Quello che segue è un guest post di Mauro Pepe Mental Coach per sportivi, che ci parla di come raggiungere il successo nello sport. Buona lettura
Raggiungere il successo nello sport rappresenta un qualcosa di estremamente ambito dalla maggior parte, ma ciò non è sicuramente qualcosa di semplicissimo. È uso comune pensare che, per poter vincere nello sport, basti possedere un gran talento, ma non è così, o meglio, il talento ci aiuta in maniera significativa, ma da solo non basta.
Per poter raggiungere una costante peak performance, cioè regalare e regalarci un prestazione sportiva che rispecchi sempre al massimo le nostre possibilità e capacità, è indispensabile curare nel minimo dettaglio 4 diverse tipologie di allenamento.
Tali tipologie di allenamento vengono nominate dal mental coach, le 4 colonne del successo sportivo. Analizzarle nello specifico.
Le 4 colonne del successo sportivo
Le 4 colonne del successo sportivo equivalgono a 4 diversi tipi di preparazione:
la preparazione atletica: se eseguita in maniera accurata ed impeccabile, può rivelarsi fondamentale in quei momenti di maggiore tensione, presenti all’interno di una gara sportiva. Infatti, se si è ben preparati atleticamente, si riesce a conservare un alto grado di lucidità mentale anche in questi particolari momenti. Una buona preparazione atletica è fondamentale per raggiungere il successo sportivo ed essa può essere aiutata se sorretta anche da un corretto, sano ed idoneo regime di alimentazione.
La preparazione tecnica: questo tipo di preparazione è capace di donare qualità al nostro particolare gesto tecnico del nostro specifico sport. Se si è ben preparati tecnicamente, si riesce a sforzare meno il corpo durante una gara. Per curare la tecnica è fondamentale seguire un buon regime di allenamento fisico e mentale.
La preparazione tattica: è la preparazione che dà forma e concretezza ai risultati raggiunti mediante i due tipi di preparazione precedenti. Per vincere non bisogna lasciare nulla di non studiato, proprio la tattica va analizzata, qualsiasi sia lo sport a cui vi dedichiate, nei minimi particolare.
La preparazione mentale: se effettuata efficacemente, può risultare la nostra marcia in più. Una giusta mentalità, una grande forza emotiva, una ferrea motivazione ed una reale capacità di gestire le situazioni al meglio danno valore ed concretezza a tutte e tre le altre preparazioni. Senza allenare nel migliore dei modi la nostra mente, le altre preparazioni (atletica, tecnica e tattica) diventano inutili. Il mondo dello sport è già colmo di sportivi propri di gran talento, ma irrealizzati, a causa di una preparazione mentale non attuata, o attuata non in maniere corretta.
Risulta quindi evidente che, senza allenare adeguatamente e correttamente la mente, è molto difficile raggiungere il successo nello sport.
Allenare la mente per superare le difficoltà nello sport
Ovviamente per quanto possiamo essere perfettamente allenati e preparati dal punto di vista atletico, tecnico, tattico e mentale, e per quanto talento possiamo avere, è inevitabile che prima o poi ci troveremo a dover affrontare delle difficoltà derivanti dallo specifico sport da noi praticato. È proprio in questi tristi momenti di sconforto che dobbiamo essere forti e reagire in modo da trasformarli in momenti positivi, momenti di crescita personale, momenti indispensabili al raggiungimento del successo nello sport.
Un bravissimo e competente allenatore di basket americano, Vincent Lombardi, affermò che <<Il vero successo non consiste nel non cadere, ma nel rialzarsi ogni volta che si cade>>. Il vero campione non è colui che non cade mai, ma colui che è il primo a rialzarsi, colui che non si fa abbattere da nulla, colui che continua imperterrito lungo la propria strada, perché convinto di potercela fare.
Ma come allenare la nostra mente al fine di superare le difficoltà nello sport?
Beh, per poter superare le difficoltà sportive, sono 4 gli aspetti da migliorare, sviluppare e rafforzare del nostro carattere. Essi sono:
autostima: essa conferisce all’atleta la consapevolezza di avere le doti per raggiungere il successo, donando anche la capacità di rialzarsi a testa alta.
Autocontrollo: esso è fondamentale per ragionare con calma su ogni decisione, in modo da non fare scelte errate dettate dal solo istinto.
Forza di volontà: al fine di sopportare le fatiche e superare i momenti di sconforto occorre possedere una grandissima e sviluppata forza di volontà.
Dare il giusto significato: ciò vuol dire, capire al meglio la causa della difficoltà che si sta attraversando, in modo da non commettere più lo stesso errore e da sviluppare la forza e consapevolezza delle proprie capacità.
Tutte queste 4 caratteristiche appaiono fondamentali per ottenere una mente allenata e pronta a superare le difficoltà sportive, ma la forza di volontà rappresenta forse l’aspetto più importante e difficili da sviluppare.
Come sviluppare la forza di volontà
La forza di volontà ci rende capaci di tenere duro e di superare di volta in volta i nostri limiti. Per possedere un elevato grado di forza è indispensabili possedere anche caratteristiche caratteriali quali la perseveranza, l’ostinazione, la resistenza, il coraggio, la tenacia, l’iniziativa e la motivazione.
Per sviluppare la forza di volontà occorre indirizzare sia mente che corpo verso i nostri desideri, i nostri obiettivi, trovando in essi sempre più motivazione, resistenza, tenacia, passo dopo passo, gara dopo gara, ostacolo dopo ostacolo. Inoltre nostri desideri razionali devono essere coerenti anche con i nostri desideri inconsci, è importantissimo imparare a conoscere al meglio noi stessi.
Si evince che porsi gli obiettivi giusti rappresenta un’azione indispensabile per allenare la mente al raggiungimento del successo nello sport. Questi obiettivi, però, devono essere posti da noi a noi stessi nella maniera corretta e devono presentare delle determinate caratteristiche per risultare raggiungibili.
Come porsi gli obiettivi giusti
La mente, quando compie una precisa azione, ha bisogno di comprendere in anticipo quali benefici l’intero organismo otterrà dall’azione in questione. Se la mente non comprenderà ciò, non potrà neanche fornisce l’aiuto necessario e richiesto. Detto questo, risulta lampante l’importanza di porsi giusti obiettivi, obiettivi capaci di far funzionare nel migliore dei modi la nostra mente, svolgendo, così, al meglio una determinata azione, come ad esempio una particolare seduta di allenamento.
Un obiettivo, per essere posto in maniera corretta, deve presentare diverse caratteristiche, caratteristiche appartenenti allo nuovo ed rinnovato schema della tecnica S.M.A.R.T. Ogni obiettivo deve essere:
specifico e in positivo: l’obiettivo non deve mai presentare un carattere generico e deve essere posto nel senso positivo (esempio: “Devo essere veloce”).
Misurabile: questa caratteristica renderà i risultati raggiunti più facili da costatare e analizzare. In tutto quello che si vuol fare è importante ottenere prove tangibili e verificabili dei risultati ottenuti.
Ambizioso: solo se estremamente ambizioso, l’obiettivo sarà in grado di motivarci a dovere e di renderci capaci di superare realmente i nostri limiti.
Realizzabile: un obiettivo deve però essere anche conquistabile, perché, una volta conquistato, potrà accrescere la nostra autostima e le nostre convinzioni.
Tempificato: Senza prefiggerci un qualche intervallo di tempo, all’interno del quale dover completare il nostro obiettivo, può essere causa di fallimento.
La passione ed il sogno per il successo nello sport
Tutto quello detto in precedenza, però, non avrà alcun effetto se alla base di tutto non porrete la vostra passione e la vostra voglia di raggiungere il sogno. Non si devono creare paletti ai nostri obiettivi, dobbiamo poter sognare i traguardi più ostili, perché solo puntando sempre al massimo sarà possibile raggiungere il successo nello sport.
Bellissimo articolo e significativo.
Buona giornata!
Grazie Marco
Luciano ( aspetta che ti scrivo il nome in maiuscolo)
LUCIANO ,ottima presa di carattere credenziale , ottimo il riferimento con Bruce Lee ( grande maestro di filosofia e disciplina mentale) ottimo il riferimento del cuore ( prende sempre) ottimo il riferimento al futuro (spostare il focus) ottimo il riferimento della paura (noi siamo il risultato delle nostre paure).
conclusione bravo complimenti ti seguo sempre volentieri.
cordialmente Franco Mitidieri
Mi è piaciuto tanto. Soprattutto la parte “Parla con il tuo io futuro”, il prendere le distanze dalla situazione attuale. Bello.
Ciao Anna, Questa tecnica l’ho trovata solo dopo tantissimo tempo
“parla con il tuo futuro io” è un po come il guardarsi all’indietro e fare il punto della situazione.
Se ci fai caso ogni Sfida che abbiamo affrontato nella vita ci ha fatto crescere. Ogni problema che abbiamo affrontato ci ha consentito di diventare quello che siamo oggi.
“parla con il tuo futuro io” è la stessa cosa solo al futuro. 😉
Articolo molto bello, istruttivo, formativo e contenente concetti facilmente applicabili, utili e di immediata possibilità di verifica.
Solo, che si nota, è scritto più da un ottimista che un pessimista 😉
Infatti, mentre il punto 1 e 3 sono più attinenti ad attività portate all’azione, diciamo un’azione quasi fisica (anche se, ovviamente, dovrà sempre essere preceduta da quella mentale), e quindi o fai o non fai, il punto 2 è quello che mi rimane più difficile, ed ecco perché:
1. Quando penso me, da qui a 5 anni, sinceramente ho più che discrete difficoltà a vedere (non visualizzare) le presenti sofferenti situazioni migliorate, ma anzi, purtroppo, ho una visione meno gratificante dell’attuale;
2. Se provo a pensare a come erano “alcune” condizioni della mia vita 5 anni fa… divento nostalgico… e non aggiungo altro.
Per chiarezza, però, preciso che mi riferisco solo ad “alcune” condizioni che mi creano ora dispiacere, e non ovviamente tutte le parti integranti della vita di una persona, che, come sappiamo, si compone di lavoro, famiglia, amore, tempo libero/hobby, successo, relazioni inter ed intra-personali, ecc.. ecc..
Un caro saluto.
Max
Ciao Max
bene …. anche a me capita pensando al passato a di soffermarmi su situazioni di apparente maggiore felicità …. sopratutto se penso a quando ero più ragazzo e più spensierato . Questo tipo di pensieri penso sia normale. Del resto il passato a tutti sembra sempre più roseo di quello che è stato realmente.
E’ vero alle volte può sembrare che quando ci guardiamo indietro la nostra condizione fosse stata migliore di quella attuale ma questo significa solo che oggi stiamo affrontando una sfida.
Il senso del punto 2 è un po questo: quando pensiamo alla sfida che stiamo affrontando oggi (e ci viene da essere pessimisti) consideriamo quanto ci hanno fatto crescere in passato i nostri problemi/Sfide una volta affrontati e superati. E sopratutto a come ci sentiamo oggi una volta superate queste sfide. Ho usato sfide e non problemi . Quando eri ragazzo tante piccole cose come i professori a scuola, le sospensioni, i genitori separati, etc etc sembravano dei problemi giganteschi. Oggi non sembrano più problemi ma ostacoli che mi hanno fatto crescere. Per questo mi piace definirle “sfide”
Vorrei proporti un gioco
Quando dici :
Ti faccio sapere che anche io a volte ho questa sensazione .
Penso sia il risultato della stanchezza nell’affrontare una certa situazione, in quanto alle volte sembra di non riuscire a trovare la soluzione.
Il gioco potrebbe essere quello di sforzarsi di immaginare un futuro senza quel problema. Tu non sai come ma, sai che si risolverà.
Dopo un po di tempo vedrai che, da qualche parte, riuscirai ad intravedere la soluzione.
Saranno le tue risorse mentali inconsce a farti poggiare lo sguardo sulla soluzione giusta.
Luciano, hai letto qualcosa di Alan Cohen? (Relax into Wealth è stato pubblicato anche in Italia, io apprezzo molto anche The Dragon doesn’t Live Here Anymore)… mi sembra molto in linea con quanto scrivi, specialmente al punto 3.
Ciao Denis
No non l’ho letto !
Hai per caso il link all’articolo che corro a leggerlo !
Grande LUCIANO hai ragione.
Beh io ho aiutato molte persone volontariamente.
Grazie mille Stefano!!
Ciò che mi proponi è davvero un ottimo esercizio.
Grazie della tua disponibilità, cortesia e competenza.
Proverò senza ombra di dubbio.
A presto!!
Max
Ciao Max Grazie a te …
Comunque mi chiamo Luciano 😉
Porca Pupazza!!! Allora sto messo peggio di quello che pensavo… Luciano… Luciano… :-))))
Mah!! Probabile Lapsus Freudiano..
Ciao… Luciano e di nuovo grazie!
daccordo con lo spostamento dell’orizzonte temporale…però non si può sempre vivere spostati nel fututo o con la speranza del futuro….anche se la vita dell’uomo è solo un atto di speranza….
Io devo essere decisamente pessimista visto che tutto , nella mia vita, mi sembra bloccato.Ho proprio questa senzazione di impedimento costante in tutti i settori famigliare, professionale e delle amicizie.
Cero ho delle paure, la più eclattante è la pura della morte: come si può trasformare in chiave ottimitisca questa paura? Inoltre, come posso arginare la paura per mio figlio che si fa delle canne (è ancora minorenne)?Devo leggere anche questa sotto l’aspetto di un suo piacere?
grazie
Ciao Antonia ,
è vero ci sembra di essere così tanto piccoli da non poter affrontare i nostri problemi e le nostre paure.
il pensiero della morte può essere una delle cose più motivanti che abbiamo. Affronta la paura della morte!
Ti suggerisco un esercizio che ho trovato una volta su un libro di covey e che mi è stato tanto utile in passato. E’ molto forte . Quindi se non te la senti non farlo !
Esercizio:
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Siediti comoda nel silenzio. Trova uno spazio e un tempo tranquillo dove hai la possibilità di restare almeno 10 minuti in completa solitudine.
Mettiti comoda, chiudi gli occhi. Fai tre respiri profondi e poi conta da 9 fino a 1lentamente.
Quando arriverai ad uno sarai con la tua immaginazione da un’altra parte.
Immagina i partecipare ad un funerale. Sei in chiesa e davanti a te c’è una bara.
Attorno a te ci sono tante persone vestite bene. Tutte in piedi in segno di cordoglio.
Tu ci sei ma nessuno ti nota. Sulla bara c’è scritto il tuo nome. Sei al tuo funerale.
Prova ad immaginare il tuo funerale.
Prova ad immaginare di essere morta e di partecipare come osservatore al tuo funerale, con il solo spirito. Il tuo spirito gira per la chiesa e osserva quello che succede.
Un funerale come quello che fanno gli americani . Dove tutti i convenuti salgono sul palco e dicono qualcosa sul caro estinto. Ci sono i tuoi amici, i tuoi parenti, le persone che hai amato di più, e quelle che hai amato di meno, i colleghi di lavoro, i clienti, tutte le perone che hai incontrato nella vita e che pensi dovrebbero essere li per l’estremo saluto .
Quando hai finito le tue osservazioni, prendi carta e penna e scrivi le risposte a queste due domande.
1.Quali sono le persone che hai visto nel tuo funerale? Chi è salito sul palco per pronunciare qualche parola su di te?
2.Cosa hanno detto quelle persone? come e per che cosa ti hanno ricordato ?
In queste immagini ci sono tutte le risposte.
Quello che le persone diranno su di te sono l’oggetto della tua missione nella vita. Sono i tuoi obiettivi più veri e più coerenti con i tuoi valori. In quelle immagini e in quelle parole trovi quello che intendi realmente realizzare al di la dei condizionamenti, delle mode, della società, delle persone che abbiamo accanto.
Ecco : Cosa vorresti lasciare su questa terra?
Se hai questa risposta il pensiero della morte ti darà tanta motivazione. Ti spingerà ad agire in quanto ognuno di noi ha i giorni limitati per essere quello che vuole essere e per compiere la propria missione.
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Non ho capito se quella delle “canne” è una paura o un fatto ! dal messaggio non è chiaro.
Non ho la ricetta per questo tipo di cose. E’ una esperienza che non ho fatto: “quella di avere un figlio, e di temere per un suo comportamento del genere”. Ma se pure avessi fatto questa esperienza la soluzione che ne avrei trovato sarebbe la MIA soluzione e non è detto che potrebbe funzionare anche nel tuo caso.
Tuttavia quello che mi sento di consigliarti è di “verificare” . Accertati prima che veramente tuo figlio faccia le canne.
Se le fa, Sicuramente lui sta cercando una risposta ad un suo piacere ma tu sei un genitore. E sai sicuramente meglio di me quale è la tua responsabilità in questo. Io ti potrei suggerire al max un modo per comunicare al meglio con lui. Ma la sostanza non cambia. Tu sei il genitore e devi fare la parte del genitore. Devi essere un punto di riferimento. I “no” Fanno bene soprattutto in questi casi. Ma, questo già lo sai!
Quello sul proprio funerale un esercizio davvero “potente!!!” 😮
Grazie Luciano dei tuoi sempre utili e profondi spunti.
Max
Ammazza che cumulo di pirlate! Valle a dire a qualche disoccupato con figli e mutuo a carico…. Bello parlare a pancia piena…
Ciao Ste !
E tu invece cosa diresti a un disoccupato ?
Chi ti ha detto che su questo sito siamo sempre tutti a pancia piena ?
Ciao Luciano, mi ritrovo completamente nella sua visione della vita. Leggevo uno dei primi post, di chi sta soffrendo per la mancanza di lavoro. Ho passato anch’ io dei momenti difficili, come tutti, nella vita. Ma sempre avevo in mente che una soluzione ci sarebbe stata. Non la vedevo solo perchè era dietro una curva difficile che io dovevo affrontare, ma poi ci sarebbe stato il rettilineo. Ed è sempre andata così, con curve più o meno lunghe, più o meno difficili. Quindi ti sostengo (anche attraverso http://www.lifely.it) e ti ringrazio.
Ti chiedo una cosa, magari per un’altra occasione: citavi il fatto di circondarsi di buone letture e buoni film, positivi e propositivi. A me non viene facile dedicarmi alla lettura o andare al cinema, tanto meno vorrei imbattermi in un libro/film poco utile in quel senso. Ma se potessi andare a colpo sicuro, mi piacerebbe molto. Perchè non suggerisci qualche titolo sicuro? molte grazie e buon lavoro !
Grazie Gabriella per questo feedback e per la tua testimonianza ! E grazie per condividere i miei Post su lifely.it.
Mi chiedevi consigli di film o libri ?
Io sono un divoratore in tal senso. Libri ne consiglio già tanti su questo blog in particolare In questo articolo o postato 100 101 libri per la crescita personale/ ho fatto una lista di101 libri che possono aiutarci a sostenere la nostra crescita professionale e personale !
Per quanto riguarda i film a breve troverai una nuova rubrica su professioneformatore.it , ogni settimana consiglierò un film per la formazione e la propria crescita personale.
Ciao e grazie di nuovo
grazie