7 Consigli utili per trattare con persone negative
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Buona Pasqua
Mi Auguro che questa Pasqua sia per te occasione di gioia, salute successo e gratificazioni In questi giorni un pensiero va a quanti oggi vivono una condizione di incertezza, disagio, paura e disperazione a causa del terremoto! A chi ha perso casa, a chi ha perso gli affetti, a chi ha perso la possibilità di vivere una vita serena. E’ singolare come tanta disperazione si sia manifestata nella settimana di passione. La luce della Resurrezione della Pasqua disperda le tenebre che oggi avvolgono il loro cuore il loro spirito, illumini i loro passi indichi la strada e dia loro la forza per andare avanti, per vivere, per sognare, per sperare e per ricostruire! “Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno,” [Luca 24:46] Auguri a te e famiglia

Chi è e cosa fa un formatore?
Quando mi chiedono: “che lavoro fai?” io rispondo sempre, ormai da 15 anni, “il formatore“! Tuttavia capita ancora oggi che le persone rimangano perplesse a sentire questa parola, non riuscendo ad incasellarmi in una professione tradizionale e mi rispondano “il che ? l’informatore?“. Negli ultimi tempi per far capire subito di cosa sto parlando ho identificato una espressione semplice ma al contempo efficace quanto sintetica: “faccio i corsi di formazione“. In due anni di vita di questo di blog ho ricevuto tante domande di persone interessate alla professione del formatore, in tanti mi hanno chiesto come si fa a diventare un formatore. E in effetti quella del formatore è una attività professionale che affascina tanti, ne è testimone il numero sempre crescente degli iscritti ai di corsi di laurea in “Scienze della formazione” e in “formazione degli adulti”. Ma cos’è e cosa fa un formatore? In queste brevi righe vorrei provare a identificare una serie di tratti comuni utili, un domani, a formulare una definizione del mestiere di formatore e provando a tracciarne i confini del ruolo e degli ambiti operativi . > Quella del formatore è una professione relativamente giovane diffusa in italia a ridosso anni ’70 per rispondere alle esigenze di aggiornamento e riconversione delle professionalità degli operai delle grandi aziende. Nel corso degli anni si sviluppa poi intorno a 4 tipologie di mercato che sono: le attività di formazione finanziata da risorse pubbliche, le attività autofinanziate dagli stessi corsisti, la formazione privata e la formazione aziendale. L’analisi del mercato della formazione professionale è un argomento ampiamente trattato nel filmato che trovi all’indirizzo web: https://www.professioneformatore.it/primo-piano/quali-sono-le-opportunita-di-mercato-per-un-formatore/ e quindi lo tralascieremo nel corso di questo articolo. Non è semplice definire la figura professionale del formatore, sono tante scuole di riferimento e che si propongono di offrire percorsi di sviluppo delle competenze utili all’esercizio della professione ma, nessuna di esse aderisce ad una definizione considerata universale e standard. Quindi, qualora si volesse ritagliare una “definizione di formatore” penso sia utile partire dall’analisi del suo ruolo professionale. Proviamo, quindi, a chiederci: Cosa fa il formatore? e cosa differenzia un formatore da un docente di scuola o da un professore universitario? Diversamente da un docente di scuola o Universitario, che lavora sulle conoscenze dell’individuo il formatore (sia in ambito tecnico sia in ambito personale, motivazionale) lavora sulle competenze dell’individuo sulle sue skill, come direbbero gli anglosassoni. Il formatore è una persona incaricata di sviluppare competenze nei suoi soggetti clienti. Siano essi un gruppo classe o un individuo singolo.Ma la competenza è sempre qualcosa che appartiene alla sfera personale del cliente, non è una cosa che può essere trasferita ma, è qualcosa che deve svilupparsi. Il formatore è, fondamentalmente, un facilitatore dello sviluppo delle competenze. Cioè la sua azione è finalizzata a rendere semplice, veloce ed efficiente il processo di “Sviluppo” di nuove competenze. Se partiamo dalla definizione classica di competenza (come un’insieme coordinato di risorse personali che permette lo svolgimento eccellente di una specifica mansione in un determinato processo produttivo) possiamo definire il formatore come quella persona che rende più semplice ed efficiente il processo di acquisizione delle risorse personali di lavoratore. Il formatore quindi lavora per lo più su un Saper Fare e un Saper Essere di un lavoratore, piuttosto che sul Sapere. La differenza principale quindi rispetto alle altre professioni dell’insegnamento (docente di scuola e professore universitario) la ritroviamo proprio nell’oggetto del suo operare. Il formatore non trasmette concetti ma agisce come veicolo e acceleratore nello sviluppo di competenze da parte del cliente. E’ più vicino quindi alla figura professionale dell’allenatore sportivo che spiega tecniche, introduce tattiche di gara, mostra esercizi ginnici, motiva e accompagna l’atleta verso le sue migliori performance. Piaciuto il nostro articolo ? invialo a chi pensi possa fare piacere ! Hai trovato interessante questo articolo? Lasciaci un commento ! o invia l’articolo a qualcuno a cui potrebbe interessare

Impara a gestire al massimo con il One Minute Manager
One Minute Manager di Kenneth Blanchard e Spencer Johnson (1981) è un piccolo e prezioso volume che risolve uno dei maggiori problemi di tutti: la gestione del tempo. Dopo decenni di ponderosi tomi sulla scienza del management e sul comportamento organizzativo, The One Minute Manager ha portato una ventata d’aria fresca. La psicologia comportamentale degli anni Ottanta assume la forma semplice e accattivante di un racconto: un giovane cerca in tutto il mondo l’esempio di un grande manager, ma non riesce a trovarne uno che unisca alla simpatia e al buon rapporto con i dipendenti la determinazione e l’attenzione per i risultati. La risposta gli viene da un manager che lavora non molto distante da lui e che accetta di incontrarlo subito per parlare del suo modo di gestire il personale; ed è a questo punto che inizia l’allegoria del manager in un minuto. La diffidenza nei confronti di un metodo di gestione del personale che richiede soltanto un minuto è naturale e spontanea, ma il successo di vendita di questo testo indica che ci deve essere qualcosa di realmente fondato in questa teoria. Gli elementi principali della gestione one minute sono tre: Assegnazione degli obiettivi one minute Concordate gli obiettivi (non più di cinque o sei) con le vostre risorse e scriveteli su singoli pezzi di carta. Da questo momento in poi le risorse conoscono esattamente i loro compiti e le aspettative del capo. Questo tipo di assegnazione degli obiettivi funziona perché “la fonte principale di motivazione delle persone è il riscontro riguardo ai risultati”. Lode one minute Le risorse dovrebbero leggere spesso gli obiettivi e fornire resoconti dettagliati sullo stato del lavoro; questo perché il manager possa “sorprendere la risorsa intenta a compiere bene qualcosa”, la lode one minute sarà l’immediato riscontro positivo riguardo all’azione svolta. La sua efficacia è legata alla motivazione: è raro trovare qualcuno che sappia fare tutto subito e bene, “per questo motivo, il segreto per formare qualcuno nello svolgimento di un nuovo compito consiste […] nel coglierlo mentre fa qualcosa più o meno bene, fino a che non impara” Sgridata efficace Se una persona non svolge bene un compito, pur avendo le competenze necessarie, il manager provvederà a rivolgerle una “sgridata efficace”. Questo richiamo è nei confronti dell’azione o del comportamento, mai della persona; dopo il rimprovero, il manager dovrà ricordare alla risorsa quanto i suoi standard siano apprezzati. Le “sgridate efficaci” funzionano poiché sono la forma più equa di riscontro nel correggere un rendimento inferiore alla media. Una volta che gli obiettivi sono stati fissati e le aspettative sono trasparenti, di norma la persona capisce quando il rimprovero è giusto e il manager viene rispettato per aver “detto la pura verità”. Inoltre, poiché il rimprovero è rapido e focalizzato su una specifica azione genera meno risentimento. La gestione dell’one minute manager esprime in maniera simbolica il concetto che gestire le persone può essere meno complicato di quanto pensiamo. Non c’è bisogno di riunioni fiume per discutere obiettivi e problemi. Occorre investire un po’ di tempo nello stabilire gli scopi, ma successivamente i contatti fra il capo e i subordinati possono essere ridotti al minimo. Essere chiari sugli obiettivi salva una grandissima quantità di energia che può essere impiegata efficacemente in altri settori. Si potrebbe osservare che le strutture organizzative orizzontali e l’enfasi con cui oggi si parla del lavoro di team, rendano questo libro meno attuale; tuttavia senza le competenze basilari nella gestione del personale, i veri leader difficilmente otterranno qualche risultato. Essi dovranno creare degli ambienti di lavoro rilassati in cui la gente disponga di tutto il tempo necessario per perseguire degli obiettivi importanti, inoltre ciascuno sa esattamente qual è il suo ruolo: così emergeranno sia la trasparenza che la chiarezza di intenti. Puoi acquistare questo libro direttamente on line da questo : “Link” Kenneth Blanchard è uno fra i consulenti manageriale più conosciuti al mondo. Nato negli Stati Uniti nel 1939 si è laureato alla Cornell University in Governement and Philosophy completando il suo dottorato in amministrazione e management. Nei primi anni ottanta è professore di Leadership and Organizational Behavior alla University of Massachusetts di Amherst. Scrive e conduce molte ricerche nell’area della leadership, della motivazione e della gestione dei cambiamenti. Nel 1982 insieme a Spencer Johnson sviluppa il concetto del “One Minute Manager” che lo porta a pubblicare una serie di libri tradotti in più di 20 lingue ottenendo, così, un successo in tutto il mondo. Il suo fenomenale best-seller L’One Minute Manager (scritto con Spencer Johnson) ha venduto più di nove milioni di copie ed è stato tradotto in 25 lingue. “Nessuno può farti sentire inferiore senza il tuo consenso”. (Kenneth Blanchard) Puoi Trovare tutti i suoi libri in questa pagina Piaciuto il nostro articolo ? invialo a chi pensi possa fare piacere ! [email_link] Articolo di Luciano Cassese Hai trovato interessante questo articolo? Lasciaci un commento ! o invia l’articolo a qualcuno a cui potrebbe interessare Ti interessi di formazione professionale? Vuoi avere la possibilità di scaricare meteriale gratuito per la tua formazione? Registrati subito ! E’ Gratis ! Avrai la possibilità di Accedere ad una grande quantità di Materiale professionale per la tua Formazione: Slide, Corsi gratuiti, articoli, audio, video, downloads software, strumenti per la tua formazione, e tanto altro! Potrai, creare un profilo personale, partecipare attivamente ai Forum e inviare commenti a tutti gli articoli che trovi su professioneformatore.it, messaggi privati, emails. Iscriversi al nostro portale è facilissimo e NON COSTA NULLA basta inserire il proprio Nome ed indirizzo mail nell’apposito modulo alla fine di questa pagina e accettare i termini della privacy, selezionare il pulsante iscriviti e cliccare su “ok”. Le tue informazioni personali non saranno, mai in nessun caso, cedute o vendute a terzi. I dati personali da te forniti al momento della registrazione, sono utilizzati al solo fine di eseguire l’accesso e la newsletter.

Come fare per Promuoversi On Line e Off line ?
Trovare in maniera costante clienti disposti a pagare e in numero crescente è un po uno dei principali problemi non solo di chi per mestiere del formatore ma un po’ per tutti i consulenti, free lance autonomi e Piccole e medie imprese! Trovare clienti è un problema soprattutto adesso in questo periodo in cui tutti parlano di CRISI . Certo la crisi c’è, e in questo periodo molti clienti hanno anche difficoltà nel pagare regolarmente ma, è comunque innegabile che in questo momento tantissime persone, e aziende che continuano a macinare risultati e a crescere in termine di fatturato e di guadagni! Chi cresce anche con la crisi in realtà ha sviluppato una competenza fondamentale: Ha imparato a vendere se stesso e la sua attività ! C’è qualcuno, oggi che è in grado di insegnarti a promuoverti e a vendere sempre di più. qualcuno che ci è riuscito per primo e che oggi può non solo testimoniarti la sua esperienza ma anche mostrarti come fare ma, prima di parlartene vorrei farti un paio di domande: Cosa penseresti se ti dicessi che puoi triplicare in pochissimo tempo i tuoi guadagni attuali? Cosa penseresti se ti dicessi che puoi apprendere in brevissimo tempo l’arte di venderTI? Cosa penseresti se ti dicessi che ci sono persone che hanno scoperto il modo di affrontare brillantemente la crisi? Cosa penseresti se ti dicessi che già oggi è possibile applicando semplici tecniche di marketing avere fiumi di clienti che intendono pagarti per i servizi che offri? “Qualunque sia la tua attività, tu non ti occupi di essa, ma del marketing, del brand e della pubblicità ad essa legata”. Ed ecco finalmente la proposta : In questo corso potrai scoprire il vero sistema di marketing e advertising che ha permesso a centinaia di professionisti affermati, di PROMUOVERSI ONLINE E OFFLINE con successo straordinario! Oggi ti presento il corso più figo dell’anno: COME PROMUOVERSI ONLINE e OFF LINE: I segreti per fare la differenza anche nel tuo business. il corso è organizzato dalla Formisano training che ha raccolto in un solo EVENTO le migliori professionalità del marketing del panorama ITALIANO . Ad oggi non c’è un corso uguale in tutta ITALIA e …… Grande novità Parteciperò anche io tra i relatori. E si! anche io sarò presente tra i relatori e presenterò anche in anteprima i contenuti del mio nuovo libro “linkedin Marketing” . Se vuoi conoscere i segreti per fatturare 97.800 euro con il lancio e la vendita di un solo prodotto. Se vuoi scoprire come ottenere 2 milioni e mezzo di visitatori unici e possibili clienti ogni anno sul tuo sito. Se vuoi usare i segreti dei Brand più affermati, dei numeri uno nei loro settori. Per gli iscritti a ProfessioneFormatore inoltre un incredibile sconto! Sono riuscito a strappare a Max e compagni un’incredibile sconto su un corso di 3 giorni che promette davvero di cambiarti la vita. Clicca qui e richiedi ora maggiori informazioni su come partecipare a questo corso Diciamocela tutta… In questa società dove ormai è difficile attirare l’attenzione visto il sovraffollamento di informazioni, la gente cerca scorciatoie e la scorciatoia più diffusa oggi è quella di rivolgersi ad uno specialista, un esperto a cui affidarsi in ogni settore. Nel “Come Promuoversi Online e Offline” tu scoprirai le strategie di molti “Numeri Uno” di vari settori per apprendere come essere tu l’esperto che il mercato cerca., Immagina: sarebbe bello se fossero i clienti a cercare te e non tu a rincorrerli? E’ esattamente quello che succede a noi ed alle persone formate da noi! Scoprirai come rendere il tuo business conosciuto e RICERCATO! Vedrai come: Rinforzare il tuo brand (se già esistente) o crearlo da zero oriposizionarlo, Sfruttare a pieno le potenzialità e i punti di forza tuoi e del tuo business, Acquisire nuovi clienti, grazie anche all’enorme risorsa che è il web e il “nuovo internet marketing”, Usare la fiducia nelle relazioni per consolidare i rapporti coi tuoi clienti, Andare oltre con la customer excellence per soddisfare i clienti efidelizzarli. Insomma non un corso, ma un cambiamento radicale per far decollare il tuo business e la tua attività (Qualunque essa sia). Clicca qui e richiedi ora maggiori informazioni su come partecipare a questo corso
Bello anche questo Luciano!
Bisogna focalizzarsi sul positivo per crearsi sempre più situazioni positive.Se uno vede il negativo in un altro e perchè lo vede dentro di se.Ad un certo punto si vedrà solo positivo in ogni situazione!
Mi fai venire in mente Madre Teresa che era spesso a contatto con gente bisognosa e vedeva solo amore in tutti!Anche chi lavora in ospedale a salvare e curare delle vite bisogna che sia super positivo.
Io a lavorare al pronto soccorso o chi sta male non riuscirei davvero!E’ una prova dura per molti!
Il mio interesse per il tema arriva da lontano: la tesi di laurea negli anni novanta.
Vorrei dire solo due parole.
Le persone “negative” non esistono o se esistono sono il prodotto immagginario della negatività creata anche da troppa positività. Non esiste nessuno chi può dire con certezza che una persona è negativa.
Per sapere e riconoscere il limite della c.d. “troppa positività” con le persone NORMALI, basta che si fanno le domande famose:
”E’ vero?, “E’ necessario?, E’ gentile?
bellissimo articolo complimenti mi sono appena iscritta in questa pagina e già inizio a sentirmi un altra persone..le persone negative esistono esiste nella legge karmica pultroppo non abbiamo tutti la stessa energia esiste anche l’invidia delle persone che è molto negativa e noi la percepiamo a pelle ci entiamo disagiati in loro compagnia quest’articolo per me è stato davvero interessante…
Ciao Raffaella grazie del commento è vero come dici certe cose si percepiscono a pelle
Ma quando la persona negativa è mia madre, dalla quale ho aspettative affettive e invece da lei ho continue provocazioni perchè io abbia reazioni così da dimostrare agli altri figli che lei è buona e io cattiva cosa fare?
Ciao Maria
é una cosa comune la tua : i genitori sono persone negative.
I genitori difficilmente incoraggiano, spesso trasmettono ansia, insicurezza, angoscia, esprimono critiche, si lamentano, spesso si scocciano, e via dicendo.
per quanto ti possa sembrare strano è una condizione più diffusa di quello che pensi ma, devi considerare una cosa: Non lo fanno perché non ci vogliono bene . Anzi lo fanno proprio perché ci vogliono bene.
In quel modo di comportarsi è dettato dalla loro percezione del mondo, dalle preoccupazioni nei confronti dei figli, dalla voglia di essere percepiti come dei bravi genitori, dall’ansia di controllo, e dal fatto che invecchiando iniziano a pensare che non ce la faranno ad aiutarci sempre.
Cosa fare ?
Cerca di essere il cambiamento che vuoi vedere negli altri: Sorridi sempre, trasmetti serenità, Trasmetti coraggio, usa frasi come “non ti preoccupare andrà tutto per i meglio” , “non ti preoccupare mi hai dato una buona educazione so badare a me stesso” , ” sai che ti voglio Bene” .
E infine fatta una certa età cerca di frequentare casa il meno possibile
Non tutti i genitori sono così: conosco genitori che sono delle persone squisite e altri che sono dei tumori ambulanti.
Mio padre, x esempio, è una brava persona, gentile, sorridente e allegro.
Nonostante abbia molti problemi di salute.
Mentre mia mamma, è una CAXXO di croce (!) x tutti noi.
Cattiva, presuntuosa, si sente Dio in terra, insopportabile fino al midollo e sempre avvelenata.
X me è come se fossa morta da anni..
Ma purtroppo, ancora (!), non lo è.
A volte il Cielo dovrebbe intervenire..
Dovrebbe toglierla di mezzo, e dare la sua vita a chi ne ha di bisogno.
La sua esistenza, infatti, è mirata UNICAMENTE a rovinare le giornate agli altri.
Maledetta che non è altro…
certo e che facciamo? le abbandoniamo nella loro negatività queste persone negative? non pensate che loro siano turbati per avere quella visione delle cose? bravi, pensate solo a voi stessi, complimenti……
Non si tratta di pensare solo a se stessi abbandonando chi soffre anzi al contrario …..
Qui si parla di chi coltiva un atteggiamento Negativo orientato alla lamentazione .
Sei sicuro che l’atteggiamento negativo sia sempre sintomo di un disagio?
O al contrario non sia una cattiva abitudine ?
Purtroppo ognuno di noi ha incontrato persone del genere nella propria vita. Tutte le esperienze comunque servono. L’ importante è evitarle una volta che le hai conosciute… la tua vita sarà sicuramente migliore.
E se ti accorgi di averne sposata una di persona così? Dove si trova la forza…di fare tutto quello che consigliate? Vivo la sensazione di “scaricamento” da vicinanza che mi accompagna anche al lavoro ormai. Come fare a mandare in una feauty farm il proprio cervello?
Non sono proprio d’accordo in ciò che ho letto in questo articolo. Per persona negativa io personalmente non intendo le persone che si lamentano perché la vita non va per il verso giusto, queste persone vanno aiutate in ogni modo a superare la crisi e portarle a vedere la luce nella propria vita e ad apprezzare anche i momenti difficili perché e grazie a questi che si cresce e si diventi forti. Le vere persone negative sono le persone cattive, quelle che non hanno sentimenti positivi che non amano il prossimo. Quando ero piccolo ma un po anche adesso avevo la sensibilità di percepire le vere persone negative, mi ricordo che c’erano alcuni bambini della mia età che mi facevano venire un disaggio interiore solo per la loro presenza, tutti quelli che mi ricordo che mi hanno provocato questo disaggio sono diventati delinquenti e alcuni sono finiti in galera per omicidio. A distanza di anni quando capita di rivederli provo lo stesso disaggio. Le persone negative sono coloro che non provano amore verso nessuno.
Alcune parti (ad esempio (2) ) sono ottimi consigli, altre mostrano buon senso troppo blando rispetto alla situazione (per empatizzare non basta una pacca sulle spalle). Altri punti sembrano sottintendere un concetto del mondo terrificante, dove tutti devono sorridere (sforzandosi) sempre a tutti quanti, pena l’esclusione: quella sugli argomenti frivoli, ad esempio, può benissimo scivolare nella rimozione dei problemi e nell’ipocrisia, senza contare che potrebbe essere letta dall’altro come una deplorevole mancanza d’attenzione verso i temi proposti e/o verso di lui (gli argomenti pesanti sono spesso anche quelli sentiti più profondamente) e far peggiorare il clima.
PS: Troppo ottimismo soffoca: nel caso uno si lamenti della propria vita e obiettivamente faccia una vita peggiore di prima la sua non è “negatività” da iettatore ma una conseguenza di una percezione utile delle cose, anche in vista di un miglioramento. Diversamente se continuasse a reputare ottima la sua vita e splendide le prospettive la sua sarebbe una triste illusione e al massimo gli frutterebbe una felicità pronta a crollare al primo venticello.
Anche (6) è decisamente da tenere in considerazione: non siamo, in generale, molto abituati ai complimenti e finiamo per dare poco peso a ciò che va bene, di solito liquidato con un atteggiamento del tipo “va bene, dunque non lo considero”. Si pensi ad esempio ai telegiornali (solo notizie allarmanti, fra la cupezza della nera, le previsioni nefaste della politica, la stucchevolezza, quando non l’invidia del gossip). Inoltre si è di abitudine sempre pronti a trovare difetti anche quando in complesso non si sta male, in nome di una perfezione esagerata. La persona “negativa” (per carità, la chiama lei così, io non condivido una denominazione così categorica)
fa spesso entrambe le cose che ho descritto e il complimento di solito la lascia spiazzata, completamente inatteso, una sorta di anomalia in mezzo a tutti gli imprevisti veri e immaginati che appesantiscono le sue giornate
Secondo voi, pensare in negativo puo’ attrarre negativita’?
No, non in un modo meccanico o misurabile. Pensare in negativo a volte è semplicemente una presa d’atto ma sicuramente può implicare un atteggiamento più prudente. Quest’ultimo a volte è persino un bene ma potrebbe far sfuggire alcuni tipi d’occasioni, specie quelle che portano con sé dei rischi
Salve ,…ogni cosa che faccio ,e mi capita di dirla ,ecco che parte la critica ecc.e poi finisce come devo comportarmi?
Fai più attenzione a quello che dici e a chi lo dici ….
Non tutti devono conoscere sempre per forza i tuoi pensieri
Essere fraitesi fa parte del gioco della comunicazione .
il buon comunicatore ascolta gli altri molto di più di quanto parla … quindi
Non ci sono persone positive o negative, ci sono solo persone oggettivamente più fortunate e meno , persone sensibili buone mature o profondamente egoiste ,che non provano gioia nell’essere empatici ma si affiancano solo a chi si vuole divertire , in una parola , persone superficiali . Tutti nella vita possiamo essere positivi e negativi e i vincenti perenni non esistono , siamo umani non bionici e un abbraccio fa molto più di 1000 parole
Ciao Annalisa,
Sono d’accordo con te.
Questo articolo è superficiale.
Uff, quante ne ho conosciute! ma le peggiori sono le persone subdole, quelle che sorridono e poi, quando meno te l’aspetti…
Comunque, esiston strategie per difendersi, ad esempio qua ne vengono elencate alcune: https://happily.it/persone-subdole/
Sono una brutta persona ma il mio fidanza to mi vuo lbebe
Salve volevo un consiglio… Ho 22anni e sono da 3anni fidanzata tra cui 1anno che con viviamo insieme … E da tre lunghi anni che per causa di sua cognata moglie di suo fratello che litigo con il mio ragazzo da considerare che io e lei per un anno abbiamo vissuto nella stesa casa come 2perfette sconosciute mi hsempre fatto i dispetti ed io ho sempre cercato di evitarla poiché la consideravo una pera marcia … E da un anno che non vivo più con lei e ancora continua io non la considero in qualunque occasione cerco di evitarla ma lei e pettegola e ne parla con mia suocera … Per favore sono disperata datemi un consiglio di come dovrei comportarmi…puntualmente non la calcolo e mi da problemi
Preziosissimi consigli che funzionano ottimamente nella mia vita..quando si tratta di persone esterne alla.mia famiglia.
Con loro il discorso cambia mi son resa conto che poche cose funzionano e l’ideale sarebbe andarsene di casa.
Purtroppo in questo momento non é possibile per problemi economici e pratici..cosa faccio?!
Grazie mille per gli ottimi consigli!
Interessante
Bellissimo questo articolo. Dà i consigli giusti per “disarcionare” gli uccelli del malaugurio che ci circondano
Attenzione peró a non cadere nella trappola del considerare ogni fatto negativo come una lamentela. E attenzione a non diventare rigidi nell’ evitare ogni forma di lamentela o di commento negativo. Ci sono persone che “si lamentano di quelli che si lamentano” e in realtà sono loro a vedere ogni fatto come negativo.
Ci sono persone che sanno sopportare la realtà dei fatti senza soffrire e purtroppo devo dire che vengono fraintese.
Ad esempio “piove” é un fatto, attenti a non confondere quelle persone realiste che in realtà quando dicono un fatto non si lamentano, per persone negative.
Perché vedo che certi intendono ogni fatto come una lamentela e sono in realtà loro a non accettare la realtà e a vedere ogni piccolo ostacolo come negativo.
Io ho la Sfortuna di avere una madre fuori di testa.. Oltre che cattiva verso tutti..
L’unica soluzione le quella di strarle alla larga.
La conoscono tutti e tutti sanno quanto sia un essere SCHIFOSO: i parenti, i suoi colleghi di lavoro, i vicini di casa, i conoscenti…
Tutti la evitano e se ne stanno alla larga.
PURTROPPO noi ce o abbiamo in casa e conviviamo con questo cancro da sempre.
Solo chi vive situazioni simili, può capire le mie parole.
Personalmente non mi interessa il dialogo con lei: x me è come se fosse morta..
Ma purtroppo non lo è ancora.
E infatti continua a vomitare la sua negatività e la sua imbecillità, addosso a tutti noi.
L’unica soluzione è quella di starci alla larga: andate via di casa, cambiate numero, fate in modo che non vi intossichi in alcun modo.
Sono persone cattive e come tali, dovete tenerle lontano.
Per lo meno, nel nostro caso si tratta di una persona cattiva (oltre a molti altri fattori che la caratterizzano..)
Sono come dei cancri.
Vivono, anzi, esistono solamente x dare fastidio al prossimo.
Peggio delle zanzare.
Sono completamente daccordo con te.