cui disponiamo su questa terra. Ognuno se vuole, ha tante cose nella sua vita di cui essere sinceramente grato. Trovarle ed elencarle ti risulterà sempre più semplice. Fai questo esercizio quotidianamente e dopo i primi 4-5 giorni di pratica, queste cose ti sembreranno così tante che non ti basterà una pagina di diario per elencarle tutte.

 

6. Circondati di oggetti e materiali che ti ispirano

Leggi letture motivanti, biografie di grandi uomini della storia, guarda fotografie di posti meravigliosi dove ti piacerebbe viaggiare, circondati delle foto delle tue migliori vacanze durante le quali sei stato contento e felice, ascolta canzoni dai testi positivi e ispiranti, canti di passione, libertà, speranza e positività. Tutto questo terrà sempre alto il tuo umore, >durante la giornata> e ti riempirà di energia.

 

7. Frequenta persone positive

Circondati di persone positive e di mentori, gente che si è costruita una esistenza felice con le proprie mani, gente che in tutte le difficoltà della vita trova sempre il tempo per rivolgere un sorriso agli altri, persone che sono riuscite a realizzare i propri sogni. Queste persone ti aiuteranno a rimanere concentrato sul tutto il positivo che c’è nel mondo.

 

8. Gentilezza

Sviluppa l’abilità alla Gentilezza. Cerca di essere gentile con te stesso, sopratutto quando parli con il tuo io interiore. Evita di rivolgerti a te stesso con frasi del tipo “devi fare questo, devi fare quest’altro”. Utilizza piuttosto frasi e verbi più dolci e gentili come “potrei fare questo” . Si gentile anche con chi ti circonda, rivolgiti a loro sempre con un sorriso, chiedi sempre “permesso” quando entri in una stanza e quando gli altri ti aprono le porte del loro cuore.

 

9. Coltiva la Fede

Coltiva una incrollabile fiducia sul fatto che in ogni situazione troverai sempre opportunità per la tua crescita personale e opportunità professionali. Per quanto brutta possa sembrare una situazione una difficoltà, che incontri nella vita, abbi fede che in essa vi troverai i semi di una nuova felicità e di nuove opportunità crescita personale.

 

10. Sorridi

Sorridi quando vedi gli altri. Sorridi quando si parla al telefono. Sorridi quando sei da solo. Un sorriso è contagioso, ed è l’arma più preziosa che abbiamo per cambiare il mondo.

 

Con affetto

Luciano Cassese

 

 

 

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Articolo di Luciano Cassese


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Luciano Cassese
Presidente  AFP
Associazione Formatori Professionisti 

 

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Organizzati la vita con Zen to done https://www.professioneformatore.it/organizzati-la-vita-con-zen-to-done/ https://www.professioneformatore.it/organizzati-la-vita-con-zen-to-done/#respond Wed, 15 Sep 2010 21:41:00 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=13978 Zen to done organizzati la vita  Viviamo in un mondo frenetico che gira sempre più veloce, travolti da milioni di stimoli, distratti da migliaia di possibilità, schiacciati da centinaia di cose da fare. Spesso la sensazione più ricorrente è che avremmo bisogno di giornate più lunghe. Quante volte ti sei detto “vorrei una giornata di […]

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Zen to done organizzati la vita 


Viviamo in un mondo frenetico che gira sempre più veloce, travolti da milioni di stimoli, distratti da migliaia di possibilità, schiacciati da centinaia di cose da fare. Spesso la sensazione più ricorrente è che avremmo bisogno di giornate più lunghe.

Quante volte ti sei detto “vorrei una giornata di 48 ore” ?

La mancanza di tempo non solo ci priva di tante opportunità di Crescita e ci stressa costringendo molti di noi a combattere per essere sempre in orario, ma riempie le nostre giornate di fastidiosi sensi di colpa, e di confusione. Lo stress non nasce dal fatto di avere tante cose da fare ma dal non riuscire a portarle a termine.

Ogni volta che infatti rinunciamo a fare qualcosa per mancanza di tempo, quella rinuncia ad un dovere (sia pur secondario) o a un piacere che sentivamo di meritare, lascia inevitabilmente una traccia di rimpianto.

Se il tempo è la risorsa più scarsa, è però anche la risorsa più democratica e popolare che c’è. Ci sono persone molto più ricche di noi, fisicamente più belle, più intelligenti di noi, ma nessuno vive giornate con più di 24 ore.

Come mai allora ci sono persone che riescono a seguire tutte le loro inclinazioni, a dedicarsi con affetto alla propria famiglia, ad avere successo nel lavoro e a divertirsi con gli amici, a fare sport e trascorrere week end spensierati. E qualcun altro, invece, vive perennemente in conflitto con l’orologio e l’agenda schiacciati da attività che non vorrebbero fare ma sentono che devono farle?

Zen to done, l’e-book scritto da Leo Babauta, uno dei blogger più famosi del mondo, è stato recentemente tradotto in italiano da Leonardo Di Paola e Viviana Taccione. È un testo di grande rilevanza per la crescita personale, con particolare attenzione all’efficienza, l’organizzazione e la produttività, allo scopo di semplificare la nostra vita, considerando solo le cose che hanno importanza maggiore.

L’autore stesso dichiara di essersi ispirato alle teorie di Stephen Covey (Le 7 regole per avere successo) e David Allen (Detto, fatto) sull’efficienza, con l’intento di creare un metodo assai più semplice e pratico. Babauta fa della semplificazione l’elemento chiave della sua vita: dopo aver vissuto per diverso tempo in un’isola del pacifico (niente di esotico), si è di recente trasferito a San Francisco per dare migliori opportunità di studio ai suoi sei figli. Il suo blog Zen Habits, tutto incentrato sulla semplificazione e l’ottimizzazione dell’esistenza, è seguito da più di centomila persone ed è stabilmente tra i primi cento al mondo.

Non si tratta del solito testo sul self-help denso di consigli utili, ma difficilmente applicabili; in questo caso siamo di fronte a un metodo che consiste in dieci semplici passi, facili e immediatamente attuabili, con cui si riesce ad ottenere subito un aumento considerevole della qualità giornaliera della vita.

I dieci passi si possono così riassumere:

Raccogli: Seleziona un numero limitato di posti dove raccogliere la corrispondenza — una vassoio sulla scrivania, la tua e-mail — e raccogli tutto lì. Usa una Moleskine, i post-it, o qualunque altro metodo per te facile da usare per annotare pensieri, liste di cose da fare, numeri di telefono, e qualsiasi altra cosa devi o vuoi tenere a mente durante la giornata. Importante che siano tutti nrìello stesso posto.

Processa: Esamina queste raccolte e decidi cosa fare per ogni elemento — eliminarlo, passarlo a qualcun altro, occupartene da sé, occupartene dopo, o conservarlo come riferimento. Continua finché non hai esaurito tutti gli elementi. Domani fallo di nuovo.

Pianifica: Trascorri del tempo all’inizio di ogni settimana decidendo quali sono i cinque maggiori progetti che vuoi portare avanti nell’arco della settimana. Ogni mattina (o la sera prima) elenca i tre obiettivi più importanti che vuoi conseguire il giorno dopo. Mettili in cima alla tua lista di cose da fare, e falle.

Fai: Scegli uno tra gli obiettivi più importanti, dedicagli un largo intervallo di tempo senza alcuna distrazione (email, telefono, qualsiasi programma non ti serva per raggiungere l’obiettivo, ecc.) , smetti solo se :

a) il tempo è terminato, o
b) hai finito.

Semplificare, è il metodo più affidabile: è il consiglio di Babauta per organizzare un metodo con cui vivere senza complicazioni. Babauta usa poche applicazioni web, un tacquino, un calendario e un solo gruppo di files, ma dice qualsiasi cosa funzioni senza darvi troppo impiccio va bene.

Organizza: Tieni ogni cosa in un posto che sia logico e che riduca l’energia di cui hai bisogno per a) trovarlo e usarlo, e b) rimetterlo a posto.

Riesamina: Durante il riesame settimanale, dovresti controllare i tuoi obiettivi annuali, vedere quali progressi hanno fatto nell’ultima settimana e quali sono i passi da fare per proseguire nella settimana a venire. Una volta al mese, si deve dedicare un po’ più di tempo ad un ulteriore controllo e così una volta all’anno.

Semplifica: Riduci i tuoi obiettivi e i tuoi compiti all’essenziale. Se tenti di adempiere a tutti i compiti che ti si presentano sarai presto sovraccarico e non avrai dato sufficiente attenzione a quelli più importanti. Controlla la tua lista di obiettivi ed elimina tutto eccetto quelli fondamentali, cerca di fare in modo che siano allineati con i tuoi obiettivi annuali e di vita, semplifica il flusso di informazioni in entrata.

Routine: Organizza e mantieni delle routine (procedure). Una routine mattutina (per esempio) potrebbe includere guardare il calendario, controllare le tue liste contestuali, identificare i compiti essenziali della giornata, fare esercizio fisico, controllare la mail e i propri posti di raccolta della corrispondenza, adempiere al primo compito. Una routine serale potrebbe includere ricontrollare mail e posti (di nuovo), riesaminare la giornata, aggiornare il diario, prepararsi per il giorno dopo. Una routine settimanale include un giorno per le commissioni, un giorno per la famiglia, un giorno per il bucato, ecc.
È tutto affidato a te. Lascia solo che la routine lavori per te.

Trova la tua passione: Trova un lavoro che ti appassiona. Questi consigli sono utili per gestire al meglio i compiti e gli obiettivi della tua vita e per non rimandarli. Ma se il tuo lavoro ti appassionerà, non rimanderai, sarà un piacere svolgerlo e vorrai averne di più. Fa che il lavoro della tua vita diventi la tua passione e la tua lista di compiti diventerà una lista di premi.
Il testo è molto chiaro, semplice ed immediato.

Zen to Done e’ un semplice, intuitivo, geniale, pratico, risolutivo sistema per la gestione del tempo e della produttività a casa e sul lavoro. È a dir poco fantastico, semplice da seguire e i suggerimenti sono realizzabili facilmente! io l’ho letto quest’estate in vacanza.

la cosa piu’ bella e’ che gia’ dai primi capitoli si puo’ approfittare dei suggerimenti… non devi leggerti 120 pagine e poi alla fine finalmente capire cosa devi fare!

Il prezzo attuale è talmente basso che vale veramente la pena prenderlo al volo, solo 9,70 euro (invece di 49,00) da pagare con Paypal.

Se come me sei sempre alla ricerca di materiale di qualità per la tua formazione personale e per la tua crescita ti basta cliccare sull’immagine per acquistarlo.

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Come ottenere il meglio da sé e dagli altri – Anthony Robbins https://www.professioneformatore.it/come-ottenere-il-meglio-da-se-e-dagli-altri/ https://www.professioneformatore.it/come-ottenere-il-meglio-da-se-e-dagli-altri/#comments Thu, 11 Mar 2010 23:11:36 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=2014 Il volume “Come ottenere il meglio da sè e dagli altri” è uno primi best seller per la crescita personale scritto da Robbins. Nel testo l’autore illustra un insieme di tecniche e strumenti pratici tali da rendere ogni individuo capace di realizzare iniziative concrete finalizzate a superamento...

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Come ottenere il meglio da sé e dagli altri – Anthony Robbins (1986)

Vuoi eliminare le tue paure o fobie? Sei un fumatore e Vuoi smettere di fumare?
Vuoi eliminare paure e fobie? Vuoi far carriera?
Vuoi diventare un abile venditore?
Vuoi instaurare un buon rapporto di coppia?
In altre parole Vuoi ottenere successo in ogni abito della tua vita?

Bene! Allora questo libro di Anthony Robbins fa proprio al caso tuo!

Innanzitutto chi è Anthony Robbins e cosa può insegnarci?

Robbins è uno dei formatori più conosciuti e famosi al mondo. È considerato un guru dello Sviluppo Personale, disciplina che come saprai deriva dalla tradizione del self-help (movimento culturale anglosassone che pone quale presupposto dello sviluppo personale l’applicazione di tecniche, idee e metodi provati con risultati concreti da altri che hanno già ottenuto l’efficacia desiderata). Tony Robbins è conosciuto ormai in tutto il mondo per i suoi testi e per i suoi corsi sulla crescita personale, sulla comunicazione, sulla leadership e sulla motivazione.

E’ stato il coach e consulente di molte persone famose, tra i quali Mikhail Gorbachev, l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, imprenditori, Donald Trump e molti altri.

Il volume “Come ottenere il meglio da sè e dagli altri” la cui prima edizione è stata pubblicata nel 1986 (arrivato oggi nella versione Italiana alla seconda edizione – Bompiani editore) è uno primi best seller per la crescita personale scritto da Robbins.

Nel testo l’autore illustra un insieme di tecniche e strumenti pratici tali da rendere ogni individuo capace di realizzare iniziative concrete finalizzate a superamento delle eventuali paure inconsce, alla definizione di obiettivi concreti e a mettere in atto tutto quello che occorre per avere successo in ogni campo delle propria vita.

Le abilità principali che si devono acquisire per conseguire il successo, afferma Robbins, si basano sulla comunicazione. Le persone di successo sono individui eccellenti nella comunicazione con gli altri, ma soprattutto nella comunicazione con se stesse. Sono in grado di decidere quale significato avrà per loro un dato evento, e di conseguenza tendono a non suddividere la loro esperienza di vita tra “successi” e “fallimenti”, bensì a guardare con maggiore attenzione ai risultati concreti ottenuti.

Migliorarsi sulla base dei risultati conseguiti è il fondamento di ogni progresso, ma richiede una certa apertura mentale. Robbins analizza le sette caratteristiche che a suo giudizio rendono le persone di successo: passione, convinzione, strategia, chiarezza di valori, energia, potere di coesione e padronanza della comunicazione.

Il modo più facile per conquistare il successo consiste nel prendere come modello il comportamento di una persona che lo ha già fatto. Si tratta di un importante concetto formulato dalla programmazione neurolinguistica (in sigla PNL) fondato sulla premessa che la neurologia degli esseri umani è sempre la stessa, di conseguenza “qualsiasi cosa può fare un individuo, la può fare anche un altro” semplicemente copiandola.

Robbins cita il bestseller di Blanchard e Johnson “The One minute manager” per provare che “il successo lascia degli indizi”; anche quando non possediamo alcuna competenza o conoscenza riguardo a una determinata cosa, possiamo impararla velocemente se abbiamo a disposizione i modelli giusti. La maggior parte degli individui segue dei modelli a livello inconscio, e per questo alle volte segue in maniera inconsapevole modelli sbagliati (o meglio non funzionali ai propri obiettivi). Se invece riusciremo a scegliere le persone e i modelli di riferimento in maniera consapevole, acquisteremo il controllo del nostro destino.

Robbins dedica un capitolo intero alle “sottomodalità”, ossia i tipi di esperienza sensoriale visiva, uditiva o di altro genere che possiamo manipolare mentalmente allo scopo di cambiare il nostro modo di vedere le cose. Esiste un metodo, il modello “swish”, che comporta la sostituzione delle immagini negative presenti nella nostra mente con immagini positive. Facendo scorrere più volte nella nostra testa il “film” in cui accadono queste cose, è difficile continuare ad avere la stessa visione di ciò che consideravamo un comportamento distruttivo. Dobbiamo pertanto imparare a “far funzionare il cervello” adottando modelli e mappe di riferimento capaci di riprogrammarci in maniera più funzionale ai nostri obiettivi.

“La cattiva sorte è un punto di vista” dice Robbins: ci sono sempre dei modi diversi di percepire le cose, e “ri-contestualizzando” un’esperienza abbiamo molta più scelta riguardo a come reagire alla vita. Come detto, le persone di successo vedono le cose in termini di risultati; il risultato è il fatto, non la nostra reazione emotiva nei suoi confronti. La nostra risposta è la nostra scelta.

Tutte le persone di successo sanno creare dei rapporti; hanno la capacità innata di calarsi nella mentalità di chiunque incontrino, e questa loro abilità conferisce all’incontro un valore reale. C’è chi passa la vita a sviluppare le proprie doti interpersonali, ma esistono delle doti di rapporto che hanno lo stesso effetto e che possiamo acquisire nel giro di pochi minuti, se solo siamo disposti a farlo. Il punto è che possiamo essere più persuasivi attraverso un accordo che attraverso una competizione. La competizione è uno dei numerosi modelli presenti nel nostro cervello che lasciamo funzionare senza pensare che potremmo sostituirlo con una modalità più efficace. La strada che conduce al potere illimitato consiste nel ricercare costantemente un modo diverso, migliore di fare qualcosa. Se impieghiamo sempre le stesse tecniche, otterremo sempre gli stessi risultati.

Come ottenere il meglio da sé, scritto quando era ancora presidente Ronald Reagan, contiene alcuni riferimenti ormai un po’ datati, ma leggendo questo libro anche lo studioso esperto nel successo ricorderà per quale motivo Robbins è considerato il più grande guru motivazionale del mondo. Per chi ha poca familiarità con la PNL, si tratta di un’ottima introduzione ad alcuni concetti e tecniche, fra cui il “modeling”. Una delle principali affermazioni di Robbins è: “Per quanto grigio possa essere il mondo in cui viviamo, se abbiamo la possibilità di leggere qualcosa sulle realizzazioni compiute da altri, riusciremo a generare dentro di noi le convinzioni che ci permetteranno di riuscire”. Leggere le storie di successo delle persone che ammiriamo, avvalendoci così di secoli di esperienze di vita, è stato il trampolino di lancio di molti personaggi illustri.

La fortuna non urla e non si sbraccia, tuttavia lascia degli indizi per chi sa coglierli; il potere illimitato non ci apparterrà finché non svilupperemo la dote dell’azione, e questo libro è un valido punto di partenza per diventare una persona insigne, cioè una persona che agisce.

Nel complesso Il libro è molto scorrevole pur essendo un volume discretamente corposo e ricco di contenuti.

Io personalmente l’ho letto ormai diversi anni fa e devo dire che, a distanza di anni, continuo a consultarlo quando sento il bisogno di recuperare qualcosa di importante.

Lo consiglio a tutti quelli che vogliono ottenere di più dalla propria vita e che vogliono definire in maniera chiara e raggiungere i propri obiettivi.

Da questo libro possono trarsi grandi suggerrimenti oltre che tecniche e nuovi approcci per raggiungere il successo che ognuno di noi merita. Le tecniche esposte nel libro sono basate sulla Programmazione Neuro Linguistica, una neuro-scienza sviluppata ne gli anni ’70 da Richard Bandler e John Grinder. Potete trovare informazioni su wikipedia a questo indirizzo https://it.wikipedia.org/wiki/Programmazione_neuro_linguistica

Se sei interessato all’acquisto on line di questo volume puoi prenderlo dal sito de “Il Giardino dei Libri

 

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Professione Orientamento https://www.professioneformatore.it/professione-orientamento/ https://www.professioneformatore.it/professione-orientamento/#respond Thu, 04 Jun 2009 22:17:11 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=464 Come è strutturato e quali possibilità di lavoro sono offerte dall'orientamento? Quali sono le migliori strategie di inserimento professionale? Come inquadrare fiscalmente la propria attività? 

Il volume risponde a tutte queste domande (e ad altre) anche alla luce della ormai prossima regolamentazione delle figure professionali.



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Professione Orientamento

Una guida per inserirsi nel settore

Il nuovo libro di Leonardo Evangelista (Edizioni Sonda) Dopo la recente riforma dei servizi per l’impiego e in seguito alla nuova strategia europea sul lifelong learning, l’orientamento è diventato un settore di attività che offre molte possibilità occupazionali.

Leonardo Evangelista fornisce un quadro esauriente di tutto ciò che occorre conoscere per formarsi e lavorare nel settore. Dalle caratteristiche dell’orientamento ai principali servizi e alle ragioni del loro sviluppo in Italia, dalla normativa italiana sull’orientamento alla deontologia professionale, dalle strategie per inserirsi nel settore a come inquadrare fiscalmente la propria attività. Professione orientamento di rivolge a coloro i quali, diplomati o laureati, vogliano inserirsi in questo settore; anche coloro che già oggi lavorano come operatori di orientamento potranno trovare in questo libro un utile strumento per migliorarsi e riflettere sulla propria attività. Non più generici orientatori, ma professionisti dell’orientamento.

Come è strutturato e quali possibilità di lavoro sono offerte dall’orientamento? Quali sono le migliori strategie di inserimento professionale? Come inquadrare fiscalmente la propria attività? 

Il volume risponde a tutte queste domande (e ad altre) anche alla luce della ormai prossima regolamentazione delle figure professionali.

Il volume è indirizzato a tutti coloro che desiderano inserirsi o migliorare le proprie attività nel settore: neolaureati e diplomati con una preparazione in ambito psicologico, educativo, sociale, giuridico o economico, insegnanti, formatori, educatori, esperti di selezione e risorse umane, operatori di orientamento.

 

Chi è Leonardo Evangelista . Leonardo vive ad Empoli. Si è laureato in Economia e Commercio nel 1987 e in Psicologia (indirizzo Lavoro) nel 2004. Lavora nel settore dal 1993 e ha svolto oltre 5mila ore di attività di gruppo e consulenza individuale con le utenze più diverse, approfondendo in particolare i temi del bilancio orientativo, del sostegno alla motivazione e della ricerca di lavoro. Ha realizzato varie guide per l’orientamento, i contenuti dei siti www.orientamento.it, www.aiuto.net, www.guidalavoro.net, www.professioneorientamento.it

É stato presidente di Assipro (Associazione Italiana Professionisti dell’Orientamento) e membro dell’Aiosp (Associazione Internazionale per l’Orientamento Scolastico e Professionale).

 

L’intervista a Leonardo  inFormato Mp3 Il 30 aprile 2009 Leonardo a noi di professione formatore ci ha lasciato una testimonianza- intervista in cui ci parla di Orientamento, Formazione e sviluppo personale . Oggi disponibile per il download gratuito . Clicca qui per leggere l’articolo ed effettuare il download della registrazione e della trascrizione dell’intervista. [email_link] .

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101 desideri per cambiare la tua vita https://www.professioneformatore.it/quanto-siamo-capaci-desiderare-e-di-sognare/ https://www.professioneformatore.it/quanto-siamo-capaci-desiderare-e-di-sognare/#comments Mon, 20 Apr 2009 22:03:04 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=356 Tempo addietro, durante le vacanze di natale per essere precisi, mi sono imbattuto in una esperienza interessante ! Leggendo un volume dedicato ad alcune tecniche di sviluppo personale ho trovato un esercizio all'apparenza semplice che poi si è rivelato molto più difficile di quello che riuscivo ad immaginare.
Il volume, nel....

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Quanto siamo capaci desiderare e di sognare? Questa è una domanda davvero importante che oggi voglio portare alla tua attenzione!
Tempo addietro, durante le vacanze di natale per essere precisi, mi sono imbattuto in una esperienza interessante ! Leggendo un volume dedicato ad alcune tecniche di sviluppo personale ho trovato un esercizio all’apparenza semplice che poi si è rivelato molto più difficile di quello che riuscivo ad immaginare.

Il volume, nel capitolo dedicato alla definizione degli obiettivi personali, similmente a tanti altri testi del genere, dava una serie di indicazioni sulle qualità che dovevano avere gli obiettivi per essere definiti tali: “ l’Obiettivo, quando viene definito, deve essere significativo, specifico e misurabile, deve avere una scadenza, deve essere flessibile, stimolante, coerente con i propri valori etc etc.”. Fin qua niente di nuovo nel genere!
Tutti i libri di sviluppo personale presentano queste argomentazioni e le propongono tra i primissimi capitoli.
Quello che veramente ho trovato nuovo, e che propongo alla discussione del gruppo, era l’esercitazione proposta che, devo dire, mi ha tenuto bloccato per parecchio tempo. L’esercizio richiedeva identificare 101 desideri da tradurre in corrispondenti obiettivi. Cito testualmente : “per stimolare le vostre facoltà creative, redigete una lista di 101 obiettivi che desiderate raggiungere nei prossimi 10 anni. Fatelo divertendovi e siate aperti a tutte le possibilità”.
A primo acchito mi sono detto : “ e che ce vo! So pure pochi” ma, prendendo carta e penna dopo un paio d’ore mi sono accorto di essere riuscito ad identificarne appena 18. A quel punto ricordo di essermi giustificato dicendomi: “è tardi sei stanco! Va a dormire! ci pensi quando hai un po di tempo in più!”, ma dopo una settimana, la lista non era progredita più di tanto… appena 24 , e dopo 2 settimane 34 obiettivi definiti. A quel punto il 35mo obiettivo non poteva non essere “ Voglio Finire sta benedetta lista!” 😉 La verità è che mi ero bloccato. Non riuscivo ad andare avanti. Come mai? Come poteva essere che non riuscivo ad immaginare 101 desideri idonei ad essere definiti come obiettivi, cioè qualcosa per cui valeva la pena quantificare, decidere, pianificare e scegliere? In altre occasioni mi definisco una persona creativa (“so pure grafico! E faccio anche dei lavori discreti” ) . Ma in questa non riuscivo a inventare, immaginare, desiderare qualcosa per me. La cosa più grave è che il volume non prevedeva una via di fuga alternativa. Non c’era il paragrafo adatto ai tipi come me : “ se non ci sei riuscito vuol dire che…. allora fai questo” ho cercato e ricercato nelle pagine successive ma, non era contemplata l’ipotesi in cui una persona non riuscisse ad identificare i 101 obiettivi. Bisognava terminare l’esercizio per poter andare avanti.
Questa esperienza mi ha dato il via per una riflessione. Che propongo a tutto il gruppo!
Come mai molti di noi non riescono a desiderare tanto e tante cose? Da bambini ognuno di noi aveva un’immaginazione molto fervida e dei desideri vivissimi. Partecipare e vincere 1000 battaglie, diventare campioni nello sport, diventare forti al punto da sollevare macchine intere, diventare dei grandi architetti, ingegneri, contanti, attori, capi di stato etc etc. Ma gli adulti ?
Le persone diventando adulte perdono questa capacità di desiderare ed immaginare i propri desideri, i propri sogni. Perdiamo la capacità di rispondere a questa semplice domanda: “ quali sono i tuoi sogni?” Forse perché ci viene insegnato che la vita non può darci quello che desiderimo. Oppure ci viene detto che le strade che conducono alla realizzazione sono più tortuose di quello che si pensa, che bisogna volare basso e rimanere con i piedi per terra per non finire nei guai. Il numero degli obiettivi che una persona riesce a darsi nel corso degli anni si riduce forse perchè si pensa che la vita sia un insieme di sacrifici e di scelte tra alternative incompatibili.
Quindi si sostiene: “O la famiglia o la carriera”, “o vivo in città, o vivo in campagna”, “o mi trovo un lavoro stimolante o mi trovo un posto sicuro” e così via. Alle volte si ritiene che alcuni obiettivi, sopratutto quelli prioritari siano così difficili da realizzare che devono annientare tutti gli altri e quindi si dice: “fino a che non mi trovo un posto fisso non potrò….” oppure “solo quando mi sarò laureato potrò ….” e così via. I desideri molto più spesso vengono abbandonati e non si traducono in obiettivi perché non si riesce a vedere chiaramente la strada per realizzarli.
Quasi come se ognuno di noi cercasse un programma dettagliato per l’ottenimento del risultato con tanto di assicurazione. Forse ci si concentra un po troppo sul “come” piuttosto che sul “cosa e perché”. Così facendo si perde l’orientamento. La domanda che pongo ad ognuno è : Tu riesci a definirli 101 obiettivi o ti fermi prima? Se non ci riesci, quale è il motivo secondo te?
Ps. la lista adesso l’ho quasi finita!

Risorse per  la tua crescita personale

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Servizi Web per redigere un buon Curriculum Vitae https://www.professioneformatore.it/servizio-web-per-redigere-un-buon-curriculum-vitae/ https://www.professioneformatore.it/servizio-web-per-redigere-un-buon-curriculum-vitae/#comments Tue, 14 Apr 2009 16:14:19 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=336 In tempo di “Crisi” come tutti immagineranno, è necessario avere un buon curriculum, fatto bene sia a livello di contenuti sia a livello di layout grafico. Da un po di tempo esistono dei servizi web che permettono di creare un buon curriculum, molto curato, sopratutto nell'aspetto grafico, direttamente online senza il bisogno di installare o scaricare nessun software sul proprio computer. I servizi che oggi vi presento sono quelli offerti

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In tempo di “Crisi” come tutti immagineranno, è necessario avere un buon curriculum, fatto bene sia a livello di contenuti sia a livello di layout grafico. Da un po di tempo esistono dei servizi web che permettono di creare un buon curriculum, molto curato, sopratutto nell’aspetto grafico, direttamente online senza il bisogno di installare o scaricare nessun software sul proprio computer. I servizi che oggi vi presento sono quelli offerti dai siti VisualCv e GigTide,

GigTide

GigTide è un software che mette a disposizione un vero e proprio generatore grafico di curriculum, molto semplice da utilizzare ma al contempo ricco e completo da un punto di vista grafico. Il software interamente programmato con tecnologia Flash, Consente all’utente di scegliere il layout del proprio curriculum tra numerosi temi (di cui solo 4 gratuiti gli altri necessitano di un account premium) e di creare il proprio curriculum compilando una serie di campi: * Informazioni di contatto * Obiettivi * Esperienze Professionali * Studi * Conoscenze tecniche e software * Qualifiche * Competenze * Premi Una volta compilati i campi di cui si ha bisogno si può passare alla stampa e ricevere il curriculum online. GigTide offre inoltre la possibilità di pubblicarlo e condividerlo direttamente sul sito, in modo da poter averne sempre a portata di click una copia da stampare per ogni evenienza. E’ disponibile anche una versione di curriculum vitae a pagamento con ulteriori funzionalità e se vuoi GigTide ti permette anche di condividere sul sito le tue informazioni personali e lavorative. Ottimo per chi è in cerca di lavoro. l’indirizzo è https://www.gigtide.com.

Visual CV

visualcv Visual CV è un’ applicazione leggermente più complessa, studiata per creare un profilo professionale completo. Oltre il curriculum, infatti, è possibile allegare video, audio, immagini, presentazioni powerpoint, grafici, etc Con VisualCV è possibile creare, gratuitamente, CV all’avanguardia da mostrare ai potenziali datori di lavoro e da tenere in internet. Per utilizzare la piattaforma occorre registrarsi, gratuitamente, sul sito e in pochi passi e pochi click è possibile compiere numerose operazioni quali: convertire il proprio curriculum in formato doc o pdf già in nostro possesso, inserire fotografie, video di presentazione e file audio, allegare lettere con le referenze, diplomi certificati, creare un portfolio (Raccolta di lavori svolti) . Tra le tante, La funzione che risulta essere maggiormente innovativa è l’opportunità di realizzare differenti versioni del proprio curriculum da utilizzare a seconda del target di aziende cui desideriamo sottoporre la nostra candidatura, scegliendo di volta in volta quale condividere in rete. Con VisualCV è possibile gestire anche un Curriculum in formato Europeo per la partecipazione a selezioni pubbliche e per l’assegnazione di incarichi ufficiali, quali ad esempio la partecipazione a progetti FSE. Il software presente sul sito permette di importarlo, aggiornarlo e stamparlo ogni volta che ne abbiamo bisogno. l’indirizzo è https://www.visualcv.com. A tutti Buon Curriculum ! [email_link] . . . . .. . . .

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Che cos’è il carattere di una persona ? https://www.professioneformatore.it/che-cose-il-carattere-di-una-persona/ https://www.professioneformatore.it/che-cose-il-carattere-di-una-persona/#comments Sat, 11 Apr 2009 08:47:26 +0000 https://www.professioneformatore.it/?p=325 Che cos'è il carattere ? Spesso quando sono in aula (nella maggior parte dei casi adulti) mi viene fatta una domanda ... o meglio mi si propone quasi un teorema ... "se uno è fatto in un certo modo mica può cambiare"... "Questo è il mio carattere sono

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Carattere di una persona,
Che cos’è il carattere …. il carattere di una persona ?
Spesso quando sono in aula (nella maggior parte dei casi adulti) mi viene fatta una domanda … o meglio mi si propone quasi un teorema … “se uno è fatto in un certo modo mica può cambiare“… “Questo è il mio carattere sono fatto così….”
Mi viene spesso da chiedermi che: “cosa è veramente il carattere di una persona?

L’espressione “carattere di una persona” è intesa come quell’insieme di comportamenti e atteggiamenti di una persona al quale la gente comune fa riferimento quando giudica le persone (in negativo : “madò che brutto carattere che tiene quello non mi piace proprio sai che ti dico non ci uscirò mai insieme ! “, oppure in positivo “non solo è proprio carina quella ma… c’ha pure un carattere d’oro pensa un po che che non si è arrabbiata che ho fatto tardi!” )
Tutti i libri di crescita personale insegnano in un modo o in un altro che il carattere di una persona può cambiare può diventare migliore possiamo imparare ad acquisire comportamenti che ci piacciono di più e così via. Ma in realtà cos’è questo carattere?.
Perché pensiamo che ognuno di noi abbia degli schemi di comportamento acquisiti che vengono innescati in maniera automatica ?
Quasi come quei “Big Gim” che ci compravamo da piccoli negli anni ’80 dove premevi un pulsante dietro la schiena e scappava il pugnetto (tra l’altro orribile perchè il movimento era tutto storto).
Io mi sono fatto un po un’idea del tutto personale (attingendo anche a differenti teorie dell’apprendimento) che questa: Il carattere di una persona è :l’insieme delle strategie di sopravvivenza che ogni individuo apprende con l’esperienza dal momento della nascita“.
In altre parole ognuno di noi attua dei comportamenti. Se questi ci danno l’impressione di farci raggiungere gli obiettivi desiderati o di superarli tendiamo a ripeterli . Viceversa se un comportamento non ci da il risultato sperato non lo apprendiamo .
Il carattere così inteso diventa un insieme di piccole scelte attuate in modo inconsapevole. Più comportamenti apprendiamo e ripetiamo in maniera iconsapevole più ci sembra che la vita sia comoda (con poco sforzo perché non dobbiamo apprendere di volta in volta nuovi comportamenti).
Così costruiamo un “carattere” e tendiamo un po per pigrizia un po perché ne siamo convinti (“sono una persona vera quindi te lo dico in faccia che mi stai veramente antipatico“) che quella sia la strada più veloce per ottenere quel determinato risultato…. se non lo otteniamo allora : “sono loro che sono proprio dei pazzi” oppure “la gente è tutta cattiva” oppure “non capiscono quanto io sia profondo e giusto”…. “Sono fatto così chi mi ama mi segue e chi non mi segue chi se ne frega” etc . etc, etc.
Il carattere in questo modo può essere considerato frutto di una SCELTA o più scelte più o meno consapevoli. Queste scelte diventano vere e proprie strategie di sopravvivenza …. “sopravvivenza sociale” Il carattere è un po un muro che cresce in altezza fatto di tanti mattoni … ogni mattone è un piccolo comportamento che immagino mi dia quel determinato risultato al costo più basso (cioè senza sforzo o con il minimo sforzo) ma questo muro cresce in altezza e ci separa dagli altri.
Certo! non possiamo vivere senza costruirci un Carattere che è una identificazione della personalità (che tra l’altro appartiene ad una fase ben precisa dello sviluppo) ma non posso sostenere : “io sono il mio comportamento“. Io sono ben altro! Io sono colui che sceglie come costruire il proprio carattere!
Ma in questo muro ci dovrebbe sempre essere anche una porta (flessibilità nel proprio comportamento) in modo da aprirci sempre agli altri …. Comunque la proposta di discussione è questa : Secondo te il carattere cos’è ? Indipendentemente da quello che abbiamo letto sui libri?
Possiamo identificare il carattere di una persona come l’insieme di (più o meno consapevole) delle scelte sui propri comportamenti?
 
Il carattere può essere identificato come il risultato di scelte?
Possiamo dire che è un insieme di strategie di “sopravvivenza sociale“?

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