7 Consigli utili per trattare con persone negative
Potrebbero interessarti anche questi:

Lavoro : i passi giusti per cambiare carriera
Anche tu stai per cambiare carriera? Oggigiorno sempre più persone si ritrovano a cambiare lavoro per necessità o per scelta. E così diviene necessario reinventarsi. Molte persone sono spaventate dal cambiamento in ambito lavorativo, ma oggigiorno è la regola cambiare mestiere, nonostante ciò è possibile effettuare una transizione da una carriera all’altra. Il reinventarsi è un processo, modificare la propria carriera non può essere una cosa immediata. Se non sei ancora sicuro in quale modo tu voglia reinventarti, prenditi del tempo per pensarci su, non essere affrettato, riflettici bene con calma, poi metti su carta le diverse idee che ti vengono in mente, vedi se queste idee vanno tutte in un’unica direzione, se è così, quindi se seguono un unico desiderio, allora segui questa scia per reinventarti. (altro…)

Scandaloso e Fuorilegge 1 anno di Garanzia su LinkedIn Marketing
Offerta scandalosa di marketing Questo è un post speciale, un po’ diverso dagli altri ! Innanzitutto voglio ancora una volta ringraziarti per la fiducia che mostri nelle mie attività e per continuare a seguire i miei post su questo blog, nato per condividere idee e strategie di marketing sul principale social network esistente al mondo. Oggi voglio comunicarti una iniziativa davvero “Scandalosa” e del tutto “Fuori Legge” che ho appena deciso di intraprendere! Devi sapere che la Legge Italiana non prevede il Diritto di Recesso sui prodotti digitali, per ovvi motivi “tecnologici”. Leggi Tutto =>Scandaloso e Fuorilegge 1 anno di Garanzia su LinkedIn Marketing.

10 domande che dovresti porti sul tuo posto di lavoro
Come va con il tuo lavoro? Come ti senti nel tuo attuale “posto di lavoro”? Bene? È davvero quello che volevi fare ? Ti senti abbastanza realizzato? Potrebbe sembrare strano che in un periodo come quello in cui viviamo caratterizzato da una crisi economica dalle dimensioni inaspettate parlare realizzazione professionale. Qualcuno potrebbe obiettare “già e tanto che ho un lavoro posso mica fare lo schizzinoso?” Come ho scritto anche nel mio Libro : “Lavoro trovarlo e cambiarlo anche con questa crisi“, è importante per il nostro successo professionale, sviluppare la capacità di scegliere un percorso professionale. È una verità del tutto contro intuitiva! Ma è una cosa davvero concreta. Solo facendo un lavoro che si è scelto maturiamo maggiori possibilità di emergere e distinguerai dalla massa. Viceversa se facciamo un lavoro solo per “sbarcare il lunario” sono alte le nostre possibilità di fallire! Non sempre tuttavia il posto di lavoro che ci ritroviamo a ricoprire è stato scelto in maniera consapevole. Anzi! Alle volte è il risultato di indicazioni e suggerimenti di altri. Come scrivo spesso nei miei articoli e come dico sempre in aula, noi uomini e donne ci muoviamo solo in due direzioni: “verso” e “via da”. Se la scelta del tuo lavoro è caratterizzata da un pensiero di fuga da una situazione spiacevole, come quando ti dici: “non voglio essere più uno sfigato disoccupato”, non farai altro che cercare alla rinfusa un qualunque tipo lavoro e accetterai qualsiasi cosa! Penserai: “Faccio tutto pur di non fare quello che facevo prima! Il disoccupato”. Ma, in questo modo ti ritroverai ad accettare lavori insoddisfacenti che, anche se a prima vista ti sembreranno una buona soluzione alla situazione di dolore che stai provando (lo status di sfigato disoccupato), da lì a breve, queste si trasformeranno in nuove situazioni di disagio. Ed ecco che ti renderai conto che: l’ambiente di lavoro non è quello che fa per te, il lavoro non è proprio quello che sai fare tu, i colleghi sono troppo differenti da te, la paga non è buona, le ore di lavoro sono troppe, il contratto non è quello che avresti sperato, le prospettive di carriera sono misere, e così via. Diversamente, quando ti muovi verso un obiettivo, verso un tuo ardente desiderio, tutte le tue azioni sono indirizzate. La tua attenzione è più orientata, e sarai portato in maniera del tutto inconsapevole a cercare le opportunità più in linea con le tue esigenze. La tua ricerca di lavoro si fermerà solo quando troverai quello che fa per te. A questo punto ti vorrei proporre una batteria di 10 domande per effettuare una verifica sincera del tuo lavoro! Prenditi un momento per fare una verifica realistica. Poniti queste domande e verifica quante risposte affermative riesci a dare. 1. Ne vale davvero la pena ( di fare quello che faccio)? In altre parole : il mio lavoro fa davvero fa la differenza per le persone ? Riesco a dare un aiuto concreto alle persone con le quali interagisco? Sto aggiungendo qualcosa di valore al mondo ? Ognuno di noi ha dentro di se la nozione del valore! Ognuno di noi inconsciamente o anche consapevolmente in cuor suo vuole fare qualcosa che sia di aiuto agli altri, qualcosa che rimanga, qualcosa che abbia un senso! Ogni lavoro ha in una qualche misura un utilità sociale . Ed è importante che noi ne siamo consapevoli. Io ho scelto la formazione come mestiere perchè l’impatto (il valore ) che si da al mondo è particolarmente esplicito. Fare qualcosa di utile nel lavoro ci fa sentire utili e può colmare lacune in altre aree personali e psicologiche della nostra vita. Quando facciamo qualcosa che percepiamo come utile ci sentiamo più motivati e siamo più attivi, più propositivi più collaborativi. 2.Il mio lavoro mi gratifica? Siamo tutti un po bambini! Ognuno di noi ha bisogno di ricevere gratificazioni da quello che fa! A tutti noi piace sentirci dire che abbiamo fatto un buon lavoro. E questo è ancora più soddisfacente quando i riesce ad ottenere un passaparola positivo sul nostro operato. Riesci ad aver un buon passaparola da quello che fai? 3. Sto imparando qualcosa? Se stai ancora crescendo e imparando qualcosa nel tuo lavoro allora vuol dire che stai investendo il tuo tempo. Ma se hai finito di imparare, e ripeti perennemente sempre le stesse esperienze allora forse è arrivato il tempo di cambiare. 4. Questo lavoro mi sta portando dove voglio arrivare? Questa esperienza ti sta preparando in modo utile per qualche altra cosa tu voglia fare? Ogni esperienza di lavoro può essere un’occasione per aggiungere qualche tassello in più al nostro percorso professionale oppure può rappresentare una deviazione nel percorso verso i nostri obiettivi. 5.Sono ben pagato? Chiediti se nel tuo attuale “posto di lavoro” ad una verifica obiettiva dei compiti responsabilità e azioni e il tuo contributo è equamente ricompensato . 6 Vado d’accordo con il mio capo? Un capo difficile può rendere il tuo tempo di lavoro una esperienza miserabile. Se a questa domanda rispondi “no” forse è il caso di cominciare seriamente a valutare i motivi per i quali persiste questa situazione. 7. Vado d’accordo con i miei colleghi? Un buon ambiente socievole e colleghi amichevoli possono far superare molti ostacoli e problemi sul lavoro. Inoltre se persiste una situazione di disaccordo con i tuoi colleghi questo potrebbe essere solo il segnale di un altro tipo di disagio e che non riesci ad integrarti nella cultura e nei valori predominanti dell’organizzazione con nella quale inserito. In altre parole potrebbe significare che non ti senti al tuo posto, non sei al tuo posto. 8. Sono autorizzato ad essere creativo e faccio le cose a modo mio? Questo elemento per alcune persone è un fatto molto importante. Per te quanto è importante avere autonomia? Considera comunque che a livelli di autonomia crescete corrispondono livelli di responsabilità crescenti. 9. Il mio equilibrio vita/ lavoro è abbastanza accettabile ? A Molte persone piacerebbe avere molto tempo a disposizione da poter trascorrere con i propri familiari. Nella maggior parte dei casi tuttavia, il lavoro è molto impegnativo così tutti accettiamo una qualche forma di equilibrio. Sei soddisfatto del livello di dell’equilibrio che sei riuscito a costruire? 10. Il mio ruolo professionale è abbastanza prestigioso? Questo ultimo elemento per molti è del tutto irrilevante mentre per altri ha un grande significato. Ma la domanda alla quale dovresti rispondere è questa: ti senti orgoglioso quando dici alla gente dove lavori e cosa fai? Che risultato hai ottenuto ? Ora prima di passare alle consclusioni dai un voto di importanza ad ogni domanda. Dai una quotazione. In linea generale Più risposte affermative dai a queste domande meglio è! Se dai 10 risposte affermative su 10 domande vuol dire che il lavoro che svolgi ti calza davvero a pennello! Qualora volessi utilizzare queste domande come un questionario di valutazione della tua situazione lavorativa in generale dovresti dare un voto ponderato ad ognuna di queste domande. In altre parole comincia a dare un valore ad ognuna di queste domande. Quanto è importante per te ogni singola parametro presentato in ogni domanda?. Ti faccio un esempio: se per te è fondamentale il “ruolo” e l’impatto sociale del tuo lavoro, il voto che dai al ruolo sociale avrà un impatto minore nella valutazione complessiva. Solo dopo aver stabilito i valori procedi con il conteggio delle risposte positive e di quelle negative. Bene se nelle domande che rappresentano elementi che giudichi fondamentali hai dato pochi “si” e molti “no” allora è davvero il momento di cambiare! Anche se c’è la crisi!

7 cose che dovresti dire durante un colloquio di lavoro
Oggi il mercato del lavoro è più competitivo che mai. Che tu stia cercando il primo lavoro o che tu sia una persona alla ricerca di nuove opportunità e di una crescita professionale la situazione è più o meno sempre la stessa. Proprio ieri mi trovavo con un amico che lavora in un settore industriale ad alto contenuto di know how legato all’automotive (mi mantengo sul vago per ovvi motivi di privacy e per evitare di dover citare il nome dell’azienda). Anche per lui la percezione del mercato era la stessa: Se fino a qualche tempo fa si poteva facilmente cambiare lavoro e, con un piccolo sforzo si riusciva anche a trovare un aumento di stipendio, oggi non è più così. Se ci si mette alla ricerca di un nuovo lavoro, e ci si improvvisa, oggi si rischia di trovare solo situazioni peggiori in aziende più piccole e con stipendi più bassi. Come ho scritto anche nel mio libro “Lavoro – Trovarlo e Cambiarlo anche con questa Crisi: “Oggi trovare lavoro è diventato un’impresa, o meglio ancora, è diventato un vero e proprio lavoro!”. Occorre avere un piano e idee ben chiare. Le riforme strutturali degli anni 90 (l’apertura dei mercati internazionali che ha esposto le aziende nazionali alla globalizzazione e le riforme giuslavoristiche che hanno introdotto anche in Italia la flessibilità) e più recentemente la crisi finanziaria che ha portato al fallimento tante aziende spazzando via molti posti di lavoro hanno reso il mercato del lavoro un posto molto competitivo. Sono tante le persone alla ricerca di una occupazione e tante le professionalità di buon livello che si offrono sul mercato. La concorrenza è davvero molto alta! Ai miei corsi lo dico sempre “bisogna sviluppare l’abilità di distinguersi, di uscire fuori dal coro di farsi notare. Se provi a metterti per un attimo nei panni di un selezionatore, ti renderai conto che ogni addetto svolge, per ogni selezione di personale, centinaia di colloqui conoscitivi ed alla fine ricorda solo tanto “rumore”. La tua voce è solo una delle tante. Se pensi che sia il voto di laurea, o il master seguito qualche anno fa, a fare la differenza ti sbagli di grosso! Se vuoi distinguerti, e farti realmente notare, hai bisogno di essere in grado di comunicare efficacemente le tue competenze ( le tue skill come dicono ora gli addetti alla selezione) e devi essere in grado di dire “sono esattamente quello che state cercando” . Solo così ti procurerai il miglior vantaggio competitivo verso un impiego sicuro. Durante il processo di selezione devi mettere in risalto quanti più punti di forza è possibile. Ma come ? Come puoi fare a mostrarti davvero unico e ad emergere dalla massa? Un modo facile per farlo è innanzitutto quello di prepararsi un colloquio di lavoro ed anticipare il tuo interlocutore. Come spiego anche nel mio libro i colloqui di lavoro vanno sempre preparati in anticipo! Inoltre devi inserire poche e semplici frasi nel corso del tuo colloquio. Frasi che sfruttano le tecniche di comunicazione persuasiva e che ti consentono di mostrarti come la persona giusta al momento giusto. Ecco sette cose che a mio parere dovresti dire durante un colloquio. 1. Conosco molto bene quello che fa la vostra azienda Forse ti sembrerà strano ma far sapere al tuo potenziale datore di lavoro che sai molto bene di cosa si occupa la sua società dimostra che hai un interesse legittimo nei confronti del lavoro di cui state discutendo e che non stanno solo sprecando il loro tempo a parlare con te. Ti rivelo un piccolo segreto che ho imparato quando ho facevo il venditore. A tutte le persone che abitano questa Terra, ad ognuno di noi, interessa principalmente se stesso! E ad ognuno di noi fa piacere che gli altri ci ri-conoscano per le cose buone che abbiamo fatto. Prova ad immaginare: Cosa penseresti se, uscendo il sabato sera in comitiva qualcuno ti si presentasse dicendo “ah si tu sei …. ti conosco hai fatto quella cosa davvero bella…. !” oppure: “eravamo alla stessa scuola tu eri il rappresentante di istituto…” Quella persona ti sarebbe subito simpatica e vorresti frequentarla più spesso! allo stesso modo funziona con le aziende e con chi seleziona il personale! Documentati bene prima di arrivare al colloquio. Visita il sito dell’azienda per trovare informazioni circa i prodotti e i servizi che offrono. Ricerca le transazioni più recenti e le notizie attinenti. Assicurati di far sapere al selezionatore che conosci bene le ultime acquisizioni della società o il prodotto più recente che hanno appena sviluppato. Spiega in che modo i tuoi talenti e la tua esperienza corrispondono perfettamente alle necessità del datore di lavoro. 2. Sono flessibile Gli ambienti lavorativi sono sempre in via di evoluzione. Il cambiamento è l’unica vera costante sul mercato del lavoro attuale. I potenziali datori di lavoro cercano candidati che siano aperti al cambiamento e che possano adattarsi con un brevissimo preavviso a nuove mansioni e a nuovi compiti. Nell’odierno mondo degli affari, in cui tutto cambia velocemente, tutti i lavoratori devono sviluppare la capacità di svolgere più compiti diversi. Ti faccio una domanda : “Per quale motivo pensi che in tutto il mondo l’età scolare si stia allungando? come mai anche in Italia, già diversi anni fa l’età dell’obbligo scolastico è stata elevata a 16 anni?” Semplice, perché ad una maggiore scolarizzazione si presume ci sia una maggiore flessibilità di pensiero (avendo studiato di più il giovane dovrebbe essere anche più flessibile e facilmente adattabile a nuove mansioni). Essere flessibile significa essere disponibile a cambiare mansione e a variare orario di lavoro, a fare straordinari e ad impegnarsi per trovare nuove soluzioni. Se affermi di essere flessibile ed adattabile, fai sapere al tuo datore di lavoro che sei disponibile a fare tutto il necessario per portare a termine il tuo lavoro. Questo può significare lavorare qualche ora in più o svolgere incarichi straordinari in un momento decisivo. Dimostra al tuo potenziale datore di lavoro che sei ben attrezzato per affrontare qualunque situazione di crisi che possa sorgere. 3 Sono attivo, energico ed ho un atteggiamento positivo Occupandomi di formazione, ho scoperto, in questi anni di crisi che, il clima aziendale per gli imprenditori è una cosa fondamentale e che la formazione, viene percepita da molte aziende come uno strumento importante di gestione del clima aziendale. In passato in piena crisi mi è capitato, infatti, di ricevere un incarico per effettuare della formazione al personale amministrativo il cui scopo finale era quello di evitare che i dipendenti inutilizzati incominciassero a percepire in maniera eccessiva la crisi e si avvilissero cominciando semmai a parlar male dell’azienda(“qua non si fa niente”, “Chissà che fine facciamo”, “dove andremo a finire?” etc. etc.) Nessun datore di lavoro vuole un dipendente triste, pessimista e privo di autostima. E come dimostra la mia esperienza le aziende sono disposte a pagare per evitare la Tristezza. I datori di lavoro cercano candidati dotati di ottimismo e di un atteggiamento propositivo di chi dice sempre “posso farlo”. Gli atteggiamenti sono contagiosi ed hanno un’influenza diretta sul morale dell’azienda. Fai in modo che l’ottimista che è in te brilli durante il processo di selezione? Assicurati di parlare sempre in modo positivo dei tuoi precedenti datori di lavoro. I commenti negativi e le affermazioni sarcastiche riguardo ai tuoi precedenti datori di lavoro e collaboratori ti farebbero apparire meschino. Se parli male della tua ex azienda, i potenziali datori di lavoro tenderanno a credere che farai la stessa cosa con loro. 4 Ho molta esperienza Questa è la tua possibilità per emergere sugli altri. Metti in risalto qualunque precedente esperienza lavorativa che sia direttamente correlata con il tuo nuovo lavoro. Se è una posizione di dirigente, evidenzia ogni occasione in cui sei stato responsabile della supervisione, formazione e sviluppo di altri impiegati. Discuti le tue tecniche motivazionali e fornisci esempi specifici di come hai aumentato la produttività. Sentiti libero di elencare tutti i corsi di formazione professionale e i seminari che hai frequentato. 5 Sono un buon giocatore di squadra Stammi a sentire: a nessuno piacciono i cani sciolti! Le aziende sono organizzazioni che lavorano in modo congiunto per il raggiungimento di uno scopo comune a carattere economico! Per questo tutti gli imprenditori cercano impiegati che siano cooperativi e che vadano molto d’accordo con gli altri lavoratori. Noi Italiani abbiamo una avversione per il gioco di squadra, forse perchè a scuola da bambini ci insegnano ad essere molto competitivi attraverso il sistema del Voto e attraverso gli strumenti di controllo (“non copiate”, “Il compito deve essere personale”). Nel mondo del lavoro la situazione è diversa. Anzi se qualcuno è più bravo di un’altro a svoldere un determinato compito è un bene ! le persone appartenenti ad un gruppo di lavoro devono essere complementari! Una azienda che lavora sul mercato è più simile ad una squadra di calcio che gioca il campionato che ad un campione solitario di tennis! Menzionare il fatto che sei un buon giocatore di squadra rende noto al tuo datore di lavoro che tu puoi prosperare nelle situazioni di gruppo. I selezionatori cercano lavoratori che possano essere produttivi con una supervisione limitata e che abbiano la capacità di lavorare bene con gli altri. 6 Sto cercando di diventare un esperto nel mio campo L’azienda è un mondo dinamico per definizione. I datori di lavoro amano i candidati che approfondiscono costantemente le proprie conoscenze di base per fare di se stessi i migliori collaboratori possibili. Ogni imprenditore che si rispetti è alla costante ricerca di nuovi modi e metodi di lavoro che gli consentano di diventare sempre più un leader nel suo mercato. La qualità e la quantità degli investimenti fatti dall’azienda ne garantiscono la sua longevità e la sua redditività. Affermare che stai mirando a diventare un esperto fa sì che i selezionatori ti vedano come una risorsa e non come un peso, e ti rendono sempre più vicino ad una mentalità della leadership aziendale. Come loro anche tu sei alla continua ricerca di modi per migliorarti. In questo modo ti mostri come una valida risorsa da cui gli altri collaboratori possono imparare. Questo è anche un modo sottile per dimostrare che hai un atteggiamento di eccellenza. Stai mirando a diventare il migliore in quello che fai! Questo farà capire ai tuoi datori di lavoro che non sei solo un impiegato transitorio, ma sarai sempre affidabile nel lungo termine! 7 Sono altamente motivato Un collaboratore motivato è un collaboratore produttivo. Parla di come il tuo alto livello di motivazione ti ha portato a realizzare molte cose. Se sei un lavoratore meticoloso, discuti riguardo alle tue capacità organizzative e alla tua attenzione ai dettagli. Le aziende sono sempre alla ricerca di impiegati affidabili sui quali possano contare. Ricorda che un colloquio di lavoro è un’opportunità per vendere te stesso a un potenziale datore di lavoro. Assicurati di saper usare le frasi giuste per darti la migliore occasione possibile. Anche tu come un’azienda offri un prodotto che è la tua professionalità, e per collocarlo sul mercato in maniera ottimale, è utile che tu inizi a ragionare in termini di Marketing come la società che si chiama “IO S.p.A.” Cosa offri quale è il tuo valore aggiunto? Una volta identificato potrai offrirlo ad una o più aziende! Risorse Vuoi approfondire il tema della ricerca di lavoro e della carriera ? Vuoi diventare un vero esperto di questa materia ed essere un grande Leader di te stesso ? Lavoro – Trovarlo e Cambiarlo anche con Questa Crisi Puoi cominciare sin da subito a imparare ad affrontare i colloqui di lavoro in maniera sempre vincente! Scopri le tecniche più efficaci e i segreti più nascosti per trovare sempre lavoro e fare una brillante carriera a questo indirizzo https://www.professioneformatore.it/trovare-lavoro/ L’eBook costa pochissimo ma vale veramente tanto!
Bello anche questo Luciano!
Bisogna focalizzarsi sul positivo per crearsi sempre più situazioni positive.Se uno vede il negativo in un altro e perchè lo vede dentro di se.Ad un certo punto si vedrà solo positivo in ogni situazione!
Mi fai venire in mente Madre Teresa che era spesso a contatto con gente bisognosa e vedeva solo amore in tutti!Anche chi lavora in ospedale a salvare e curare delle vite bisogna che sia super positivo.
Io a lavorare al pronto soccorso o chi sta male non riuscirei davvero!E’ una prova dura per molti!
Il mio interesse per il tema arriva da lontano: la tesi di laurea negli anni novanta.
Vorrei dire solo due parole.
Le persone “negative” non esistono o se esistono sono il prodotto immagginario della negatività creata anche da troppa positività. Non esiste nessuno chi può dire con certezza che una persona è negativa.
Per sapere e riconoscere il limite della c.d. “troppa positività” con le persone NORMALI, basta che si fanno le domande famose:
”E’ vero?, “E’ necessario?, E’ gentile?
bellissimo articolo complimenti mi sono appena iscritta in questa pagina e già inizio a sentirmi un altra persone..le persone negative esistono esiste nella legge karmica pultroppo non abbiamo tutti la stessa energia esiste anche l’invidia delle persone che è molto negativa e noi la percepiamo a pelle ci entiamo disagiati in loro compagnia quest’articolo per me è stato davvero interessante…
Ciao Raffaella grazie del commento è vero come dici certe cose si percepiscono a pelle
Ma quando la persona negativa è mia madre, dalla quale ho aspettative affettive e invece da lei ho continue provocazioni perchè io abbia reazioni così da dimostrare agli altri figli che lei è buona e io cattiva cosa fare?
Ciao Maria
é una cosa comune la tua : i genitori sono persone negative.
I genitori difficilmente incoraggiano, spesso trasmettono ansia, insicurezza, angoscia, esprimono critiche, si lamentano, spesso si scocciano, e via dicendo.
per quanto ti possa sembrare strano è una condizione più diffusa di quello che pensi ma, devi considerare una cosa: Non lo fanno perché non ci vogliono bene . Anzi lo fanno proprio perché ci vogliono bene.
In quel modo di comportarsi è dettato dalla loro percezione del mondo, dalle preoccupazioni nei confronti dei figli, dalla voglia di essere percepiti come dei bravi genitori, dall’ansia di controllo, e dal fatto che invecchiando iniziano a pensare che non ce la faranno ad aiutarci sempre.
Cosa fare ?
Cerca di essere il cambiamento che vuoi vedere negli altri: Sorridi sempre, trasmetti serenità, Trasmetti coraggio, usa frasi come “non ti preoccupare andrà tutto per i meglio” , “non ti preoccupare mi hai dato una buona educazione so badare a me stesso” , ” sai che ti voglio Bene” .
E infine fatta una certa età cerca di frequentare casa il meno possibile
Non tutti i genitori sono così: conosco genitori che sono delle persone squisite e altri che sono dei tumori ambulanti.
Mio padre, x esempio, è una brava persona, gentile, sorridente e allegro.
Nonostante abbia molti problemi di salute.
Mentre mia mamma, è una CAXXO di croce (!) x tutti noi.
Cattiva, presuntuosa, si sente Dio in terra, insopportabile fino al midollo e sempre avvelenata.
X me è come se fossa morta da anni..
Ma purtroppo, ancora (!), non lo è.
A volte il Cielo dovrebbe intervenire..
Dovrebbe toglierla di mezzo, e dare la sua vita a chi ne ha di bisogno.
La sua esistenza, infatti, è mirata UNICAMENTE a rovinare le giornate agli altri.
Maledetta che non è altro…
certo e che facciamo? le abbandoniamo nella loro negatività queste persone negative? non pensate che loro siano turbati per avere quella visione delle cose? bravi, pensate solo a voi stessi, complimenti……
Non si tratta di pensare solo a se stessi abbandonando chi soffre anzi al contrario …..
Qui si parla di chi coltiva un atteggiamento Negativo orientato alla lamentazione .
Sei sicuro che l’atteggiamento negativo sia sempre sintomo di un disagio?
O al contrario non sia una cattiva abitudine ?
Purtroppo ognuno di noi ha incontrato persone del genere nella propria vita. Tutte le esperienze comunque servono. L’ importante è evitarle una volta che le hai conosciute… la tua vita sarà sicuramente migliore.
E se ti accorgi di averne sposata una di persona così? Dove si trova la forza…di fare tutto quello che consigliate? Vivo la sensazione di “scaricamento” da vicinanza che mi accompagna anche al lavoro ormai. Come fare a mandare in una feauty farm il proprio cervello?
Non sono proprio d’accordo in ciò che ho letto in questo articolo. Per persona negativa io personalmente non intendo le persone che si lamentano perché la vita non va per il verso giusto, queste persone vanno aiutate in ogni modo a superare la crisi e portarle a vedere la luce nella propria vita e ad apprezzare anche i momenti difficili perché e grazie a questi che si cresce e si diventi forti. Le vere persone negative sono le persone cattive, quelle che non hanno sentimenti positivi che non amano il prossimo. Quando ero piccolo ma un po anche adesso avevo la sensibilità di percepire le vere persone negative, mi ricordo che c’erano alcuni bambini della mia età che mi facevano venire un disaggio interiore solo per la loro presenza, tutti quelli che mi ricordo che mi hanno provocato questo disaggio sono diventati delinquenti e alcuni sono finiti in galera per omicidio. A distanza di anni quando capita di rivederli provo lo stesso disaggio. Le persone negative sono coloro che non provano amore verso nessuno.
Alcune parti (ad esempio (2) ) sono ottimi consigli, altre mostrano buon senso troppo blando rispetto alla situazione (per empatizzare non basta una pacca sulle spalle). Altri punti sembrano sottintendere un concetto del mondo terrificante, dove tutti devono sorridere (sforzandosi) sempre a tutti quanti, pena l’esclusione: quella sugli argomenti frivoli, ad esempio, può benissimo scivolare nella rimozione dei problemi e nell’ipocrisia, senza contare che potrebbe essere letta dall’altro come una deplorevole mancanza d’attenzione verso i temi proposti e/o verso di lui (gli argomenti pesanti sono spesso anche quelli sentiti più profondamente) e far peggiorare il clima.
PS: Troppo ottimismo soffoca: nel caso uno si lamenti della propria vita e obiettivamente faccia una vita peggiore di prima la sua non è “negatività” da iettatore ma una conseguenza di una percezione utile delle cose, anche in vista di un miglioramento. Diversamente se continuasse a reputare ottima la sua vita e splendide le prospettive la sua sarebbe una triste illusione e al massimo gli frutterebbe una felicità pronta a crollare al primo venticello.
Anche (6) è decisamente da tenere in considerazione: non siamo, in generale, molto abituati ai complimenti e finiamo per dare poco peso a ciò che va bene, di solito liquidato con un atteggiamento del tipo “va bene, dunque non lo considero”. Si pensi ad esempio ai telegiornali (solo notizie allarmanti, fra la cupezza della nera, le previsioni nefaste della politica, la stucchevolezza, quando non l’invidia del gossip). Inoltre si è di abitudine sempre pronti a trovare difetti anche quando in complesso non si sta male, in nome di una perfezione esagerata. La persona “negativa” (per carità, la chiama lei così, io non condivido una denominazione così categorica)
fa spesso entrambe le cose che ho descritto e il complimento di solito la lascia spiazzata, completamente inatteso, una sorta di anomalia in mezzo a tutti gli imprevisti veri e immaginati che appesantiscono le sue giornate
Secondo voi, pensare in negativo puo’ attrarre negativita’?
No, non in un modo meccanico o misurabile. Pensare in negativo a volte è semplicemente una presa d’atto ma sicuramente può implicare un atteggiamento più prudente. Quest’ultimo a volte è persino un bene ma potrebbe far sfuggire alcuni tipi d’occasioni, specie quelle che portano con sé dei rischi
Salve ,…ogni cosa che faccio ,e mi capita di dirla ,ecco che parte la critica ecc.e poi finisce come devo comportarmi?
Fai più attenzione a quello che dici e a chi lo dici ….
Non tutti devono conoscere sempre per forza i tuoi pensieri
Essere fraitesi fa parte del gioco della comunicazione .
il buon comunicatore ascolta gli altri molto di più di quanto parla … quindi
Non ci sono persone positive o negative, ci sono solo persone oggettivamente più fortunate e meno , persone sensibili buone mature o profondamente egoiste ,che non provano gioia nell’essere empatici ma si affiancano solo a chi si vuole divertire , in una parola , persone superficiali . Tutti nella vita possiamo essere positivi e negativi e i vincenti perenni non esistono , siamo umani non bionici e un abbraccio fa molto più di 1000 parole
Ciao Annalisa,
Sono d’accordo con te.
Questo articolo è superficiale.
Uff, quante ne ho conosciute! ma le peggiori sono le persone subdole, quelle che sorridono e poi, quando meno te l’aspetti…
Comunque, esiston strategie per difendersi, ad esempio qua ne vengono elencate alcune: https://happily.it/persone-subdole/
Sono una brutta persona ma il mio fidanza to mi vuo lbebe
Salve volevo un consiglio… Ho 22anni e sono da 3anni fidanzata tra cui 1anno che con viviamo insieme … E da tre lunghi anni che per causa di sua cognata moglie di suo fratello che litigo con il mio ragazzo da considerare che io e lei per un anno abbiamo vissuto nella stesa casa come 2perfette sconosciute mi hsempre fatto i dispetti ed io ho sempre cercato di evitarla poiché la consideravo una pera marcia … E da un anno che non vivo più con lei e ancora continua io non la considero in qualunque occasione cerco di evitarla ma lei e pettegola e ne parla con mia suocera … Per favore sono disperata datemi un consiglio di come dovrei comportarmi…puntualmente non la calcolo e mi da problemi
Preziosissimi consigli che funzionano ottimamente nella mia vita..quando si tratta di persone esterne alla.mia famiglia.
Con loro il discorso cambia mi son resa conto che poche cose funzionano e l’ideale sarebbe andarsene di casa.
Purtroppo in questo momento non é possibile per problemi economici e pratici..cosa faccio?!
Grazie mille per gli ottimi consigli!
Interessante
Bellissimo questo articolo. Dà i consigli giusti per “disarcionare” gli uccelli del malaugurio che ci circondano
Attenzione peró a non cadere nella trappola del considerare ogni fatto negativo come una lamentela. E attenzione a non diventare rigidi nell’ evitare ogni forma di lamentela o di commento negativo. Ci sono persone che “si lamentano di quelli che si lamentano” e in realtà sono loro a vedere ogni fatto come negativo.
Ci sono persone che sanno sopportare la realtà dei fatti senza soffrire e purtroppo devo dire che vengono fraintese.
Ad esempio “piove” é un fatto, attenti a non confondere quelle persone realiste che in realtà quando dicono un fatto non si lamentano, per persone negative.
Perché vedo che certi intendono ogni fatto come una lamentela e sono in realtà loro a non accettare la realtà e a vedere ogni piccolo ostacolo come negativo.
Io ho la Sfortuna di avere una madre fuori di testa.. Oltre che cattiva verso tutti..
L’unica soluzione le quella di strarle alla larga.
La conoscono tutti e tutti sanno quanto sia un essere SCHIFOSO: i parenti, i suoi colleghi di lavoro, i vicini di casa, i conoscenti…
Tutti la evitano e se ne stanno alla larga.
PURTROPPO noi ce o abbiamo in casa e conviviamo con questo cancro da sempre.
Solo chi vive situazioni simili, può capire le mie parole.
Personalmente non mi interessa il dialogo con lei: x me è come se fosse morta..
Ma purtroppo non lo è ancora.
E infatti continua a vomitare la sua negatività e la sua imbecillità, addosso a tutti noi.
L’unica soluzione è quella di starci alla larga: andate via di casa, cambiate numero, fate in modo che non vi intossichi in alcun modo.
Sono persone cattive e come tali, dovete tenerle lontano.
Per lo meno, nel nostro caso si tratta di una persona cattiva (oltre a molti altri fattori che la caratterizzano..)
Sono come dei cancri.
Vivono, anzi, esistono solamente x dare fastidio al prossimo.
Peggio delle zanzare.
Sono completamente daccordo con te.