ti sono piaciuti?
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Ti sei mai chiesto come fanno tante persone a diventare famose solo con YouTube? Perché molte aziende scelgono sempre più di frequente di sponsorizzarsi su questo sito? Hai pensato anche tu di promuovere la tua attività in questo modo? Michael Miller col suo libro Fare business con YouTube ti spiega il corretto utilizzo di questa “Web Community”, poiché, come avrai intuito anche tu, YouTube è molto più che un sistema di archiviazione e visualizzazione video ma un vero e proprio canale di marketing digitale. Nel testo Miller fa una intera panoramica degli aspetti che servono per lavorare con YouTube, a partire dalle modalità di accesso, agli aspetti tecnici del video editing, fino ad arrivare agli obiettivi strategici di un video e a come inserire una pianificazione di videocasting all’interno di una strategia di comunicazione globale dell’impresa. A seguire ti riassumo per grandi linee i contenuti proposti da Miller nel suo lavoro fare business con YouTube. (altro…)
Sei stanco del tuo lavoro? Litighi quotidianamente con il tuo capo e con i tuoi colleghi? Non ti piace ciò che fai e sei costretto dal bisogno di guadagnare? Se la risposta a queste domande è affermativa sei in buona compagnia: l’insoddisfazione in ambito lavorativo è un problema che affligge in molti, sia uomini che donne. Circa il 70% dei dipendenti odia il proprio lavoro e non è motivato a svolgerlo nel migliore dei modi. (altro…)
Quando mi chiedono: “che lavoro fai?” io rispondo sempre, ormai da 15 anni, “il formatore“! Tuttavia capita ancora oggi che le persone rimangano perplesse a sentire questa parola, non riuscendo ad incasellarmi in una professione tradizionale e mi rispondano “il che ? l’informatore?“. Negli ultimi tempi per far capire subito di cosa sto parlando ho identificato una espressione semplice ma al contempo efficace quanto sintetica: “faccio i corsi di formazione“. In due anni di vita di questo di blog ho ricevuto tante domande di persone interessate alla professione del formatore, in tanti mi hanno chiesto come si fa a diventare un formatore. E in effetti quella del formatore è una attività professionale che affascina tanti, ne è testimone il numero sempre crescente degli iscritti ai di corsi di laurea in “Scienze della formazione” e in “formazione degli adulti”. Ma cos’è e cosa fa un formatore? In queste brevi righe vorrei provare a identificare una serie di tratti comuni utili, un domani, a formulare una definizione del mestiere di formatore e provando a tracciarne i confini del ruolo e degli ambiti operativi . > Quella del formatore è una professione relativamente giovane diffusa in italia a ridosso anni ’70 per rispondere alle esigenze di aggiornamento e riconversione delle professionalità degli operai delle grandi aziende. Nel corso degli anni si sviluppa poi intorno a 4 tipologie di mercato che sono: le attività di formazione finanziata da risorse pubbliche, le attività autofinanziate dagli stessi corsisti, la formazione privata e la formazione aziendale. L’analisi del mercato della formazione professionale è un argomento ampiamente trattato nel filmato che trovi all’indirizzo web: https://www.professioneformatore.it/primo-piano/quali-sono-le-opportunita-di-mercato-per-un-formatore/ e quindi lo tralascieremo nel corso di questo articolo. Non è semplice definire la figura professionale del formatore, sono tante scuole di riferimento e che si propongono di offrire percorsi di sviluppo delle competenze utili all’esercizio della professione ma, nessuna di esse aderisce ad una definizione considerata universale e standard. Quindi, qualora si volesse ritagliare una “definizione di formatore” penso sia utile partire dall’analisi del suo ruolo professionale. Proviamo, quindi, a chiederci: Cosa fa il formatore? e cosa differenzia un formatore da un docente di scuola o da un professore universitario? Diversamente da un docente di scuola o Universitario, che lavora sulle conoscenze dell’individuo il formatore (sia in ambito tecnico sia in ambito personale, motivazionale) lavora sulle competenze dell’individuo sulle sue skill, come direbbero gli anglosassoni. Il formatore è una persona incaricata di sviluppare competenze nei suoi soggetti clienti. Siano essi un gruppo classe o un individuo singolo.Ma la competenza è sempre qualcosa che appartiene alla sfera personale del cliente, non è una cosa che può essere trasferita ma, è qualcosa che deve svilupparsi. Il formatore è, fondamentalmente, un facilitatore dello sviluppo delle competenze. Cioè la sua azione è finalizzata a rendere semplice, veloce ed efficiente il processo di “Sviluppo” di nuove competenze. Se partiamo dalla definizione classica di competenza (come un’insieme coordinato di risorse personali che permette lo svolgimento eccellente di una specifica mansione in un determinato processo produttivo) possiamo definire il formatore come quella persona che rende più semplice ed efficiente il processo di acquisizione delle risorse personali di lavoratore. Il formatore quindi lavora per lo più su un Saper Fare e un Saper Essere di un lavoratore, piuttosto che sul Sapere. La differenza principale quindi rispetto alle altre professioni dell’insegnamento (docente di scuola e professore universitario) la ritroviamo proprio nell’oggetto del suo operare. Il formatore non trasmette concetti ma agisce come veicolo e acceleratore nello sviluppo di competenze da parte del cliente. E’ più vicino quindi alla figura professionale dell’allenatore sportivo che spiega tecniche, introduce tattiche di gara, mostra esercizi ginnici, motiva e accompagna l’atleta verso le sue migliori performance. Piaciuto il nostro articolo ? invialo a chi pensi possa fare piacere ! Hai trovato interessante questo articolo? Lasciaci un commento ! o invia l’articolo a qualcuno a cui potrebbe interessare
Quanto siamo capaci desiderare e di sognare? Questa è una domanda davvero importante che oggi voglio portare alla tua attenzione! Tempo addietro, durante le vacanze di natale per essere precisi, mi sono imbattuto in una esperienza interessante ! Leggendo un volume dedicato ad alcune tecniche di sviluppo personale ho trovato un esercizio all’apparenza semplice che poi si è rivelato molto più difficile di quello che riuscivo ad immaginare. (altro…)