Benvenuto nell’età dell’Oro – i miei Auguri per il Natale 2012
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IL FORMATORE FLESSIBILE
Qualunque platea – piccola o grande – è composta di singoli individui e ognuno di essi ha il proprio modo di interpretare e valutare ciò che gli dirai. Purtroppo, molti formatori si focalizzano sul lanciare il proprio messaggio senza preoccuparsi di cosa sia effettivamente arrivato e di come l’uditorio risponda, man mano, a ciò che si dice e si fa. In pratica, il loro focus e la loro attenzione sono rivolti verso se stessi. E questo può portare a un bel po’ di problemi, la cui causa è, in una sola parola, la rigidità. Per esempio: si inizia a parlare e si va avanti a lungo, incuranti di cosa accade in aula non si tiene conto di chi si ha di fronte si usa un linguaggio troppo tecnico oppure troppo elementare, troppo serio o troppo informale ci si preoccupa di seguire il programma, qualsiasi cosa accada, proprio come succedeva a scuola verso la fine dell’anno ci si focalizza solo sul proprio stato d’animo e non su quello dell’uditorio si ignorano gli imprevisti si fanno poche domande e non si interagisce Insomma, dato un intervento da fare, ci si lancia in quello, senza tener conto che tutto ciò che accade influenza il suo proseguimento e la sua riuscita. Il modello utilizzato è: fare qualcosa e, se non funziona o funziona poco, farla di più! Invece, il formatore eccellente rivolge costantemente l’attenzione agli interlocutori. Il suo focus e la sua attenzione sono rivolti sia verso se stessi sia verso l’esterno. Egli monitora costantemente gli effetti del proprio intervento sul pubblico, in modo da poter apportare immediatamente tutte quelle modifiche funzionali al raggiungimento dell’obiettivo. Proprio come farebbe un abile capitano di una nave, che, avendo ben chiara la rotta, è sempre pronto a virare per schivare ostacoli e imprevisti e giungere con tutto il suo equipaggio a destinazione. Nello specifico, il formatore eccellente sviluppa queste capacità: Acuità sensoriale: sviluppare i propri sensi per percepire a livello emotivo il clima della sala, per ascoltare ciò che si dice, per osservare ciò che accade. Continua calibrazione: è l’attenta osservazione della comunicazione non verbale e permette di avere un feedback continuo ovvero un responso in tempo reale, degli effetti dell’intervento. Ricalco e Guida: adeguamento a quello che accade e alla risposta dell’uditorio ai messaggi, per ricondurre, guidare, all’obiettivo prefisso. Questo implica sviluppare la flessibilità necessaria per adattare il comportamento al responso (feedback) e permette di creare e mantenere un continuo stato di “rapport”, empatia, con i partecipanti. Perciò, parlare eccellentemente in pubblico per fare formazione, significa decidere continui impercettibili cambiamenti di rotta, o magari grandi e vistosi. In una parola: flessibilità. Per esempio: variare il ritmo della voce quando serve; anticipare una pausa se c’è troppa stanchezza; inglobare un imprevisto e commentarlo insieme; tagliare una parte se stai “andando lungo” (a guardare in giro, pare sia una delle cose più difficili da fare ed allo stesso tempo uno degli errori più stupidi e frequenti); aggiungere qualcosa se stai “andando corto”; inserire una storia se l’attenzione sta calando; e così via… In questi casi, il modello utilizzato è: fare qualcosa e, se non funziona o funziona poco, variare. Lavorare in questa maniera, nei miei corsi in aula, mi permette di far passare molto più facilmente i messaggi, di avere poca o nessuna resistenza e, sostanzialmente, di rendere l’esperienza più produttiva per la crescita personale e professionale dei partecipanti e impattante per le loro vite. Preparazione Per facilitare questo processo è importante la preparazione. Infatti, quanto più sei preparato a fare qualcosa, con tanta più sicurezza sei in grado di eseguirla “in automatico” e tanto più puoi spostare il focus all’esterno per osservare e percepire ciò che sta accadendo. Il rapporto empatico continuo nasce dall’osservazione continua, che puoi permetterti solo grazie ad una preparazione continua. In pratica: quando sei ben preparato sul contenuto, puoi concentrarti anche sulla forma dell’esposizione. La domanda chiave che può supportarti nel tenere orientato il focus anche all’esterno (oltre che sul tuo stato) e che vuoi farti spesso, è: “Che penserei io – in questo momento – se fossi al loro posto?” O anche: “Come mi sentirei io al posto loro in questo momento?”, “In che stato sarei?”. Prendi in considerazione aspetti ambientali (temperatura, luce, spazio, colori, ecc), lo stato d’animo (perplessità, stanchezza, scetticismo…) e tutto ciò che ti viene in mente. Con l’osservazione continua, puoi metterti continuamente nei panni dell’uditorio e comprendere qualsiasi clima che abbia bisogno di essere guidato verso una direzione diversa. E puoi anche intuire se ci sono singole criticità su cui intervenire prima che esplodano. Quando fai questo, l’empatia è immediata e sul lungo si trasforma in fiducia. I’ve got your back, Max P.S.: se vuoi sviluppare anche tu queste capacità, e trasformarti in un formatore leggendario, dai un’occhiata al mio ultimo corso Trainer Legend: CLICCA QUI per Trainer Legend PPS: scopri lo Shine Club, la prima membership interamente dedicata a Oratori e Formatori: CLICCA QUI per Shine Club

Arrivederci Italo Cillo; sei stato un vero Maestro
Febbraio 2009 ore 7:30 del mattino, sono in macchina sull’Ofantina tra le colline innevate dell’Appennino Irpino. Mi sto dirigendo a Foggia a fare docenza per un corso di formazione in cui a netto delle spese e a lordo delle tasse guadagnerò meno di 15 euro all’ora. E’ un periodo difficile per la mia attività professionale. La società che ho costituito con un mio carissimo amico non va tanto bene, ci trasciniamo un sacco di costi fissi e lavorando nella catena della subfornitura siamo costretti ad accettare qualunque lavoro a ribasso pur di fare qualcosa. Ho appena passato il confine tra Campania e Basilicata e in macchina ascolto un audio gratuito di una persona di Bari che parla di “internet marketing” e che spiega la logica del “primo bicchiere d’acqua“: regalare qualcosa sul proprio sito per raccogliere le eMail e farsi conoscere. (altro…)

Il potere delle tue Parole
15 novembre, sono in treno e mi sto recando a quello che per me è l’appuntamento più importante dell’autunno 2012, la Expert University di Max Formisano. La Expert non solo è un corso nuovissimo e unico in tutto il panorama europeo, ma per me è anche un’occasione per passare quattro giorni in compagnia di colleghi e amici. Oltre Max alla Expert ci saranno alcune delle persone che stimo di più e con le quali ho davvero piacere a passare del tempo, come Andrea la Gravinese il creatore di Compagnia dei talenti, il portale italiano dell’audioformazione, Josè Scafarelli di Ricchezza Vera, e nuovi amici come Gennaro Porcelli di Desh Gold, il primo portale specializzato nell’investimento in oro . (altro…)

5 modi di creare un ambiente di lavoro tranquillo
La produttività necessita di tranquillità. Questo è un assunto così tanto vero che andrebbe scritto in tutti gli uffici e luoghi di lavoro ! Eh si! Ognuno di noi per essere realmente produttivo e dare il meglio di se ha bisogno di concentrazione e di abbattere gli elementi di fastidio che, ci distraggono dallo svolgimento del nostro compito. E come penso anche tu sappia bene, un ambiente di lavoro tranquillo favorisce la concentrazione. Tuttavia, non tutti abbiamo la fortuna di lavorare in ambienti silenziosi e confortevoli. Anzi molti di noi lavorano in luoghi ad alto stress, con un notevole concentrazione di elementi distrattori. Bene! Se anche la tua postazione di lavoro non ti ispira la tranquillità necessaria a svolgere i tuoi compiti al meglio, voglio darti una buona notizia: puoi ottimizzarlo, con pochi e semplici accorgimenti, rendendolo più rilassante, in termini di riduzione dello stress, aumentando in questo modo la tua produttività. La prima cosa che devi sapere è che il modo più adatto per creare un luogo di lavoro rilassante è “addobbarlo” nel modo in cui ti rende felice. Anche in questo caso le emozioni sono la nostra guida. Se il tuo posto di lavoro ti fa sentire così, allora hai imboccato la strada giusta. Come sempre le emozioni ci guidano nella direzione giusta. Detto questo, voglio darti una lista di 5 consigli , che ti saranno utili per creare un ambiente di lavoro confortevole, da tenere sempre presenti, ovunque ti troverai a lavorare 1. Fai molta attenzione alla qualità della tua sedia. Se devi stare molte ore alla scrivania, è opportuno che tu stia comodo e assuma una postura corretta. È fondamentale la sensazione di confort che riesce a trasmetterti la tua sedia in quanto, se percepirai una sensazione di fastidio e scomodità sarai costantemente in movimento cercando la posizione ideale sulla tua sedia. In questo modo sarai più incline a distrarti e meno attivo, e concentrato sul tuo compito. Nel caso in cui hai una sedia scomoda Fai prontamente richiesta al tuo capoufficio per averne uno migliore o, se sei un autonomo, vai in un buon negozio di forniture per uffici prova diverse sedie fino a che non trovi quella più adatta, l’importante è provarla prima di acquistarla. Nel valutare la sedia ricordati di non trascurare elementi come la postura del corpo e la qualità dei tessuti con la quale è stata realizzata. Una buona sedia deve garantire questi elementi: una postura corretta, un tessuto di copertura antiscivolo, traspirante e fresco d’estate. 2. Metti un piccolo ventilatore sulla scrivania. Alcuni uffici hanno uno scarso circolo d’aria, soprattutto quelli localizzati nei piani alti degli edifici moderni dove le finestre rimangono, a causa del forte vento, sempre chiuse. Quando l’aria è viziata la capacità di concentrazione si abbassa. Questo problema può essere risolto facilmente con l’ausilio di un piccolo ventilatore sulla scrivania che all’occorrenza stimola il circolo d’aria nella stanza, inoltre un ventilatore da scrivania è un ottimo ausilio contro il caldo e, soprattutto quando i livelli di umidità dell’aria sono alti può essere un ottima alternativa al condizionatore. Un ventilatore da scrivania è utile sia in estate che in inverno. Anche di inverno, infatti, nei luoghi chiusi l’aria diventa viziata rendendo difficile la concentrazione. Quindi la mia raccomandazione è di tenerne uno sempre a portata di mano. 3. Usa tanto verde. Con questo non intendo riferirmi alla possibilità di costruire con materiali biodegradabili gli spazi del tuo posto di lavoro, oppure di riprogettare con il feng tsui il tuo ambiente, bensì intendo mettere un po’ di verde sul piano di lavoro sotto forma di piante. Le piante in un ambiente chiuso e saturo di anidride carbonica aiutano a rigenerare l’ossigeno, e rendendo lo spazio più accogliente e piacevole alla vista. 4. Se c’è troppo silenzio Aggiungi qualche rumore. Sembra strano ma lavorare in completo silenzio può essere quasi fonte di distrazione per alcuni. A volte la mente umana ci gioca strani scherzi e quando si trova nel silenzio assoluto percepisce l’ambiente come fonte di un probabile pericolo. In natura il silenzio assoluto è il sintomo della presenza di un grande predatore. Pertanto il nostro sistema di autodifesa primordiale (il nostro cervello rettile) potrebbe farci vivere con tensione la permanenza in un ambiente troppo silenzioso. Può essere opportuno, quindi, aggiungere qualche piccolo suono. Il tipo di suono che vorrai aggiungere dipende dai tuoi gusti. Qualcuno trova beneficio nell’ascoltare musica, io ad esempio adoro la musica classica e il jazz, mentre altri preferiscono la semplicità del rumore dell’acqua e il suono rilassante del suo scorrere, il rumore delle onde del mare, o un flauto giapponese. In molti consigliano di utilizzare i cd di suoni della natura realizzati per accompagnare le sessioni di meditazione. Si vendono un po dappertutto e costano anche molto poco. Un consiglio che ti do è quello di provare con generi di musica differenti e verificare quale di questi favorisce maggiormente la tua concentrazione per poi scegliere quello più adatto a te. Alcuni generi di musica potrebbero essere fonti di distrazione, quindi prova fin quando non trovi un genere che ti aiuti a rilassarti senza distrarti. 5. Personalizza il tuo spazio. Alzati dalla sedia e guarda la tua postazione di lavoro, e ora dimmi se uno sconosciuto sarebbe in grado di imparare qualcosa su di te nel guardarlo? Emergono informazioni su : Chi sei, cosa hai a cuore, quali sono i tuoi obiettivi? Le foto di famiglia sono un modo evidente di personalizzare e le puoi trovare su scrivanie di più persone, ma ci sono molti altri modi di rendere il proprio ambiente di lavoro più personalizzato: un calendario originale, fermagli colorati ecc… io personalizzo il mio spazio con immagini che rappresentano i miei obiettivi. Immagini di tutto quello che voglio raggiungere nella mia vita, la mia “tabella della visione” . In questa pagina trovi qualche informazione in più su come organizzare una tua tabella della visione che sia da stimolo alla tua produttività e ti sostenga nell’impegno quotidiano. Tu che ne pensi ? Pensi possa esserti utile questa lista ? Puoi implementare uno o più consigli di questa lista nella tua realtà quotidiana? La lettura di questo articolo ti ha ispirato soluzioni nuove migliorare il tuo ambiente di lavoro ? Fammi sapere la tua opinione rispondendo con un messaggio a questo post !
wowwwwwwwwwwwww ma che onore, grazie Luciano! 🙂
domani mi ascolto tutto… stasera abbiamo la terza confernza e siamo tutti presi dai lavori… 🙂
Tanti auguri a tutti e Buon Nataleeeeeeeeeeee
https://www.youtube.com/watch?v=0Vxi_dU0frc
1abbraccio a tutti! 🙂
Josè
Grazie del regalo,più tardi lo ascolto.
Auguro un Buon e felice Natale
anche a te e famiglia.
Luciano in questi 26 minuti e 29 secondi hai saputo raccogliere (a mio modo di vedere) l’essenza della realizzazione personale.
L’essere umano e’ in costante mutamento. O si migliora o si peggiora. Non esistono altre possibilita’. E in un mondo sempre piu’ competitivo, abbiamo tanto bisogno di differenziarci.
Un caro saluto a te e Jose’
“A B of Y”
p.s. la musica del tuo poadcast è Fantastica 😉
Grazie Gennaro
Grazie del regalo.
Ti auguro i migliori Auguri di Buone Feste.
Ciao Gennaro! 🙂
Anche se rapprresentate in maniera un poco vaga le prospettive elencate nella registarzione sono decisamnete allettanti. Spero ci sia modo di approfondire ulteriormente. Comunque complimenti per tutto il sito professioneformatore.it davvero interessante.
Ciao Camillo
Innanzitutto grazie per il Feed back
A breve ci sarà un webinar su come fare business con i social network
Penso lo troverai interessante
Ciao Luciano,
ascoltando il tuo podcast non ho fatto a meno di invidiarti mentre dici che lavori sul tuo terrazzo. sono felice per te che stai vivendo la tua vita splendida, io sto solo vivendo una vita! come la maggior parte delle persone. Quanto piacerebbe anche a me lavorare seduta sul divano di casa mia! che sensazione splendida sarebbe.
Da un paio d’anni a questa parte ho acquistato vari ebook su questi argomenti, credo che siano stati tutti anche validi, scritti da persone in gamba come te, ma ancora a tutt’oggi non sono riuscita ad avere un idea vincente da mettere online, ogni volta che navigo trovo di tutto e di più e ogni argomento sembra già più che sfruttato e poi… sembra facile, ma in quanto donna e quindi con una famiglia e una casa da gestire oltre il lavoro (sottopagato,faticoso fisicamente e 0 soddisfazioni)proprio non riesco a trovare il tempo per tentare questa strada. si lo so manca la determinazione! Spero di cuore che il 2013 si riveli anche per me come l’era dell’oro! Grazie per questo podcast!
Ciao Flora
Non è il caso di invidiarmi 😉 anche tu ci arriverai presto a realizzare il tuo sogno di lavorare dal divano!
Non ti serve una grande idea. E’ sufficiente un’idea piccola e la voglia e la capacità di cantierarla (metterla in cantiere realizzarla).
Tutto quello di cui hai bisogno è un po di TENACIA, una buona dose di FIDUCIA nel tuo SOGNO e le COMPETENZE giuste!
è così che è capitato a me. Prima di avere successo Io ho investito 4 anni della mia vita in studio ricerca e migliaia di tentativi sbagliati.
Alla fine però ce l’ho fatta 😉
Grazie a te per questo feedback ed in bocca al lupo per il tuo progetto! Faccio il tifo per te
A B o Y
Ascoltato tutto! 🙂
Che ventata di aria fresca questo post, Luciano! 🙂
Sprizzi Gratitudine e Positività da tutti i pori! 🙂
Tu sei già nell’Età dell’Oro… e si sente dalla tua voce! 🙂
1abbraccio forte a te e a tutti i lettori di PF.it
Josè
Grazie Direttore, ne farò uso del Vostro tesoro. Buona giornata e auguri. Alessia