7 Consigli utili per trattare con persone negative
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Come ottenere il meglio da sé e dagli altri – Anthony Robbins
Come ottenere il meglio da sé e dagli altri – Anthony Robbins (1986) Vuoi eliminare le tue paure o fobie? Sei un fumatore e Vuoi smettere di fumare? Vuoi eliminare paure e fobie? Vuoi far carriera? Vuoi diventare un abile venditore? Vuoi instaurare un buon rapporto di coppia? In altre parole Vuoi ottenere successo in ogni abito della tua vita? Bene! Allora questo libro di Anthony Robbins fa proprio al caso tuo! Innanzitutto chi è Anthony Robbins e cosa può insegnarci? Robbins è uno dei formatori più conosciuti e famosi al mondo. È considerato un guru dello Sviluppo Personale, disciplina che come saprai deriva dalla tradizione del self-help (movimento culturale anglosassone che pone quale presupposto dello sviluppo personale l’applicazione di tecniche, idee e metodi provati con risultati concreti da altri che hanno già ottenuto l’efficacia desiderata). Tony Robbins è conosciuto ormai in tutto il mondo per i suoi testi e per i suoi corsi sulla crescita personale, sulla comunicazione, sulla leadership e sulla motivazione. E’ stato il coach e consulente di molte persone famose, tra i quali Mikhail Gorbachev, l’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, imprenditori, Donald Trump e molti altri. Il volume “Come ottenere il meglio da sè e dagli altri” la cui prima edizione è stata pubblicata nel 1986 (arrivato oggi nella versione Italiana alla seconda edizione – Bompiani editore) è uno primi best seller per la crescita personale scritto da Robbins. Nel testo l’autore illustra un insieme di tecniche e strumenti pratici tali da rendere ogni individuo capace di realizzare iniziative concrete finalizzate a superamento delle eventuali paure inconsce, alla definizione di obiettivi concreti e a mettere in atto tutto quello che occorre per avere successo in ogni campo delle propria vita. Le abilità principali che si devono acquisire per conseguire il successo, afferma Robbins, si basano sulla comunicazione. Le persone di successo sono individui eccellenti nella comunicazione con gli altri, ma soprattutto nella comunicazione con se stesse. Sono in grado di decidere quale significato avrà per loro un dato evento, e di conseguenza tendono a non suddividere la loro esperienza di vita tra “successi” e “fallimenti”, bensì a guardare con maggiore attenzione ai risultati concreti ottenuti. Migliorarsi sulla base dei risultati conseguiti è il fondamento di ogni progresso, ma richiede una certa apertura mentale. Robbins analizza le sette caratteristiche che a suo giudizio rendono le persone di successo: passione, convinzione, strategia, chiarezza di valori, energia, potere di coesione e padronanza della comunicazione. Il modo più facile per conquistare il successo consiste nel prendere come modello il comportamento di una persona che lo ha già fatto. Si tratta di un importante concetto formulato dalla programmazione neurolinguistica (in sigla PNL) fondato sulla premessa che la neurologia degli esseri umani è sempre la stessa, di conseguenza “qualsiasi cosa può fare un individuo, la può fare anche un altro” semplicemente copiandola. Robbins cita il bestseller di Blanchard e Johnson “The One minute manager” per provare che “il successo lascia degli indizi”; anche quando non possediamo alcuna competenza o conoscenza riguardo a una determinata cosa, possiamo impararla velocemente se abbiamo a disposizione i modelli giusti. La maggior parte degli individui segue dei modelli a livello inconscio, e per questo alle volte segue in maniera inconsapevole modelli sbagliati (o meglio non funzionali ai propri obiettivi). Se invece riusciremo a scegliere le persone e i modelli di riferimento in maniera consapevole, acquisteremo il controllo del nostro destino. Robbins dedica un capitolo intero alle “sottomodalità”, ossia i tipi di esperienza sensoriale visiva, uditiva o di altro genere che possiamo manipolare mentalmente allo scopo di cambiare il nostro modo di vedere le cose. Esiste un metodo, il modello “swish”, che comporta la sostituzione delle immagini negative presenti nella nostra mente con immagini positive. Facendo scorrere più volte nella nostra testa il “film” in cui accadono queste cose, è difficile continuare ad avere la stessa visione di ciò che consideravamo un comportamento distruttivo. Dobbiamo pertanto imparare a “far funzionare il cervello” adottando modelli e mappe di riferimento capaci di riprogrammarci in maniera più funzionale ai nostri obiettivi. “La cattiva sorte è un punto di vista” dice Robbins: ci sono sempre dei modi diversi di percepire le cose, e “ri-contestualizzando” un’esperienza abbiamo molta più scelta riguardo a come reagire alla vita. Come detto, le persone di successo vedono le cose in termini di risultati; il risultato è il fatto, non la nostra reazione emotiva nei suoi confronti. La nostra risposta è la nostra scelta. Tutte le persone di successo sanno creare dei rapporti; hanno la capacità innata di calarsi nella mentalità di chiunque incontrino, e questa loro abilità conferisce all’incontro un valore reale. C’è chi passa la vita a sviluppare le proprie doti interpersonali, ma esistono delle doti di rapporto che hanno lo stesso effetto e che possiamo acquisire nel giro di pochi minuti, se solo siamo disposti a farlo. Il punto è che possiamo essere più persuasivi attraverso un accordo che attraverso una competizione. La competizione è uno dei numerosi modelli presenti nel nostro cervello che lasciamo funzionare senza pensare che potremmo sostituirlo con una modalità più efficace. La strada che conduce al potere illimitato consiste nel ricercare costantemente un modo diverso, migliore di fare qualcosa. Se impieghiamo sempre le stesse tecniche, otterremo sempre gli stessi risultati. Come ottenere il meglio da sé, scritto quando era ancora presidente Ronald Reagan, contiene alcuni riferimenti ormai un po’ datati, ma leggendo questo libro anche lo studioso esperto nel successo ricorderà per quale motivo Robbins è considerato il più grande guru motivazionale del mondo. Per chi ha poca familiarità con la PNL, si tratta di un’ottima introduzione ad alcuni concetti e tecniche, fra cui il “modeling”. Una delle principali affermazioni di Robbins è: “Per quanto grigio possa essere il mondo in cui viviamo, se abbiamo la possibilità di leggere qualcosa sulle realizzazioni compiute da altri, riusciremo a generare dentro di noi le convinzioni che ci permetteranno di riuscire”. Leggere le storie di successo delle persone che ammiriamo, avvalendoci così di secoli di esperienze di vita, è stato il trampolino di lancio di molti personaggi illustri. La fortuna non urla e non si sbraccia, tuttavia lascia degli indizi per chi sa coglierli; il potere illimitato non ci apparterrà finché non svilupperemo la dote dell’azione, e questo libro è un valido punto di partenza per diventare una persona insigne, cioè una persona che agisce. Nel complesso Il libro è molto scorrevole pur essendo un volume discretamente corposo e ricco di contenuti. Io personalmente l’ho letto ormai diversi anni fa e devo dire che, a distanza di anni, continuo a consultarlo quando sento il bisogno di recuperare qualcosa di importante. Lo consiglio a tutti quelli che vogliono ottenere di più dalla propria vita e che vogliono definire in maniera chiara e raggiungere i propri obiettivi. Da questo libro possono trarsi grandi suggerrimenti oltre che tecniche e nuovi approcci per raggiungere il successo che ognuno di noi merita. Le tecniche esposte nel libro sono basate sulla Programmazione Neuro Linguistica, una neuro-scienza sviluppata ne gli anni ’70 da Richard Bandler e John Grinder. Potete trovare informazioni su wikipedia a questo indirizzo https://it.wikipedia.org/wiki/Programmazione_neuro_linguistica Se sei interessato all’acquisto on line di questo volume puoi prenderlo dal sito de “Il Giardino dei Libri” Hai trovato interessante questo articolo? Lasciaci un commento ! o invia l’articolo a qualcuno a cui potrebbe interessare Ti interessi di formazione professionale? Vuoi avere la possibilità di scaricare meteriale gratuito per la tua formazione? Registrati subito ! E’ Gratis ! Avrai la possibilità di Accedere ad una grande quantità di Materiale professionale per la tua Formazione: Slide, Corsi gratuiti, articoli, audio, video, downloads software, strumenti per la tua formazione, e tanto altro! 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Gestione del tempo: 7 cose che dovresti smettere fare
Tutti noi abbiamo molta familiarità con il concetto di “lista“, inteso come quell’elenco di cose da fare per aumentare la nostra produttività. Con frequenza periodica o occasionale, ognuno di noi tiene delle liste di cose da fare più o meno aggiornate a cui facciamo riferimento per ricordarci delle cose importanti, “pagare assicurazione auto“, “bolletta del telefono“, “appuntamento ragionier Brambilla” etc etc. In qualunque manuale di gestione del tempo troviamo descritte tecniche più o meno differenti per la gestione delle liste e tutti gli autori di volumi motivazionali parlano dell’importanza di annotarsi le cose da fare e di non lasciarle in balia della sola memoria. Ma in questi giorni mi sovveniva una domanda… Esistono liste opposte cioè liste di cose da NON fare, liste di comportamenti improduttivi e dannosi dai quali sarebbe meglio astenersi? Possiamo definire una lista di di “cose da non fare” per migliorare la nostra Gestione del tempo quotidiana? Sapendo cosa evitare sarà più facile spendere le nostre energie per raggiungere i nostri obiettivi. Bene ! A questo punto ho messo giù una lista di ben le 7 abitudini da evitare per raggiungere il success e vorrei confrontarla con te. 1. Cercare di fare tutto. La madre di tutti gli errori è proprio la presunzione di essere dappertutto e di fare tutto, tutto quello che ci viene a mente, tutto quello che pensiamo possa in qualche modo avere una qualche utilità. Ma cercare di fare tutto, oltre ad essere causa di stress è fonte di dispersione delle energie. Cito a tal proposito la regola 80/20 presente in molti miei articoli, in quanto profondamente vera. Se ancora non la conosci in questa pagina trovi una descrizione dettagliata di cosa sileila cosiddetto principio di pareti. Non tutte le attività sono uguali, ogni attività ha la sua importanza. Se è vero, come ha dimostrato Pareto, che solo il 20% delle attività che compiamo in una giornata produce l’80% dei risultati è opportuno che impariamo a concentrarci su quelle attività maggiormente produttive. Questa regola è da intendersi che solo il 20% delle cose devono avere la priorità e maggior valore rispetto alle altre. Dalla lista delle cose da fare vanno eliminate quell’80% di attività di poca importanza così da poter concentrare tutte le vostre energie su quel restante 20% che fa la reale differenza. Fai questo ogni giorno, cercando di mantenere solo le cose importanti in assoluto. 2. Rispondere a tutte le mail (o alle chiamate e ai messaggi). Per molto tempo ho creduto di dover rispondere a tutte le e-mail fin a quando ho notato che a tutte le mie e-mail ho ricevuto una risposta. In effetti non tutte erano e-mail che ricevo sono richieste di aiuto e, non tute le telefonate sono così importanti. Quando si svolge un compito è fondamentale rimanere concentrati. Se si riesce ad essere concentrati e focalizzati sul compito che si sta svolgendo, in pochissomo tempo questo sarà portato a termine. Quando mi sono reso conto di questo ho capito che dovevo rispondere selettivamente alle e-mail di più maggiore urgenza e solo 2 volte al giorno, ad ora di pranzo e alla sera prima di staccare, altrimenti sarei stato tutto il giorno bloccato dalla mia posta elettronica. Allo stesso modo, quando sono concentrato su un compito metto via il telefonino per evitare di essere disturbato. Quando ho finito di fare ciò che sto facendo lo riprendo e richiamo tutti coloro che mi hanno cercato. Non è maleducazione e le persone non si offenderanno. Pensaci quante volte sei irraggiungibile perché il tuo telefonino è fuori campo? Facendo in questo modo ora ho più tempo per scrivere articoli per i lettori, lavorare sui miei infoprodotti, studiare ed aggiornare i contenuti delle mie lezioni, cosa molto più positiva per tutti. 3. Pensare che devi fare tutto subito. A parte le due liste: cose da fare – cose da non fare, ho anche una lista di cose da dover fare in seguito, ad esempio quelle piccole pratiche amministrative che possono essere momentaneamente tralasciate ma che devono comunque essere fatte. Sono cose come: la bolletta del telefono, la formulazione di una domanda per un atto amministrativo, piccole cose burocratiche, piccoli piaceri che vengono richiesti dagli amici, parenti e conoscenti. Queste sono le più pericolose e subdole ladre di tempo, in quanto sono richieste che provengono dall’esterno in tempi differenti, e per la loro importanza ci spingono comunque ad agire. Tuttavia tante di queste cose seppur importanti non sono urgenti. Vanno si fatte ma non è detto che le si debba fare subito. Se interrompessi il mio lavoro per poter dedicarmi a queste altre piccole attività ciò rallenterebbe di troppo il mio lavoro ma, sono sicuro che non le dimenticherò in quanto sono inserite nella mia lista di cose da fare in seguito. Cose da organizzare non appena ho un minuto libero. 4.Cercare di fare subito le cose in maniera perfetta. Il perfezionista che è dentro di noi il più delle volte ci rallenta il lavoro. Il successo sta nella capacità di curare alla perfezione anche i dettagli del nostro lavoro. questo lo sanno bene le grandi aziende di moda italiane che primeggiano per eccellenza in tutto il mondo. Tuttavia ogni dettaglio va progettato prima della realizzazione si un lavoro ma va realizzato solo alla fine del processo. Spesso si incorre però nell’errore di soffermarsi troppo sui dettagli trascurando la struttura generale. È un po come se un architetto perdesse due giornate a guardare le foto delle maniglie di una porta prima di avere realizzato il progetto della casa. Se la parte di te perfezionista ti impedisce di fare le cose subito cerca allora di familiarizzare con nel concetto di “bozza” – lavora sul contenuto di base, per poi tornarci dopo per inserire eventuali dettagli. Concediti il permesso di fare degli errori che si possono correggere in seguito. È molto più facile procedere in questo modo che cercare, invece, di realizzare il lavoro bene e subito. Questa tecnica la adotto per scrivere i miei articoli o i miei libri e ti assicuro che mi rende molto più produttivo. 5.Focalizzarsi troppo sui dettagli. Essere attenti ai dettagli è di certo una buona cosa, tuttavia è altrettanto buono non darne troppa importanza. La maggior patte di essi non sono realmente importanti. Per capire quali dettagli curare e quali trascurare prova ad utilizzare questo criterio di discernimento e chiediti: “Sarà importante questo dettaglio tra un anno, tre o cinque? ” Se la risposta é negativa, allora non vale tanto la pena preoccuparsene ora, cura gli aspetti generali che sono di sicuro di maggiore importanza. 6.Non fare pause Anche se alle volte a qualcuno di noi piacerebbe, la realtà è che gli esseri umani non sono dei robot. Mentre quest’ultimi sono in grado lavorare in maniera costante per più tempo, noi abbiamo bisogno di riposo per ricaricarci. Se ti imponi di non fare mai nessuna pausa, o semplicemente te ne dimentichi, ben presto comincerai a distrarti. Inconsapevolmente il tuo inconscio ti spingerà verso attività che sono distrattori la cui utilità è solo quella di farti staccare per un po’ come ad esempio: navigare su internet, rispondere alla posta elettronica, aggiustare lo svuotatasche sulla scrivania etc etc . Programma invece una breve pausa durante le ore di lavoro, diciamo di 5 – 10 minuti, con una attività precisa da fare, (caffè con Mario, affacciarsi alla finestra, etc etc), vedrai che al ritorno, il tuo livello di attenzione sarà sicuramente più alto rispetto a quando ti sei alzato. 7.Cercare di accontentare tutti. Mi piace questa citazione di Colin Powell: “cercare di accontentare tutti è un segno di mediocrità”. Se cerchi di accontentare tutti vuol dire che senti il Bisogno continuo dell’approvazione degli altri. Ma ti assicuro che questo è uno sforzo inutile perché nessuno mai potrà essere in grado di capire ciò che gli altri pensano, quindi non applicartici più di tanto. Non cercare di accontentarli. Perché per quanti sforzi tu faccia non saprai mai se sei riuscito realmente ad accontentarli o meno. Invece focalizzati sulle cose sulle quali puoi avere un controllo, le tue emozioni, le tue azioni e, soprattutto i tuoi obiettivi. Provaci per una settimana – ne vedrete dei benefici. E adesso mi piacerebbe sentire anche la tua opinione. Quali delle 7 voci sopra riportate si applicano meglio a te? C’è qualcosa che vorresti aggiungere a questa lista che possa portare beneficio alla tua produttività? Risorse per migliorare la tua “Gestione del Tempo” Vuoi approfondire il tema della gestione del tempo ? 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Blog e stile di vita. Come il “blog per l’anima” può migliorare il tuo stile di vita
Un blog può cambiarti la vita? Sì, se parte dall’anima! Anche nel business bisogna trasferire la propria anima, intesa come le emozioni, la parte più umana, la fiducia che il cliente ripone in te, l’essere coerenti nei messaggi comunicativi ed altri aspetti altrettanto importanti, sia a livello umano che commerciale. In questo articolo scopriremo qualcosa di originale e innovativo nell’ambito dei blog…anche per liberi professionisti. (altro…)

I 2 ostacoli alla tua Crescita personale
Oggi voglio parlarti del compito di crescere e sviluppare le proprie capacità. Come formatore mi occupo da più di 15 anni di sviluppo personale e di tecniche per essere padroni del proprio futuro. Solo con il passare degli anni ho focalizzato la differenza tra avere cura dello sviluppo delle proprie capacità e esagerare. Come formatore ho ben chiaro l’importanza e anche il piacere che ci porta a riconoscere che oggi siamo una persona migliore di ieri. Esercitarsi, fare allenamento, imparare cose nuove è un compito centrale nelle nostre vite e so quante soddisfazioni può dare. Se anche tu ti occupi della tua crescita personale, in qualsiasi campo, il mio invito è a continuare stando però attento a non andare oltre una certa soglia, a non diventare troppo duro con te stesso e a lavorare per i motivi giusti. (altro…)
Bello anche questo Luciano!
Bisogna focalizzarsi sul positivo per crearsi sempre più situazioni positive.Se uno vede il negativo in un altro e perchè lo vede dentro di se.Ad un certo punto si vedrà solo positivo in ogni situazione!
Mi fai venire in mente Madre Teresa che era spesso a contatto con gente bisognosa e vedeva solo amore in tutti!Anche chi lavora in ospedale a salvare e curare delle vite bisogna che sia super positivo.
Io a lavorare al pronto soccorso o chi sta male non riuscirei davvero!E’ una prova dura per molti!
Il mio interesse per il tema arriva da lontano: la tesi di laurea negli anni novanta.
Vorrei dire solo due parole.
Le persone “negative” non esistono o se esistono sono il prodotto immagginario della negatività creata anche da troppa positività. Non esiste nessuno chi può dire con certezza che una persona è negativa.
Per sapere e riconoscere il limite della c.d. “troppa positività” con le persone NORMALI, basta che si fanno le domande famose:
”E’ vero?, “E’ necessario?, E’ gentile?
bellissimo articolo complimenti mi sono appena iscritta in questa pagina e già inizio a sentirmi un altra persone..le persone negative esistono esiste nella legge karmica pultroppo non abbiamo tutti la stessa energia esiste anche l’invidia delle persone che è molto negativa e noi la percepiamo a pelle ci entiamo disagiati in loro compagnia quest’articolo per me è stato davvero interessante…
Ciao Raffaella grazie del commento è vero come dici certe cose si percepiscono a pelle
Ma quando la persona negativa è mia madre, dalla quale ho aspettative affettive e invece da lei ho continue provocazioni perchè io abbia reazioni così da dimostrare agli altri figli che lei è buona e io cattiva cosa fare?
Ciao Maria
é una cosa comune la tua : i genitori sono persone negative.
I genitori difficilmente incoraggiano, spesso trasmettono ansia, insicurezza, angoscia, esprimono critiche, si lamentano, spesso si scocciano, e via dicendo.
per quanto ti possa sembrare strano è una condizione più diffusa di quello che pensi ma, devi considerare una cosa: Non lo fanno perché non ci vogliono bene . Anzi lo fanno proprio perché ci vogliono bene.
In quel modo di comportarsi è dettato dalla loro percezione del mondo, dalle preoccupazioni nei confronti dei figli, dalla voglia di essere percepiti come dei bravi genitori, dall’ansia di controllo, e dal fatto che invecchiando iniziano a pensare che non ce la faranno ad aiutarci sempre.
Cosa fare ?
Cerca di essere il cambiamento che vuoi vedere negli altri: Sorridi sempre, trasmetti serenità, Trasmetti coraggio, usa frasi come “non ti preoccupare andrà tutto per i meglio” , “non ti preoccupare mi hai dato una buona educazione so badare a me stesso” , ” sai che ti voglio Bene” .
E infine fatta una certa età cerca di frequentare casa il meno possibile
Non tutti i genitori sono così: conosco genitori che sono delle persone squisite e altri che sono dei tumori ambulanti.
Mio padre, x esempio, è una brava persona, gentile, sorridente e allegro.
Nonostante abbia molti problemi di salute.
Mentre mia mamma, è una CAXXO di croce (!) x tutti noi.
Cattiva, presuntuosa, si sente Dio in terra, insopportabile fino al midollo e sempre avvelenata.
X me è come se fossa morta da anni..
Ma purtroppo, ancora (!), non lo è.
A volte il Cielo dovrebbe intervenire..
Dovrebbe toglierla di mezzo, e dare la sua vita a chi ne ha di bisogno.
La sua esistenza, infatti, è mirata UNICAMENTE a rovinare le giornate agli altri.
Maledetta che non è altro…
certo e che facciamo? le abbandoniamo nella loro negatività queste persone negative? non pensate che loro siano turbati per avere quella visione delle cose? bravi, pensate solo a voi stessi, complimenti……
Non si tratta di pensare solo a se stessi abbandonando chi soffre anzi al contrario …..
Qui si parla di chi coltiva un atteggiamento Negativo orientato alla lamentazione .
Sei sicuro che l’atteggiamento negativo sia sempre sintomo di un disagio?
O al contrario non sia una cattiva abitudine ?
Purtroppo ognuno di noi ha incontrato persone del genere nella propria vita. Tutte le esperienze comunque servono. L’ importante è evitarle una volta che le hai conosciute… la tua vita sarà sicuramente migliore.
E se ti accorgi di averne sposata una di persona così? Dove si trova la forza…di fare tutto quello che consigliate? Vivo la sensazione di “scaricamento” da vicinanza che mi accompagna anche al lavoro ormai. Come fare a mandare in una feauty farm il proprio cervello?
Non sono proprio d’accordo in ciò che ho letto in questo articolo. Per persona negativa io personalmente non intendo le persone che si lamentano perché la vita non va per il verso giusto, queste persone vanno aiutate in ogni modo a superare la crisi e portarle a vedere la luce nella propria vita e ad apprezzare anche i momenti difficili perché e grazie a questi che si cresce e si diventi forti. Le vere persone negative sono le persone cattive, quelle che non hanno sentimenti positivi che non amano il prossimo. Quando ero piccolo ma un po anche adesso avevo la sensibilità di percepire le vere persone negative, mi ricordo che c’erano alcuni bambini della mia età che mi facevano venire un disaggio interiore solo per la loro presenza, tutti quelli che mi ricordo che mi hanno provocato questo disaggio sono diventati delinquenti e alcuni sono finiti in galera per omicidio. A distanza di anni quando capita di rivederli provo lo stesso disaggio. Le persone negative sono coloro che non provano amore verso nessuno.
Alcune parti (ad esempio (2) ) sono ottimi consigli, altre mostrano buon senso troppo blando rispetto alla situazione (per empatizzare non basta una pacca sulle spalle). Altri punti sembrano sottintendere un concetto del mondo terrificante, dove tutti devono sorridere (sforzandosi) sempre a tutti quanti, pena l’esclusione: quella sugli argomenti frivoli, ad esempio, può benissimo scivolare nella rimozione dei problemi e nell’ipocrisia, senza contare che potrebbe essere letta dall’altro come una deplorevole mancanza d’attenzione verso i temi proposti e/o verso di lui (gli argomenti pesanti sono spesso anche quelli sentiti più profondamente) e far peggiorare il clima.
PS: Troppo ottimismo soffoca: nel caso uno si lamenti della propria vita e obiettivamente faccia una vita peggiore di prima la sua non è “negatività” da iettatore ma una conseguenza di una percezione utile delle cose, anche in vista di un miglioramento. Diversamente se continuasse a reputare ottima la sua vita e splendide le prospettive la sua sarebbe una triste illusione e al massimo gli frutterebbe una felicità pronta a crollare al primo venticello.
Anche (6) è decisamente da tenere in considerazione: non siamo, in generale, molto abituati ai complimenti e finiamo per dare poco peso a ciò che va bene, di solito liquidato con un atteggiamento del tipo “va bene, dunque non lo considero”. Si pensi ad esempio ai telegiornali (solo notizie allarmanti, fra la cupezza della nera, le previsioni nefaste della politica, la stucchevolezza, quando non l’invidia del gossip). Inoltre si è di abitudine sempre pronti a trovare difetti anche quando in complesso non si sta male, in nome di una perfezione esagerata. La persona “negativa” (per carità, la chiama lei così, io non condivido una denominazione così categorica)
fa spesso entrambe le cose che ho descritto e il complimento di solito la lascia spiazzata, completamente inatteso, una sorta di anomalia in mezzo a tutti gli imprevisti veri e immaginati che appesantiscono le sue giornate
Secondo voi, pensare in negativo puo’ attrarre negativita’?
No, non in un modo meccanico o misurabile. Pensare in negativo a volte è semplicemente una presa d’atto ma sicuramente può implicare un atteggiamento più prudente. Quest’ultimo a volte è persino un bene ma potrebbe far sfuggire alcuni tipi d’occasioni, specie quelle che portano con sé dei rischi
Salve ,…ogni cosa che faccio ,e mi capita di dirla ,ecco che parte la critica ecc.e poi finisce come devo comportarmi?
Fai più attenzione a quello che dici e a chi lo dici ….
Non tutti devono conoscere sempre per forza i tuoi pensieri
Essere fraitesi fa parte del gioco della comunicazione .
il buon comunicatore ascolta gli altri molto di più di quanto parla … quindi
Non ci sono persone positive o negative, ci sono solo persone oggettivamente più fortunate e meno , persone sensibili buone mature o profondamente egoiste ,che non provano gioia nell’essere empatici ma si affiancano solo a chi si vuole divertire , in una parola , persone superficiali . Tutti nella vita possiamo essere positivi e negativi e i vincenti perenni non esistono , siamo umani non bionici e un abbraccio fa molto più di 1000 parole
Ciao Annalisa,
Sono d’accordo con te.
Questo articolo è superficiale.
Uff, quante ne ho conosciute! ma le peggiori sono le persone subdole, quelle che sorridono e poi, quando meno te l’aspetti…
Comunque, esiston strategie per difendersi, ad esempio qua ne vengono elencate alcune: https://happily.it/persone-subdole/
Sono una brutta persona ma il mio fidanza to mi vuo lbebe
Salve volevo un consiglio… Ho 22anni e sono da 3anni fidanzata tra cui 1anno che con viviamo insieme … E da tre lunghi anni che per causa di sua cognata moglie di suo fratello che litigo con il mio ragazzo da considerare che io e lei per un anno abbiamo vissuto nella stesa casa come 2perfette sconosciute mi hsempre fatto i dispetti ed io ho sempre cercato di evitarla poiché la consideravo una pera marcia … E da un anno che non vivo più con lei e ancora continua io non la considero in qualunque occasione cerco di evitarla ma lei e pettegola e ne parla con mia suocera … Per favore sono disperata datemi un consiglio di come dovrei comportarmi…puntualmente non la calcolo e mi da problemi
Preziosissimi consigli che funzionano ottimamente nella mia vita..quando si tratta di persone esterne alla.mia famiglia.
Con loro il discorso cambia mi son resa conto che poche cose funzionano e l’ideale sarebbe andarsene di casa.
Purtroppo in questo momento non é possibile per problemi economici e pratici..cosa faccio?!
Grazie mille per gli ottimi consigli!
Interessante
Bellissimo questo articolo. Dà i consigli giusti per “disarcionare” gli uccelli del malaugurio che ci circondano
Attenzione peró a non cadere nella trappola del considerare ogni fatto negativo come una lamentela. E attenzione a non diventare rigidi nell’ evitare ogni forma di lamentela o di commento negativo. Ci sono persone che “si lamentano di quelli che si lamentano” e in realtà sono loro a vedere ogni fatto come negativo.
Ci sono persone che sanno sopportare la realtà dei fatti senza soffrire e purtroppo devo dire che vengono fraintese.
Ad esempio “piove” é un fatto, attenti a non confondere quelle persone realiste che in realtà quando dicono un fatto non si lamentano, per persone negative.
Perché vedo che certi intendono ogni fatto come una lamentela e sono in realtà loro a non accettare la realtà e a vedere ogni piccolo ostacolo come negativo.
Io ho la Sfortuna di avere una madre fuori di testa.. Oltre che cattiva verso tutti..
L’unica soluzione le quella di strarle alla larga.
La conoscono tutti e tutti sanno quanto sia un essere SCHIFOSO: i parenti, i suoi colleghi di lavoro, i vicini di casa, i conoscenti…
Tutti la evitano e se ne stanno alla larga.
PURTROPPO noi ce o abbiamo in casa e conviviamo con questo cancro da sempre.
Solo chi vive situazioni simili, può capire le mie parole.
Personalmente non mi interessa il dialogo con lei: x me è come se fosse morta..
Ma purtroppo non lo è ancora.
E infatti continua a vomitare la sua negatività e la sua imbecillità, addosso a tutti noi.
L’unica soluzione è quella di starci alla larga: andate via di casa, cambiate numero, fate in modo che non vi intossichi in alcun modo.
Sono persone cattive e come tali, dovete tenerle lontano.
Per lo meno, nel nostro caso si tratta di una persona cattiva (oltre a molti altri fattori che la caratterizzano..)
Sono come dei cancri.
Vivono, anzi, esistono solamente x dare fastidio al prossimo.
Peggio delle zanzare.
Sono completamente daccordo con te.