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Ce l’ho sulla punta della lingua…
Eppure fino a 5 minuti fa me lo ricordavo!
Aspetta, com’è che si chiama quello lì?
La lista dei brutti scherzi che ci gioca la memoria è davvero infinita, eppure a chi non è capitato di trovarsi in almeno una di queste imbarazzanti situazioni nella vita?
Presi dalle troppe cose da fare, dal ritmo frenetico della vita quotidiana e dai mille impegni sembra a volte che ci sfuggano dalla mente anche le cose più ovvie e che abbiamo sempre ricordato.
Da non sottovalutare inoltre la “comodità” di poter annotare tutto su cellulari, palmari, agende elettroniche e chi più ne ha più ne metta!
Attenzione! E’davvero un’arma a doppio taglio! Se infatti da un lato la tecnologia ci permette di avere a disposizione un’enorme massa di memoria “virtuale”, d’altro canto il messaggio sottile, che si insinua subdolo e strisciante nella nostra mente è “Devi scrivertelo sul cellulare, altrimenti finirai col dimenticartene!”. E’ un cane che si morde la coda: più uso supporti esterni, meno ricordo spontaneamente e meno ricordo spontaneamente, più mi verrà voglia di scrivere tutto!
La memoria funziona esattamente come un muscolo, è efficiente quando allenata, perde colpi quando non la usiamo.
E allora qual è il rimedio?
Il primo semplice (ma non scontato) è quello di iniziare gradualmente a bandire le “stampelle” elettroniche (sì, avete capito bene: stampelle! Cosa me ne faccio se ho le gambe perfettamente funzionanti? Di certo se continuo ad utilizzarle dopo un pò i miei muscoli cominceranno ad afflosciarsi).
Iniziamo dalle piccole cose: a meno che non si tratti di informazioni davvero importanti iniziamo a prendere l’abitudine di annotare le informazioni mentalmente nel nostro cervello. Noteremo che dopo un pò il compito diventerà spontaneo e naturale.
Se tuttavia questo non dovesse bastare, possono venirci in aiuto i suggerimenti degli antichi artisti della memoria (tra cui anche Cicerone). I supercervelloni dell’antichità erano infatti bravissimi a memorizzare creando delle immagini bizzarre e divertenti che rimanevano ben impresse nella loro memoria.
Facciamo una prova?
Nostro marito (o nostra moglie) ci chiede di comprare pane, latte e riso prima di rincasare…Compito arduo se non ho carta e penna a portata di mano, vero?
Un buon modo per memorizzare questo breve elenco potrebbe essere il seguente: mentre entro in macchina per tornare a casa immagino di trovarla piena di fragranti rosette appena sfornate, provo ad addentarle e vengo travolto da una cascata di latte e riso. Ovviamente nell’immaginare questa scena siate convincenti: riempitela di dettagli (il profumo del pane, il sapore del latte, la consistenza del riso) ed il ricordo è garantito!
La premessa su cui si fonda questo metodo è che la memoria si basi fondamentalmente sulle IMMAGINI. Se riesco a convertire i suoni in corrispondenti “film” mentali attiverò in men che non si dica la memoria a lungo termine, ma quel che conta di più è che tutto ciò sarà semplice e divertente!
Tuttavia se sentite che anche questo suggerimento non dovesse essere sufficiente vi consiglio vivamente di seguire uno dei nostri seminari specifici che insegnano a memorizzare, a leggere più rapidamente e a correggere la tendenza alla distrazione. In poche ore di lezione sarete in grado di leggere rapidamente e memorizzare informazioni di qualsiasi tipo!
Venite a seguire la nostra cena a base di Memoria e Lettura Veloce il 18 Novembre 2010 alle ore 20 presso il Gran Caffè La Caffettiera in via Filangieri 4, a Napoli
Foto in alto: austinevan https://www.flickr.com/photos/austinevan/
Video per la formazione: Indifferenza e Coscienza – Carlito’s Way
https://youtu.be/hsfU0axPo0E
Anche questa settimana l’ appuntamento con i “Video Per la formazione“. Oggi un ospite d’eccezione Al Pacino in Carlito’s Way!
Come sai la rubrica è realizzata grazie alla partnership con “Il Cinema Insegna” – Formazione e crescita personale attraverso le scene dei film.
Dal film Carlito’s Way
“...ci sono dei momenti in cui … reagire , prendere posizione, cercare di convincere chi è legato a valori eccessivamente materialistici …. è semplicemente una perdita di tempo. Quando la nostra indifferenza si lega alla coscienza interiore dell’altro … la punizione può essere più dura di qualunque parola! …”
Il video è tratto da “Carlito’s Way“, un film di Brian De Palma, con Al Pacino e Sean Penn (USA, 1993)
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orgoglio, ego, formazione, crescita, ascolto, empatia, verità, sincerità, correttezza, onestà , perdono, tolleranza, comunicazione
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Cogito Ergo Brand, i consigli dei filosofi per il tuo marketing
Hai mai pensato di accostare uno dei concetti cardini del marketing come il branding alla filosofia occidentale?
C’è chi lo ha fatto: Thom Braun, autore del testo Cogito Ergo Brand. In questo testo Braun compie un vero e proprio excursus storico e filosofico sul tema del “branding”.
Il testo è lontano anni luce da una tradizionale lettura filosofica: il manuale si rivolge proprio a tutti gli interessati ad approfondire in materia di marketing.
Sapevi che le teorie filosofiche del passato possono guidarti oggi nella tua attività, nella tua impresa e, perché no, nel tuo progetto?
Le origini del branding: la filosofia greca antica
Eraclito: la mutevolezza del brand
Eraclito è uno dei tanti filosofi che ritroviamo all’interno di questo testo. Eraclito è il filosofo del “Panta Rei” del “Tutto scorre”: con lo scorrere ci indica qualcosa che muta, che è destinata a scomparire con il passare del tempo.
Il “Panta Rei è un ottima rappresentazione della mutevolezza a cui è soggetto il branding. Chi è il soggetto del cambiamento a cui ci riferiamo se non il mercato? Il mercato è in continuo divenire.
Socrate: la ricerca del vero
Socrate è uno dei tre grandi filosofi della storia della filosofia antica è il fondatore della “Maieutica” l’arte di partorire la verità.
Si per Socrate la cosa più importante era quella di cercare la verità.
Socrate non ha mai scritto nulla: il filosofo trasmetteva le sue conoscenze oralmente, in incontri che Braun paragona a veri e propri workshop aziendali e che considera un ottimo metodo per sviluppare il brainstorming.
Platone: idee e cose
Il filosofo greco distingue due diversi ordini di realtà, il primo è il mondo sensibile fatto di cose mutevoli e imperfette, il secondo è il mondo intellegibile fatto di idee perfette e immutabili.
Le cose sensibili sono copie imperfette delle idee, per Platone le idee sono valori verso i quali la realtà deve tendere finalisticamente.
Come Platone distingue due ordini di realtà anche il brand possiede due diversi livelli uno superficiale che appartiene alla realtà e uno immutabile che invece è l’aspetto del brand.
Aristotele: principi del brand
Aristotele definisce il mondo dell’esperienza l’unico mondo possibile.
Ecco a te alcuni principi aristotelici che possono aiutarti a capire come funziona un brand:
Materia : Di che cosa è fatto un brand?
Efficienza: Chi produce o propone il brand?
Forma: Cosa da al brand al forma tramite la quale si può identificare un brand?
Fine: Per quale motivo esiste il brand?
Cogito Ergo Sum o Cogito Ergo Brand?
Cartesio con Cogito Ergo Sum, frase latina che tradotta significa “Penso dunque Sono” vuole dimostrare che l’uomo esiste attraverso la messa in discussione della realtà e di se stesso. Cartesio è il filosofo del dubbio, l’uomo deve giungere alla certezza di essere cosa pensante (res cognitans) senza mai lasciarsi attrarre dalle fale realtà (res extensa). Braun applica la teoria filosofica cartesiana al brand. Come ti starai chiedendo?
Mente e Brand
Sorprendendoci dicendoci che il brand esiste solo nella nostra mente. Che cos’è il brand? Un pensiero.
Tu marketer cosa puoi fare per promuovere il tuo brand? E’ fondamentale capire ciò che la gente pensa, solo quando avrai capito ciò che la gente desidera ciò che la gente pensa che potrai sviluppare il tuo marchio.
Credi anche tu che Cartesio sia stato l’iniziatore dell’analisi del mercato incentrata sui consumatori? Due sono i pensieri contrastanti, il primo è lo storico “Dualismo Cartesiano” per il quale anima e corpo sono separate, il secondo è la negazione del dualismo stesso attraverso Spinoza che non accetta la divisione tra anima e corpo. Cosa indichiamo con separazione tra pensiero e materia nel branding?
Quando pensiamo al brand, il pensiero indica l’idea del brand che il consumatore costruisce mentre con materia indichiamo ciò che realmente il brand è.
Tra realtà e finzione
Con Leibniz riflettiamo su ciò che è vero e su ciò che non lo è.
Braun applica questa opposizione alla filosofia del brand, è necessario separare sempre ciò che vorremmo che il consumatore pensasse del brand e ciò che il brand è in realtà.
Per poter compiere una corretta analisi del brand bisogna quindi lavorare proprio su cosa vorremmo realizzare, cosa vogliamo che il brand diventi?
Tra coscienza ed esperienza
La riflessione empiristica trova la sua realizzazione attraverso Locke, per il filosofo inglese tutto ciò che conosciamo passa attraverso la coscienza. La nostra coscienza è composta dalle varie informazioni che recepiamo dal mondo esterno, questo è rintracciabile nel brand, tutto ciò che un consumatore sa di un brand deriva dall’esperienza che ha avuto con esso.
Il brand tra ragione e sentimento
E’ possibile associare il brand al sentimento? O alla ragione? Rousseau mette al centro della riflessione sul branding i sentimenti. Il brand va percepito con il cuore e non con la ragione. Il brand dovrebbe secondo il filosofo stesso conformare le persone ad un determinato comportamento e colpire al cuore di essi.
L’atteggiamento giusto per approcciarsi al brand
Dal filosofo austriaco Popper, l’autore acquisisce il tipo di approccio critico nei confronti del marketing e di conseguenza del branding. L’essere critici nei confronti del brand aiuta a migliorare il brand stesso.
Conclusioni
Il testo di riferimento analizza in maniera molto dettagliata la filosofia del branding.
E’ un vero e proprio manuale di guida per tutti i marketer curiosi di capire come si può sviluppare al meglio il proprio brand.
Un interessante lettura del cambiamento del mercato e del marketing stesso, in un’innovativa reinterpretazione filosofica delle teorie del passato che ritroviamo ancora oggi utili per la realizzazione del proprio progetto.
Punti di forza:
La scrittura molto fluida e il linguaggio semplice permettono una chiara comprensione degli argomenti storici e filosofici trattati. Il punto di vista scelto per l’analisi del mercato è originale e innovativo.
Punti di debolezza:
Le numerose teorie filosofiche presenti possono indurre il lettore a non concentrarsi sull’obiettivo principale del testo, cioè quello di aiutare a sviluppare al meglio il proprio brand. La scarsità di esempi pratici non fornisce al lettore un metodo efficace per applicare le teorie espresse.
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SummaryReviewer Cogito Ergo Brand - recensione Review Date 2016-08-18Reviewed Item Cogito Ergo Brand, i consigli dei filosofi per il tuo marketingAuthor Rating 3
wowwwwwwwwwwwww ma che onore, grazie Luciano! 🙂
domani mi ascolto tutto… stasera abbiamo la terza confernza e siamo tutti presi dai lavori… 🙂
Tanti auguri a tutti e Buon Nataleeeeeeeeeeee
https://www.youtube.com/watch?v=0Vxi_dU0frc
1abbraccio a tutti! 🙂
Josè
Grazie del regalo,più tardi lo ascolto.
Auguro un Buon e felice Natale
anche a te e famiglia.
Luciano in questi 26 minuti e 29 secondi hai saputo raccogliere (a mio modo di vedere) l’essenza della realizzazione personale.
L’essere umano e’ in costante mutamento. O si migliora o si peggiora. Non esistono altre possibilita’. E in un mondo sempre piu’ competitivo, abbiamo tanto bisogno di differenziarci.
Un caro saluto a te e Jose’
“A B of Y”
p.s. la musica del tuo poadcast è Fantastica 😉
Grazie Gennaro
Grazie del regalo.
Ti auguro i migliori Auguri di Buone Feste.
Ciao Gennaro! 🙂
Anche se rapprresentate in maniera un poco vaga le prospettive elencate nella registarzione sono decisamnete allettanti. Spero ci sia modo di approfondire ulteriormente. Comunque complimenti per tutto il sito professioneformatore.it davvero interessante.
Ciao Camillo
Innanzitutto grazie per il Feed back
A breve ci sarà un webinar su come fare business con i social network
Penso lo troverai interessante
Ciao Luciano,
ascoltando il tuo podcast non ho fatto a meno di invidiarti mentre dici che lavori sul tuo terrazzo. sono felice per te che stai vivendo la tua vita splendida, io sto solo vivendo una vita! come la maggior parte delle persone. Quanto piacerebbe anche a me lavorare seduta sul divano di casa mia! che sensazione splendida sarebbe.
Da un paio d’anni a questa parte ho acquistato vari ebook su questi argomenti, credo che siano stati tutti anche validi, scritti da persone in gamba come te, ma ancora a tutt’oggi non sono riuscita ad avere un idea vincente da mettere online, ogni volta che navigo trovo di tutto e di più e ogni argomento sembra già più che sfruttato e poi… sembra facile, ma in quanto donna e quindi con una famiglia e una casa da gestire oltre il lavoro (sottopagato,faticoso fisicamente e 0 soddisfazioni)proprio non riesco a trovare il tempo per tentare questa strada. si lo so manca la determinazione! Spero di cuore che il 2013 si riveli anche per me come l’era dell’oro! Grazie per questo podcast!
Ciao Flora
Non è il caso di invidiarmi 😉 anche tu ci arriverai presto a realizzare il tuo sogno di lavorare dal divano!
Non ti serve una grande idea. E’ sufficiente un’idea piccola e la voglia e la capacità di cantierarla (metterla in cantiere realizzarla).
Tutto quello di cui hai bisogno è un po di TENACIA, una buona dose di FIDUCIA nel tuo SOGNO e le COMPETENZE giuste!
è così che è capitato a me. Prima di avere successo Io ho investito 4 anni della mia vita in studio ricerca e migliaia di tentativi sbagliati.
Alla fine però ce l’ho fatta 😉
Grazie a te per questo feedback ed in bocca al lupo per il tuo progetto! Faccio il tifo per te
A B o Y
Ascoltato tutto! 🙂
Che ventata di aria fresca questo post, Luciano! 🙂
Sprizzi Gratitudine e Positività da tutti i pori! 🙂
Tu sei già nell’Età dell’Oro… e si sente dalla tua voce! 🙂
1abbraccio forte a te e a tutti i lettori di PF.it
Josè
Grazie Direttore, ne farò uso del Vostro tesoro. Buona giornata e auguri. Alessia