Potrebbero interessarti anche questi:
Stress: 15 Consigli della Smilovits per combatterlo
Sai che lo stress è causa di malesseri fisici e psicologici?
Sai che è possibile intervenire sullo stress in modo funzionale?
Conosci l’esperienza della Smilovits?
La giornalista Anjelica Smilovits racconta di come si sia ammalata a causa dello stress, ci racconta di come ha vissuto le varie fasi dello stress e di come poi sia riuscita a superarlo.
Anjelica dice che si è ammalata per un lungo tempo dopo aver vissuto prolungati ed intensi momenti di stress, questo spiega è avvenuto, poiché all’epoca non aveva ancora imparato ad influire sullo stress in maniera funzionale.
Come ha vissuto lo stress la Smilovits?
(altro…)
6 tappe della strada per il successo
Chi non ha mai vissuto un momento in cui il mondo gli stava crollando addosso? Cercare un modo per migliorare la propria condizione fa parte della natura umana ecco perché ognuno di noi è pieni di idee e progetti per il futuro. Può nel corso della vita di perdere il controllo e di smarrire la via che si era imboccata. Alle volte si ha anche la sensazione di aver imboccato un vicolo cieco e di non fare alcun passo avanti.
Per quanto programmiamo in anticipo le cose difficilmente nel percorso della nostra vita avremo la strada spianata, priva di ostacoli. Questo vale anche per chi è nato ricco, bello, in una famiglia importante. Queste persone non troveranno sempre la strada spianata di fronte e anche loro avranno una buona dose di difficoltà. L’essere umano è stato progettato dalla natura per progredire e per questo motivo siamo sempre tentati a porci delle sfide che ci diano l’opportunità di fare un bel passo in avanti. Per questo motivo si corre il rischio di “inciampare” sulle difficoltà ed è ancora più difficile, una volta caduti, scegliere se rialzarsi o continuare a lamentarsi per il ginocchio sbucciato.
Cosa si può fare quando questo accade? La parola chiave è perseverare, non arrendersi mai davanti alle difficoltà.
Come in ogni attività, capire dove si vuole arrivare è il primo passo per il successo. Ancora più importante, è la progettazione. Ecco a te le
6 Tappe verso il successo
Step 1 – Definisci il tuo obiettivo
L’obiettivo finale è spesso ampio e dispersivo. Suddividilo in sotto-obiettivi, così da affrontare piccoli problemi volta per volta. Il risultato finale sarà la somma dei risultati dei singoli sotto-obiettivi. Pensare in termini di piccoli passi, chiarirà la tua visione del problema e ti renderà sicuramente più sereno.
Tappa 2 – Riconosci le tue debolezze
Durante il cammino è possibile bloccarsi in vicoli ciechi. Se ci restiamo troppo a lungo, vuol dire che non siamo flessibili e aperti a nuove idee. Abbiamo anche bisogno di una persona di fiducia che ci dica quello che che non vorremo sentirci dire riguardo le nostre debolezze.
Tappa 3 – Riparti dal fallimento
Un fallimento non deve scoraggiare. Anzi, deve essere una buona occasione per capire dove si è sbagliato ed evitare di ripetere l’errore. La chiave è perseverare! La maggior parte dei personaggi famosi hanno fallito miseramente prima di avere successo.
Tappa 4 – Pensa positivo
Perseverare vuol dire pensare e dire cose positive. Ciò non significa rifiutare le emozioni negative, ma concentrarsi sulle soluzioni piuttosto che sul problema.
Essere negativi può solo demotivarti e portarti sulla strada del fallimento. Non lasciate che ciò accada!
Tappa 5 – Prepararsi prima di agire
Prima di iniziare la nuova attività, sarebbe bene imparare tutto il possibile sul prodotto, sul servizio, sulle abilità richieste e tutto ciò che vi consente di fare i primi passi verso il tuo obiettivo!
Tappa 6 – Ripercorrere i primi passi
Perseverare significa che potrebbe essere necessario ripercorrere i primi passi più di una volta. Bisogna provare, provare e riprovare. Ovviamente ri-pensando e ri-definendo il modo di agire. L’importante è non mollare mai.
Se hai un sogno, un desiderio ed una gran voglia di fare ed avere successo, allora prendi carta e penna e scrivi ciò che vuoi fare. Scomponilo in piccoli passi, preparati all’azione e parti per la strada per il successo.
Non mollate mai: la maggior parte delle persone rinuncia prima di un grande passo che sta per compiere.
Coaching: 8 regole per dare un feedback efficaci !
Quello che segue è un guest post di Gianfranco Nocilla, che ci parla di come somministrare in maniera efficace e professionale i feedback.
Gianfranco è un career coach, accreditato dall’International Coach Federation. Un paio di mesi di mesi fa ha lanciato un blog interamente dedicato al career coaching www.gianfranconocillacoach.it
(altro…)
Come lavorare online da freelance. In tutto il mondo.
Quello che segue è un guest post di Alberto, del Team Italia di twago, piattaforma online per freelance.
In tempi di grandi mutazioni economiche l’economia digitale è considerata da molti una prospettiva fondamentale e irrinunciabile. Ma cosa significa questo per il lavoro e per le aziende? Due parole vengono subito in mente: start-up e lavoro freelance.
La scena delle start-up si sta sviluppando anche in Italia, dopo aver dato una scossa all’economia dell’Europa centrale e settentrionale. E’ noto che in Italia persistono alcuni ostacoli culturali e alcune complicazioni burocratiche che hanno rallentato la scommessa delle start-up. Ma forse non tutti i mali vengono per nuocere e, oggi che specifiche difficoltà di crescita sono evidenti a chiunque, alcune resistenze potrebbero essere superate. Si potrebbe cioè prendere atto della necessità di modi nuovi di produrre ricchezza, di nuovi modi di lavorare e valorizzare l’intelligenza e la formazione di migliaia di giovani. L’economia digitale si presenta come habitat naturale per una simile evoluzione. Il web è capace di abbattere una serie di costi legati alla classica organizzazione aziendale e alla sua logistica. Ecco perchè le start-up di successo hanno trovato nelle possibilità offerte dalla rete il modo migliore di lavorare partendo dal patrimonio di saperi degli esperti dell’IT.
Basterebbe fare oggi una passeggiata a Berlino per vedere come le start-up possano diventare un propulsore fondamentale della crescita di un paese. Come ha attestato pochi mesi fa Techcrunch, Berlino ha infatti superato Londra nella classifica ideale delle “Mecche” per start-up. La città alternativa e underground di un tempo ha fatto della creatività non convenzionale una risorsa, aprendo un mercato nuovo, digitale, che guarda al futuro. E che sembra pronto più di altri di assorbire capacità di giovani provenienti da tutta Europa. La città un tempo divisa da un muro è oggi il crocevia reale e virtuale della rete mondiale.
E non è un caso che Berlino sia oggi anche capitale del lavoro freelance. Il lavoro freelance si presenta come un’evoluzione naturale del lavoro nella web economy. Le specializzazioni richieste sul web sono sempre più specifiche e approfondite, per ogni singola fase di un progetto produttivo. Ecco perchè per diverse di queste mansioni conviene affidarsi ad un esperto del settore. Al tempo stesso sono sempre di più i professionisti che preferiscono lavorare di volta in volta con un cliente diverso, gestendo in maniera autonoma il proprio capitale di formazione, esperienza e specializzazione.
A Berlino è nata da un paio d’anni anche twago, piattaforma di intermediazione online per lavoro freelance. Ecco quindi l’incontro concreto tra start-up e lavoro freelance. Un incontro che si basa su un secondo incontro. Quale? L’incontro tra un’azienda che deve sviluppare un progetto e l’esperto freelance che è capace di realizzarlo al meglio. All’azienda basta postare il proprio progetto sulla piattaforma di twago e aspettare le varie offerte di freelance da tutto il mondo. Al freelance basta un login nella piattaforma per scegliere quale progetto è più adatto a lui. Una volta trovato l’accordo tra azienda e freelance il team della piattaforma segue tutto l’iter del progetto, fino al successo finale.
Il web e i suoi strumenti hanno reso possibile l’emergere delle start-up. Tra queste start-up ci sono quelle che hanno puntato sulle potenzialità del lavoro freelance. Attori economici e protagonisti che fino a dieci anni fa non si sarebbero mai potuti incontrare oggi lo fanno nello spazio di un accesso ad un portale online.
Chi saprà cogliere le coordinate di un nuovo modo di produrre e di lavorare proporrà automaticamente anche un nuovo modo di crescere economicamente.
Ciao, studio web marketing per poter avviare un’attività sul web, presto aprirò un altro blog, ed è mia intenzione presentarlo a video, certo registrare un video non è come comunicare in pubblico, ma l’obiettivo che mi pongo è proprio questo, fare corsi di marketing in pubblico sia online che dal vivo e non ho nessuna esperienza a riguardo, quindi sono molto interessato a seguire i tuoi post.
Ciao Massimo
Benvenuto tra noi
Sera, dopo l’esperienza presso studi professionali, data la passione per il mondo della formazione, ho deciso di dedicarmi a tempo pieno alla professione di formatore che, almeno per quanto mi riguarda, riesce a trasmettermi un entusiasmo in continua crescita. Devo complimentarmi con Luciano per le osservazioni davvero realistiche che ho avuto modo di sperimentare “dal vivo” sulla mia pelle. Sto prendendo così coscienza degli errori più comuni che non si dovrebbero commettere. Io ad esempio mi colloco tra quelli propensi a riempire troppo una slide. Luciano ti ringrazio ancora e spero di poter contare ancora sul tuo supporto. Simone
Sono un formatore in ambito assicurativo ed ho sempre usato le slides, a meno che non contengano contenuti tecnici particolari, come sfondo e non come principio attivo. Uso spesso abbinare ad argomenti che ritengo basilari , degli esempi pratici divertenti che attirano l’attenzione sul punto che voglio evidenziare….filmati strani, foto strane, articoli di giornale ….e l’aula apprezza molto
Posso chiederti se sei parente del Prof Sabino Cassese?
La domanda è perchè è un amico di famiglia da lunghissimo tempo che dopo la morte di mio padre non ho avuto piu il paicere di vedere.
In ogni caso è sempre un piacere conoscerti il tuo blog è molto interessante
Paolo Orlando
Ciao Paolo
No mi spiace non sono parente del professore Sabino Cassese!
L’ho anche scritto in alcuni articoli ironizzando sull’omonimia 😉
Anche se ad essere sincero una volta ho approfittato dell’equivoco : 16 anni fa quando ero ancora all’università dovendo sostenere l’esame di diritto Amministrativo ho finto di essere parente del professore Cassese e mi è andata anche molto bene 😉 considerando la stima di cui gode il professore mi è bastato lasciare intendere che ero lontanamente parente per ottenere un buon voto!
Ottimi consigli. Grazie!